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Save the Children: negli ultimi 10 anni arrivati in Italia oltre centomila minori stranieri non accompagnati

22 Febbraio 2023 -
Roma - “La drammatica situazione degli ultimi giorni a Lampedusa riporta in primo piano la necessità di una rete di accoglienza strutturata, soprattutto per i più vulnerabili, come i minori che arrivano sulle nostre coste senza genitori e figure adulte di riferimento. Negli ultimi dieci anni sono arrivati via mare da soli in Italia 103.842 minori stranieri non accompagnati, prevalentemente adolescenti e preadolescenti, ma non di rado anche bambini, con una media di 15mila presenze annue”. Lo riferisce un rapporto di Save the Children, dal titolo “Nascosti in piena vista-Frontiera Sud”, cui si evince che “nonostante i minori non accompagnati siano una presenza regolare nel nostro Paese, non sono mai nati i centri governativi di prima accoglienza previsti dalla legge e anche i Centri di Accoglienza Straordinaria, che dovrebbero rappresentare la soluzione di ultima istanza, contavano al 31 dicembre 2021 soltanto 519 posti”. Guardando al trend relativo ai posti finanziati nei CAS dal 2018 al 2021, appare evidente che “l’intento di distribuire i minorenni sull’intero territorio nazionale al loro arrivo è stato via via disatteso, sino a concentrare in Sicilia e in Calabria la quasi totalità dei CAS minori attivi a fine 2021”. Nel solo 2021 nei Paesi di ingresso Ue – Grecia, Italia (10.053), Bulgaria, Spagna, Cipro e Malta – sono stati registrati in arrivo 17.200 minori non accompagnati, che hanno rappresentato il 71% di tutti i minorenni, compresi quelli arrivati con le famiglie, che hanno fatto ingresso in Europa. Sempre nel 2021 Germania (73.245) e Francia (25.750) hanno registrato il maggior numero di richieste di asilo da parte di minori (anche in famiglia), in Italia le domande di minori sono state 11.569, di cui 3.257 di non accompagnati.

AGIA: aumentano Msna e calano leggermente tutori

1 Dicembre 2022 - Roma - Sono aumentati i minori stranieri non accompagnati presenti in Italia (+73%) e allo stesso tempo è rimasto pressoché costante, seppure lievemente diminuito (-0,35%), il numero dei tutori volontari iscritti negli elenchi dei tribunali per i minorenni. Il dato, riferito al 2021 in raffronto con l’anno precedente, emerge dal quarto Rapporto di monitoraggio sul sistema della tutela volontaria (1° gennaio 2021 – 31 dicembre 2021) pubblicato oggi dall'Autorità garante per l'Infanzia e l'Adoloscenza.
I minori stranieri non accompagnati censiti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali al 31 dicembre 2021 si attestano a 12.284 (erano 7.080 nel 2020): 9 su 10 sono maschi, in prevalenza diciasettenni (62,1%) e accolti per lo più nel sud e nelle isole (55,48%,). La Sicilia, da sola, ne accoglie il 28% (3.466).  Il numero totale dei tutori è 3.457 (nel 2020 3.469), che risultano residenti in prevalenza nelle circoscrizioni dei tribunali per i minorenni di Roma (439), Venezia (309), Milano (305), Torino (268) e Palermo (208). Nel resto della Sicilia i tutori sono 188 a Catania, 35 a Messina, 27 a Caltanissetta, per un totale su base regionale di 458. Prevalgono - tra i tutori italiani - il genere femminile (67%), il titolo di studio universitario (65,18%) e l’età tra 46 e 60 anni (41,70%). Da segnalare l’aumento dei tutori under 36, in particolare di quelli tra i 18 e i 24 anni che passa da zero all’11,55%. Nel corso dell’anno, dopo il calo legato alla pandemia del 2020, sono stati tenuti 13 corsi dai garanti regionali e delle province autonome.
Gli abbinamenti tutore-minore straniero accettati nel 2021 sono stati complessivamente 5.737. Ogni tutore, per legge, può essere abbinato al massimo a tre minorenni, “salvo che sussistano specifiche e rilevanti ragioni” come recita la legge. Le ragioni più frequenti per le quali i tutori volontari non hanno accettato le proposte di abbinamento sono: problemi di lavoro (il 73,31% dei tutori è occupato), motivi personali e/o di salute, mancanza di risorse personali, lontananza del domicilio del minore.  La maggior parte dei minori abbinati a un tutore è collocata in strutture di accoglienza, diminuisce lievemente la percentuale dei minorenni in affido familiare, che passa dal 3% all’1%.

