9 Marzo 2022 - Bruxelles - In una risoluzione adottata martedì, i deputati europei chiedono ai media di porre fine alla diffusione di narrazioni stigmatizzanti che disumanizzano i membri di particolari gruppi etnici o razziali, e l’interruzione dei finanziamenti UE e statali ai media che promuovono discorsi di odio e xenofobia. Inoltre, i deputati propongono che gli organismi di regolamentazione del settore audiovisivo di tutti i Paesi UE dispongano del potere di infliggere sanzioni per programmi che promuovono contenuti discriminatori o razzisti. Il testo non legislativo è stato approvato con 495 voti favorevoli, 109 contrari e 92 astensioni.
Secondo l'Agenzia dell'UE per i diritti fondamentali, il 45% delle persone di origine nordafricana, il 41% dei rom e il 39% delle persone di origine subsahariana subiscono una discriminazione sulla base del loro background etnico o di immigrazione. Secondo un sondaggio Eurobarometro del 2019, oltre la metà degli europei ritiene che la discriminazione razziale sia diffusa nel loro paese, con "l’essere rom" (61% degli intervistati), “origine etnica" (59%) e "colore della pelle" (59%) come primi tre motivi di discriminazione identificati dai cittadini.