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Naufragio in Calabria: Mattarella in preghiera davanti alle salme dei migranti morti

2 Marzo 2023 - Crotone - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha reso omaggio questa mattina, a Crotone, alle vittime del naufragio avvenuto al largo delle coste di Steccato di Cutro domenica scorsa. Dopo essersi raccolto in silenzio davanti alle bare nella camera ardente allestita nel palazzetto dello sport di Crotone, il presidente ha incontrato le famiglie delle vittime e ha ricevuto da loro una richiesta di aiuto per poter riportare in patria le salme. Quindi Mattarella si è recato all’ospedale cittadino dove sono ricoverati 15 superstiti del naufragio, tra cui alcuni bambini. Il presidente è stato preceduto da alcuni pacchi contenenti giocattoli fatti consegnare ai piccoli degenti che si trovano nel reparto di pediatria.   (Foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Naufragio Calabria: Mattarella visita superstiti in ospedale

2 Marzo 2023 - Crotone - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è giunto a Crotone per rendere omaggio alle vittime del naufragio nelle acque dell'imbarcazione sulla quale viaggiava un gruppo di migranti avvenuto domenica mattina nelle acque antistanti Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. Il naufragio del natante partito dalla Turchia ha provocato la morte accertata, al momento, di 67 persone tra cui anche donne e bambini. Il Capo dello Stato, che è atterrato all'aeroporto Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto, ha raggiunto in auto l'ospedale San Giovanni di Dio dove sono ricoverate 15 persone, i superstiti del naufragio. Il presidente è stato salutato all'arrivo da alcuni applausi all'ingresso del nosocomio ed è stato accolto dal Commissario straordinario dell'Azienda sanitaria provinciale di Crotone Simona Carbone e dal direttore sanitario Lucio Cosentino che lo hanno accompagnato nei reparti. Successivamente Mattarella si recherà al poco distante Palamilone, la struttura sportiva già gremita di persone, dove sono state sistema le bare e dove incontrerà i parenti e renderà omaggio alle vittime della tragedia.

Mattarella su naufragio: “nessuno può rimanere indifferente”

26 Febbraio 2023 -
Roma - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il proprio "dolore per il naufragio avanti alle coste crotonesi, nella quale hanno perso la vita decine persone e tra queste alcuni bambini. Molti tra questi migranti provenivano dall’Afghanistan e dall’Iran, fuggendo da condizioni di grande difficoltà. È una ennesima tragedia del Mediterraneo che non può lasciare nessuno indifferente", ha detto il Capo dello Stato. Nell’esprimere il cordoglio per le vittime, la vicinanza ai naufraghi – cui va assicurata un’adeguata accoglienza - e il ringraziamento ai soccorritori, il Presidente della Repubblica sollecita "un forte impegno della comunità internazionale per rimuovere le cause alla base dei flussi di migranti; guerre, persecuzioni, terrorismo, povertà, territori resi inospitali dal cambiamento climatico. È altrettanto indispensabile che l’Unione Europea assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanza di prospettive", si legge in una nota del Quirinale.
 

Mattarella: “muri e reticolati generano diffidenza, paura, conflitti”

