Tag: Missioni Cattoliche Italiane

La visita del direttore generale della Fondazione Migrantes agli italiani in Svezia

28 Marzo 2025 - 28 Marzo 2025 - Nel primo pomeriggio il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo, sarà a Stoccolma, in Svezia, per una visita alla Missione cattolica italiana, accolto dal cappellano, don Furio Cesare. Oltre alle celebrazioni eucaristiche, alla partecipazione al consiglio pastorale e agli incontri con i rappresentanti della comunità italiana, la visita sarà anche occasione per un colloquio con il vescovo di Stoccolma, S. Em. il cardinale Anders Arborelius - primo vescovo cattolico di origine svedese dai tempi della riforma luterana e primo cardinale dei Paesi nordici europei - e con il nunzio apostolico, S. E. mons. Julio Murat.

Germania: 60 anni per la Missione cattolica italiana di Mainz

18 Marzo 2025 - Ha celebrato sessant’anni di storia la Missione cattolica italiana di Mainz, in Germania. Alla sua fondazione, in questo territorio vivevano circa 5.000 persone di origine italiana. Agli inizi – spiega il responsabile, il salesiano don Marek Chmielewski – la Missione italiana  era “una patria, una casa, una chiesa, una scuola e un oratorio. Arrivati nella capitale della Renania, gli emigranti trovavano qui uno spazio in cui respirare l’atmosfera della loro patria. Qui era possibile parlare non solo l’italiano, ma anche il dialetto locale”. Tra gli italiani illustri che hanno vissuto nel territorio della Missione cattolica italiana – molto prima della sua fondazione – don Romano Guardini che fu portato dai genitori nel 1886, quando aveva un’anno. Il padre fu nominato console italiano. Romano Guardini studiò nel Seminario vescovile di Magonza, fu ordinato prete della diocesi di Magonza; fu anche brevemente vice-curato, nel 1916, nella parrocchia di St. Emmeran, attualmente sede della Missione cattolica italiana. A lui è dedicata una piazza della città. [continua]

(leggi l'intervista integrale di Raffaele Iaria sul SIR)

Missioni cattoliche italiane: un ricordo di mons. Luigi Fraccari

12 Marzo 2025 - “Mons. Fraccari è una persona che non si può dimenticare”. Così iniziava il profilo di mons. Luigi Fraccari diffuso dalla Missione Cattolica Italiana di Berlino in occasione del primo anniversario della sua morte avvenuta a S. Ambrogio di Valpolicella (VR) il 24 gennaio 2000. Era nato a Caprino Veronese il medesimo giorno 91 anni prima. Chi era don Luigi? Dopo l’armistizio tra Italia e Alleati - l’8 settembre 1943 - gli italiani da alleati della Germania nazista sono stati giudicati traditori con tutte le conseguenze del caso. E così 600 soldati italiani e 200 loro cappellani sono stati imprigionati in campi di concentramento a Berlino. Don Luigi ne rimase molto scosso e chiese al suo vescovo, mons. Girolamo Cardinali, di essere inviato in Germania perché, disse, "sono caduti nelle mani di briganti e voglio dare loro conforto e speranza". Mons. Cardinali se ne meravigliò, ma accettò. E dopo mesi per avere i necessari permessi religiosi e civili, don Luigi raggiunge Berlino nell’ottobre 1943 come assistente degli italiani in quella zona. Si mette al lavoro alacremente per le notifiche di morte rimaste inevase, con la visita ai prigionieri e procurando loro come possibile qualche vitto e per i cappellani il necessario per celebrare la Messa, sostenendoli moralmente e mantenendo la speranza del ritorno. Tutto questo d’intesa con la Chiesa locale tedesca, del cappellano italiano dell’Ambasciata d’Italia, il salesiano don Martino Cristofori, e il Nunzio Apostolico, mons. Cesare Orsenigo. Nel Dopoguerra riesce ad acquistare una sede per i bambini orfani e gli anziani di Berlino in zona russa, con l’aiuto e la benedizione di papa Pacelli - Casa Pio XII, sede anche della Missione cattolica italiana -; si impegna per un cimitero degli italiani militari e civili e cura l’assistenza pastorale alla comunità italiana di Berlino, zona russa e settore russo compresi. In definitiva, 37 anni di Germania, con mille iniziative, aiutato da suore italiane. A 91 anni rientra in Italia per ragioni di salute, divenendo collaboratore della parrocchia di Sant’Ambrogio Valpolicella ove era stato parroco prima di raggiungere la Germania. Nel 2001 con il sindaco di Sant’Ambrogio, Pierluigi Toffalori, e il parroco, don Igino Trevisan, nasce un Comitato per onorare don Luigi Fraccari che inizialmente edita alcune pubblicazioni. A Caprino Veronese, dove era nato, gli viene dedicata una via il 1° febbraio 2003, dal sindaco Maria Teresa Girati. Nel 2007, poi anche il Comune di Sant’Ambrogio Valpolicella, luogo di sua attività pastorale in Italia, decide di dedicare “una via nel segno di Mons. Fraccari” con il sindaco Nereo Destri. Segue nel 2008 la posa di un busto di mons. Fraccari ai piedi della facciata del piazzale municipio, presenti anche alcune Suore della Misericordia, la Congregazione che ha aiutato mons. Fraccari nell’assistenza ai bambini ed agli anziani della Casa Pio XII. (don Silvano Ridolfi) Una delle vie intitolate a mons. Luigi Fraccari

