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Modena - In occasione della «Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione», istituita il 3 ottobre dalla Repubblica italiana per ricordare la strage di Lampedusa che nel 2013 vide morire nel Mediterraneo 368 migranti, le Chiese di Modena-Nonantola e Carpi organizzeranno una Veglia di preghiera presieduta dal vescovo, mons. Erio Castellucci, lunedì 4 ottobre, alle 21, presso la chiesa di Sant’Antonio in Cittadella.
L’iniziativa è promossa da Migrantes di Modena e Carpi e da diversi uffici diocesani, insieme ad associazioni come «Mediterranea saving humans», Porta Aperta Modena, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Acli.
Tutte le comunità sono inoltre invitate a fare memoria delle vittime delle migrazioni durante le Messe del mattino di domenica 3 ottobre. «La Chiesa – ricorda la Segreteria di Migrantes interdiocesana nel volantino diffuso alle parrocchie – rimane attenta principalmente alle persone ed in particolare alle più vulnerabili come i migranti. Ma c’è molto di più. Per la dottrina cristiana, lo straniero è “luogo teologico”, in quanto è un modo in cui si manifesta Nostro Signore Gesù Cristo: “…ero straniero e mi avete accolto”. È quindi dall’ottica della fede e del Vangelo che possiamo pensare di animare le comunità parrocchiali e le comunità immigrate cattoliche per sensibilizzare e fare memoria delle vittime delle migrazioni».
Sono dunque state indicate alcune proposte per animare le parrocchie e le comunità immigrate: la testimonianza è sempre il metodo migliore, perché permette alle persone di incontrarsi e di conoscersi. Può essere una serata interamente dedicata alle vittime delle migrazioni con la partecipazione di richiedenti asilo o immigrati che vivono insieme a noi nelle nostre città. Oppure può essere un intervento di un operatore o di un volontario che portano l’esperienza dell’accoglienza qui a Modena o dei progetti di solidarietà lungo le rotte dei migranti. La veglia di preghiera e le intenzioni alla preghiera dei fedeli, il senso di impotenza, l’abbandonarsi al «tanto a cosa serve?» è forte.
Fare memoria di un dramma come quello delle vittime delle migrazioni aiuta, come cristiani, a riscoprire o a scoprire la forza della preghiera, attingendo al patrimonio della fede e della Parola di Dio. Il magistero della Chiesa ha un patrimonio sulle migrazioni veramente unico e mondiale. Sono oltre 100 anni che viene celebrata la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato e già i messaggi del Papa costituiscono un insostituibile insegnamento. Ma, nel corso del tempo, sia la Santa Sede che le Chiese locali e le Conferenze episcopali nazionali hanno elaborato una approfondita riflessione che merita tutta la nostra attenzione.
«…Fino a quando?» è nato il 30 aprile scorso a Nonantola, quando il vescovo Castellucci, a seguito dell’ennesima strage di migranti nel Mediterraneo centrale, volle dedicare la celebrazione eucaristica in occasione della ricorrenza di Sant’Anselmo, fondatore dell’Abbazia, in memoria delle vittime delle migrazioni. «…Fino a quando?» è promossa dagli uffici pastorali delle diocesi di Modena-Nonantola e di Carpi, insieme alle associazioni che fanno accoglienza dei richiedenti asilo ed è aperta a tutte le persone di buona volontà che non si rassegnano. Per informazioni si può contattare la segreteria Migrantes interdiocesana al numero 338/257530.