21 Febbraio 2020 - Bari - “Nel Mediterraneo si vive una Chiesa di popolo”. Lo ha detto Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari-Bitonto, intervenendo alla prima conferenza stampa dell’incontro “Mediterraneo, frontiera di pace”, in corso a Bari per iniziativa della CEI. Sia nella sponda Nord che nella sponda Sud del Mediterraneo, l’analisi del vescovo, “la Chiesa vive, anche se è minoritaria: è una Chiesa che vive la realtà immersa nel popolo. È una Chiesa di popolo che ha bisogno di essere sostenuta”. “Spesso noi abbiamo una visione legata al turismo, mentre conosciamo meno le Chiese che vivono nel Medio Oriente o nel Nord Africa”, ha lamentato Cacucci a proposito del Mediterraneo. Di qui l’importanza della conoscenza reciproca tra le Chiese, che iniziative come quella di Bari si propongono di incrementare: “Dobbiamo e vogliamo collaborare insieme in modo più sistematico. Questo aiuterebbe anche la vecchia Europa a vivere come Chiesa di popolo”. Tra i temi trattati nel primo momento di confronto tra i 58 vescovi partecipanti, provenienti dai diversi Paesi – ha riferito l’arcivescovo di Bari-Bitonto – figurano i gemellaggi tra le diocesi e la questione dei “fidei donum” come cartina di tornasole dell’attività missionaria.