Tag: Vangelo Migrante
Vangelo Migrante: V domenica di Pasqua | Vangelo (Gv 13,31-35)
Vangelo Migrante: IV domenica di Pasqua | Vangelo (Gv 10,27-30)
Vangelo Migrante: III domenica di Pasqua | Vangelo (Gv 21, 1-19)
Vangelo Migrante: II domenica di Pasqua | Vangelo
La Resurrezione per essere compresa ha bisogno di spazi. È necessario farle posto come fanno le donne al mattino presto al sepolcro: ricordano le parole che Lui aveva detto e credono. Gli fa posto il discepolo più giovane che corre con Pietro al sepolcro: non vede ciò che manca ma vede ciò che è dato, ovverosia una morte sconfitta e privata del suo trofeo più prezioso, e crede mentre Pietro non ha posto: è pieno di preoccupazioni e rimpianti; è agitato. Un posto glielo fanno anche i discepoli di Emmaus, lasciando che un forestiero si inserisca nei loro discorsi e dica la sua a riguardo: Gesù risorto è migrante! Mentre conversano con lui sono contenti e lo riconoscono allo spezzare del pane.
Ma la Resurrezione non è solo per l’intuizione di alcuni o un lampo momentaneo. Gesù è risorto per tutti e per sempre. E trova il modo di farsi spazio nella vita di tutti.
Ce lo racconta il Vangelo di questa domenica: la sera di quello stesso giorno, nel Cenacolo dove si trovavano i discepoli a porte chiuse, per timore dei giudei, “venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: Pace a voi! (…) E i discepoli gioirono al vedere il Signore”.
Quella sera manca Tommaso. Otto giorni dopo accade la stessissima cosa: “venne Gesù, stette in mezzo e disse: Pace a voi!”
La presenza di Gesù lascia il segno. È pacifica come cosa, nel senso che è evidente. Nessuno dei presenti contesta nulla. Nemmeno Pietro. Gioisce pure lui: Gesù è lì!
Ma manca Tommaso e, allora, Gesù ripete l’operazione anche in sua presenza. Perchè? Non certo per dimostrare la Sua forza e umiliare il discepolo o per dire la sua sulla disputa ‘fede e ragione’. No. Gesù conferma che Lui è vivo e vive nel cuore di chi lo comprende (gli fa posto) e crede; ma se uno non ha posto, Lui l’appuntamento ‘pacifico’ per farsi vedere lo dà nel Cenacolo.
Quel luogo non è casuale o accessorio: è decisivo! È là che risiede un dono che è per tutti. Ed è da lì che può esser portato ovunque: “soffiò e disse: ricevete lo Spirito Santo …”.
Questa è detta anche domenica della Misericordia: perché all’indescrivibile prodigio della Resurrezione e agli inesprimibili effetti derivanti dalla vittoria sul male e sulla morte, Dio ha aggiunto quello della Sua presenza risorta, accessibile alle creature e liberatrice dalle paure e dai turbamenti.
Ogni Cenacolo è casa Sua e, in Lui, diventa casa di tutti e per tutti! (P. Gaetano Saracino)
Vangelo Migrante: Domenica di Pasqua Resurrezione del Signore
Vangelo Migrante: il Triduo Pasquale
Vangelo Migrante: Domenica delle Palme e della Passione del Signore | Vangelo (Lc 22, 14-23,56)
Vangelo Migrante: V Domenica di Quaresima | Vangelo (Gv 8,1-11)
Vangelo Migrante: IV Domenica di Quaresima (Laetare)| Vangelo (Lc 15,1-3.11-32)
Vangelo Migrante: III Domenica di Quaresima | Vangelo (Lc 13,1-9)
Vangelo Migrante: II Domenica di Quaresima | Vangelo (Lc 9,28-36)
Vangelo Migrante: I Domenica di Quaresima | Vangelo (Lc 4,1-13)
Vangelo Migrante: VIII Domenica del Tempo Ordinario (Vangelo Lc 6, 39-45)
Vangelo Migrante: VII Domenica del Tempo Ordinario (Vangelo Lc 6, 27-38)
Vangelo Migrante: VI Domenica del Tempo Ordinario (Vangelo Lc 6, 17. 20-26)
Vangelo Migrante: V Domenica del Tempo Ordinario (Vangelo Lc 5,1-11)
IV Domenica del Tempo Ordinario | Vangelo (Lc 4,21-30)
p. Gaetano Saracino
Vangelo Migrante: III Domenica del Tempo Ordinario (Vangelo Lc 1,1-4; 4,14-21)
Vangelo Migrante: II Domenica del Tempo Ordinario (Vangelo Gv 2,1-11)
- Gaetano SARACINO