19 Settembre 2022 - Albano - Domenica prossima, la Chiesa celebra la 108ª Giornata del migrante e del rifugiato, occasione di dialogo e incontro all’interno e all’esterno delle comunità parrocchiali. Per questo, il direttore dell’ufficio diocesano Migrantes, don Luis Fernando Lopez si è rivolto con una lettera ai sacerdoti della diocesi, chiedendo di pensare a momenti di sensibilizzazione e confronto sul tema per permettere alle comunità di vivere intensamente questa giornata.
«Quest’anno – ha scritto don Luis Fernando Lopez – papa Francesco ha scritto un bel messaggio a riguardo, sulla linea del Sinodo: costruire il futuro con i migranti e i rifugiati. Non possiamo pensare di costruire la vita sociale, politica, culturale e tanto meno religiosa del nostro territorio, senza tener conto dei nostri fratelli migranti e rifugiati. Siamo chiamati a camminare con loro, a cambiare la preposizione da quello che possiamo fare per loro, a quello che possiamo fare con loro».
Nella lettera vi sono poi alcune indicazioni per le celebrazioni, a partire dal sussidio liturgico predisposto dalla fondazione Migrantes della Cei: «Inoltre – ha proseguito il direttore dell’ufficio diocesano – si possono avviare altre iniziative parrocchiali per celebrare questa giornata con i migranti e rifugiati: coinvolgere qualcuno di loro nella proclamazione della parola di Dio, aggiungere l’intenzione di preghiera apposita, oppure proporre una piccola testimonianza. Non è una giornata pensata solo per i migranti, ma per tutta la Chiesa, perché è una realtà che riguarda da vicino ciascuno di noi». Lo stesso papa Francesco, nel suo messaggio sul tema “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati” ha infatti sottolineato che «Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati significa anche riconoscere e valorizzare quanto ciascuno di loro può apportare al processo di costruzione». (Valentina Lucidi - LazioSette)
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Migrantes Albano: celebrazione Madonna di Guadalupe con mons. Viva
20 Dicembre 2021 - Albano - Nei giorni scordi nella parrocchia Spirito Santo ad Aprilia, il vescovo di Albano, mons. Vincenzo Viva, ha presieduto la Santa Messa in occasione dei festeggiamenti per la Madonna di Guadalupe, patrona del Messico e Imperatrice di tutta l’America. Alla Messa era presente non solo parte della comunità parrocchiale ma anche quella latinoamericana di tutto il territorio diocesano. Ha contribuito a rendere solenne e festosa la liturgia il coro latinoamericano di Santa Maria della Luce di Roma. Il vescovo ha voluto introdurre la sua omelia con delle parole di vicinanza, poiché ha vissuto sulla sua pelle la migrazione in un altro paese. Ha poi proseguito ricordando che nella terza domenica di Avvento, tutta la Liturgia della Parola è un richiamo a vivere nella gioia l’attesa della nascita del Messia, vivendo con serenità e fede anche i momenti di difficoltà. Il fatto di poterci incontrare per festeggiare, anche se lontani dalla propria terra d’origine, è un altro motivo di gioia e un’opportunità per sentire la protezione materna della Vergine che dice anche a noi, come a San Juan Diego nelle sue apparizioni: Non temere. Non sono forse tua madre, io che sto qui?. Questo è uno degli appuntamenti annuali dell’ufficio Migrantes, che ha l’obiettivo di accompagnare spiritualmente le comunità etniche che si trovano sul territorio diocesano a vivere la propria fede nella Chiesa italiana, senza perdere la ricchezza delle proprie tradizioni religiose e culturali. (don Fernando Lopez - Direttore Migrantes Albano)
Migrantes Albano: le celebrazioni nella diocesi di Albano
27 Settembre 2020 - Albano - Sul tema “Come Gesù Cristo, costretti a fuggire”, scelto da papa Francesco per il suo messaggio annuale, la Chiesa celebra oggi la 106ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato: per l’occasione il responsabile diocesano di Migrantes di Albano, don Luis Fernando Lopez, ha inviato una lettera ai parroci della diocesi per sottolineare l’evento. «È un tema – ha scritto don Luis Fernando Lopez – che sta molto a cuore a papa Francesco ed è un fenomeno al quale noi cristiani non possiamo essere indifferenti, anzi, dobbiamo essere la voce di chi non ha voce». Dal 1914 la Giornata è occasione per dimostrare la preoccupazione della Chiesa per persone vulnerabili in movimento e pregare per loro: l’invito è quello di non far mancare, nelle Messe di oggi, un pensiero per i migranti. «Il messaggio del Santo Padre – ha aggiunto don Lopez – quest’anno è particolarmente significativo, perché viene arricchito con altre coppie di verbi, che ci fanno riflettere sul fatto che la Chiesa non può essere ferma davanti a questa realtà, ma in movimento»