10 Febbraio 2023 -
Roma "La storia ci ha insegnato che la differenza è ricchezza, non una malapianta da estirpare. Che i muri e i reticolati generano diffidenza, paura, conflitti. Che il nazionalismo esasperato, fondato sulla repressione delle minoranze, sulle pretese di superiorità o di omogeneità etnica di lingua e cultura, produce inevitabilmente una spirale di violenza e di guerra. Che le ideologie basate sulla negazione dei diritti individuali, in nome della superiorità dello Stato o di un partito, lungi dal risolvere le controversie, opprimono i cittadini e sfociano in gravissime tragedie. Che la prepotenza e l’uso della forza non producono mai pace e benessere, ma generano violenza e gravi ingiustizie”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’intervento pronunciato questa mattina durante le celebrazioni al Quirinale per il Giorno del Ricordo. “Sono passati ottanta anni da quella immane tragedia che colpì i nostri concittadini nelle zone di occupazione jugoslava”, ha osservato il capo dello Stato, sottolineando che “oggi possiamo guardare, con sguardo più limpido e consapevole, al grande, concreto, storico progresso politico, culturale, di amicizia e di cooperazione che la democrazia e il percorso europeo hanno recato in quelle zone un tempo martoriate da scontri etnici e ideologici”. “Progresso – ha aggiunto – ulteriormente consolidato dall’inserimento, da qualche giorno, della Croazia nel prezioso ambito di pienezza dell’Unione rappresentato dall’area Schengen”. “La civiltà della convivenza, del dialogo, del diritto internazionale, della democrazia è l’unica alternativa alla guerra e alle epurazioni, come purtroppo ci insegnano – ancora oggi – le terribili vicende legate all’insensata e tragica invasione russa dell’Ucraina”, ha ammonito Mattarella, ribadendo che si tratta di “un tentativo inaccettabile di portare indietro le lancette della storia, cercando di tornare in tempi oscuri, contrassegnati dalla logica del dominio della forza”. “Così come – ha proseguito – la presenza di segnali ambigui e regressivi, con rischi di ripresa di conflitti, ammantati di pretesti etnici o religiosi, richiede di rendere veloce con coraggio e decisione il cammino dell’integrazione europea dei Balcani occidentali. Italia, Slovenia e Croazia, grazie agli sforzi congiunti e al processo di integrazione europea hanno fatto, insieme, passi di grande valore”. “Lo testimoniano – come è stato poc’anzi ricordato – Gorizia e Nova Gorica designate insieme unica capitale europea della cultura del 2025”, ha spiegato il presidente.    

Mattarella: Benedetto XVI figura indimenticabile per il popolo italiano

31 Dicembre 2022 -

Roma - «La morte del Papa emerito Benedetto XVI è un lutto per l’Italia. La sua dolcezza e la sua sapienza hanno beneficato la nostra comunità e l’intera comunità internazionale. Con dedizione ha continuato a servire la causa della sua Chiesa nella veste inedita di Papa emerito con umiltà e serenità. La sua figura rimane indimenticabile per il popolo italiano. Intellettuale e teologo ha interpretato con finezza le ragioni del dialogo, della pace, della dignità della persona, come interessi supremi delle religioni. Con gratitudine guardiamo alla sua testimonianza e al suo esempio». Lo ha detto questa mattina il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.

 

Mattarella: volontariato “valore inestimabile”

5 Dicembre 2022 -
Roma - “Il volontariato rappresenta un valore inestimabile, espressione della solidarietà basata sulla consapevolezza di un destino comune a tutta l’umanità. Nelle sue diverse esperienze contribuisce alla coesione di ogni società e rappresenta un veicolo prezioso per la comprensione e la cooperazione internazionale”. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata internazionale del volontariato. Per il Capo dello Stato, “offrire soccorso a chi è in difficoltà con altruismo e abnegazione genera comunità inclusive, robuste, fondate sulla tutela dei diritti fondamentali. L’ampia e spontanea mobilitazione in aiuto delle comunità colpite da eventi calamitosi ne è testimonianza”, sottolinea il presidente, convinto che “il volontariato costituisce, altresì, una risorsa preziosa per le istituzioni che, con la valorizzazione della partecipazione della società civile, possono adottare misure più efficaci e vicine ai bisogni e alle attese delle persone”. “Le Nazioni Unite – ricorda Mattarella – esortano gli Stati membri a coinvolgere maggiormente i volontari nell’affrontare le emergenze e le nuove necessità collettive globali, tra le quali spicca il contrasto ai cambiamenti climatici e il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile”. “In questa Giornata, esprimo a coloro che offrono la loro opera il profondo senso di gratitudine della Repubblica”, conclude il presidente.

