Tag: Minori stranieri non accompagnati

Tau Editrice e Fondazione Migrantes presentano la graphic novel “4 vite che sono la mia” al Lucca Comics & Games 2024

25 Ottobre 2024 - Tau Editrice e Fondazione Migrantes presentano la graphic novel “4 vite che sono la mia - Percorsi dei minori stranieri non accompagnati in Italia”, il 31 ottobre alle ore 14:30 presso la Chiesa di San Cristoforo, all’interno dello spazio UELCI, durante il festival internazionale Lucca Comics & Games a Lucca 2024. Il volume prosegue l'esperienza di In fuga. Una potente narrazione sulle esperienze reali dei minori stranieri non accompagnati in Italia, una realtà complessa e troppo spesso determinata dal caso. Attraverso il linguaggio visivo del fumetto, essa racconta la storia di Abdel, un giovane che fugge dal Gambia e affronta momenti cruciali nella sua vita: dal riconoscimento della sua età all’ottenimento del permesso di soggiorno, dall’inserimento in un sistema di accoglienza alla presenza o meno di adulti disposti a camminare con lui in questo difficile percorso. Presenteranno il volume Cristina Molfetta, co-autrice in rappresentanza della Fondazione Migrantes, Valerio Chiola, il fumettista che ha dato vita alle immagini dell’opera, ed Emanuele Bissattini, lo sceneggiatore che ha contribuito a intrecciare le diverse vite di Abdel in una narrazione avvincente e toccante. Al termine della presentazione, il pubblico potrà partecipare a un laboratorio creativo condotto dallo stesso Valerio Chiola ed Emanuele Bissattini, aperto a tutti e senza necessità di prenotazione.

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4 Vite che sono la mia è un fumetto interattivo, dove il lettore diventa parte integrante della narrazione. A ogni bivio importante, sarà chiamato a tirare una moneta: testa o croce? Ogni risultato conduce a una svolta diversa nella vita di Abdel, invitando il lettore a saltare avanti o indietro nel fumetto, a esplorare le infinite possibilità che il destino potrebbe riservare. L’opera sarà disponibile in versione cartacea e online, corredata di materiali di approfondimento e testi musicali, scaricabili tramite QR code.

Per ulteriori informazioni: Tau Editrice 3384113785 stampa@taueditrice.it

La copertina della graphic novel "4 vite che sono la mia"

Save the Children: negli ultimi 10 anni arrivati in Italia oltre centomila minori stranieri non accompagnati

22 Febbraio 2023 -
Roma - “La drammatica situazione degli ultimi giorni a Lampedusa riporta in primo piano la necessità di una rete di accoglienza strutturata, soprattutto per i più vulnerabili, come i minori che arrivano sulle nostre coste senza genitori e figure adulte di riferimento. Negli ultimi dieci anni sono arrivati via mare da soli in Italia 103.842 minori stranieri non accompagnati, prevalentemente adolescenti e preadolescenti, ma non di rado anche bambini, con una media di 15mila presenze annue”. Lo riferisce un rapporto di Save the Children, dal titolo “Nascosti in piena vista-Frontiera Sud”, cui si evince che “nonostante i minori non accompagnati siano una presenza regolare nel nostro Paese, non sono mai nati i centri governativi di prima accoglienza previsti dalla legge e anche i Centri di Accoglienza Straordinaria, che dovrebbero rappresentare la soluzione di ultima istanza, contavano al 31 dicembre 2021 soltanto 519 posti”. Guardando al trend relativo ai posti finanziati nei CAS dal 2018 al 2021, appare evidente che “l’intento di distribuire i minorenni sull’intero territorio nazionale al loro arrivo è stato via via disatteso, sino a concentrare in Sicilia e in Calabria la quasi totalità dei CAS minori attivi a fine 2021”. Nel solo 2021 nei Paesi di ingresso Ue – Grecia, Italia (10.053), Bulgaria, Spagna, Cipro e Malta – sono stati registrati in arrivo 17.200 minori non accompagnati, che hanno rappresentato il 71% di tutti i minorenni, compresi quelli arrivati con le famiglie, che hanno fatto ingresso in Europa. Sempre nel 2021 Germania (73.245) e Francia (25.750) hanno registrato il maggior numero di richieste di asilo da parte di minori (anche in famiglia), in Italia le domande di minori sono state 11.569, di cui 3.257 di non accompagnati.

