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Fisc: Mauro Ungaro nuovo presidente. Il contributo dei giornali italiani all’Estero

9 Gennaio 2020 - Roma- Dopo l’assemblea elettiva di novembre la Fisc, il Consiglio Nazionale della Federazione Italiana dei settimanali cattolici - in rappresentanza di 186 testate, 6 in lingua italiana ma editi all’estero o prevalentemente diffusi fuori dai confini del nostro Paese -  ha eletto questa mattina il nuovo presidente e l’esecutivo.  Mauro Ungaro, direttore del settimanale diocesano di Gorizia “Voce Isontina”, è stato chiamato alla presidenza. Vice presidente vicario don Oronzo Marraffa, del settimanale “Adesso” di Castellaneta, mentre il vice presidente  è Chiara Genisio, direttrice di Agd di Torino. A completare l’esecutivo, il segretario generale, don Enzo Gabrieli, di “Parola di vita” della diocesi di Cosenza - Bisignano e il tesoriere, Simone Incicco, de “L’Ancora online” di San Benedetto del Tronto. La durata del mandato del nuovo esecutivo è di quattro anni. Un consiglio - dice il delegato dei giornali in lingua italiana al servizio dei connazionali residenti all’estero, Raffaele Iaria Del mensile “MigrantiPress - che ha espresso un nuovo esecutivo dopo l’assemblea elettiva di novembre e che dovrà oggi “lavorare, insieme al Consiglio Nazionale, per una Federazione unitaria per dare un volto nuovo ai giornali di ispirazione cattolica che rappresenta avendo al centro il lettore che ha bisogno di una informazione obiettiva ed onesta”. Iaria, nel suo intervento in Consiglio nazionale, ha sottolineato il ruolo dei giornali italiani all’estero che hanno bisogno oggi di  “una maggiore collaborazione con i giornali aderenti alla Fisc in termini di articoli  ma anche di sostegno per non essere marginali visto il ruolo che ricoprono: sono giornali che raccontano la vita di un ‘territorio’ che è quello dove vivono avendo in tasca un documento che attesta la cittadinanza italiana”. Giornali che “sono disponibili anche a raccontare la vita di questi nostri concittadini in territorio estero e il loro positivo contributo nei Paesi e nelle città dove hanno deciso di vivere”. “Questo mandato inizierà da due parole: camminare insieme – spiega il neo presidente Ungaro -. L’obiettivo primario è quello di essere fedeli nella tradizione guardando però all’innovazione, al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio, ricordando che per noi il territorio non è solo un luogo geografico ma un luogo teologico dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testimonianze delle nostre Chiese”. Dal presidente un’indicazione anche sulle strategie per contrastare la crisi dell’editoria: “Fare sinergia, lavorare insieme, camminando assieme alle nostre Chiese e nelle nostre Chiese”. “Sentire vicino le nostre comunità ecclesiali ci potrà aiutare ad affrontare la crisi, ricordando che l’essere federazione è fare attenzione gli uni agli altri”. Infine, i temi al centro dell’impegno per i prossimi quattro anni, uno di questi l’innovazione tecnologica. “Oggi è necessaria la multimedialità”. E poi, “i rapporti con le nostre Chiese, con la Conferenza episcopale, il fare attenzione a quelle realtà dove il volontariato è molto importante e presente”. Al nuovo presidente e all’intero esecutivo gli auguri di un proficuo lavoro.

Migrantes: il 26 gennaio presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo a Monaco di Baviera

9 Gennaio 2020 -

Monaco di Baviera- Il Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes sarà presentato in Germania, a Monaco di Baviera, il prossimo 26 gennaio su iniziativa del Comites locale. Alla presentazione interverranno la curatrice del Rapporto, Delfina Licata e lo storico dell’emigrazione italiana Toni Ricciardi. A moderare sarà  Luciana Mella.