Mattarella: mai perdere il legame con la lingua e cultura italiana

28 Settembre 2022 - Roma - Nell'Anno Europeo dei Giovani "si apre per voi un nuovo inizio e, grazie a questa giornata di condivisione, possiamo sentirci più vicini e uniti, parte di una stessa comunità, che attraversa Paesi, lingue e culture, nella consapevolezza che l'istruzione ci riguarda tutti, nessuno escluso. Quale che sia il futuro a cui guardate, il mio augurio è di realizzarlo senza mai perdere il legame con la lingua e cultura italiana, che state costruendo ora, a scuola, arricchendo il nostro Paese e il luogo in cui vivete di creatività e fantasia, mentre costruite il mondo di domani secondo le vostre aspirazioni e i vostri ideali". E' quanto si legge in un messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione dell'anno scolastico delle scuole italiane all'estero. "Con grande piacere rivolgo alle studentesse e agli studenti il più intenso saluto, in occasione di questa prima cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico delle scuole italiane all'estero, che avvia le attività didattiche nelle 37 scuole italiane che operano nel mondo secondo il calendario boreale. Un momento d'incontro la cui portata è ampia, com'è ampia la rete che queste scuole formano in tanti luoghi del pianeta. Un augurio particolare all'Istituto Italiano Statale Comprensivo di Barcellona, che ospita l'evento odierno e che oggi inaugura, insieme al nuovo anno scolastico, la nuova sede". Per Mattarella è "un'emozione trovare raccolti virtualmente insieme studenti e studentesse di così tanti Paesi che, insieme alle loro famiglie, danno forma al loro futuro scegliendo il Sistema della Formazione Italiana nel Mondo. Dialogo, ricerca della ricchezza che si trova nella diversità, cultura quale elemento essenziale dell'identità italiana, incontro come origine di sviluppo e crescita: queste le basi - ha concluso - che orientano la vostra formazione, a confronto con il mondo contemporaneo, grazie a un modello pedagogico ed educativo inclusivo, ispirato ai valori della Costituzione". (Raffaele Iaria)

Marcinelle: Mattarella, l’emigrazione italiana e il sacrificio che questa ha comportato hanno segnato l’identità dell’Italia

8 Agosto 2022 - Roma – “L’emigrazione dei nostri connazionali e il sacrificio che questa ha comportato hanno segnato l’identità dell’Italia e anche lo stesso processo d’integrazione europea”. Lo scrive oggi il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, in occasione del 66°anniversario della tragedia di Marcinelle e della 21° Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. Il Capo dello Stato ha voluto rivolgere “un commosso pensiero” ai minatori che l’8 agosto 1956 perirono a Marcinelle. Quella tragedia costò la vita, tra gli altri, a 136 italiani. “Le dolorose esperienze dei lavoratori migranti, maturate nei decenni precedenti il Trattato di Maastricht – ha scritto ancora Mattarella - hanno sollecitato la promozione dei diritti dei lavoratori al livello europeo, contribuendo alla creazione di un’Europa coesa, solidale, fondata anche su un pilastro sociale”. Il Presidente della Repubblica, rinnovando ai familiari delle vittime di quella tragedia e di tutti gli altri episodi che hanno “tristemente coinvolto i nostri connazionali in altri contesti, i sentimenti di solidale partecipazione al loro dolore” ha rivolto a tutti gli italiani che lavorano all’estero, “le espressioni della riconoscenza della comunità nazionale”.