Minori stranieri non accompagnati: 4 ragazzi rifugiati arrivati in Italia per studiare attraverso un progetto finanziato anche dalla Migrantes

12 Ottobre 2022 -
Torino - È arrivato oggi all’aeroporto di Torino il secondo gruppo di quattro minori soli, beneficiari del progetto “Pagella in tasca, Canali di studio per minori rifugiati”, promosso dall’organizzazione umanitaria Intersos insieme ad Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati, e realizzato grazie a un protocollo d’intesa con i ministeri degli Affari esteri e della cooperazione italiana, dell’Interno e del Lavoro, e all’impegno della società civile e del Comune di Torino e con il sostegno della Fondazione Migrantes, di Acri, della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Commissione europea. Si tratta del secondo arrivo che segue il primo gruppo di cinque minori giunti in Italia lo scorso anno. I partecipanti al progetto, sono minori di età tra i 16 e i 17 anni, originari del Darfur, in Sudan, e rifugiati in Niger e sono stati selezionati sulla base della loro motivazione allo studio in seguito ad una attenta valutazione del loro migliore interesse. Tutti e quattro i ragazzi sono fuggiti da soli verso la Libia, dove hanno subito maltrattamenti e sfruttamento, prima di trovare protezione in Niger. Grazie ad una borsa di studio di 12 mesi, i ragazzi entrano in Italia con un visto di ingresso per studio, possibilità prevista dalla legge ma mai utilizzata in precedenza per minori rifugiati, per conseguire la licenza media e successivamente proseguire il percorso nella scuola secondaria superiore o nella formazione professionale. Saranno inoltre ospitati da famiglie selezionate e formate dal Comune di Torino, e riceveranno un supporto educativo, legale e psicologico. “Pagella in tasca rappresenta la prima sperimentazione al mondo di un canale d’’ingresso sicuro promosso dalla società civile e dedicato ai minori non accompagnati rifugiati, attualmente esclusi dai corridoi umanitari e dalla maggior parte degli altri canali di ingresso regolari”, spiega Cesare Fermi, direttore regionale per l’Europa di Intersos.

Minori stranieri non accompagnati: Garlatti(Garante infanzia), “sbloccato 1 milione per rimborsi a tutori volontari”

28 Settembre 2022 -
Roma - I rimborsi per i tutori volontari di minori stranieri non accompagnati (Msna) sono realtà. Dopo la firma dei ministri dell’Interno e dell’Economia e delle finanze il decreto che li regolamenta è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale (n. 219 del 19 settembre 2022). “Finalmente, dopo le mie sollecitazioni e il lavoro svolto dal tavolo interministeriale a cui ha partecipato anche l’Autorità garante, viene sbloccato il milione di euro annuo che il Bilancio di previsione dello Stato ha previsto annualmente a sostegno di chi fa da tutore di minori stranieri senza adulti di riferimento nel nostro Paese”, commenta l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti. Il decreto regolamenta la concessione dei rimborsi ai datori di lavoro del 50% del costo dei permessi (tetto massimo 60 ore) accordati ai dipendenti per lo svolgimento di interventi o prestazioni a favore dei minori avallati dal tribunale per i minorenni. Disciplinato anche il rimborso a favore dei tutori delle spese di viaggio sostenute per adempimenti connessi con l’ufficio della tutela volontaria. Normata, infine, la possibilità di riconoscere – in circostanze straordinarie e su decisione dei tribunali per i minorenni – un’equa indennità fino a 900 euro al tutore volontario al termine di una tutela particolarmente onerosa e complessa (purché non sia iniziata nei tre mesi precedenti la maggiore età del minore). I fondi saranno erogati dalle prefetture, ai quali uffici andranno indirizzate le richieste. “I tutori – spiega la Garante – sono persone che svolgono una funzione fondamentale: sono punto di riferimento per ragazzi soli e fanno da raccordo con servizi sociali, centri di accoglienza, uffici scolastici regionali e scuole, tribunali e procure minorili. A questo impegno civico dedicano il loro tempo libero e del loro apporto, specie in questo periodo, c’è particolarmente bisogno. Non era giusto – conclude – che i tutori volontari dovessero anche sostenere, senza alcuna possibilità di rimborso, le spese legate all’esercizio di tali compiti”.

