15 Dicembre 2021 - Milano - La lanterna verde appesa e accesa sopra il portone d’ingresso della chiesa, mentre sul sagrato prende vita un presepe a grandezza naturale molto particolare: le figure della Natività sono statue che impersonano migranti. La stalla di Betlemme diventa così una tenda di fortuna, Giuseppe e Maria sono avvolti nelle coperte argentate che di solito si usano per soccorrere e scaldare i migranti; non ci sono il bue e l’asinello, ma per scaldarsi c’è un fuocherello da campo con una pentola rimediata alla bell’e meglio per cucinare. Nessuna pecorella, ma l’immagine di un cane, «perché è più facile che sia questa la scena che si incontra tra i migranti bloccati ai confini», raccontano gli allestitori del particolare presepe. Ovvero, i parrocchiani di
San Bartolomeo della Beverara di Bologna. «L’idea è venuta da loro», conferma il parroco, don Maurizio Mattarelli.
C’è chi la accende a ore, chi tutte le sere e chi ancora nei luoghi della sofferenza, della cura e del dolore. Negli edifici pubblici e in case private. O ancora, come ha fatto
Lerici, all’ingresso del porto, su iniziativa della Società Marittima di Mutuo Soccorso. Si allunga, giorno dopo giorno, l’elenco di chi ha accolto l’appello di
Avvenire. Le luci della speranza si sono così accese, oltre che sul portone d’ingresso della chiesa bolognese anche, nei giorni scorsi, nelle vie del centro di
San Casciano, nel Fiorentino o a
Imola, dove la
Cgil, nel ruolo di promotori della campagna 'Io accolgo', invita tutti a fare insieme un gesto simbolico. «Accendiamo alle finestre una lanterna verde, come simbolo di solidarietà e accoglienza per i migranti bloccati a tutte le frontiere d’Europa». Altrettanto ha fatto il Comune di
Cascina, nel Pisano, dove, riprendendo anche l’invito del vicepresidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, il sindaco Michelangelo Betti, fra le diverse altre iniziative in occasione della Festa della Toscana ha lanciato il segnale di solidarietà. «Abbiamo deciso di illuminare, oltre al Municipio con i colori della bandiera della Regione, anche il Palazzo Pretorio di verde, come le lanterne che illuminano le case al confine della Polonia per ospitare i profughi in arrivo da oltre confine, dalla Bielorussia. Per lanciare un ulteriore messaggio – ha spiegato Betti – l’illuminazione verde andrà avanti per alcuni giorni, per ricordare che nel mondo c’è bisogno di maggior giustizia e di maggior giustizia sociale».
Anche la
Cisl Emilia-Romagna aderisce alla campagna promossa da
Avvenire: le sue strutture sono chiamate ad esporre una lanterna o luce verde, in un luogo visibile interno e esterno. Invito allargato agli iscritti per le loro case, alle istituzioni, alla comunità politica, economica e sociale. «Mentre continua la campagna Iscos, Cisl e Anolf
'I walk the line. Presidi di solidarietà lungo la rotta balcanica', vogliamo unirci simbolicamente a questa ennesima battaglia per i diritti umani e per la garanzia del diritto d’asilo, con un piccolo ma importante segno che è vicinanza, ma anche responsabilità di tutti noi che non vogliamo essere indifferenti », afferma il segretario Cisl dell’Emilia- Romagna Filippo Pieri.
Sui social, anche l’associazione romana
Baobab Experience condivide la sua 'lanterna verde'. Dal 2015 in strada come hub informale di prima accoglienza per migranti, 'Baobab Experience è una lanterna verde!' si legge sul tweet postato dall’associazione, mentre la
Cooperativa Auxilium «aderisce alla campagna lanciata da
Avvenire (e ripresa anche dal settimanale
L’Espresso) di accendere una luce verde nei presepi, nelle case, nei luoghi di lavoro, per far sentire che non vogliamo rassegnarci a quello che Papa Francesco ha definito un 'naufragio di civiltà'». Ogni struttura dove opera
Auxilium in Italia (Rsa, Case di riposo, ospedali, residenze psichiatriche riabilitative, case famiglia per minori, centri educativi, centri accoglienza, uffici) si sta illuminando del colore della speranza. «Salvare vite, dare protezione e rifugio viene prima di ogni calcolo e di ogni strategia politica. Si tratta di persone e non di numeri» dichiara il fondatore della
Cooperativa Auxilium, Angelo Chiorazzo.
Anche
Reggio Emilia, infine, si accende di verde: da ieri e per tutta la settimana la fontana davanti al Teatro Valli sarà illuminata di verde. Ad oggi, hanno risposto all’appello 65 tra associazioni ed enti, più numerose singole persone e famiglie. «Vogliamo unirci al messaggio internazionale, per dire la città che siamo: capace di costruire ponti e abbattere muri. Vogliamo ribadire che Reggio Emilia è città dei diritti della persona, accogliente e sicura verso nuovi cittadini e parimenti per quei migranti che già sono qui con noi» dice l’assessore a Welfare e Politiche per i Migranti, Daniele Marchi.
Ma ci sono anche i tweet di
Rosella, di
Gigi e di
Maurizio che accendono la lanterna verde della speranza e la fanno risplendere in bella vista alla propria finestra e sui social, invitando gli amici a fare altrettanto. (Daniela Fassini)