24 Aprile 2019 - Seveso - “La mia presenza qui è segno di una condivisione per chi opera un servizio nell’ambito dei migranti nella Chiesa. Si parla spesso di migranti e se ne parla come di emergenza. In realtà sappiamo bene che ci sono sacerdoti religiosi e laici che si occupano da tanto tempo dei migranti e lo fanno quotidianamente. Così il segretario generale della Cei mons. Stefano Russo ha salutato i partecipanti al convegno della Fondazione Migrantes in corso a Seveso sul tema “Tessitori di comunità. Colori diversi per una unica tenda”. Questo convegno della Migrantes che si tiene “qui a Seveso è significativo perché qui lo scorso anno la diocesi ambrosiana ha realizzato un Sinodo minore che aveva come tema 'Chiesa dalle genti' e che vede a Milano una presenza di persone che arrivano da tante parti del mondo e che qui si sono inseriti e integrate e che contribuiscono in modo significativo alla formazione della comunità cristiana e sociale”.
Al convegno partecipano oltre 150 operatori pastorali provenienti dall’Italia e dall’estero. Secondo mons. Russo "il clima che si è venuto a determinare fa si che alla parola 'migranti' siano collegate subito le barche, piene di persone disperate che attraversano il Mediterraneo in cerca di una terra migliore dove approdare. Chi come voi si occupa di migranti sa bene che questa è solo una parte di questa realtà".
Nel suo intervento di saluto il presule ha parlato anche degli oltre 5milioni migranti italiani residenti all’estero di cui si parla poco e che partecipano “attivamente alla vita delle comunità cattoliche dove si trovano e sono serviti spesso da sacerdoti italiani nelle Missioni cattoliche Italiane. Segno – ha detto - di una presenza bella di uomini e donne che si sono inseriti e si inseriscono nelle comunità dove vivono e dove sono anche testimoni di pace e di pacificazione”. (Raffaele Iaria)