Missioni in Svizzera: giornate di spiritualità per sacerdoti e operatori pastorali

27 Febbraio 2025 - "A tu per tu con Dio": questo il tema delle giornate di spiritualità che si sono tenute a Gazzada (Varese) dal 17 al 20 febbraio scorso alla Villa Cagnola della diocesi di Milano. Alle Giornate hanno partecipato 30 missionari italiani in Svizzera e altri operatori pastorali di missione. La Bibbia è ricca di dialoghi fra Dio e singole persone: Adamo, Caino, Abramo, Giacobbe, Mosè ed altri ancora. Dialoghi che toccano questioni esistenziali che non hanno perso nulla della loro attualità. Padre Mauro Jöhri, ex ministro generale dei padri Cappuccini nel mondo e ora padre guardiano del Santuario Madonna del Sasso a Locarno, ha guidato le giornate di raccoglimento e di riflessione, conducendo i partecipanti attraverso alcune pagine della Bibbia meno visitate e rileggendole in chiave sapienziale permettendo a ognuno di venire coinvolto personalmente. All’ultimo giorno del ritiro ha presieduto la celebrazione eucaristia S.E. mons. Franco Agnesi, vicario generale e vescovo ausiliare della diocesi di Milano, membro della CEMi (Commissione episcopale per le migrazioni). In Svizzera oggi ci sono ancora 42 missioni con 53 sacerdoti per l’assistenza ai connazionali italiani che sono oltre 600mila. Tanti sono ancora quelli di prima generazione, molti di seconda o terza generazione, figli di quelli arrivati negli anni 50/60. Ma ce ne sono molti arrivati da poco, anche laureati, che cercano un futuro che non sempre l'Italia è in grado di offrire. Anche se oggi gli emigrati italiani in Svizzera vivono quasi tutti dignitosamente, permane un disagio di fondo dato da un’identità originaria che non si affievolisce nel tempo. Ancora oggi il compito specifico delle missioni è quello di favorire la vita religiosa dei migranti, in particolar modo dei cattolici, stimolando percorsi e strumenti di evangelizzazione e catechesi, con attenzione alla vita liturgica e alla testimonianza della carità, nel rispetto delle diverse tradizioni e per un loro fruttuoso inserimento nelle Chiese particolari. (Don Egidio Todeschini, Coordinatore Missioni Cattoliche Italiane in Svizzera)