Mattarella: accogliere rifugiati rispecchia i valori della Costituzione Italiana

20 Giugno 2022 -
Roma - "La cronaca internazionale ci presenta costantemente la drammatica attualità della condizione dei rifugiati. Il diritto internazionale e la nostra Costituzione prevedono forme specifiche di protezione per quei milioni di donne, uomini e bambini costretti da conflitti armati, discriminazioni, violazioni e abusi dei loro diritti e libertà fondamentali, a fuggire dal proprio paese alla ricerca di un presente e di un futuro migliori". Lo crive oggi il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, in una dichiarazione in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato che si celebra oggi. Per Mattarella l’Italia "contribuisce con responsabilità al dovere morale e giuridico di solidarietà, assistenza e accoglienza dei rifugiati, assicurando pieno sostegno all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite e promuovendo nelle sedi europee un impegno incisivo e solidale in materia di migrazioni e asilo. L’azione a favore dei rifugiati va rafforzata ora, nei momenti di accentuata crisi, secondo quell’approccio multilaterale, del quale l’Italia è storica e convinta sostenitrice". Il Capo dello Stato manifesta la "riconoscenza della Repubblica" a quanti – personale delle Pubbliche Amministrazioni e operatori della protezione internazionale e dell’accoglienza – si "adoperano per alleviare le sofferenze e garantire l’accesso dei profughi ai servizi di base" aggiungendo che un "attestato di riconoscenza che va anche ai moltissimi concittadini che con grande umanità e dedizione hanno fornito, soprattutto nelle settimane successive all’aggressione russa all’Ucraina, un contributo fondamentale nell’assistenza e accoglienza dei rifugiati. Nel loro operato si rispecchiano i valori della nostra Costituzione". (Raffaele Iaria)
 

Ucraina: don Semehen: grati al Papa e al presidente Mattarella

[caption id="attachment_27253" align="alignnone" width="300"] (Foto di Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)[/caption] 6 Marzo 2022 - Roma – “E’ stata veramente una visita che ci ha riempito di gioia. Abbiamo sentito concretamente la vicinanza dell’Italia che in questi giorni non ha mancato di esprimere solidarietà in tanti modi”. Lo dice a www.migrantesonline.it don Marco Yaroslav Semehen, Rettore della Basilica di Santa Sofia a Roma e direttore Migrantes dell’Esarcato Apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia  dopo che questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha partecipato alla messa, nella prima domenica di Quaresima, presieduta da don Semehen. È un “grande segno di vicinanza. Siamo grati all’Italia e agli italiani: in questi giorni sono tanti i volontari che partecipano e aiutano nella raccolta e smistamento di medicine e viveri che arrivano qui da ogni parte della città e non solo”. “Siamo grati – dice ancora don Semehen - anche a Papa Francesco per “il nuovo appello che ha rivolto questa mattina all’Angelus affinché prevalgono trattative di pace. E’ quello che chiedono tutti gli ucraini che vivono in Italia e non solo”. E la vicinanza del Papa è stata anche “molto concreta” con la visita, nei giorni scorsi ,dell'elemosiniere che “a nome del Santo Padre ha portato anche viveri e medicinali che noi abbiamo già inviato in Ucraina. Una vicinanza e una solidarietà concreta di Papa Francesco e del presidente Mattarella”. La visita del presidente Mattarella - gli fa eco il presidente della Fondazione Migrantes, l'arcivescovo mons. Gian Carlo Perego - è stata "un segno di attenzione a tutte le 150 comunità cattoliche ucraine in Italia e un segno di riconoscenza per l'impegno negli aiuti umanitari oltre che della preghiera per il popolo ucraino".

Ucraina: Mattarella questa mattina a messa nella chiesa degli ucraini di Santa Sofia

[caption id="attachment_27253" align="alignnone" width="300"] (Foto di Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)[/caption]   6 Marzo 2022 - Roma - Il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, questa mattina è nella Basilica di Santa Sofia a Roma, la chiesa dove si riunisce la comunità cattolica ucraina. La chiesa, guidata da don Marco Semehen, direttore Migrantes dell'Esarcato dei greco cattolici ucraini in Italia, in questi giorni è diventata il punto di raccolta e di stoccaggio degli aiuti verso la popolazione ucraina. Ogni giorno da qui partono tir pieni di medicine e viveri con la collaborazione di diversi volontari. Anche il cardinale Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità, nei giorni scorsi si è recato presso la Basilica per recapitare materiale sanitario e generi di sussistenza. La liturgian eucaristica è stata presieduta da don Semehen. (Raffaele Iaria)

Migrantes: Mattarella ha sempre mostrato attenzione al tema dei migranti e ai nostri connazionali all’estero