Genova: sassi e bastoni contro centro accoglienza minori migranti

23 Febbraio 2022 - Genova - Un raid «punitivo» contro i minori migranti non accompagnati ospiti nell’ex ostello della Gioventù del Righi, a Genova. Sassi, bastoni e insulti lanciati da altri giovanissimi. Il blitz è scattato lunedì sera. Una decina di persone incappucciate, con ogni probabilità minorenni, ha iniziato a lanciare sassi e bastoni contro le finestre della struttura. Gli ospiti, 17, sono scesi in giardino per affrontare i rivali. Gli operatori sono però riusciti a evitare il contatto tra i due gruppi. Sul posto sono intervenute diverse volanti della polizia e gli agenti della Digos. Quest’ultima ha escluso una matrice politica. Prima dell’arrivo degli agenti gli aggressori sono fuggiti. Non è escluso che gli aggressori stessero sfidando gli ospiti del centro dopo uno «sgarro» dei giorni precedenti. Nel pomeriggio alcuni residenti hanno presidiato la zona in segno di solidarietà ai migranti.

Diocesi di Siena: venerdì alla Camera dei deputati convegno sui Minori Stranieri non accompagnati

26 Ottobre 2021 - Roma - Venerdì prossimo, 29 ottobre 2021, alle ore 11, preso la Camera dei Deputati, Sala del Refettorio in via del Seminario a Roma, si terrà l'incontro su “L’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati in Italia. Dall’Afghanistan alle nostre strade: le buone pratiche dell’accoglienza. Esperienze a confronto"  promosso dalla Commissione Tutela Infanzia della diocesi di Siena- Colle di Val D'Elsa-Montalcino in collaborazione con le associazioni Medicina Solidale, Fonte d’Ismaele, Dorean Dote e l’Unione Italiana Forense. Intervengono il card. Paolo Lojudice,  arcivescovo di Siena Colle di Val D’Elsa- Montalcino e mebroi della Commissione cei per le Migrazioni; Carla Garlatti,  Garante nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Lucia Celesti, Responsabile Servizi Sociali Ufficio Relazioni Pubblico Head Family Services Ospedale Pediatrico Bambino Gesù;  Maria Teres Bellucci, , deputata membro della commissione parlamentare Infanzia e adolescenza; Luca Ercoli, responsabile Sanitario Medicina Solidale e Presidente di Fonte d’Ismaele, Antonio Fernando De Simone, Presidente dell’Unione Italiana Forense di  Roma; Giuseppe Sartiano, Psicoterapeuta e Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Roma, e Alice Mazzei,  coordinatrice commissione diocesana “Sp.A.M. Spazio ai Minori” della diocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino. A coordinare i lavori Luca Collodi, caporedattore di Radio Vaticana.  

Viminale: da inizio anno sbarcate 19.320 persone migrante sulle coste italiane

22 Giugno 2021 - Roma - Sono 19.320 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane. Di questi 2.979 sono di nazionalità bengalese (15%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Tunisia (2.781, 14%), Costa d’Avorio (1.541, 8%), Egitto (1.265, 7%), Sudan (1.097, 6%), Eritrea (1.072, 6%), Guinea (990, 5%), Marocco (696, 4%), Mali (641, 3%), Algeria (600, 3%) a cui si aggiungono 5.658 persone (29%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione. Il dato è stato diffuso dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina. Sempre secondo questi dati sono stati 3.124 i minori stranieri non accompagnati ad aver raggiunto il nostro Paese via mare. Il dato è aggiornato a ieri, 21 giugno. I minori stranieri non accompagnati sbarcati sulle coste italiane lungo tutto il 2020 sono stati 4.687, 1.680 nel 2019, 3.536 nel 2018 e 15.779 nel 2017.  

Save the children: “centinaia respinti illegalmente alle frontiere del nord Italia”

