8 Agosto 2022 - Roma – “L’emigrazione dei nostri connazionali e il sacrificio che questa ha comportato hanno segnato l’identità dell’Italia e anche lo stesso processo d’integrazione europea”. Lo scrive oggi il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, in occasione del 66°anniversario della tragedia di Marcinelle e della 21° Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. Il Capo dello Stato ha voluto rivolgere “un commosso pensiero” ai minatori che l’8 agosto 1956 perirono a Marcinelle. Quella tragedia costò la vita, tra gli altri, a 136 italiani. “Le dolorose esperienze dei lavoratori migranti, maturate nei decenni precedenti il Trattato di Maastricht – ha scritto ancora Mattarella - hanno sollecitato la promozione dei diritti dei lavoratori al livello europeo, contribuendo alla creazione di un’Europa coesa, solidale, fondata anche su un pilastro sociale”. Il Presidente della Repubblica, rinnovando ai familiari delle vittime di quella tragedia e di tutti gli altri episodi che hanno “tristemente coinvolto i nostri connazionali in altri contesti, i sentimenti di solidale partecipazione al loro dolore” ha rivolto a tutti gli italiani che lavorano all’estero, “le espressioni della riconoscenza della comunità nazionale”.
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Mattarella: la protezione della vita umana e il salvataggio dei profughi sono impegni cui la Repubblica Italiana non si è mai sottratta
20 Giugno 2021 -
Roma - "Il diritto internazionale prevede protezione per coloro che sono costretti ad abbandonare la propria casa e il proprio Paese in ragione di conflitti, persecuzioni, condizioni climatiche, calamità naturali e carestie". Lo ha ricordato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. Il Capo dello Stato ha ricordato gli oltre 80 milioni di persone in fuga, secondo l’Alto Commissario delle Nazioni Unite che, ad oggi, si trova a proteggere quasi 100 milioni di individui. La Giornata - ha detto Mattarella - impone una riflessione per rendere effettivo l’esercizio di questa responsabilità internazionale. Storie individuali e di popoli, anche geograficamente vicini, fanno appello al nostro senso di solidarietà, ancorato ad alti doveri morali e giuridici".
Per il presidente della Repubblica Italiana "la protezione della vita umana, il salvataggio dei profughi, il sostegno ai sofferenti nelle crisi umanitarie, l’accoglienza dei più vulnerabili, sono impegni cui la Repubblica Italiana, in collaborazione con l’Unione Europea e le organizzazioni internazionali, non si è mai sottratta, anche nei tempi recenti segnati dalla pandemia". Da qui il ringraziamento "sentito" alle donne e agli uomini delle "varie amministrazioni che, con dedizione e spirito di servizio, assicurano quotidianamente l’operatività della protezione internazionale". E poi il ricordo della "generosità con cui privati cittadini, organizzazioni della società civile e istituzioni religiose si prodigano nel nostro Paese per assistere i rifugiati, anche promuovendo esperienze innovative quali i corridoi umanitari, significativo esempio in materia di accoglienza a livello europeo". (Raffaele Iaria)
Mattarella: il sacrificio dei minatori a Marcinelle e di chi ha ha perso la vita sul luogo di lavoro “merita il rispetto dell’Italia intera”
8 Agosto 2020 - Roma - Il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha voluto rinnovare la “vicinanza” del popolo italiano “ai familiari di quanti hanno perso la vita sul luogo di lavoro”: "il loro sacrificio – ha scritto in un messaggio in occasione del sessantaquattresimo anniversario della tragedia a Marcinelle dove persero la vita 262 dei quali 136 erano italiani - merita il profondo rispetto dell’Italia intera”. La giornata di oggi è dedicata al Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo. Quersta giornata – ha scritto il Capo dello Stato – “acquista un altissimo valore: innumerevoli cittadini italiani – in circostanze spesso eccezionalmente complesse e rischiose – hanno dato prova di abnegazione e di impegno nell’adempimento dei propri compiti professionali, in Patria e all’estero”. “Se avvertiamo con particolare intensità il ricordo di quanto accadde al Bois du Cazier è anche perché – ha aggiunto Mattarella - negli ultimi mesi l’emergenza sanitaria ci ha rafforzato la comprensione delle espressioni ‘sacrificio’ e ‘sicurezza sul lavoro’. La ricerca di un futuro migliore è il messaggio che la tragedia di Marcinelle incarna”. Una ricerca che – ha scritto ancora Mattarella – “non può prescindere dalla piena realizzazione del diritto al lavoro in ogni sua sfaccettatura: dalle possibilità di studio e di formazione alle pari opportunità; dalla salvaguardia della salute all’accesso ad ammortizzatori sociali sempre più efficaci, al livello nazionale ed europeo”. Il Capo dello Stato ha quindi rinnovato “la più sentita vicinanza della Repubblica ai familiari di quanti hanno perso la vita sul luogo di lavoro”. Accanto ai minatori scomparsi 64 anni fa Mattarella ha voluto anche dedicare “un pensiero particolare ai moltissimi operatori sanitari deceduti negli ultimi mesi mentre prestavano cure mediche e assistenza ai contagiati dal Covid-19. Oggi, come allora, il sacrificio di questi lavoratori merita il profondo rispetto dell’Italia intera”.
Raffaele Iaria
Mattarella: la pandemia aggrava la situazione già critica dei rifugiati
20 Giugno 2020 - Roma – “L’impatto della pandemia aggrava ancor di più la critica condizione di quanti, a causa di conflitti o per la violazione di diritti fondamentali, sono costretti a fuggire dal proprio Paese”. Lo ha detto, questa mattina, il Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella Giornata Mondiale del Rifugiato. L’Italia mostra “continuamente e con senso di responsabilità la sua vicinanza a coloro che affrontano tali drammatiche vicende, offrendo accoglienza e protezione. La nostra attiva partecipazione al primo Forum Globale dei Rifugiati costituisce una concreta testimonianza”, ha aggiunto il Capo dello Stato sottolineando che “il fenomeno delle migrazioni conta su un approccio italiano basato su strumenti importanti quali il programma nazionale di reinsediamento e i corridoi umanitari per rifugiati particolarmente vulnerabili, privi della protezione statale del paese d’origine e colpiti in misura considerevole dalle restrizioni determinate dall’attuale emergenza sanitaria”. Per Mattarella la ostra azione di protezione e assistenza “non può deflettere” o “indebolirsi” ma deve “rafforzarsi, con l’elaborazione di un nuovo corso dell’Unione Europea in materia di migrazioni e asilo, nel segno di un più incisivo e condiviso impegno comune”.
Il presidente della Repubblica Italiana ha quindi rivolto un “sentito” ringraziamento alle donne e agli uomini delle Forze dell’ordine e delle amministrazioni dello Stato e a tutti gli operatori che “forniscono i servizi necessari a garantire protezione internazionale a chi ne ha diritto. In questo sforzo – ha evidenziato - si contraddistinguono anche le Organizzazioni Internazionali – e specialmente l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati – cui l’Italia assicura il massimo sostegno in coerenza con la propria storica vocazione multilaterale”.
Raffaele Iaria