Cefalù: lettera del Vescovo ai giovani emigrati

2 Gennaio 2020 - Il vescovo di Cefalù, mons. Giuseppe Marciante ha scritto, alla vigilia del nuovo anno, ai giovani emigranti della diocesi con un appello diretto: “permettetemi di lanciare un appello diretto a voi giovani, a voi nuove famiglie che formate l’esercito degli emigrati. Aiutateci, adesso, voi che avete vissuto sulla vostra pelle la Via Crucis dell’esodo, a trovare vie e soluzioni che riescano a offrire prospettive di futuro per le nuove generazioni. Parlateci di voi, delle vostre esperienze di lavoro, dell’humus di cui bisogna nutrirsi per far germogliare semi spendibili sul terreno del nostro territorio e renderlo ancora più fertile. Aiutateci – ha scritto mons. Marciante - a trovare e a utilizzare gli ‘insetticidi’ più potenti per far morire le diverse forme di ‘zizzania’ che rappresentano le alternative o il rifugio alla mancanza di lavoro: la ragnatela del gioco d’azzardo e il ‘vagabondaggio’ in rete”. Il vescovo ha chiesto di essere aiutato a “saper leggere e a individuare le metastasi che soffocano i sogni di quanti ancora restano nei nostri paesi. Additateci dinamiche che aprano le porte a progetti onesti, puliti, nobili. Fatevi nostre guide nell’indicarci la sapiente corsia del dialogo, del confronto con imprese, cooperative, istituzioni, scuole di formazione capaci di frenare l’emorragia del nostro capitale umano, delle nostre intelligenze, dei nostri talenti”. In questi ultimi mesi, in Sicilia sono sorti dei movimenti che “testimoniano il categorico rifiuto di ogni possibile forma, anche non voluta, di inerzia, di passività, di rassegnazione che potrebbe trasformare a breve le nostre comunità in silenziosi cimiteri”. A Palermo è sorto il movimento delle “Valigie di cartone”, come quello degli studenti “Si resti, arrinesci” che ha organizzato a Petralia Soprana, una fiaccolata per togliere il guinzaglio all’arresto di progetti che potrebbero valorizzare e sfruttare le risorse naturali, culturali e umane che ci circondano. “Con lucido coraggio – scrive il vescovo ai giovani - avete vissuto e continuate a vivere l’esperienza dello sradicamento e del trapianto in ambienti nuovi e diversi. Vivete esperienze che sicuramente danno ‘luce’ ai vostri sogni, per molti meritata e gratificante realizzazione di anni di studio – dice ai giovani emigrati dai paesi delle Madonie –. Sono certo che queste fughe quasi obbligate hanno comportato anche lacrime amare. Il sapere che numerosissimi siete ritornati per stare con le vostre famiglie e celebrare le feste natalizie tra le mura delle parrocchie che vi hanno generato e cresciuto mi ha veramente commosso”. “La vostra presenza ha tolto dalle nostre bocche parole di tristezza, di rassegnazione. Voi ci invitate a dialogare con la storia, con il presente, a non rimanere immobili”, aggiunge mons. Marciante che rivolge un pensiero anche a chi non è riuscito a tornare: “qualcuno è stato impedito dai prezzi da capogiro dei biglietti aerei, soprattutto per chi dal Nord si sposta verso Sud. Strategie alle quali faccio enorme fatica a dare delle risposte ma che non possiamo tollerare nel silenzio”. “Mi piacerebbe – conclude mons. Marciante - incontrarvi tutti, possibilmente durante il periodo estivo, per poter dare inizio a un cammino sinodale e solidale che ci veda coinvolti, vicini gli uni agli altri, per annullare le distanze geografiche che ci separano e diventare i protagonisti di una feconda condivisione di idee, proposte e riflessioni capaci di far rifiorire questo nostro amato angolo di Sicilia”. Da qui l’invito ad iniziare un dialogo: “ i sogni ci aiutano sempre a farci camminare. Se si sogna in tanti, anche se il cammino è lungo e talvolta insidioso, la meta non appare più irraggiungibile ma incredibilmente vicina!”. E l’augurio di un nuovo anno “all’insegna della Speranza del rientro per chi è lontano e della consapevolezza, per chi vive ancora nelle nostre comunità, che questa nostra terra può diventare sempre più madre accogliente”. (R.I.)

