1 Luglio 2019 - Roma – Le Acli invitano il Governo italiano e i governi europei ad “aprire corridoi umanitari e passaggi sicuri affinché, per salvare vite umane, non si debba infrangere la legge”. Il nostro Paese, che è “la porta d’Europa, non può far finta di non vedere ciò che succede oltre i propri confini. La Libia non è un porto sicuro e per questo motivo è giustificato il gesto della Capitana della Sea Weatch che ha deciso di rivolgersi all’Italia piuttosto che portare i naufraghi nei lager libici”.
Le Acli esprimono, quindi, il “loro sostegno e la loro solidarietà alla Capitana Carola lasciata sola di fronte al proprio senso di responsabilità nel prendere una decisione che riguardava vite umane. Il valore della sua disobbedienza civile ci ricorda che le leggi non devono mai scavalcare l’umanità”.
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Card. Parolin: salvare vite è “stella polare”
1 Luglio 2019 - Matera - “Io credo che la vita umana va salvata in qualsiasi maniera, ecco. Quindi quella deve essere la stella polare che ci guida, poi tutto il resto è secondario”. Lo ha detto, sabato scorso, il segretario di Stato della Santa Sede, il card. Pietro Parolin, rispondendo ai giornalisti, a Potenza, a conclusione della messa celebrata nell’ultima giornata della Festa del quotidiano “Avvenire”, riferendosi alla vicenda della nave Sea Watch 3 della ong tedesca.
Per il porporato oggi occore “sottolineare i segni di speranza”: “L'unica risposta che oggi possiamo dare alle sfide del mondo presente è una testimonianza autentica di vita cristiana, un cristianesimo che vive le fondamenta degli atti di Dio, ma che poi sa tradursi anche in opere a favore della società. La testimonianza è la parola chiave dei cristiani di tutti i tempi”. Dialogando con il direttore di Avvenire Marco Tarquinio sul tema: “La diplomazia della Santa Sede con Papa Francesco” il card. Parolin ha evidenziato che “le finalità della diplomazia della Santa Sede asi sintetizzano nella ricerca e nella promozione della pace, che nella Gaudium et Spes non è solo assenza di conflitto, ma che deriva dall'ordine e della giustizia, somma di beni materiali e spirituali. Altre diplomazie hanno interessi economici o militari. Papa Francesco si inserisce nel solco della Chiesa, invitandoci a non considerare i problemi in astratto, ma nella concretezza, avendo sempre di fronte i volti delle persone: bambini, anziani, emarginati, vittime di violenza”. Durante il colloquio il segretario di Stato della Santa Sede si è soffermato sul tema delle migrazioni sottolineando che è un tema “non facile”. La Chiesa “deve ricordare i principi del Vangelo, i laici devono avere l'autonomia sulle scelte che spettano alla politica. Ma il principio che guida le scelte politiche deve essere guidato dalla solidarietà, rispettose della persona umana e della sua dignità. Ci si divide su questi temi, e le divisioni non portano alle soluzioni migliori, l'invito è ad affrontare insieme queste situazioni. Evitare l'esasperazione dei toni, che non serve a risolvere i problemi, che vanno affrontati in maniera costruttiva. La comunità mondiale ha cercato di dare delle risposte con il Global Compact. La collaborazione è un metodo indispensabile”.
