Tag: Migrantes Andria
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Migrantes Andria: accanto a chi vive nella periferia degli occhi e del cuore
Andria - In questo tempo complesso la carità non si ferma! Siamo tutti chiamati ad atti di responsabilità: il verbo “amare” ha sempre bisogno del verbo “aiutare” e l’incalzare della pandemia lo sta dimostrando. Nonostante il covid-19 stia mettendo a dura prova la rete di solidarietà, la stessa non si arresta e continua a svolgere la sua opera con la consapevolezza che, ora più che mai, c’è bisogno di non abbandonare i soggetti più fragili.
È importante che il volontariato resti al servizio della comunità, soprattutto ora. Molti sono coloro che vivono ai margini sociali, economici e culturali. Ecco che accanto ai poveri annoveriamo anche “quelli della prima volta”: chi ha perso il lavoro; chi fa fatica a comprarsi un medicinale per curare le ferite del corpo e chi invece chiede di curare le ferite dell’anima poiché smarrito in una società che va veloce e talvolta non ha tempo per soccorrere chi resta indietro.
Grazie al provvidenziale spirito di solidarietà di molte persone che prestano il loro servizio di volontariato presso la nostra Casa di Accoglienza, possiamo permetterci di tenere attivi alcuni servizi essenziali, ora più che mai: il centro d’ascolto; lo sportello di contrasto al gioco di azzardo patologico; il servizio di accoglienza migranti; l’ambulatorio medico infermieristico; la distribuzione del sacchetto viveri per i neonati; il servizio mensa; il servizio docce e il servizio indumenti. Una rete, quella di Casa Accoglienza, che non dimentica mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, come afferma Papa Francesco, aver cura di ogni persona, specialmente dei bambini, degli anziani, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore.
La carità non può essere solo teoria, non si può limitare solo a cose che si danno, la Carità è realizzare è rendere visibile l’amore di Dio per tutti gli uomini attraverso la nostra vita vissuta in un cammino comunitario e un nostro inserimento pieno nella storia degli uomini e delle donne.
Non basta credere, non basta una fedeltà sterile al Vangelo, il Signore ci chiede di essere collaboratori alla sua azione creatrice e l’azione creatrice di Dio si realizza comunicando vita. Nel vangelo Gesù dice: “così risplenda la vostra luce davanti agli altri uomini perché vedano le vostre opere buone e rendono gloria al vostro Padre che è nei cieli”.
Ringraziamo i volontari che, nonostante la pandemia in corso, continuano a donare il proprio tempo e alimentano quotidianamente questa nostra rete solidale senza però dimenticare l’invito a tutelarsi per scongiurare la sospensione dei servizi. In Casa Accoglienza, negli ambienti interni, stiamo rispettando scrupolosamente tutte le indicazioni date dai responsabili del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl, per contenere l’espansione del virus e garantire a tutti l’essenziale e i servizi alla persona. (don Geremia Acri - Direttore Ufficio Migrantes Andria)
Migrantes Andria: parte il progetto APRI
GMMR: le iniziative nella diocesi di Andria
Diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie: domani con 20 seminaristi ad Andria per conoscere e fare esperienza nei luoghi della carità e solidarietà.
Andria - Domani, giovedì 28 Agosto, la Casa Accoglienza “S. Maria Goretti” della Diocesi di Andria ospiterà mons. Leonardo D'Ascenzo, vescovo di Trani-Barletta-Bisceglie e 20 seminaristi, accompagnati da don Cosimo Delcuratolo, responsabile diocesano della formazione, per vivere una giornata di preghiera e di conoscenza dei luoghi di esercizio della carità della nostra comunità ecclesiale.
I seminaristi e mons. Leonardo D'Ascenzo avranno modo di conoscere i servizi di carità che la Casa Accoglienza “S. Maria Goretti” della Diocesi di Andria, le Case Famiglia e le Case di Accoglienza della Comunità “Migrantesliberi”, presidio da anni dell’esercizio e servizio di Carità donato al prossimo, al povero, al forestiero, all’altro.
I seminaristi, inoltre, vivranno una esperienza di servizio nelle case famiglia e di accoglienza della Comunità “Migrantesliberi”, nata dalla esperienza della stessa Casa Accoglienza, condividendo con gli ospiti il pranzo presso le Case Famiglia e di Accoglienza della Comunità “Migrantesliberi”, presenti nella Città di Andria, dove conosceranno le storie e i tanti volti dell’accoglienza. Sicuramente per i seminaristi sarà un’esperienza che li porterà a diretto contatto con la carne viva dell’umanità sofferente e piagata dall’indifferenza e dall’abbandono.
Un richiamo spirituale forte ai fondamentali della vocazione, infatti per Papa Francesco sono gli anni più favorevoli quelli del seminario per imparare a stare con il Signore Gesù Cristo, "imparare ad ascoltarlo e a contemplare il suo volto". Serve dunque dedicare un adeguato impegno alla formazione spirituale visto che – per il il Papa– “…l’esperienza del silenzio e della preghiera è fondamentale: è lì, nel rimanere alla sua presenza, che il discepolo può conoscere il Maestro, come da Lui è conosciuto – direbbe San Paolo. Ma è essenziale anche l’incontro con Gesù nel volto e nella carne dei poveri. Anche questo è parte integrante della formazione spirituale del seminarista”.