3 Febbraio 2022 - Roma - Il Presidente Sergio Mattarella ha sempre mostrato una attenzione  particolare al tema della cittadinanza e della integrazione dei migranti nel nostro Paese. E a loro  ha rivolto un saluto di “amicizia” evidenziando come la loro “affezione nei confronti del nostro Paese in cui hanno scelto di vivere e il loro apporto alla vita della nostra società – ha detto oggi durante il giuramento - sono preziosi”. Lo ricorda la Fondazione Migrantes in un comunicato pubblicato su www.migrantesonline.it. L’organismo pastorale della Cei sottolinea  anche il saluto “affettuoso” che Mattarella ha voluto rivolgere agli italiani all’estero: nei suoi viaggi internazionali – scrive Migrantes – “non ha mai mancato di visitare le comunità italiane all’estero e di segnalare la realtà di una nuova emigrazione e di giovani e famiglie, anche nei messaggi rivolti in occasione della presentazione annuale del ‘Rapporto italiani nel mondo’ pubblicato fa 16 anni da Migrantes”.  La riconferma di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica è – evidenzia il presidente di Migrantes, mons. Gian Carlo Perego -  una “garanzia di continuità dell’attenzione ai temi della mobilità, fondamentali per il futuro democratico del Paese”. Per queste ragioni “giungano al Presidente Mattarella gli auguri della Fondazione Migrantes per un proficuo lavoro”. (Raffaele Iaria)

Mattarella: “la nostra dignità è interrogata dalle migrazioni soprattutto quando non siamo capaci di difendere il diritto alla vita”

3 Febbraio 2022 - Roma - "La nostra dignità è interrogata dalle migrazioni, soprattutto quando non siamo capaci di difendere il diritto alla vita, quando neghiamo nei fatti la dignità umana degli altri". Lo ha detto oggi Sergio Mattarella, riconfermato Presidente della Repubblica Italiana, nel suo messaggio dopo il giuramento. "E’- ha aggiunto - anzitutto la nostra dignità che ci impone di combattere, senza tregua, la tratta e la schiavitù degli esseri umani". (R.I.)

Mattarella: un saluto “di amicizia” alle comunità straniere in Italia

3 Febbraio 2022 - Roma - Sergio Mattarella, riconfermato Presidente della Repubblica, nel suo discorso di insediamento aha voluto inviare "un messaggio di amicizia" alle "numerose comunità straniere presenti in Italia: la loro affezione - ha detto Mattarella - nei confronti del nostro Paese in cui hanno scelto di vivere e il loro apporto alla vita della nostra società sono preziosi". (R.I.)

Gli auguri della Fondazione Migrantes a Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana

29 Gennaio 2022 - Roma - La Fondazione Migrantes saluta l'elezione di Sergio Mattarella, per un secondo mandato, alla Presidenza della Repubblica Italiana. Il Presidente Mattarella ha sempre mostrato un'attenzione  particolare al tema della cittadinanza e della integrazione dei migranti nel nostro Paese, alle seconde generazioni. Il Presidente non ha mai mancato di visitare le comunità italiane all'estero e di segnalare la realtà di una nuova emigrazione e di giovani e famiglie, anche nei messaggi rivolti in occasione della presentazione annuale del 'Rapporto italiani nel mondo' . La riconferma di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica è una garanzia di continuità dell'attenzione ai temi della mobilità, fondamentali per il futuro democratico del Paese. Per queste ragioni, giungano al Presidente Mattarella gli auguri della Fondazione Migrantes.

+ S.E. Mons. Gian Carlo Perego

Arcivescovo di Ferrara-Comacchio

Presidente Cemi e Fondazione Migrantes

   

Mattarella: “combattere, oggi e nel futuro, ogni germe di razzismo, antisemitismo, discriminazione e intolleranza”