Buon Natale!

20 Dicembre 2019 -

Roma  - “Come possiamo non ascoltare il grido disperato di tanti fratelli e sorelle che preferiscono affrontare un mare in tempesta piuttosto che morire lentamente nei campi di detenzione libici, luoghi di tortura e schiavitù ignobile? Come possiamo rimanere indifferenti di fronte agli abusi e alle violenze di cui sono vittime innocenti, lasciandoli alle mercé di trafficanti senza scrupoli? Come possiamo ‘passare oltre’, come il sacerdote e il levita della parabola del Buon Samaritano facendoci così responsabili della loro morte? La nostra ignavia è peccato!”.

Papa Francesco, ieri, ci ha invitato a non essere indifferenti verso tanti uomini, donne e bambini che vivono la loro condizione di migranti avendo occhi aperti verso gli ultimi senza farci troppe domande.

Un invito forte, a pochi giorni dal Natale, quando siamo invitati a contemplare la nascita di Gesù, nato in una mangiatoia “perché non c’era posto per loro nell’albergo”.

Tante famiglie, come quella di Gesù, ci ricordano come il mistero del Natale è nascosto anche dietro una fuga dalla violenza o dalla povertà.

Nel festeggiare il Natale guardiamo alle loro storie, alle loro vicissitudini, alle loro vite nel nostro Paese insieme ai nostri connazionali che in questi anni hanno lasciato l’Italia per altri Paesi del Mondo. Insieme guardiamo anche ai 150.000 rom e sinti che vivono in Italia, agli oltre 60mila operatori del mondo dello spettacolo viaggiante e a tutti coloro che sono in viaggio, in cammino, lontani dalle loro famiglie. “Invitiamoli” a prendere posto, a farne posto nelle celebrazioni natalizie.

Solidali d’Italia su Rai Italia

20 Dicembre 2019 - Roma - Rai Italia, il canale della RAI per gli italiani all’estero nei quattro continenti extraeuropei, da domani, sabato 21 dicembre, manderà in onda la serie di propria produzione “Solidali d’Italia. Cooperare per lo sviluppo” un ciclo di 6 documentari dedicati all'attività dell’AICS, l'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, organismo governativo sotto la direzione strategica del Ministero degli Affari Esteri. Tutte le puntate di “Solidali d’Italia. Cooperare per lo sviluppo” saranno disponibili su Rai Play in Italia e all’estero a partire dalla mattina della messa in onda televisiva su Rai Italia per i paesi extra-europei. Con questo lavoro Rai Italia, nella sua mission di servizio pubblico va oltre il racconto dell’emigrazione tradizionale, dei cervelli in fuga o dei moderni expat, proponendo storie di splendidi italiani di cui il Paese è orgoglioso, che hanno deciso di mettere il proprio sapere professionale a disposizione dello sviluppo di aree critiche del mondo, si legge in una nota: i documentari portano “la testimonianza di italiani all’estero molto speciali, di cui nessuno parla ma che contribuiscono, in modo silenzioso, a trasmettere al mondo intero il sentimento buono e contagioso che può far sentire italico chiunque, anche mai nato o imparentato con la nostra terra. Semplicemente perché affascinato dal suo imprinting di cuore e umanità”. Ciascun episodio della serie (della durata di 50 minuti) è monografico e racconta le esperienze di alcune delle venti sedi dell’Agenzia Internazionale per la Cooperazione allo Sviluppo.  

