Tag: Mci Germania e Scandinavia

MCI Germania-Scandinavia: compie 60 anni la Missione Cattolica Italiana di Karlsruhe

4 Ottobre 2021 - Francoforte - Con la messa dell’11 luglio scorso la Comunità italiana di Karlsruhe (Offenburg e Rastatt) ha aperto ufficialmente l’anno dei festeggiamenti per l’istituzione della Missione Cattolica Italiana. Segnati da diverse iniziative, si concluderanno il 10 luglio 2022, con la partecipazione del vescovo di Friburgo. Per l’occasione è stato realizzato un roll-on esposto per tutto l’anno nella chiesa Unsere Liebe Frau di Karlsruhe e nelle altre chiese dove viene celebrata la messa in lingua italiana. È stata realizzata inoltre una immaginetta-segnalibro con alcuni dati significativi riguardanti la MCI, che si può ritirare gratuitamente in chiesa. Ogni mese viene aggiunto un altro roll-on con la storia della Comunità, le foto e le riflessioni delle persone che hanno partecipato alla sua vita. Per questo motivo il missionario don Waldemar chiede “a chi si sente di scrivere anche due righe della propria esperienza con la Missione. Così faremo più viva e più partecipata questa mostra. Se avete le foto o altri ricordi legati alla Missione portatele (poi vengono restituite)”. Sono previsti inoltre due pellegrinaggi: a Roma ed a Friburgo. La data della istituzione della Missione risulta dalla breve relazione fatta da don Pietro Puccinelli il 16 agosto 1961 al Delegato di allora. Don Waldemar augura “Buon Anno Giubilare” a tutti i parrocchiani, con la speranza “che possa dare la spinta di riprendere le attività dopo tutti i lockdown della Pandemia”.  

Mci Germania-Scandinavia: la Comunità Sacro Cuore di Gesù di Rottweil compie 60 anni

8 Settembre 2021 - Rottweil - Festeggia 60 anni di vita la Missione Cattolica Italiana di Rottweil.  Rottweil si trova nel Sud del Baden-Württemberg fra Stoccarda e Friburgo. Il lago di Costanza dista poco più di ottanta chilometri. È un incantevole borgo medievale con edifici gotici e vanta il titolo di essere la più antica città del land. All’inizio degli anni ’60 si era formata una cospicua comunità di italiani. Domenica 26 settembre, che è anche la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, è prevista na celebrazione eucaristica, alle ore 11.00, presso la chiesa di Auferstehung Christi (Krummer Weg 47). L’incertezza legata al coronavirus non ha permesso di attivarsi prima sottolinea la Delegazione nazionale delle Mci in Germania e Scandinavia. La messa del Giubileo, cui seguirà un rinfresco, verrà presieduta da don Detlef Stäpps.

Germania: 3,6 milioni di cattolici di origine straniera

3 Settembre 2021 - Francoforte - La Conferenza Episcopale Tedesca  ha pubblicato, nei giorni scorsi, il fascicolo sui dati 2020/2021 della Chiesa locale. A pagina 43 si parla delle Comunità d’altra madre lingua. Secondo questo breve resoconto, al momento ci sono in Germania 3,6 milioni di cattolici con almeno una cittadinanza straniera, il 15,8% della chiesa cattolica tedesca. Provengono da circa 200 paesi e in genere parlano una lingua diversa dal tedesco. Per la loro assistenza pastorale le diocesi hanno eretto circa 450 Comunità d’altra madre lingua, suddivise in 35 gruppi linguistici, in cui operano circa 500 sacerdoti, tra diocesani e religiosi. I gruppi maggiori sono i polacchi, gli italiani, i croati, gli spagnoli ed i portoghesi. La pagina è corredata dalla foto dell’altare del “Pane di San Giuseppe” che annualmente viene fatto nella Missione Cattolica Italiana di  Gross-Gerau. La pagina sul Cammino Sinodale dedica la foto a Isabella Vergata, la rappresentante delle Comunità d’altra madre lingua nel Synodaler Weg. 