Italiani all’estero, cordoglio per la morte di don Mario Daminato

6 Novembre 2024 - Sono stati celebrati questa mattina a Tolosa, in Francia, i funerali di don Mario Daminato. Figlio di emigrati italiani e prete operaio, ha assicurato una presenza pastorale nelle parrocchie e successivamente nella Missione Cattolica Italiana di Tolosa fino a pochi mesi fa. Don Pasquale Avena, coordinatore nazionale delle missioni cattoliche italiane di Francia, nel suo messaggio di cordoglio per tutti i presenti alle esequie, ha citato San Girolamo: “È un gran dolore averlo perduto, ma ti ringraziamo o Dio di averlo avuto, anzi di averlo ancora, perché chi torna al Signore non esce di casa!”. Don Avena ha inoltre voluto ricordare che don Mario nella sua vita terrena "non cercava i primi posti, non amava mettersi in mostra" e che è stato "un servo saggio e fedele che da buon conoscitore dei problemi dei lavoratori, dei limiti e delle risorse che questo comporta, ne esprimeva le ansie e le preoccupazioni, le attese e le speranze". [caption id="" align="aligncenter" width="885"]don Mario Daminato. don Mario Daminato (foto: DDM, Robert Castéra).[/caption]

Mci Svizzera: è morto don Matulli

9 Gennaio 2023 - Faenza - E’ morto il 5 gennaio scorso don Carlo Matulli, originario di Marradi, parroco di Cardeto e cappllano dei migranti italiani in Svizzera. Ne da notizia la diocesi di Faenza-Modigliana dove era incardinato anche se da diversi anni viveva a Firenze. Don Carlo Matulli era nato il 30 luglio 1926 ed è stato ordinato sacerdote il 12 marzo 1949. Le esequie di don Matulli si sono celebrate il 7 gennaio al Convitto Ecclesiastico di Fienze dove viveva. La tumulazione questa mattina a Cardeto. Al vescovo della diocesi di Faenza-Modigliana e alla famiglia la vicinaza della Fondazione Migrantes.

Mci: morto don Natali

9 Gennaio 2023 - Bergamo - Ha lavorato come missionario per gli italiani in Belgio e Svizzera don don Pietro Natali morto all'età di 84 anni. Era nato, infatti, a Pognano il 31 dicembre 1938. Ordinato sacerdote il 28 giugno 1965 è stato collaboratore parrocchiale a Capriate dal 1965 al 1971, a Redona dal 1971 al 1975. È stato successivamente cappellano degli emigranti in Belgio dal 1975 al 1984 e in Svizzera dal 1984 al 2000. Successivamente è stato prevosto di Tagliuno dal 2000 al 2013, collaboratore pastorale di Paratico dal 2013 al 2018. "Chiesi di andare nella missione cattolica italiana a Seraing, in Belgio, nella diocesi di Liegi, a cui facevano riferimento 20.000 emigranti, soprattutto del Sud Italia, dove già c’erano don Vittorio Consonni e le suore delle Poverelle", aveva detto in una intervista al quotidiano "Eco di Bergamo" spiegando che era  impegnato anche nell’aiuto e nella difesa dei diritti degli emigranti italiani. Nel 1984 viene trasferito in Svizzera a Neuchâtel, a cui facevano riferimento 10.000 emigranti. "Avevo soltanto una suora come aiuto", raccontava: "gli emigranti mi volevano presente nelle famiglie e che capissi i loro bisogni, la loro nostalgia della patria e il valore delle associazioni portate dalla loro regione. Gli emigranti del Sud Italia chiedevano anche il rispetto delle loro tradizioni religiose". Qui fondò il locale Circolo dei bergamaschi nel mondo che proprio quest’anno ha festeggiato il 30° anniversario. Ha fatto rientro in Italia, nela sua diocesi di Bergamo, nel 2000. I funerali di don Natali saranno officiati domani mattina alle 10,00 dal vescovo di Bergamo, mons. Francesco Beschi nella parrocchia di Pognano. Al vescovo Beschi e alla famiglia la vicinanza della Fondazione Migrantes.  