Rai Italia: gli auguri della Presidente del Senato

19 Dicembre 2019 - Roma – Il saluto della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, ai connazionali all’estero, aprirà oggi la puntata della trasmissione “L’Italia con Voi” su Rai Italia. Poi, Monica Marangoni e Stefano Palatresi, insieme a Stefano Dominella con la sua rubrica Moda in Italy, daranno qualche consiglio su come vestirsi nelle feste natalizie e a capodanno, secondo le ultime tendenze. Subito dopo anche lo stilista emergente Gianluca Alibrando e alcune delle sue creazioni. Parlerà, invece, di quanto è importante l’aspetto culturale per promuovere il nostro paese, l’Ambasciatore Lorenzo Angeloni, nuovo Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese presso il Ministero degli Esteri. Poi, in collegamento, Andrea Salvadore, autore e regista della nuova serie di Rai Italia "Solidali d'Italia. Cooperare per lo sviluppo", parlerà dei sei documentari che hanno per protagonisti gli italiani impegnati nella cooperazione internazionale. Dopo si fa un salto nella musica del passato con la rubrica “Hit Parade”.  In chiusura di puntata, per I Colori dell’Italicità, uno dei beniamini delle scene televisive e dei palcoscenici teatrali italiani: Alessandro Preziosi. Con le Storie dal Mondo prima a Boston per seguire la cantante siciliana Carmen Consoli durante la sua due giorni Bostoniana. Poi in Brasile dove, a San Paolo, si è svolto, in uno storico teatro, il Concerto di Natale organizzato dal nostro Consolato Generale.  

Rai Italia: oggi si parlerà del Congresso dei giovani italiani in Argentina

16 Dicembre 2019 - Roma - Si svolgerà a Mar del Plata, il 18° Congresso dei Giovani Italiani di Argentina, evento promosso dall’associazione Feditalia, Federazione delle Associazioni Italiane in Argentina. Se ne parlerà oggi durante la trasmissione “L’Italia con Voi” su rai Italia condotta da Monica Marangoni, insieme al maestro Stefano Palatresi. Durante la puntata, per le Storie dal Mondo, le telecamere di Rai Italia arrivano a Long Island, USA, dove la signora Jean Fusillo Ragona ha compiuto il suo primo secolo di vita circondata da amici e parenti. Poi in Canada perché a Toronto da qualche anno è stato attivato un programma giornaliero rivolto ai nostri connazionali affetti da forme iniziali di demenza. Tra gli ospiti il cantautore e figlio d’arte Filippo Graziani, che si racconta e si esibisce dal vivo. Poi Elisabetta Melandri, presidente della onlus Cies -Centro Informazione e Educazione allo Sviluppo e Mamadou Camara, chef pasticcere che deve molto a questa associazione. Subito dopo nei misteri e nelle meraviglie dell’Universo con il professor Adriano Fontana, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Quindi, restando in tema, con Vincenzo D’Angelo, linguista della Società Dante Alighieri, per approfondire alcune parole del lessico legato all’astrofisica.    