17 Giugno 2021 - Roma - Centinaia di ragazzi stranieri soli in transito subiscono abusi, sono testimoni di violenze inaudite lungo la rotta balcanica e sono respinti illegalmente alle frontiere del Nord Italia, nonostante la minore età. È la denuncia contenuta nel rapporto che Save the children pubblica oggi, in vista della Giornata mondiale del rifugiato che si celebra il 20 giugno. Il nuovo rapporto è stato realizzato lungo le rotte tra Oulx, Ventimiglia, Udine e Trieste. I minori migranti si spostano a piedi, nascosti sotto i camion o sui treni, trasportati in macchina in autostrada dai “passeur”, attraversano boschi e montagne pericolose come il Passo della morte tra Italia e Francia, spesso di notte, per superare confini blindati, vengono respinti una, due, dieci, venti volte, “in modo spesso brutale e illegale, nonostante abbiano meno di 18 anni, anche tra Paesi membri dell’Ue”. Hanno raccontato a Save the children le atrocità subite o a cui hanno dovuto assistere, soprattutto lungo la rotta balcanica: derubati, picchiati, denudati in Croazia, detenuti e sottoposti a violenze in Bulgaria. “Una volta arrivati in Italia, minori e famiglie continuano a essere vittime di respingimenti alle frontiere interne, che per i minori soli sono illegali”. A Oulx, sul confine italo-francese, ogni giorno sono almeno tre/quattro i minori soli ad approdare a un rifugio che li accoglie dopo i traumi e le fatiche del loro viaggio. Sono in gran parte maschi, ma non mancano i casi di ragazze in viaggio da sole, in particolare da Paesi dell’Africa Occidentale, quindi più esposte al rischio tratta a scopo di sfruttamento sessuale. In Francia, a Mentone, i minori soli oltre a venire rinchiusi in container come gli adulti, si vedono la propria data di nascita cambiata per risultare maggiorenni e quindi respingibili verso Ventimiglia, mentre tra la cittadina italiana di Claviere e la francese Monginevro, come denunciano gli operatori, “se trovi il ‘poliziotto buono’ sei accolto e tutelato, altrimenti vieni considerato maggiorenne e devi tornare da dove sei partito qualche ora prima”. Nel 2020 sono state effettuate verso la Slovenia 301 riammissioni dalla provincia di Gorizia e 1.000 dalla provincia di Trieste, ma “potrebbero esserci diversi minori”, denuncia il rapporto. In tutto il Friuli Venezia Giulia gli arrivi sono in crescita, nei primi quattro mesi del 2021 si registra un aumento dei flussi già del 20% rispetto allo stesso periodo del 2020. A fine aprile 2021 erano 6.633 le ragazze e i ragazzi stranieri non accompagnati censiti sul territorio italiano; nello stesso mese in 302 si sono allontanati dalle strutture di accoglienza. Sempre ad aprile 2021 gli ingressi registrati in Italia sono stati 453, di cui 149 da sbarchi. Gli altri 304 sono invece stati rintracciati sul territorio, probabilmente passati dalla rotta balcanica a piedi o con i camion.  

MSNA: accordo tra Viminale e Terre des Hommes per nuove misure di sostegno

10 Giugno 2021 - Roma - Il capo dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, prefetto Michele di Bari, e la presidente della Fondazione Terres des Hommes Italia onlus, Donatella Vergari, hanno sottoscritto oggi al Viminale una convenzione in favore di minori stranieri non accompagnati e di famiglie con bambini sbarcate in Italia. Con l’accordo, l’organizzazione si impegna a fornire, a titolo gratuito fino al 31 dicembre 2022 – riferisce il Ministero dell’Interno - un servizio di supporto psicologico e psicosociale ai minori dal momento del loro sbarco alla prima accoglienza. Gli interventi, inoltre, calibrati e adattati alle specifiche esigenze di contesto, verranno effettuati mediante equipe composte da uno psicologo, da un sociologo/antropologo e da un mediatore, in supporto al triage sanitario e comunque in coordinamento con i soggetti impegnati a vario titolo nella gestione e accoglienza di questa particolare categoria di migranti. Soddisfazione è stata espressa dal prefetto di Bari che ha sottolineato “l’importanza di un approccio multidisciplinare al fenomeno migratorio soprattutto quando riguarda contesti di maggiore vulnerabilità come quello dei minori”. “Un fenomeno – ha proseguito – che necessita di risposte concrete e qualificate come quelle messe in campo con la convenzione siglata oggi». L’intesa raggiunta si inserisce in un percorso di proficua collaborazione già realizzata nell’ambito del progetto “FARO: un intervento di pronta identificazione delle vulnerabilità psicosociali dei minori stranieri dallo sbarco alla prima accoglienza e rafforzamento del sistema di accoglienza delle province di Catania, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa”, finanziato con risorse FAMI. All’incontro era presente anche Federica Giannotta, responsabile Advocacy e programma Italia della Fondazione.  