Foyer Catholique: inaugurato a Bruxelles il “focolare” culturale e spirituale nel cuore del quartiere europeo

14 Novembre 2022 - Bruxelles - Un luogo di educazione, cultura, catechesi, dialogo, voluto 60 anni fa da laici cristiani impegnati nella costruzione della “casa comune europea”: una storia che si rinnova e che guarda al futuro. È stato inaugurato, nei giorni scorsi  a Bruxelles il rinnovato Foyer Catholique Européen, nel cuore del quartiere europeo della capitale belga. L’antico edificio, in Rue du Cornet al numero 51, è stato completamente ristrutturato, compresa la cappella oggi arricchita da un gigantesco mosaico dell’artista italiano Andrea Mastrovito raffigurante lo Spirito Santo. Il presidente del Consiglio di amministrazione, Lorenzo Mannelli, ha fatto gli onori di casa ripercorrendo la storia del Foyer, che nel corso del tempo ha cambiato quattro sedi ma ha mantenuto la vocazione originaria, tra la pastorale, la promozione culturale e l’ecumenismo. Lo stesso Mannelli ha quindi indicato alcune linee di sviluppo dell’attività del Foyer. All’inaugurazione erano presenti la regina madre, Paola Ruffo di Calabria; il vescovo ausiliare di Bruxelles-Malines, mons. Jean Kockerols; il vescovo di Bergamo, mons. Francesco Beschi; mons Hrvoje Skrlec in rappresentanza della nunziatura presso l'Unione europea; la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno; il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo; numerosi esponenti del mondo religioso e istituzionale belga e comunitario. Don Claudio Visconti, responsabile Migrantes della comunità italiana cattolica a Bruxelles – anima del progetto e della nuova vita del Foyer –, è intervenuto per illustrarne le prossime finalità religiose e spirituali. Andrea Mastrovito – che da anni vive e opera a New York – ha invece spiegato il senso dell’opera che arricchisce la cappella, realizzata con materiali ligneo e inserti di pagine della Bibbia. Infine mons. Kockerols ha benedetto, dopo un momento di preghiera, il Foyer, le persone che vi operano e le sue prossime attività.

Italiani nel Mondo: in libreria il primo volume di una nuova collana con un contributo di mons. Perego