Migrantes Savona-Noli: il progetto “La Scuola che sogniAMO” per i minori stranieri

3 Gennaio 2022 -
Savona -  Ammontano a 779 € i fondi raccolti per il progetto della diocesi di Savona-Noli "La Scuola che sogniAMO" al termine della Messa di chiusura della Giornata nazionale per la pace, svoltasi venerdì scorso 31 dicembre nella Cattedrale di Nostra Signora Assunta, alla presenza di circa duecento persone. L’iniziativa mette insieme le competenze e la passione di diverse realtà diocesane (Ufficio Missioni, Migrantes  Caritas, Ufficio per la Pastorale Scolastica) per intervenire concretamente nel sostegno alle scuole pubbliche e nell’integrazione nel tessuto sociale delle famiglie di origine straniera.
“L’aiuto parte dai bisogni dei ragazzi e degli istituti scolastici del territorio in un momento di forte fragilità acuita dalla pandemia, in cui aumenta costantemente il divario fra minori italiani e stranieri - spiega Davide Carnemolla, condirettore dell’Ufficio Missioni - Questi ultimi faticano a restare al passo con il resto della classe e la scuola non sempre riesce a colmare il divario”.
È ancora possibile dare un contributo versando la propria offerta all’Iban IT59C0306910600100000111713 intestato a Diocesi di Savona Noli Migrantes con causale Progetto “La Scuola che sogniAMO”.

Corridoi umanitari per minori soli: parte il progetto “Pagella in tasca”

13 Agosto 2021 - Roma - ​Terzo settore, organizzazioni internazionali, privati cittadini e istituzioni uniscono le forze per portare in modo sicuro minori soli dal Niger in Italia, accoglierli in famiglia e sostenerli nei loro percorsi di studio e inclusione sociale. È il progetto pilota Pagella in tasca- Canali di studio per minori rifugiati, promosso da INTERSOS e UNHCR e co-finanziato dalla Fondazione Migrantes e da INTERSOS, che verrà realizzato grazie a un Protocollo d'intesa con i ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali, degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell'Interno, oltre che con attori locali del progetto: il Comune di Torino, la rete CPIA Piemonte e l'Arcidiocesi di Torino. "Pagella in tasca" coinvolge 35 minori stranieri non accompagnati attualmente rifugiati in Niger, di 16 o 17 anni, con l'obiettivo di portarli gradualmente a Torino e dintorni nell'anno scolastico 2021/2022. Arriveranno in aereo con un visto d'ingresso, evitando le terribili rotte dei flussi irregolari in Africa e nel Mediterraneo. Qui avranno un permesso per studio e saranno iscritti ai CPIA per conseguire il diploma del primo ciclo di istruzione e poi frequentare la scuola secondaria superiore o un percorso di istruzione e formazione professionale.  Ad accoglierli troveranno famiglie affidatarie e tutori volontari, vitto, alloggio, assistenza sanitaria, supporto psicologico e legale e la possibilità di conoscere altri coetanei a scuola e fuori casa, tra sport e altre attività. Borse di studio copriranno i costi sostenuti dalle famiglie durante il primo anno, trascorso il quale sarà possibile inserirli nei progetti del Sistema di Accoglienza e Integrazione  gestiti dalla Città di Torino e da altri Comuni coinvolti o promuovere l'autonomia attraverso altre misure di inserimento lavorativo e abitativo. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha seguito dal principio lo sviluppo del progetto e ha firmato il protocollo d'intesa, inserirà i beneficiari negli interventi di politica attiva del lavoro per soggetti vulnerabili promossi dalla sua Direzione Generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione. Inoltre, parteciperà alla valutazione di tutti i percorsi di inclusione messi in campo da Pagella in tasca.    