Mci Germania e Scandinavia: è morto don Fausto Quai

3 Settembre 2021 - Francoforte - E’ morto, nei giorni scorsi, all’età di 81 anni, sua casa a Susans di Majano, in provincia di Udine , don Fausto Quai, all’età di 81 anni. Per anni sacerdote impegnato nelle Missioni cattoliche Italiane in Germania. Don Quai era nato nel 1940 a Susans, frazione di Maiano, ed era stato ordinato sacerdote nel giugno del 1966 a Udine dal vescovo, mons. Giuseppe Zaffonato. Dopo alcune esperienze pastorali in diocesi nel 1977 è stato inviato come sacerdote per gli italiani in Germania. Qui è rimasto per 27 anni, operando a Rastatt (nel Baden-Württemberg, diocesi di Freiburg) a Saarbrücken e Saarlouis (nel Saarland, diocesi di Trier), a Biberach (diocesi di Rottenburg-Stuttgart) e infine sempre in questa diocesi a Ravensburg, nel sud della Germania. E’ rientrato nella sua diocesi di origine nel 2005 dove ha assunto nuovi compiti pastorali, aiutando brevemente prima a Majano e poi a Lignano, e diventando parroco di Trasaghis nel 2006, dove era attualmente sempre molto attivo. “Qui in Germania lo ricordiamo ancora con tanto affetto e riconoscenza, per la sua bontà e la sua cultura, per il suo grande impegno pastorale ma anche per la sua spiccata attenzione ai problemi sociali, la sua dedizione ai più bisognosi”, dice il delegato nazionale delle Missioni cattoliche Italiane in Germania e Scandinavia, p. Tobia Bassanelli. Il funerale, presieduto dall’arcivescovo di Udine mons. Andrea Bruno Mazzocato, si è celebrato nella chiesa di Trasaghis. La salma è stata tumulata nel cimitero di Susans. “Siamo vicini con le nostre condoglianze e la preghiera ai familiari ed alla diocesi. Grati per tutto il bene seminato in Germania”, conclude p. Bassanelli. Alla famiglia di don Fausto e alla diocesi di Udine la vicinanza e la preghiera della Fondazione Migrantes.

Mci Germania-Scandinavia: festeggia 60 anni la Mci di Rottweil

4 Agosto 2021 - Francoforte - Festeggia 60 anni di vita la Missione Cattolica Italiana di Rottweil con una celebrazione eucaristica, domenica 26 settembre, alle ore 11.00, presso la chiesa di Auferstehung Christi (Krummer Weg 47). L’incertezza legata al coronavirus non ha permesso di attivarsi prima sottoliea la Delegazione naziona delle Mci in Germania e Scandinavia. La messa del Giubileo, cui seguirà un rinfresco, verrà presieduta da don Detlef Stäpps. Una intervista alla collaboratrice pastorale Maria Angela Mariano sul mensile del Missioni Cattoliche Italiane in Germania e Scandinavia  di settembre presenterà la storia ed e i momenti più importanti della Comunità.

MCI Germania e Scandinavia: vicinanza e preghiera per le persone colpite dalle alluvioni

20 Luglio 2021 -

Bruxelles - In questi giorni, diverse città in Germania e in Belgio sono state colpite da devastanti alluvioni, che hanno causato molti morti, mentre sono centinaia i dispersi. Molto attive in questi giorni le Missioni cattoliche Italiane che sono state protagoniste di atti di solidarietà a fianco delle persone colpite o rimaste senza casa.  A tutte le persone colpite la “vicinanza” e la “nostra preghiera”, si legge sul sito delle delegazioni delle MCI in Germania e Scandinava www.delegazione-mci.de. Interi paesi ancora oggi sono senza corrente elettrica e senza acqua potabile e la conta delle vittime non è ancora finita: ieri, 19 luglio erano 160 in Germania e le vittime accertate, 110 nel distretto Ahrweiler, Renania Palatinato, e 46 nel Nordreno Vestfalia. Molti le persone ancora disperse. Una grande catena di solidarietà si è attivata, uomini e donne si recano nei paesi colpiti portando la forza delle loro braccia, cibo, vivande, acqua, evidenziano le Missioni Cattoliche Italiane ricordando che la Caritas locale oltre a fornire aiuto immediato alle popolazioni colpite sta raccogliendo fondi.