Istat: Regno Unito destinazione preferita da italiani e “nuovi” italiani

16 Dicembre 2019 - Roma - Nel 2018 il volume complessivo delle cancellazioni anagrafiche per l’estero è di 157 mila unità, in aumento dell’1,2% rispetto all’anno precedente. Le emigrazioni dei cittadini italiani sono il 74% del totale (116.732). Se si considera il numero dei rimpatri (iscrizioni anagrafiche dall’estero di cittadini italiani), pari a 46.824, il calcolo del saldo migratorio con l’estero degli italiani (iscrizioni meno cancellazioni anagrafiche) restituisce un valore negativo di 69.908 unità. Il tasso di emigratorietà dei cittadini italiani è pari a 2,1 per 1.000. E’ quanto emerge  dal Report Istat su Iscrizioni e cancellazioni anagrafiche della popolazione residente in Italia pubblicato oggi. Nel decennio 1999-2008 gli italiani che hanno trasferito la residenza all’estero sono stati complessivamente 428 mila a fronte di 380 mila rimpatri, con un saldo negativo di 48 mila unità. Dal 2009 al 2018, secondo l’Istituto di Statistica,  si è registrato un significativo aumento delle cancellazioni per l’estero e una riduzione dei rientri (complessivamente 816 mila espatri e 333 mila rimpatri); di conseguenza, i saldi migratori con l’estero dei cittadini italiani, soprattutto a partire dal 2015, sono stati in media negativi per 70 mila unità l’anno. La regione da cui emigrano più italiani, in valore assoluto, è la Lombardia con un numero di cancellazioni anagrafiche per l’estero pari a 22 mila, seguono Veneto e Sicilia (entrambe oltre 11 mila), Lazio (10 mila) e Piemonte (9 mila). In termini relativi, rispetto alla popolazione italiana residente nelle regioni, il tasso di emigratorietà più elevato si ha in Friuli-Venezia Giulia (4 italiani su 1.000 residenti), Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta (3 italiani su 1.000), grazie anche alla posizione geografica di confine che facilita i trasferimenti con i paesi limitrofi. Tassi più contenuti si rilevano nelle Marche (2,5 per 1.000), in Veneto, Sicilia, Abruzzo e Molise (2,4 per 1.000). Le regioni con il tasso di emigratorietà con l’estero più basso sono Basilicata, Campania e Puglia, con valori pari a circa 1,3 per 1.000. A un maggior dettaglio territoriale, i flussi di cittadini italiani diretti verso l’estero provengono principalmente dalle prime quattro città metropolitane per ampiezza demografica: Roma (8 mila), Milano (6,5 mila), Torino (4 mila) e Napoli (3,5 mila); in termini relativi, tuttavia, rispetto alla popolazione italiana residente nelle province, sono Imperia e Bolzano (entrambe 3,6 per 1.000), seguite da Vicenza, Trieste e Isernia (3,1 per 1.000) ad avere i tassi di emigratorietà provinciali degli italiani più elevati; quelli più bassi si registrano invece a Parma e Matera (1 per 1.000). Il Regno Unito continua ad accogliere la maggioranza degli italiani emigrati all’estero (21 mila), seguono Germania (18 mila), Francia (circa 14 mila), Svizzera (quasi 10 mila) e Spagna (7 mila). In questi cinque paesi si concentra complessivamente il 60% degli espatri di concittadini. Tra i paesi extra-europei, le principali mete di destinazione sono Brasile, Stati Uniti, Australia e Canada (nel complesso 18 mila). Nel corso del decennio 2009-2018, i flussi diretti verso i principali paesi europei sono aumentati considerevolmente. Nel caso del Regno Unito sono più che quadruplicati, passando da poco più di 5 mila espatri nel 2009 a 21 mila nel 2018, con un picco (25 mila espatri) in corrispondenza del 2016, anno in cui sono state votate le risoluzioni per i negoziati di uscita del Paese dall’Unione europea (Brexit). In questa occasione molti dei cittadini italiani, verosimilmente già presenti nel territorio britannico ma non registrati come abitualmente dimoranti, hanno ufficializzato la loro posizione trasferendo la residenza nel Regno Unito. Complessivamente dal 2009 al 2018 gli espatri verso il Regno Unito sono stati circa 133 mila. Anche la Germania è una meta privilegiata dagli italiani che emigrano; verso questo Paese gli espatri risultano triplicati rispetto all’inizio del decennio (da 6 mila nel 2009 a 18 mila nel 2018). I flussi diretti in Svizzera, Francia e Spagna, invece, sono raddoppiati rispetto ai valori registrati nel 2009. Durante il decennio 2009-2018 il volume degli espatri di cittadini italiani in questi paesi ammonta complessivamente a 341 mila emigrazioni. Tra gli italiani che espatriano si contano anche i flussi dei cittadini di origine stranierai: si tratta di cittadini nati all’estero che emigrano in un paese terzo o fanno rientro nel luogo di origine, dopo aver trascorso un periodo in Italia e aver acquisito la cittadinanza italiana. Le emigrazioni di questi "nuovi" italiani, nel 2018, ammontano a circa 35 mila (30% degli espatri, +6% rispetto al 2017). Di questi, uno su tre è nato in Brasile (circa 12 mila), il 10% in Marocco, il 6% in Germania, il 4% nella ex Jugoslavia e in Bangladesh, il 3,5% in India e in Argentina. I paesi dell’Unione europea si confermano le mete principali anche degli espatri dei “nuovi” italiani (55% dei flussi degli italiani nati all’estero). In particolare, con riferimento al collettivo dei connazionali diretti nei paesi dell’Ue, si osserva che il 17% è nato in Marocco, il 16% in Brasile, il 7% nel Bangladesh. Ancora più in dettaglio, i cittadini italiani di origine africana emigrano perlopiù in Francia (62%), quelli nati in Asia nella stragrande maggioranza si dirigono verso il Regno Unito (90%) così come fanno, ma in misura molto più contenuta, i cittadini italiani nativi dell’America Latina (26%). I cittadini nati in un paese dell’Ue invece emigrano soprattutto in Germania (42%).

