27 Ottobre 2022 - Roma - Ieri oltre 40 associazioni hanno manifestato all’Esquilino, davanti alla basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, a pochi passi dal Viminale. Nella piazza i manifestanti si sono presentati con occhi bendati e mani tinte di rosso, e cartelli con la scritta “Non sono d’accordo”. In piazza anche alcuni esponenti politici. I manifestanti aderiscono alla petizione delle organizzazioni umanitarie che hanno firmato un appello congiunto per dire no al rinnovo del MemorandumItalia–Libia. Si tratta di un accordo che da ormai 5 anni ha conseguenze drammatiche sulla vita di migliaia di donne, uomini e bambini migranti e rifugiati. Dal 2017 ad ottobre 2022 quasi 100.000 persone sono state intercettate in mare dalla guardia costiera libica e riportate forzatamente in Libia, un paese che non può essere considerato sicuro. Per parlare delle conseguenze del Memorandum sulle persone trattenute in Libia tra abusi, sfruttamento, detenzione arbitraria e torture e per fare luce sulla gestione dei fondi europei che finanziano la Guardia costiera libica, 40 organizzazioni, hanno organizzato, poco prima della manifestazione, una conferenza stampa congiunta per chiedere all’Italia e all’Europa di riconoscere le proprie responsabilità e non rinnovare gli accordi con la Libia. "Alla luce della situazione di insicurezza e instabilità della Libia, delle innumerevoli testimonianze di abusi e violenze", i promotori chiedono all’Europa "di riconoscere le proprie responsabilità e al Governo italiano di non rinnovare gli ac-
cordi con la Libia".
cordi con la Libia".