27 Gennaio 2022 -

Roma - “La Giornata della Memoria, che si celebra oggi in tutto il mondo, non ci impone solamente di ricordare i milioni di morti, i lutti e le sofferenze di tante vittime innocenti, tra cui molti italiane. Ma ci invita a prevenire e combattere, oggi e nel futuro, ogni germe di razzismo, antisemitismo, discriminazione e intolleranza. A partire dai banchi di scuola. Perché la conoscenza, l’informazione e l’educazione rivestono un ruolo fondamentale nel promuovere una società giusta e solidale. E, come recenti episodi di cronaca attestano, mai deve essere abbassata la guardia”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e alla presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, in occasione delle celebrazioni per la Giornata della Memoria. “Quando le truppe russe entrarono nel campo di Auschwitz – la più imponente e sciagurata macchina di morte mai costruita nella storia dell’umanità – si spalancarono di fronte ai loro occhi le porte dell’Inferno”, ricorda il Capo dello Stato, sottolineando che “nel cuore dell’Europa si era aperta una voragine che aveva inghiottito secoli di civiltà, di diritti, di conquiste, di cultura”. “Una delirante ideologia basata su grottesche teorie di superiorità razziale – evidenzia Mattarella – aveva cancellato, in poco tempo, i valori antichi di solidarietà, convivenza, tolleranza e perfino i più basilari sentimenti umani: quelli della pietà e della compassione”. “La storia aveva subito, in meno di un ventennio, un tragico stravolgimento, tornando a concezioni e pratiche barbare e crudeli, che si pensava fossero retaggio di un passato ormai remoto. Guerra, stermini, eccidi ne furono le tragiche ma inesorabili conseguenze”, prosegue il presidente, sottolineando che “Auschwitz, con i suoi lugubri reticolati, le ciminiere e le camere a gas, è diventato il simbolo dell’orrore nazista, del male assoluto”. Ma è, e deve essere – ammonisce il Capo dello Stato –, la testimonianza costante di quali misfatti sia capace l’uomo quando si abbandona, tradendo la sua stessa umanità, a sentimenti, parole e ideologie di odio e di morte”.

Mattarella: “soltanto una politica di gestione del fenomeno migratorio dell’UE può essere in grado di governarlo”

30 Agosto 2021 -   Ventotene - “Siamo riusciti per il Covid, dando vita ad accordi e regole condivise di resilienza, dall’acquisizione alla distribuzione centralizzata europea dei vaccini. E anche di questo va dato atto con riconoscenza alla Commissione europea per questa decisione che ha fatto collaborare, e non competere, i Paesi dell’Unione in materia. Ma è singolare che si è riusciti per il Covid - cosa indispensabile e provvidenziale - che non è materia comunitaria come argomenti, e non si sia fatto ancora realmente tanto così per la migrazione”. Lo ha detto ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,  a Ventotene, dialogando con gli studenti dopo aver reso omaggio ad Altiero Spinelli, autore, 80 anni fa, con Eugenio Colorni ed Ernesto Rossi del “Manifesto di Ventotene” per la promozione dell’Unità Europea.  Per Mattarella “questa carenza, questa omissione, questa lacuna, non è all’altezza delle aspirazioni, del ruolo, della responsabilità dell’Unione europea”. Su questo piano molti Paesi “sono frenati da preoccupazioni elettorali contingenti ma così si finisce per affidare la gestione del fenomeno migratorio agli scafisti e ai trafficanti di esseri umani. È come se si abdicasse, si rinunziasse alla responsabilità di spiegare alle proprie pubbliche opinioni che non è ignorando quel fenomeno che lo si rimuove, lo si cancella, perché quel fenomeno c’è in tutto il mondo ed è epocale, di dimensioni sempre maggiori. Non è ignorandolo che lo si può contrastare o cancellare; va governato. Ma per governarlo occorre avere senso di responsabilità, sapere spiegare alle proprie pubbliche opinioni che cosa va fatto”. Per Mattarella il fenomeno migratorio va governato “con regole di accessi ordinati, legali, controllati” evidenziando anche un aspetto etico: “io devo confidare di essere sorpreso dalla posizione di alcuni movimenti politici e di alcuni esponenti nei vari Paesi d’Europa, dell’Unione rigorosi nel chiedere il rispetto dei diritti umani a Paesi lontani, ma distratti di fronte alle condizioni e alle sofferenze dei migranti. E non di qualunque tipo di migranti, ma migranti per persecuzioni, per fame, perché i mutamenti climatici hanno sconvolto il loro territorio”. In questi giorni “c’è – ha detto ancora il presidente della Repubblica - una cosa che sinceramente appare sconcertante: si registra, qua e là nell’Unione Europea, grande solidarietà nei confronti degli afghani che perdono libertà e diritti ma che rimangano lì, non vengano qui perché se venissero non gli accoglieremmo. Questo non è all’altezza del ruolo storico, dei valori dell’Europa verso l’Unione”. Per Mattarella in questa materia l’Unione deve avere “finalmente una voce unica, deve sviluppare, in maniera maggiore di quanto non sia avvenuto fin qui, un dialogo collaborativo con altre parti del mondo, particolarmente con l’Africa per governare insieme questo fenomeno. Soltanto una politica di gestione del fenomeno migratorio dell’Unione può essere in grado di governarlo in maniera ordinata, accettabile, legale senza far finta di vedere quel che avviene per ora, così da non essere in poco tempo travolti da un fenomeno ingovernabile, incontrollabile”. (R.Iaria)