Openpolis: 6.633 i minori stranieri non accompagnati in Italia

8 Giugno 2021 - Roma - In Italia sono 6.633 i minori stranieri non accompagnati (msna), di cui 6.392 maschi (96,4%) e 241 femmine (3,6%). Il 64,7% sono 17enni e la Sicilia è la regione che ne accoglie di più, ossia il 29,3% del totale. Sono alcuni dei dati, riferiti ad aprile 2021, elaborati da Openpolis, sulla base di statistiche ufficiale fornite dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. I 17enni sono 4.290 su 6.633 (64,7%), mentre man mano che si considerano fasce d’età inferiori, il numero cala. Il 22,5% ha 16 anni, il 7,5% ne ha 15 e il 5,1% è tra i 7-14 anni, fino ad arrivare a 22 bambini tra 0 e 6 anni d’età, su 6.633 totali (0,3%). In Sicilia vi sono attualmente 1.946 minori stranieri non accompagnati, seguono Friuli-Venezia Giulia (11,5%), Lombardia (10,3%) e Emilia-Romagna (7,9%). Al sud la quota più alta è in Puglia (5,6%) e al centro nel Lazio (5,4%). Tra i territori che invece ospitano meno msna, troviamo le province autonome di Bolzano (0,8%) e Trento (0,3%), l’Umbria (0,4%) e la Valle d’Aosta (quasi lo 0%). Si tratta di bambini e ragazzi che necessitano di tutele speciali garantite dalla legge n. 47/2017, che stabilisce principalmente il divieto di respingimento e di espulsione e la possibilità di accedere ai diversi servizi territoriali di accoglienza, attraverso il fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo e il fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Entrambi sostengono le amministrazioni comunali nelle spese che sono chiamate ad affrontare per l’accoglienza dei minori.

Unicef e Save the children: “30 famiglie e 570 minori non accompagnati assistiti a Ventimiglia e Lampedusa”

20 Aprile 2021 -

Roma - Nei primi tre mesi e mezzo del 2021 sono giunti sulle nostre coste più di 8.520 migranti e rifugiati, di cui 1.196, il 14%, minori stranieri non accompagnati. Tra dicembre e marzo a Ventimiglia sono stati assistiti 72 nuclei familiari con 116 bambini a carico e raggiunti oltre 169 minori non accompagnati, tra cui 6 ragazze, a Lampedusa 59 famiglie con 130 bambini, di cui 52 bambine, 181 donne e 404 minori stranieri non accompagnati, di cui almeno 33 ragazze. Dopo i primi 4 mesi di attività, Unicef e Save the children hanno rinnovato la collaborazione congiunta fino a dicembre 2021 a supporto dei minori migranti in arrivo attraverso la rotta del Mediterraneo centrale e quella balcanica con team a Lampedusa e Ventimiglia. Tra gli interventi: primo soccorso psicologico, informazioni sui loro diritti, nonché sui servizi e sulle opportunità disponibili, una valutazione tempestiva delle potenziali vulnerabilità e problemi di protezione specifici, tra cui quelli connessi alla violenza di genere, e con la distribuzione di kit contenenti materiali utili per il viaggio e l’igiene personale. A disposizione c’è uno spazio per ragazze, lo Youth corner, realizzato nel Child friendly space, un luogo sicuro che offre ascolto e protezione a minori soli e famiglie, il servizio di Helpline minori migranti di Save the children e di informativa tramite la piattaforma on-line U-report on the move di Unicef. Lampedusa continua ad essere uno dei principali punti di arrivo e ciclicamente l’hotspot ospita molte più persone di quanto la struttura sia capace di accogliere: “Di fatto, non sempre sono garantiti spazi dedicati a minori soli, famiglie con bambini e donne”, informano le organizzazioni. A Ventimiglia “la situazione appare ancora drammatica”. Secondo dati raccolti dal team di Save the children, circa 200 minorenni soli hanno oltrepassato la frontiera nel 2020. Dopo la chiusura del Campo Roja a luglio 2020, “si sono ulteriormente ridotti fino a quasi scomparire i servizi di assistenza e accoglienza per bambini, adolescenti e famiglie. Tanti minori dichiarano inoltre di essere respinti alla frontiera con la Francia e rinviati in Italia, vedendo così rifiutato il diritto alla protezione per minore età”.

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Papa Francesco: appello in favore dei minori migranti non accompagnati

8 Febbraio 2021 - Città del Vaticano - Desidero rivolgere un appello in favore dei minori migranti non accompagnati. Sono tanti! Purtroppo, tra coloro che per vari motivi sono costretti a lasciare la propria patria, ci sono sempre decine di bambini e ragazzi soli, senza la famiglia ed esposti a molti pericoli. In questi giorni, mi è stata segnalata la drammatica situazione di quelli che si trovano sulla cosiddetta “rotta balcanica”. Ma ce ne sono in tutte le “rotte”. Facciamo in modo che a queste creature fragili e indifese non manchino la doverosa cura e canali umanitari preferenziali.  

