4 Maggio 2020 - Mantova - In questi tempi così confusi forse dovremmo essere un po’ tutti madonnari. Pronti al sacrificio, consapevoli che può arrivare la pioggia a distruggere tutto quanto realizzato sino a quel momento ma, al tempo stesso, capaci di ripartire con rinnovato entusiasmo e passione ardente, tutti insieme. Una lezione di vita che i madonnari sanno trasmettere a chiunque si trovi ad assistere alla nascita dei loro dipinti, consapevoli che quella dimensione di fragilità che tutti stiamo vivendo sulla nostra pelle si possa tramutare in arte che eleva la quotidianità.
Sin dal primo giorno in cui il nostro museo (Museo dei madonnari Grazie di Curtatone, ndr) ha dovuto chiudere a causa dell’emergenza coronavirus ci siamo impegnati affinché questo spirito ci rendesse capaci di resilienza, di crescita e di riflessione. Abbiamo chiuso in un cassetto i progetti per la primavera senza per questo abbandonarli. Stavamo preparando una retrospettiva dedicata a Giancarlo Balzani, indimenticabile madonnaro ma anche iconografo, e già pregustavamo il mese di maggio con i colori dei bambini della scuola dell’infanzia. Ci stavamo affacciando a una nuova stagione che ci avrebbe portato all’incontro dei madonnari di agosto con un preludio profumato dalle rose di maggio.
Per il mese mariano il nostro obiettivo (dico “nostro” perché nulla sarebbe possibile senza la collaborazione tra il Comune e il museo con la Pro loco e il Centro italiano madonnari e con la consulenza della diocesi di Mantova e del rettorato del Santuario) era quello di inaugurare il percorso museale esterno. Il museo è ormai pronto a diventare un museo diffuso tra le vie del borgo, in un percorso aperto 24 ore per 12 mesi all’anno, capace di restituire emozioni e colori. Un racconto per immagini che suscita memorie e curiosità, un omaggio di cuore per questa arte e per i suoi protagonisti che dal 1973 illuminano il sagrato nella festa dell’Assunta.
Questo periodo ci ha insegnato ad aprire le porte di un terzo museo: quello virtuale. Anche grazie al progetto di catalogazione con i giovani del territorio, stiamo completando la schedatura delle opere e abbiamo condiviso l’iniziativa #museichiusimuseiaperti pubblicando sulla nostra pagina Facebook curiosità dedicate al museo. La risposta è stata significativa, a conferma che la piazza virtuale è viva e chiama a sé le piazze del mondo. Questa arte è effimera solamente nella sua materia ma di certo non nel suo valore. (Paola Artoni, direttrice Museo dei madonnari Grazie di Curtatone)