Istat: aumentano gli italiani che si trasferiscono all’estero, diminuiscono le immigrazioni

16 Dicembre 2019 - Roma - Nel 2018 le cancellazioni anagrafiche per l’estero (emigrazioni) sono 157 mila (+1,2% sul 2017). Di queste, quasi tre su quattro riguardano emigrati italiani (117 mila, +1,9%). E’ quanto sottolinea oggi l’Istat nella pubblicazione Iscrizioni e cancellazioni anagrafiche della popolazione residente. Secondo l’Istat le iscrizioni anagrafiche dall’estero (immigrazioni) sono circa 332 mila, per la prima volta in calo rispetto all’anno precedente (-3,2%) dopo i costanti incrementi registrati tra 2014 e 2017. Più di cinque su sei riguardano cittadini stranieri (286 mila, -5,2%).

Rai Italia: oggi si discuterà di rappresentanza degli italiani all’estero

13 Dicembre 2019 - Roma - Si discuterà di rappresentanza degli italiani all’estero con il segretario generale del Cgie oggi nella puntata su Rai Italia de “L’Italia con voi”, trasmissione dedicata agli italiani all’estero, condotta da Monica Marangoni accompagnata al pianoforte da Stefano Palatresi. La puntata inizierà con un focus di Marte: del pianeta rosso, pallino fisso delle agenzie spaziali di tutto il mondo, si parla con Leila Lorenzoni, ingegnere di sistema per le missioni su Marte dell'Esa, e con Matteo Cerri, neurofisiologo dell'Università di Bologna.  Ospite in studio Massimiliano Finazzer Flory, attore e regista che presenterà la sua ultima iniziativa, Art Week di New York, ideata per tenere vivo il dialogo tra Milano e la Grande Mela. Di cooperazione nel campo della ricerca scientifica si parlerà, invece, con Enrico Padula, del Ministero degli Affari Esteri.  La rubrica “Hit Parade” propone ai telespettatori un salto nella musica del passato, mentre protagonista de “I Colori dell’Italicità” sarà il pittore Giovanni Tommasi Ferroni che ha lo studio a Roma ai piedi del Gianicolo. Per le Storie dal Mondo le telecamere Rai volano prima a Portland, USA, per incontrare Daniela Saderi, ricercatrice nel campo delle Neuroscienze e fondatrice di una piattaforma web di condivisone delle ricerche per una comunità globale di scienziati; e poi a Dubai, dove vive Nicole Purin, manager e avvocato in una banca d'affari e autrice di un documentario sull’emancipazione delle donne arabe attraverso la moda. Infine, a Toronto, Canada, dove un gruppo di amici si riunisce per guardare “Viva Rai Play”, condotta da Fiorello.