Minori e protezione in Italia

3 Dicembre 2020 - Roma - Sono 2.329 I nuovi minori stranieri non accompagnati (MSNA) segnalati in territorio italiano nel primo semestre 2020 (erano stati 6.251 in tutto il 2019). Sono arrivati soprattutto da Bangladesh, Egitto, Albania, Afghanistan e Tunisia. La principale regione d’arrivo è la Sicilia (33% del totale), ma seguono due regioni “privilegiate” per gli arrivi via terra sulla “rotta balcanica”: Friuli-Venezia Giulia (17%) e Lombardia (13%). Il dato nel Report 2020 sul Diritto d'Asilo della Fondazione Migrantes presentato questa mattina. I MSNA che si sono allontanati dall’accoglienza, sempre nel primo semestre 2020, sono 706, sono soprattutto afghani, tunisini, egiziani, ivoriani e marocchini. Uno su cinque erano bambini o ragazzi di 7-15 anni. 5.016 i MSNA in accoglienza in Italia al 30 giugno 2020. Fra loro, 533 si trovano in strutture di prima accoglienza. Sono 4.199 invece i minori ospiti in strutture di seconda accoglienza (progetti SPRAR-SIPROIMI; strutture di seconda accoglienza FAMI; strutture di secondo livello accreditate/autorizzate da Comuni o Regioni). Infine, 284 minori sono accolti presso privati. Sono 856 i pareri emessi nel 1° semestre 2020 dalla Direzione generale Immigrazione e politiche di integrazione presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ai fini della conversione del permesso di soggiorno per minore età in un permesso per motivi di studio, accesso al lavoro, lavoro subordinato o autonomo per i MSNA che diventano maggiorenni. Secondo dati provvisori gennaio-luglio 2020, sono 2.222 i minori richiedenti asilo nel nostro Paese. In tutto il 2019 erano stati 6.632; nello stesso anno ne sono stati esaminati 1.588: hanno ottenuto un riconoscimento (status di rifugiato, protezione sussidiaria o “speciale”) 4 su 10. Nel primo semestre 2020 sono stati registrati 156 MSNA richiedenti asilo. In tutto il 2019 erano stati 659.

545 bambini immigrati ancora separati dai genitori al confine col Messico

22 Ottobre 2020 - New York - Sono almeno 545 i bambini immigrati ancora senza genitori al confine col Messico. Di questi minori almeno 60 sono sotto i cinque anni. Lo riporta il “New York Times” citando alcuni documenti posti all’attenzione di una corte di giustizia, secondo cui i minori sarebbero stati separati dalle loro famiglie per via dalla politica della tolleranza zero varata dal presidente degli Stati Uniti nel 2017. Nel giugno 2018 erano almeno 2.700 i bambini separati dai loro genitori, mentre nel 2019 la stessa sorte sarebbe toccata ad almeno altri 1.556 minori. Intanto nei giorni scorsi la Corte suprema Usa, riferisce l’Osservatore Romano, ha deciso che esaminerà due questioni emblematiche della politica migratoria di Donald Trump dopo le elezioni del 3 novembre: una sull’uso dei fondi militari per la costruzione del muro col Messico dopo che il presidente aveva dichiarato una emergenza nazionale, l’altra è la decisione di far attendere i migranti in Messico anziché farli entrare negli Usa durante l’esame delle loro richieste di asilo.  

GMMR: Migrantes Gaeta, incontro a Gianola sui minori non accompagnati

21 Settembre 2020 - Gaeta - Da anni ormai il nostro Paese vede arrivare migliaia di uomini e donne che si mettono in viaggio in cerca di una migliore qualità della vita. Tra le realtà riguardanti i migranti è giusto che un particolare interesse ricada su chi è più fragile e prezioso: i minori. «Mi sta a cuore richiamare l’attenzione sulla realtà dei migranti minorenni, specialmente quelli soli, sollecitando tutti a prendersi cura dei fanciulli che sono tre volte indifesi perché minori, perché stranieri e perché inermi costituiscono il gruppo più vulnerabile perché, mentre si affacciano alla vita, sono invisibili e senza voce». Così papa Francesco nel Messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato nel 2017. Eppure, in un articolo di Andrea Carli sul Sole24Ore dell’8 novembre 2019, i dati riportati sono preoccupanti: «Tra il 2014 e il 2018, sono stati oltre 70 mila i minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia via mare. A giugno 2019 oltre 7 mila minori stranieri non accompagnati sono arrivati in Italia, non solo: a quella data 4.700 di loro risultavano irreperibili sul territorio nazionale». La situazione per la sua drammaticità non richiederebbe ulteriori spiegazioni per essere portata all’attenzione di tutti, ma se non bastasse la consistenza preoccupante di questi dati si vanno ad aggiungere a tutti i rischi e difficoltà cui queste giovani vite vanno incontro. Lo sfruttamento lavorativo con retribuzioni misere, il reclutamento in associazioni volte a delinquere, il caporalato subito nei campi e non ultimo per importanza, anzi forse il pericolo più triste da cui portarli via, la prostituzione minorile. Una realtà questa balzata alle cronache ultimamente che ci tocca da vicino e che vede il coinvolgimento di giovani della comunità bulgara che purtroppo figura anche tra le minoranze sfruttate lavorativamente. L’Ufficio Migrantes e la Pastorale giovanile dell’arcidiocesi di Gaeta propongono un primo incontro per iniziare a toccare con mano, più da vicino, tali problematiche, per capire, con l’aiuto di esperti, quale può essere il nostro ruolo e la nostra responsabilità al fine di evitare brutalità di questa sorta. Appuntamento alla Tenda di Gianola è per venerdì 25 settembre alle 19. Interverrà il giornalista Toni Mira della redazione romana di Avvenire. L’evento potrà essere seguito anche in streaming sulla pagina Facebook dell’arcidiocesi di Gaeta e sulla pagina Instagram “incredibile_possibile”. (Benedetto Persico)  