Alluvione in Germania e gli emigrati italiani

16 Luglio 2021 - Amburgo - Le tempeste con le inondazioni negli stati federali della Renania-Palatinato e del Nord Reno-Westfalia di questi giorni hanno causato terribili distruzioni, ed il numero dei morti continua a salire. Secondo le ultime informazioni delle autorità, sono morte più di cento persone. I soccorritori temono un ulteriore aumento del numero delle vittime, perché sono ancora in corso le ricerche di sepolti e dispersi. Inoltre, c’è il pericolo delle dighe nella regione che traboccano o minacciano di rompersi. “La situazione è ancora drammatica”, ha detto il primo ministro della Renania-Palatinato Malu Dreyer a Treviri. Attualmente nella sola Renania-Palatinato sono morte oltre 60 persone. Nel Nord Reno-Westfalia si parla ormai di 43 morti. Colpite anche alcune comunità di varie Missioni Cattoliche Italiane della zona Nord e Centro, le quali cercano, nonostante il periodo di ferie, di dare una mano per quanto possibile a chi è stato colpito in maniera preponderante. “È una situazione catastrofica come non abbiamo mai avuto qui prima” hanno affermato vari connazionali, che risiedono in Germania da decenni, nelle zone colpite. Ma al di là dell’aiuto che come sempre le Missioni Cattoliche Italiane, grazie alla rete di solidarietà che le caratterizza, cercano di dare, nonostante il periodo di ferie, un altro barlume di speranza in questa brutta ora è l'impegno del governo federale a voler aiutare rapidamente le persone colpite; infatti, il vicecancelliere Olaf Scholz ha visitato le zone colpite per dare un forte segnale di solidarietà, essendo la cancelliera Merkel in visita di Stato negli USA. Ma la disperazione causata dal diluvio è infinita. Interi villaggi si sono allagati. Centinaia di persone non riescono più a raggiungere i propri cari a causa di reti telefoniche guaste e non sanno come stanno. Molti mancano all’appello. Le reti cellulari sono parzialmente paralizzate. Nel solo distretto di Ahrweiler, nel nord della Renania-Palatinato, sono disperse 1.300 persone. Il fiume Ahr è straripato in molti punti, strappando con sé edifici, strade e ponti. Il villaggio di Schuld an der Ahr è stato duramente colpito. Numerosi residenti sono fuggiti dalle inondazioni sui tetti delle loro case. La polizia ha utilizzato elicotteri per salvare le persone dai tetti con i verricelli. Secondo il ministero federale dell’Interno, sul posto erano presenti 15.000 vigili del fuoco, polizia, organizzazioni umanitarie e forze armate. Oltre al distretto di Ahrweiler, anche la regione intorno a Erftstadt nel Nord Reno-Westfalia a sud di Colonia e l’area intorno a Euskirchen sono state gravemente danneggiate. Anche lì sono crollate diverse case. Il danno economico non può ancora essere quantificato. Poiché le strade, i ponti, le case e anche le linee ferroviarie sono interessate, ed è probabile che anche gli effetti economici siano massicci. A causa del disastro, circa 165.000 persone sono attualmente senza elettricità; poiché le forti piogge hanno aumentato drasticamente il livello dei fiumi e ammorbidito il terreno, le stazioni e le sottostazioni della rete locale sono state allagate. I sistemi hanno dovuto essere spenti per motivi di sicurezza. Il traffico ferroviario nel Nord Reno-Westfalia e nella Renania-Palatinato è gravemente compromesso a causa dei danni provocati dalle inondazioni. Secondo la Deutsche Bahn, le masse d’acqua hanno danneggiato i binari, gli scambi, la tecnologia di segnalazione, le stazioni e le cabine di segnalazione. Nella sola Renania settentrionale-Vestfalia sono interessati i binari per una lunghezza di circa 600 chilometri. La situazione a Erftstadt-Blessem, vicino a Colonia, è drammaticamente peggiorata. Ci sono morti, crollano case. Le chiamate di emergenza arrivano dal villaggio incessantemente. Il lavoro di soccorso è difficile: le persone vengono soccorse dalle barche dall’acqua e la situazione è alquanto confusa. I nostri sacerdoti nelle Missioni Cattoliche Italiane  si stanno coordinando con i volontari affinché si possa dare una mano – in modo particolare – a quei connazionali che sono stati coinvolti e colpiti dalle inondazioni. Non resta che sperare in un miglioramento del tempo per il lavoro non semplice di aiuto come capita in queste occasioni e soprattutto pregare ed aver fede nella mano di Dio! (Pierluigi Vignola)