Sea Watch: per Bruxelles “soluzione si trova solo una volta sbarcate le persone”
28 Giugno 2019 - Roma - E’ scontro con l’Olanda. “Come il governo olandese ha affermato da tempo – dice ministro olandese delle migrazioni, Ankie Broekers-Knol – comprendiamo le preoccupazioni dell’Italia e riconosciamo i suoi sforzi nel frenare la migrazione incontrollata verso l’Ue. È anche noto che il governo condivide le preoccupazioni riguardo alle azioni della Sea-Watch 3”, ma mentre i Paesi Bassi si assumono la responsabilità sul fatto che la barca batte bandiera olandese, “ciò non significa che prenderemo anche i migranti”. Da Bruxelles un invito allo sbarco. “La soluzione per le persone a bordo della Sea Watch è possibile solo una volta sbarcate”, dice il commissario europeo Dimitris Avramopoulos, spiegando che Bruxelles “è coinvolta da vicino nel coordinarsi con gli Stati membri per ricollocare i migranti” quando saranno a terra. (Sir)
Palermo : cittadinanza onoraria alla Sea watch
28 Giugno 2019 - Palermo - Nella giornata di ieri, il Sindaco di Palermo, Louluca Orlando ha annunciato il conferimento della cittadinanza onoraria allo staff e all'equipaggio della nave Sea-Watch, impegnata nel salvataggio di naufraghi nel Mediterraneo e, in queste ore, bloccata al largo dell'isola di Lampedusa. La città di Palermo conferirà anche la cittadinanza onoraria al vescovo Heinrich Bedford-Strohm, capo delle chiese evangeliche tedesche.
A comunicarlo allo stesso vescovo è stato il sindaco Leoluca Orlando, che ha motivato la decisione con "la condivisione dell'impegno per la salvaguardia dei diritti umani e la tutela delle vite umane. Un impegno che unisce nei valori la città di Palermo con molte comunità della Germania, si legge in una nota del comune diffusa ieri sera.
“Dopo la presenza a Palermo del Vescovo Bedford-Strohm e la mia partecipazione al Kirchentag delle chiese evangeliche a Dortmund - ha detto Orlando - oggi si conferma un impegno di Palermo per l'accoglienza ed un percorso internazionale che coinvolge le città, le municipalità, le chiese, la società civile e le organizzazioni non governative nella costruzione di una rete europea di "Porti sicuri-Comunità sicure" per la tutela e la promozione dei diritti, tutti i diritti per tutti e per tutte."
AC: appello al Presidente del Consiglio per lo sbarco dei migranti della Sea Watch
27 Giugno 2019 - Roma - L'Azione Cattolica Italiana rivolge un appello al Presidente del Consiglio Conte affinché si consenta “lo sbarco immediato delle 42 persone a bordo della Sea Watch”.
“Chiediamo – si legge in una nota - alle istituzioni il coraggio di rinunciare a una inutile prova di forza, dimostrando un sussulto di umanità che renderebbe orgogliosi gli italiani”.
Sea Watch davanti al porto di Lampedusa
27 Giugno 2019 - Lampedusa - Sfida della Sea Watch che entra in acque italiane e fa rotta verso Lampedusa. La comandante della nave della ong ha annunciato l’intenzione di fare rotta verso Lampedusa viste le condizioni dei migranti a bordo, dunque “non per provocazione ma per necessità”. La motovedetta della Finanza partita da Lampedusa ha intimato l’alt alla Sea Watch a circa 12 miglia dalla costa. L’imbarcazione dell’Ong non si è fermata e sta continuando a navigare. La Sea Watch è ora davanti al porto di Lampedusa. Sul molo sono schierati i carabinieri.
Migrantes Torino: oggi incontro sull’accoglienza migranti
27 Giugno 2019 - Torino - La Diocesi di Torino, “in risposta all’immobilismo europeo e alla chiusura dei porti” si è resa disponibile ad accogliere i 42 migranti salvati dalla nave Sea Watch, bloccata da 14 giorni al largo di Lampedusa. “È notizia delle ultime ore – si legge sul sito dell’Ufficio Migrantes diocesano - che la comandante Carola Rackete ha deciso di forzare il blocco che impedisce lo sbarco dei migranti, facendo rotta verso l’Italia. La Diocesi ribadisce fortemente la disponibilità all’accoglienza e chiama a raccolta la società civile e le organizzazioni che hanno espresso solidarietà e supporto alla causa in questi giorni”. Oggi pomeriggio nella sede della Migrantes un primo incontro con tutti i volontari disponibili a dare il proprio contributo in termini di tempo, di forze, di idee per gestire l’arrivo, le strutture e l’accoglienza.