10 Maggio 2022 -  Roma - "Storia dell'emigrazione italiana in Europa". Questo il titolo di una collana edita da Donzelli e diretta da Toni Ricciardi. In questi giorni è arrivato in libreria il primo dei quattro volumi della collana che si  sofferma sul periodo "Dalla Rivoluzione francese a Marcinelle (1789-1956)". In questo volume un contributo è stato affidato a mons. Gian Carlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes che ha approfondito il tema  "Il ruolo della Chiesa e le prime forme di assistenza in Europa". La Rivoluzione francese ha generato molteplici ondate di migrazione di massa. Gli emigranti hanno plasmato una geografia di città di accoglienza costellata da luoghi che offrivano l’asilo della libertà. Per la prima volta nella storia europea, questo diritto è stato ufficialmente offerto a chi era perseguitato per motivi politici o religiosi. In realtà, già durante il Medioevo veniva garantita una sorta d’immunità a chi fuggiva da persecuzioni di varia natura, tanto che, verso la fine del XVII secolo, si erano sempre più rafforzate in tutta Europa le migrazioni temporanee, creando un imponente potenziale umano mobile e, dunque, mobilitabile. Due secoli prima della costruzione delle ferrovie, l’intero continente era quindi percorso da lavoratori migranti, a dimostrazione che la vita non era così sedentaria come spesso si pensa e che la circolazione delle persone era assai più consistente di quella delle merci. L’imperialismo europeo sconvolse il mondo e la geopolitica. La metamorfosi pose i governi dinanzi alla necessità di gestire i crescenti sconvolgimenti sociali, attraverso l’espansione e il controllo dei possedimenti coloniali. L’immigrazione, prima considerata risorsa, si trasformò in piaga, mentre l’emigrazione diventò il mezzo per risolvere i problemi interni, l’applicazione concreta del concetto di valvola di sfogo. Nonostante il ruolo centrale assunto dalle migrazioni, le grandi sintesi sulla storia europea talvolta le hanno relegate in secondo piano. Ripercorrere la storia della migrazione italiana in questo spazio, quale elemento di costruzione della progressiva realizzazione europea, appare fondamentale e del tutto inedito. La storia europea, a partire dalla Rivoluzione francese fino alla catastrofe di Marcinelle, segue in questo volume l’intreccio di due cronologie: da un lato, il processo di avvicinamento e di costruzione dello spazio comune, dall’altro, la lunga e variegata storia della migrazione italiana in Europa che trova una cesura nodale nella tragedia belga del 1956. Le migrazioni sono probabilmente una delle chiavi interpretative, tra le più significative, per comprendere il lungo processo della storia della globalizzazione, intesa nel suo senso più ampio e onnicomprensivo. Per questa ragione, i quattro volumi – dalla Rivoluzione francese fino ai giorni del Covid-19 – si sviluppano attraverso l’analisi delle direttrici, delle dinamiche e delle politiche migratorie poste in essere dall’Italia e dai paesi europei.

Italiani nel Mondo: un nuovo spazio per i migranti a Chambery

6 Aprile 2022 - Roma - Nei giorni scorsi a Chambery, in Francia, negli edifici che hanno ospitato la Missione Cattolica italiana, fondata nel 1922 per assistere gli italiani che erano migrati in questa zona, si è inaugurato uno spazio aperto a tutti i migranti. L’inaugurazione è stata una vera festa: dopo la benedizione del luogo  un momento ricreativo per tutti i partecipanti. Canti, balli, un concerto, un’esposizione, la possibilità di visitare l’edificio, un pasto condiviso, hanno scandito questa giornata. L’edificio è stato acquistato per il prezzo simbolico di un euro nel 2017 dall’Associazione Nazionale e completamente ristrutturato. Questo luogo ha riaperto alla Missione Cattolica, la struttura organizzativa è composta da otto persone, di cui in prevalenza laici. La responsabilità è stata affidata a suor Rosette Congera, originaria del Burundi, che, come riporta la testata Dauphiné Liberé, che ne ha dato notizia, dice “permette loro di trovare qualcuno che li ascolti, che li guidi, che parli loro di associazioni, che li aiuti non solo a livello amministrativo ma anche per la loro integrazione. Questo posto non dovrebbe essere un ghetto. È un luogo di incontro e di fraternità”. Infatti gli ambienti sono stati organizzati in maniera da accogliere tutte le etnie presenti sul territorio che ne facciano richiesta. Inoltre questi spazi potranno ospitare concerti, convegni, incontri aperti a tutti, proprio per facilitare l’integrazione, a prescindere dalla provenienza, dal credo e anche dall’età. Un nuovo spazio simbolicamente senza muri, che apre le porte a tutti.

Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro: martedì una puntata con la comunità italiana di Bruxelles

19 Gennaio 2022 - Roma -  Martedì 25 gennaio 2022, andrà in onda la quinta puntata de «Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro».  Due saranno i collegamenti. Il primo, con Don Gregorio Aiello residente a Genk e responsabile della locale Missione Cattolica Italiana. Il secondo, con don Claudio Visconti e Alessia Martinelli. Entrambi attivi nel Foyer Cattolico Europeo di Bruxelles, all’interno del quale la comunità di lingua italiana è presente sin dalla fondazione. Il buon nome degli italiani, in quella nazione, è stato onorato da generazioni di emigrati e dal loro faticoso lavoro. Stima, hanno raccolto pure figure apicali. Come Paola Ruffo di Calabria, nata in Italia, attualmente regina madre dei Belgi; e David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, scomparso prematuramente lo scorso 11 gennaio. La trasmissione - in diretta su Radio Mater dalle ore 17.30 alle ore 18.30, l’ultimo martedì di ogni mese - presenta alcune Missioni cattoliche italiane, soprattutto europee. Esse, sono animate da circa 700 operatori (laici/laiche consacrati e non, sacerdoti diocesani e religiosi, suore). > La rubrica è ideata e condotta da Massimo Pavanello, sacerdote della diocesi di Milano, con la consulenza della Fondazione Migrantes. Come ascoltare la Radio: Radio www.radiomater.org si può ascoltare - in Italia - attraverso la radio o la televisione. In tutto il mondo, scaricando la app dedicata; oppure, all’indirizzo internet https://www.radiomater.org/it/streaming.htm  

Mci Genk: la radio internazionale e le missioni cattoliche

12 Novembre 2021 - Roma - Si è concluso a Roma, questa mattina, il convegno sul tema "Gli italiani in Europa e la missione cristiana. Radici che non si spezzano ma che si allungano ad abbracciare ciò che incontrano”, promosso dalla Fondazione Migrantes. E questa mattina la Radio Internazionale della Missione Cattolica Italiana di Genk, la "radio dal cuore Italiano" ha mandato in onda una serie di interviste ai partecipanti all'incontro che ha visto duecento persone da ogni parte d'Europa.

“Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro”: seconda puntata oggi su Radio Mater

26 Ottobre 2021 - «Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro» è il titolo di una trasmissione mensile – in diretta su Radio Mater dalle ore 17.30 alle ore 18.30, l’ultimo martedì di ogni mese – nata per presentare alcune Missioni cattoliche italiane, soprattutto europee. Esse, sono animate da circa 700 operatori tra laici ed laiche, consacrati e non, sacerdoti diocesani e religiosi e religiose. Lo spazio radiofonico di ottobre, questa sera, ospiterà la testimonianza della Comunità cattolica italiana che vive nella Svizzera tedesca. Si racconteranno: don Carlo De Stasio, Coordinatore Nazionale delle Missioni Cattoliche Italiane in Svizzera e i coniugi Chiara e Oreste Concepito, entrambi ingegneri, residenti all’estero da una ventina di anni. Nella introduzione – di Massimo Pavanello, sacerdote della diocesi di Milano – si accennerà pure alla questione linguistica. Con focus sulla preghiera nella lingua madre, l’idioma preferito dagli emigrati per esprimere la propria spiritualità. Lo si farà, riprendendo un paragrafo, espressamente dedicato al tema, presente nel Rapporto Italiani nel mondo 2020, curato della Fondazione Migrantes, consulente della trasmissione radio.

MCI Francia: da lunedì il convegno a Strasburgo

4 Ottobre 2019 - Parigi - Da lunedì 7 a giovedì 10 ottobre i sacerdoti e laici responsabili e animatori delle Missioni Cattoliche Italiane di Francia si ritrovano per il convegno annuale a Strasburgo presso il Centro Culturale St. Thomas. Tema dell'incontro: "Camminare insieme sulla strada..." La parola "sinodo"- spiega il delegato don Ferruccio Sant’ -  inviterà a una riflessione con quali settori pastorali e civili “le nostre comunità dovranno collaborare per un cammino di comunione”. All'incontro parteciperà la responsabile della pastorale migratoria della diocesi di Strasburgo Arletta Thomas e il vicario generale Mons. Hubert Schmitt che presiederà la S. Messa di conclusione. Durante il convegno è prevista una visita dei convegnisti  al Parlamento Europeo e al Consiglio d'Europa.