Mci Wuppertal: luogo di cura e di vaccini

9 Luglio 2021 - Wuppertel - "Siamo alla ricerca di luoghi in cui vaccinare più persone possibile, potreste concederci le stanze della vostra Missione?” Questa richiesta è giunta all’improvviso, il centro vaccinale di Wuppertal stava ricercando locali per utilizzare al più presto un carico importante di vaccini contro il Coronavirus. Una richiesta inaspettata e sorprendente, una richiesta che ci è sembrata, immediatamente, una “chiamata”. Questo tempo burrascoso e denso di incertezza e timori ha chiesto anche a noi, Missione e Chiesa, la capacità di porci, profondamente e seriamente, in ascolto delle necessità dei fratelli! Ci ha chiamati a inventare e sperimentare nuove vie per riuscire ad essere testimoni della “speranza certa” nel cuore della notte. A divenire realmente esperti di prossimità, scegliendo di stare e restare accanto ai più deboli, ai più fragili, in prima linea perché, come scrive il vescovo di Pinerolo, monsignor Derio: “Siamo su una barca sballottata, ma insieme siamo una forza. Insieme possiamo tornare a sperare.” Per tutti questi motivi abbiamo, di cuore, risposto prontamente “Sì!” e la nostra piccola ma accogliente Missione Cattolivca Italiana,  ha aperto le sue porte, accogliendo il personale medico e tutti coloro che desideravano vaccinarsi. Devo dire che è stato un momento commovente, un momento che ha aggiunto tonalità bellissime alla parola “carità”… Circa 50 fratelli e sorelle si sono avvicendate, da mezzogiorno alle 15, non in uno studio medico semplicemente, ma in locali che non abbiamo volutamente voluto rendere totalmente “neutri”… La Missione Cattolica Italiana è da sempre luogo d’incontro e ascolto e sostegno e cura… lo è stata in modo del tutto speciale. E quando un giovane infermiere, affinché non venisse sprecata alcuna dose, si è recato nel centro adiacente alla nostra Missione per chiamare e convocare e invitare tutti i poveri, i senzatetto, e li ho visti arrivare in gruppo, spaventati ed emozionati (come ognuno di noi di fronte a questo vaccino tanto atteso e tanto temuto)… ecco, in quell’istante mi sono ritrovata all’interno del Vangelo di Matteo (Mt 22), ed ecco che, davanti ai miei occhi, dai crocicchi delle strade giungevano gli invitati alle nozze… ed erano bellissimi... (Flavia Vezzaro - Mci Wuppertel - CDI)

Mci Germania-Scandinavia: il Consiglio di Delegazione allarga la partecipazione dei laici

