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Migrantes Treviso: messa al luna park per la festa di San Luca
Migrantes Triveneto: preoccupazione per la situazione degli esuli provenienti dalla rotta balcanica
Spettacolo Viaggiante: giorno di festa oggi al Luna Park di Cavallino-Treporti
27 Luglio 2022 - Venezia - Giorno di festa al Luna Park di Cavallino-Treporti del Patriarcato di Venezia. Questa mattina presso la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Elisabetta le famiglie lunaparchiste si sono ritrovate per celebrare i sacramenti per i loro figli. Don Mirko Dalla Torre, responsabile Migrantes del Triveneto per la pastorale dei fieranti e dei circensi, che ha presieduto la Santa Messa, nell’omelia ha ricordato ai ragazzi di saper “…trovare in Gesù il vero tesoro della vita e diventare voi stessi tesoro per tutti coloro che incontrate, in modo particolare nelle piazze dove sostate con le attrazioni”. La formazione catechetica dei ragazzi avvenuta tra le carovane in queste calde mattine estive, è stata seguita dalla catechista Alessandra, da anni impegnata nella catechesi parrocchiale. “È stata un’esperienza nuova ed entusiasmante lavorare con i ragazzi del Luna Park; in loro ho colto interesse e passione", ha detto la catechista che continuerà in queste settimane a seguire nel cammino di fede i giovani lunaparchisti. Alla Celebrazione Eucaristica erano presenti Flaviano e Monica Ravelli, della diocesi di Adria-Rovigo, membri della Consulta nazionale dello Spettacolo Viaggiante della Fondazione Migrantes.
Vescovi Triveneto e la dimensione pastorale del fenomeno migratorio
Zelarino - Si sono incontrati ieri a Zelarino i vescovi della Conferenza Episcopale del Triveneto. I vescovi, nel pomeriggio, hanno incontrato il direttore generale della Fondazione Migrantes, don Gianni De Robertis e il responsabile della Commissione regionale Migrantes don Giuseppe Mirandola: è stata l’occasione per riflettere sulla più ampia dimensione “pastorale” del fenomeno migratorio che riguarda e tocca tanti aspetti della vita ecclesiale - dalla cura dei migranti italiani all’estero a quella delle comunità di immigrati presenti nelle comunità ecclesiali e nelle città di questo territorio fino al segmento doloroso dei “migranti forzati” - richiedendo così un’attenzione complessiva, come una nuova risorsa, e non limitata a sole questioni di ordine pubblico, carità e primo soccorso, si legge in una nota. Al termine è stata espressa "la forte preoccupazione per la situazione di sfruttamento e crisi umanitaria che coinvolge migliaia di migranti giunti e ammassati ai confini tra Bielorussia e Polonia e sulla rotta balcanica".