Stati Uniti: 8.800 minori non accompagnati espulsi lungo il confine con il Messico

15 Settembre 2020 - New York -  Circa 8.800 minori non accompagnati sono stati espulsi dagli Stati Uniti lungo il confine con il Messico a seguito dell’ordinanza di emergenza, emessa in marzo dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive. La norma stabilisce che le persone giunte al confine senza validi documenti di viaggio devono essere trasferite nel Paese di origine o espulse il più rapidamente possibile poiché costituiscono un pericolo per la salute pubblica. Questo nuovo regolamento ha cancellato di fatto tutte le procedure giuridiche legate al diritto di asilo e di protezione internazionale per i migranti e i richiedenti asilo. Venerdì scorso, il vice-responsabile della polizia di frontiera, Raul Ortiz, ha riportato le cifre sui bambini in risposta a un’ordinanza del giudice distrettuale di Los Angeles, Dolly Gee, che riteneva la lunga detenzione dei bambini negli hotel, una violazione delle norme di tutela dei minori. Prima della pandemia, chiunque giungesse dal confine meridionale veniva ospitato in centri di accoglienza. Il rischio di assembramento e di diffusione dei contagi ha fatto propendere per gli hotel, ma secondo il giudice non ci sono garanzie adeguate per la protezione dei piccoli, e per questo ha intimato che entro martedì gli hotel andassero svuotati per altri tipi di alloggio. La risposta dell’amministrazione è stata l’espulsione immediata. Ancora 2.200 minori e 600 famiglie saranno trattenute negli Usa fino a che non si possano organizzare voli di rimpatrio sicuri. Dall’entrata in vigore della norma sulla tutela della salute pubblica ai confini, lo scorso marzo, oltre 159mila persone sono state espulse.​  

Scalabriniane: un migrante su tre è un bimbo, segno della forte crisi internazionale

3 Marzo 2020 -

Roma - Un terzo dei migranti bloccati in Grecia è un bambino. “E’ il segno di come la crisi internazionale si fa forte, e di come spesso le famiglie fanno partire ciò che hanno di più prezioso, i loro figli, perché per i grandi non c’è speranza”, commenta oggi sr. Neusa de Fatima Mariano, superiora generale delle Scalabriniane: “è un dato che deve far riflettere e che deve mettere i governi, tra cui anche quello greco, davanti all’evidenza che si tratta di persone che hanno bisogno di aiuto”. Delle 40mila persone che hanno chiesto aiuto sulle isole dell’Egeo, circa 4 su 10 sono bimbi, sottolinea Save the Children:. “spero che le nazioni europee non dimentichino, in questo momento di crisi dettata da una epidemia che riguarda molte nazioni del mondo, il ruolo che devono necessariamente avere a tutela dei migranti – ha aggiunto – Storicamente la Grecia è stata un luogo di confronto tra l’Est e l’Ovest, tra una sponda e l’altra del Mediterraneo e come diceva Platone, speriamo che ogni culla della civiltà sia gentile perché ogni persona che si incontra sta già combattendo una dura battaglia”. La religiosa augura che “si interrompano gli scontri al confine con la Turchia”. (R.I.)