7 Luglio 2021 - Francoforte - Il crescente coinvolgimento dei laici nelle responsabilità di gestione ecclesiale, ha portato il Consiglio di Delegazione delle Missioni Cattoliche Italiane in Germania e Scandinavia alla decisione di ampliare la partecipazione nel Consiglio stesso delle rappresentanze del laicato italiano. Tra le associazioni cattoliche il Consiglio di Delegazione  "ritiene utile che vengano coinvolte le Acli Germania, attraverso la presenza del rispettivo Presidente o di un suo rappresentante, e di un esponente dei Consigli Pastorali, al momento per esempio con la cooptazione di uno dei presidenti più presenti e attivi nelle videoconferenze di categoria, e successivamente, appena possibile, con la votazione diretta tra tutti i presidenti dei consigli pastorali", riferisce una nota. Il Consiglio di Delegazione ha deciso inoltre di portare un contributo specifico al Convegno delle Mci europee che si svolgerà a Roma in novembre  attraverso la preparazione di due documenti: uno sui cambiamenti in atto nelle diocesi in relazione alle Comunità d’altra madre lingua (affidato a Paola Colombo, Udep) e l’altro sulla situazione delle nostre Comunità Italiane in Germania (affidato al consigliere don Pierluigi Vignola).

MCI Germania e Scandinavia: è morto don Giuseppe Gilberti

25 Marzo 2021 - Brescia – Si svolgeranno domani, venerdì 26 marzo alle ore 10 presso la parrocchiale di Ronco di Gussago i funerali di don Giuseppe Gilberti, classe 1942, morto ieri. il 24 marzo. Durante il suo ministero, tra i tanti incarichi, quello di cappellano degli emigranti in Germania dal 1982 al 2018. Don Gilberti, dopo la cerimonia funebre presieduta dal vescovo di Brescia, mons. Pierantonio Tremolada, verrà sepolto a Ronco di Gussago. Don Giuseppe era nato a Gussago, in provincia di Brescia ed era stato ordinato sacerdote nel 1968 a Brescia. I suoi primi impegni pastorali sono stati come cappellano a Poncarale (1968-1970) e come responsabile dell’oratorio a Cazzago S.M. (1970-1982). Poi è venuto in Germania per continuare il suo ministero presbiterale nelle Comunità italiane in Germania. La prima tappa è stata a Wolfsburg, nella diocesi di Hildesheim, dove il 7 marzo del 1982 ha assunto la guida della locale Missione. Qui è rimasto fino a tutto il settembre del 1983. È quindi passato alla Comunità italiana di Neu-Ulm (diocesi di Augsburg), e dieci anni dopo, nel 1993, gli veniva affidata anche quella di Ulm (diocesi di Rottenburg-Stuttgart), ricorda il delegato delle Missioni Cattoliche Italiane in Germania e Scandinavia, p. Tobia Bassanelli.  Ha retto queste due Comunità fino al 30 ottobre 2018, facendo poi rientro nella diocesi di origine, a Brescia, dopo oltre 36 anni di “generoso e instancabile impegno pastorale tra gli emigrati italiani in Germania e di ottimi rapporti con la chiesa locale”. Prima di partire «ci teneva molto a festeggiare il 50° di sacerdozio con i parrocchiani e con i confratelli. La solenne celebrazione è stata il 3 ottobre 2018 nella chiesa St. Albert, presieduta dal vescovo emerito di Brescia mons. Luciano Monari, attorniato da 25 concelebranti, e con l’ampia chiesa stracolma di fedeli, segno visibile della stima che godeva e dell’apprezzamento per il suo lavoro pastorale. Basti ricordare la Via Crucis nelle strade e nelle piazze più importanti della città, il Venerdì Santo, seguita da migliaia di persone, per rendersi conto di un lavoro pastorale che andava ben oltre i confini delle sue due Comunità parrocchiali». Don Giuseppe – aggiunge p. Bassanelli - «non solo era sempre presente ai Convegni Nazionali ed agli Esercizi spirituali, ma per tanti anni, fino ai primi problemi di salute, ne era stato un attivo organizzatore e animatore. Curava in particolare le serate di amicizia, mettendo a disposizione tutto il necessario per far festa, in particolare la sua allegria e la sua bravura nel creare un clima di gioia e di amicizia. Il suo segreto pastorale? Lo ha rivelato nel suo discorso in occasione del 50° di sacerdozio: stare vicino alla gente, ai loro problemi e nei momenti belli, per portare gioia e serenità, la gioia del vangelo e dei valori cristiani». Alla diocesi e ai familiari la vicinanza della Fondazione Migrantes.