Minori stranieri non accompagnati: sale a 6.698 posti la capienza della rete Sai

12 Agosto 2021 - Roma - Con i decreti pubblicati dal ministero dell’Interno sono quasi raddoppiati i posti per minori stranieri non accompagnati (Msna) nella rete Sai. Nell’ultimo anno, infatti, l’incremento è pari a più di 3.000 posti, per un totale di 6.698 posti. “È il dato storicamente più alto da quando è nato lo Sprar”, ha commentato il delegato Anci all’immigrazione e sindaco di Prato, Matteo Biffoni, secondo cui “va riconosciuto al ministero lo sforzo significativo a supporto dei Comuni, su cui ricade la responsabilità dei minori”. “I necessari tempi di attivazione – ha proseguito Biffoni – non consentiranno di rispondere immediatamente alle difficoltà che oggi stanno affrontando i Comuni, soprattutto le città metropolitane del Nord, ma resta senza dubbio una risposta importantissima di cui rendiamo merito al ministero”. “Siamo consapevoli che è necessario sciogliere i nodi strutturali che ancora impediscono di affrontare gli aspetti critici del fenomeno e, ovviamente, Anci è come sempre a disposizione del Ministero per ogni collaborazione necessaria”, ha assicurato il sindaco di Prato.

Viminale: da inizio anno sbarcate 24.622 persone migranti

19 Luglio 2021 -
Roma - Sono  24.622 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane da inizio anno. Di questi 4.532 sono di nazionalità tunisina (19%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Bangladesh (3.890, 16%), Egitto (2.128, 9%), Costa d’Avorio (1.867, 8%), Eritrea (1.325, 5%), Guinea (1.311, 5%), Sudan (1.222, 5%), Iran (1.084, 4%), Marocco (1.040, 4%), Mali (726, 3%) a cui si aggiungono 5.467 persone (22%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione. Il dato è stato diffuso dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina. Semore secondo il Viminale fino ad oggi sono stati 4.313 i minori stranieri non accompagnati ad aver raggiunto il nostro Paese via mare.

Oxfam: “migliaia di minori e neo-maggiorenni in Europa”

11 Giugno 2021 - Roma - Anche se i flussi si sono ridotti negli ultimi anni, ad oggi sono 6.633 i minori non accompagnati accolti in Italia, e Paesi come la Francia, ne contano più di 30.000. Si tratta di ragazzi che spesso hanno alle spalle esperienze terribili. Basti pensare alla rotta balcanica e al confine orientale italiano, dove molti minorenni soli sono stati respinti dalle polizie di frontiera e costretti a un viaggio a ritroso verso la Bosnia. A quanto avviene sulle isole greche, dove centinaia di minori senza famiglia sono bloccati da mesi in campi profughi senza accesso a servizi e istruzione. E alla situazione delle nostre coste, dove negli ultimi 5 mesi sono sbarcati oltre 2.600 ragazzi soli. È l’allarme lanciato ieri da Oxfam, Greek council for refugees, Dutch council for refugees, Acli Francia in un nuovo rapporto che denuncia i rischi che comporta compiere 18 anni per i minori arrivati soli in Europa. Dal report emerge che “nessuno dei 5 Paesi presi in esame – Francia, Grecia, Paesi Bassi, Irlanda e Italia – ha adottato politiche sistemiche in grado di sostenere i giovani migranti nel loro percorso di integrazione”. Le norme prevedono che i minori rifugiati arrivati in Europa siano ospitati in strutture adeguate e affidati a tutori per tutte le questioni amministrative e legali. L’accesso a strutture di accoglienza per i neo-maggiorenni varia però da Paese a Paese: in Irlanda vengono trasferiti in alloggi per adulti caratterizzati da standard molto bassi, in Grecia possono finire in uno dei campi profughi o per strada, in Italia ci sono diverse opzioni ma anche il rischio, più che concreto, di essere messi semplicemente alla porta. Una delle difficoltà più serie per i ragazzi neomaggiorenni in Italia, riguarda l’ottenimento di un permesso di soggiorno: a 18 anni il diritto di non essere espulsi decade ed è necessario ottenere un documento che garantisca il diritto a restare. Chi ha fatto richiesta di asilo e diventa maggiorenne mentre è ancora in attesa dell’esito può trovarsi in enorme difficoltà se la domanda viene rigettata. A quel punto è preclusa la possibilità di ottenere un permesso di soggiorno per studio o lavoro, e il rischio di cadere nell’irregolarità è altissimo. Le organizzazioni lanciano perciò un appello all’Italia e all’Unione europea per “un deciso cambio di passo” verso “politiche strutturate” con “più fondi per l’integrazione”.    