Barletta: lʼincontro si fa con “Taruha”

18 Febbraio 2020 - Barletta - Un progetto di successo va ripetuto. Così accade per “Taruha”, con cui la Comunità Oasi 2 San Francesco, che gestisce in collaborazione col Comune di Barletta il Siproimi (Sistema di protezione per immigrati e minori stranieri non accompagnati), vuole sensibilizzare sul tema dell’accoglienza dei migranti e dell’inclusione sociale. In lingua hausa, una delle più diffuse in Africa, il termine “Taruha” significa “incontro, ritrovo”. Ed è proprio l’incontro diretto tra gli stranieri ospiti del Siproimi e i cittadini barlettani il fil rouge che collegherà idealmente il ciclo di appuntamenti iniziato nel liceo classico statale Casardi. “Pensiamo che l’incontro fisico tra persone – dichiara Valeria Sallustio, responsabile Siproimi Barletta –, pur appartenenti a culture molto diverse fra loro, faciliti l’avvicinamento e il dialogo, molto più di discorsi teorici. L’esperienza in questo campo ci ha insegnato che la percezione del calore umano fa davvero la differenza, soprattutto per i giovani. L’obiettivo è abbattere i pregiudizi e gli stereotipi da cui siamo circondati. E non c’è modo migliore, per farlo, che parlarsi guardandosi negli occhi”. Grazie all’utilizzo di contenuti multimediali, al centro dunque integrazione e inclusione, ma anche come funziona il Sistema protezione in Italia, con l’intento di sfatare falsi miti. (Sabina Leonetti - Avvenire)  

Lasalliani: un progetto per aiutare i bambini rifugiati

4 Febbraio 2020 - Beirut - Evitare che un’intera generazione di ragazzi si perda nell’attesa di poter tornare nei paesi natii o di potersi stabilire definitivamente in un nuovo paese: è l’ambizione del progetto «Fratelli», promosso in Libano congiuntamente dai Fratelli delle scuole cristiane e dai Fratelli maristi delle scuole, e diventato un punto di riferimento sicuro per tante famiglie e un luogo di incontro per molti ragazzi. Il progetto ha preso il via nel 2016 con l’obiettivo di accogliere bambini rifugiati provenienti dalla Siria e dall’Iraq e bambini libanesi vulnerabili. Sono due i centri socio-educativi che ospitano i ragazzi, uno a Beirut e l’altro a Rmeileh, nella periferia della città di Saida. I centri, attualmente, assistono più di 600 bambini e giovani al giorno, dai tre ai quindici anni, che normalmente partecipano dal lunedì al sabato ai diversi programmi educativi organizzati. Il progetto «Fratelli», spiegano i lasalliani, fornisce istruzione a coloro che altrimenti non avrebbero accesso all’educazione formale, aiuta i rifugiati che frequentano il secondo turno pomeridiano istituito dal governo specialmente per loro, e prepara coloro che hanno i requisiti per l’ammissione nelle scuole pubbliche, attraverso un test d’ingresso. La scuola, seppure non ufficialmente riconosciuta dal governo libanese, è strutturata come se lo fosse: inizia alle 8.30 del mattino e va avanti fino a pomeriggio inoltrato tra lezioni di alfabetizzazione, matematica e inglese a cura degli educatori, senza dimenticare momenti di animazione e supporto psicologico garantiti da volontari locali e studenti delle scuole mariste e lasalliane di Beirut. L’insegnamento, spiegano i religiosi, è ispirato ai valori di pace, giustizia, fraternità e speranza che animano le due congregazioni, e coinvolge persone di ogni religione. «Tutta l’opera educativa e sociale che si fa qui — spiega un’educatrice del programma — contribuisce ad alleggerire i compiti delle istituzioni locali. Si selezionano i bambini pronti per iscriversi alla scuola pubblica e si dà supporto scolastico agli altri, ma soprattutto si lavora per normalizzare situazioni di stress, si mette a disposizione un luogo sicuro dove divertirsi e socializzare. Si offrono inoltre stimoli sani a bambini e ragazzi che altrimenti starebbero per strada senza nulla da fare: una situazione ad alto rischio dal punto di vista sociale». Gli effetti positivi di quest’opera su un paese messo a dura prova dalla presenza di un milione e mezzo di profughi sono evidenti per molti libanesi, e questo spiega il perché questo progetto riceve una buona accoglienza sia a Rmeileh che a Beirut. E non solo da parte della comunità locale: i programmi educativi e sociali di «Fratelli» sono in linea con le indicazioni delle autorità ministeriali competenti e dell’Unicef, anche se privi di riconoscimento formale, per il momento. Infine, un progetto educativo efficace deve anche offrire supporto alle famiglie e opportunità di formazione alternative alla scuola; ecco il motivo che ha spinto il progetto «Fratelli» a proporre corsi di informatica e di taglio e cucito per gli adulti. Giovani e madri di famiglia grazie a questa iniziativa hanno acquisito competenze utili per dare sostegno economico alla famiglia, trovando inoltre un luogo dove socializzare, sia tra di loro che con i propri insegnanti.