Mattarella: la protezione della vita umana e il salvataggio dei profughi sono impegni cui la Repubblica Italiana non si è mai sottratta

20 Giugno 2021 -
Roma  - "Il diritto internazionale prevede protezione per coloro che sono costretti ad abbandonare la propria casa e il proprio Paese in ragione di conflitti, persecuzioni, condizioni climatiche, calamità naturali e carestie". Lo ha ricordato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. Il Capo dello Stato ha ricordato gli oltre 80 milioni di persone in fuga, secondo l’Alto Commissario delle Nazioni Unite che, ad oggi, si trova a proteggere quasi 100 milioni di individui. La Giornata  - ha detto Mattarella - impone una riflessione per rendere effettivo l’esercizio di questa responsabilità internazionale. Storie individuali e di popoli, anche geograficamente vicini, fanno appello al nostro senso di solidarietà, ancorato ad alti doveri morali e giuridici". Per il presidente della Repubblica Italiana "la protezione della vita umana, il salvataggio dei profughi, il sostegno ai sofferenti nelle crisi umanitarie, l’accoglienza dei più vulnerabili, sono impegni cui la Repubblica Italiana, in collaborazione con l’Unione Europea e le organizzazioni internazionali, non si è mai sottratta, anche nei tempi recenti segnati dalla pandemia". Da qui il ringraziamento "sentito" alle donne e agli uomini delle "varie amministrazioni che, con dedizione e spirito di servizio, assicurano quotidianamente l’operatività della protezione internazionale". E poi il ricordo della "generosità con cui privati cittadini, organizzazioni della società civile e istituzioni religiose si prodigano nel nostro Paese per assistere i rifugiati, anche promuovendo esperienze innovative quali i corridoi umanitari, significativo esempio in materia di accoglienza a livello europeo". (Raffaele Iaria)
 

Mattarella: “Grazie a guardia costiera per salvataggio vite umane”

9 Giugno 2021 - Roma - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto  al Quirinale l’ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, capo di stato maggiore della Marina militare, accompagnato da una rappresentanza di appartenenti alla Forza Armata, in occasione del 160/mo anniversario di fondazione. "Vorrei rivolgere - ha detto Mattarella - un saluto e un ringraziamento al Corpo delle Capitanerie di porto, la Guardia costiera, per l’opera preziosa che svolge con grande competenza e generosità per il controllo dei confini, per salvare vite umane, in questi ultimi anni con grande intensità, considerata la grande quantità di persone che dalla disperazione vengono spinte nel Mediterraneo in condizione di grande insicurezza". "Siamo - ha aggiunto - immersi nel mare e questo rende per noi decisivo il compito di assicurare libertà di navigazione, la sicurezza dei mari e delle coste, la salvaguardia delle vite umane in mare: sono esigenze irrinunciabili per il nostro Paese così come lo sono per la comunità internazionale, ma il nostro Paese lo avverte in maniera particolarmente intensa e protagonista".