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Migrantes Asti: le iniziative al tempo del Covid19

21 Aprile 2020 - Asti - Anche la diocesi di Asti è stata notevolmente colpita dall’emergenza COVID-19 alla quale l’Ufficio diocesano per la pastorale Migrantes sta cercando di far fronte mantenendo viva la sensibilità e l’attenzione sulle criticità che colpiscono migranti, circensi, rom e giostrai interfacciandosi con il Comune e le altre realtà associative impegnate a sostegno delle fasce più deboli. In collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali, abbiamo realizzato un video nelle diverse lingue delle comunità etniche del nostro territorio sulle misure di prevenzione da attuare per proteggersi dal virus ( https://www.youtube.com/ watch?v=ZvddenrNSSA&t=8s) e, a seguito della delibera di Giunta che stabiliva requisiti molto restrittivi per accedere ai buoni spesa, ci siamo attivati per ottenere dalle istituzioni locali una revisione degli stessi in senso più inclusivo. Inizialmente infatti, l’accesso ai buoni era subordinato al possesso della residenza e, se stranieri, di un permesso di soggiorno di lungo periodo, limitazione che avrebbe escluso gli stranieri titolari di permessi umanitari o in attesa dei documenti. A seguito del nostro intervento la Giunta ha approvato un’integrazione del testo della delibera nel quale non si fa più riferimento al tipo di documento, ma solo alla residenza. Con l’associazione PIAM onlus abbiamo poi creato uno sportello virtuale per aiutare le persone a compilare il modulo di richiesta online dei buoni spese, previa traduzione dello stesso in diverse lingue. Ad Asti il servizio di distribuzione degli aiuti alimentari è svolto dalla Caritas con la quale l’Ufficio Migrantes collabora per segnalare gli stranieri in difficoltà che non possono accedere agli aiuti stanziati dal Governo. Continuiamo ad essere vicini alla comunità rom che, in questo periodo, si trova in particolare difficoltà. Essi, così come gli stranieri che vivono ad Asti da lungo periodo e si trovano senza lavoro causa covid, vengono orientati a presentare domanda al Comune per i buoni spesa oppure ai centri di ascolto Caritas. Tra gli stranieri più in difficoltà vi sono coloro che sono appena usciti dal sistema di accoglienza o che non hanno più un titolo di soggiorno valido. Sono sicuramente i più poveri tra i poveri anche perché spesso confinati in una situazione di marginalità sociale che spesso sfiora l’invisibilità. Riceviamo costantemente segnalazioni di persone bisognose di aiuto – grazie anche a una bella collaborazione con uno dei centri islamici della città e con le associazioni dei gambiani e dei senegalesi – di cui raccogliamo nominativi ed esigenze che trasmettiamo alla Caritas per la presa in carico. Le misure anti covid, sospendendo le attività di spettacolo in presenza di pubblico, hanno inoltre avuto ripercussioni molto serie per la nutrita comunità di giostrai presente in città al momento dell’entrata in vigore delle restrizioni così come per le due famiglie del piccolo “Circo delle Stelle” rimasto bloccato in un paese della provincia di Asti. Anche per loro non è mancata l’attenzione da parte di Migrantes e della Caritas, nonché di privati cittadini che hanno voluto manifestare la loro vicinanza ponendo gesti di concreta solidarietà. (Ufficio Migrantes – Asti)

“Rete Welcoming Asti”: per una società che tutela i diritti umani, solidale ed accogliente

17 Giugno 2019 - Asti - Di fronte all’avanzare di un’idea di società chiusa, fondata sulla paura, sulla discriminazione e sui razzismi, è nata, il 13 giugno 2019, ad Asti la rete di associazioni e cittadini “Welcoming Asti”. Tra i promotori l’Ufficio Migrantes della diocesi di Asti, che ha collaborato a coinvolgere diverse realtà locali sensibili al mondo delle migrazioni, unite dal desiderio di affermare un diverso e alternativo modello di società, più equo ed umano, fondato sulla pace e sulla giustizia sociale, sull’accoglienza e sulla solidarietà, sull’universalità dei diritti e sulla dignità di ogni persona, sul rispetto dell’ambiente e sulla crescita della coesione sociale. La società proposta da Welcoming Asti è una società inclusiva, senza discriminazioni, senza muri e in cui le differenze, legate al genere, all’etnia, alle condizioni personali o sociali, alla religione, all’orientamento sessuale, alla nazione di provenienza e persino alla salute, non diventino mai un’occasione per creare nuove persone da allontanare, segregare, o emarginare. Una società più giusta e aperta, capace di non restare inerte e di non distogliere lo sguardo di fronte alle morti e alle sofferenze di coloro che tentano di raggiungere l’Europa perché salvare vite non è un atto negoziabile. Così, a partire dalla raccolta firme per la campagna “Welcoming Europe” diverse persone, enti e associazioni dell’astigiano hanno condiviso un percorso umanamente intenso e arricchente che si è poi concretizzato nell’impegno di lavorare per uno scopo comune, proponendo una narrazione diversa del fenomeno migratorio e ponendo al centro le persone. Sono questi i valori che hanno portato diverse associazioni del territorio (Acli, Asti, ANPI – Comitato provinciale Asti, Ass. Altritasti, Ass. Ananse, Ass. Cittadinanzattiva Piemonte EPS – sez. Asti, Ass. Noix de Kola, Ass. Tempi di Fraternità OdV, Caritas diocesana Asti, Centro Missionario Diocesano Asti, Coordinamento Asti Est, Libera Asti, Uff. Diocesano Migrantes) e singoli cittadini alla creazione di questa rete costruita dal basso, fatta di persone, idee, azioni e organizzazioni. La “Rete Welcoming Asti” è apartitica e intende promuovere l’organizzazione periodica di occasioni di dialogo e confronto democratico, per condividere, coordinare e, eventualmente, sviluppare insieme azioni e iniziative sociali e culturali capaci di coinvolgere il territorio nonché di favorire l’informazione, la collaborazione e la partecipazione alle iniziative sviluppate in maniera autonoma dai diversi soggetti aderenti. Alla presentazione della Rete sono intervenuti anche il Vescovo di Asti Mons. Marco Prastaro e l’Imam Abdessamad Latfaoui che hanno sottolineato l’importanza di camminare insieme e di lavorare affinché tutti riconoscano nel prossimo un fratello. Per informazioni scrivere a welcomingasti@gmail.com o visitare la pagina Facebook https://www.facebook.com/Welcoming-Asti-470216946854585/