Ismu: un rapporto sugli alunni con background migratorio in Italia

30 Settembre 2020 - Milano - A pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico l’Ismu vuole riportare l'attenzione sul tema del diritto all’istruzione e dell’accesso alla scuola, in particolare per gli alunni più vulnerabili, tra cui i minori stranieri e i minori stranieri non accompagnati (MSNA), attraverso la pubblicazione del nuovo rapporto nazionale  “Alunni con background migratorio in Italia. Le opportunità oltre gli ostacoli” che sarà presentato oggi pomeriggio. Interverranno Mariagrazia Santagati, Responsabile scientifico Settore Educazione Fondazione ISMU; Antimo Ponticiello, Direttore Generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico Ministero dell’Istruzione; Erica Colussi,  Coordinatrice Settore Educazione Fondazione ISMU; Stefania Congia,  Divisione Politiche di integrazione sociale e lavorativa dei migranti e tutela dei minori stranieri, DG Immigrazione, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Maria D’Agostino, Università di Palermo, Osservatorio  per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’intercultura e Raffaele Ciambrone, Direzione Generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico Ministero dell’Istruzione.  

Minori immigrati ora “divulgatori”

18 Maggio 2020 - Cosenza - Il bisogno aguzza l’ingegno, le buone idee aiutano e il cuore fa il resto. Lo conferma il progetto dell’associazione PartecipAzione di Cosenza che ha trasformato i migranti minori non accompagnati in divulgatori scientifici. Prima li ha aiutati a prendere coscienza delle buone pratiche anti contagio fornendo informazioni in varie lingue, e poi li ha invitati a diventare a loro volta testimonial delle regole da seguire per limitare la diffusione del Coronavirus. “Non abbiamo lasciato da soli i ragazzi nella delicata fase 1 della pandemia e continueremo a far sentire la nostra vicinanza nella fase 2”, sottolinea la presidente della realtà sociale, Vittoria Paradiso, che assieme a Davila Scarpelli e Gianpaolo Rosa hanno portato avanti il progetto 'L’arte di Conoscersi in Cantiere' finanziato dal Ministero dell’Interno, con risorse del fondo Asilo Migrazione e Integrazione Fami, realizzato in partnership col comune di Mendicino e l’associazione PortaCenere. La lunga quarantena, seppur vissuta in gruppo nei centri di accoglienza, avrebbe potuto compromettere i risultati conseguiti nei laboratori di pittura, teatro e musica. Ecco perché PartecipAzione ha coinvolto i ragazzi in attività anche con le tecnologie digitali. Tra i frutti, il video in cui i minori, ciascuno nella propria lingua madre, spiegano come difendersi dal nemico senza volto. (Domenico Marino)  

Viminale: 7939 i migranti arrivati nel 2019 sulle nostre coste

7 Ottobre 2019 - Roma –  Secondo i dati, aggiornati a questa mattina, del Ministero dell’Interno,  in Italia sono arrivati, nel corso del 2019, 7939 migranti. Di questi 306 nei primi giorni di ottobre compresi i 22 superstiti del naufragio avvenuto in nottata al largo di Lampedusa. Rispetto agli anni scorsi, si è registrata una diminuzione delle persone arrivate in Italia via mare del 62,73% sul 2018 (furono 21.300) e del 92,58% sul 2017 (106.931). La maggioranza degli arrivi riguarda persone di nazionalità tunisina (28%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Pakistan (997, 13%), Costa d’Avorio (867, 11%), Algeria (778, 10%), Iraq (596, 7%), Sudan (344, 4%), Bangladesh (325, 4%), Iran (208, 3%), Guinea (188, 2%) e Marocco (152, 2%), a cui si aggiungono 1.252 persone (16%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione. Oltre mille i  minori stranieri non accompagnati. Questo dato è aggiornato al 30 settembre.