Tag: Italiani nel mondo

L’Italia con voi: una formula rinnovata con la conduzione di Maria Cuffaro

30 Settembre 2021 - Roma - Dal 4 ottobre parte la nuova stagione de “L’Italia con voi”, trasmissione quotidiana che Rai Italia realizza per e con gli italiani che vivono e lavorano all’estero. Alla guida del programma arriva Maria Cuffaro, giornalista Rai, con esperienza in tematiche internazionali, accompagnata dal maestro Stefano Palatresi che continuerà a portare la musica italiana nel mondo. La trasmissione tratterà tanti temi avvalendosi di firme note del giornalismo, dello sport e della cultura. Con Maria Cuffaro il programma darà spazio ai problemi concreti degli italiani all’estero attraverso collegamenti dai vari continenti con protagonisti delle realtà locali. Ma la trasmissione racconterà anche i grandi temi internazionali e l’Italia di oggi: il Made in Italy, le nostre grandi ricchezze culturali e turistiche e le tradizioni popolari in grado di emozionare ed incuriosire anche gli italiani di seconda e terza generazione. Gli aggiornamenti sulle ricerche e sulle innovazioni realizzate da italiani in Italia e nel mondo consentiranno ai nostri concittadini all’estero di rimanere aggiornati sull’Italia, un’Italia moderna che guarda all’innovazione, alla sostenibilità, al rispetto del territorio, tutti temi in grado di attrarre anche un pubblico più giovane. Il programma promuoverà il “sistema paese” con ospiti in studio e/o in collegamento, che racconteranno le reali esperienze e visioni dell’imprenditoria, della diplomazia, della cooperazione, dello spettacolo. Non mancheranno le storie che i nostri filmaker raccoglieranno nelle varie parti del mondo, storie di italiani e di comunità italiane. Confermata la presenza dello “Sportello Italia” a supporto delle comunità italiane all’estero con informazioni di servizio utili ai nostri connazionali, per risolvere problemi amministrativi, burocratici e previdenziali. Ritorna l’appuntamento bisettimanale con la lingua italiana, di cui L’Italia con voi continua ad essere luogo di promozione nel mondo, per gli italiani che sentono il richiamo delle origini ma anche per i tanti stranieri innamorati della nostra lingua e della nostra cultura. L’Italia con voi è realizzato con la collaborazione del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), del CGIE, dei Comites e della Società Dante Alighieri. L’Italia con voi andrà in onda da lunedì al venerdì alle 17.00 orario di New York, 18.00 San Paolo e Buenos Aires, 16.30 Sidney, 13.30 Pechino e Perth e alle 17.30 a Johannesburg. Ogni puntata è visibile in Italia e in Europa, il giorno della messa in onda, sulla piattaforma di RaiPlay. L’Italia con Voi è un programma di Andrea Salvadore con la collaborazione di Daniele Cimò. Capo progetto Marina Marino. Produttori Esecutivi Valeria Bevilacqua e Iva Guglielmi. Regia di Andrea Menghini.    

Gli italiani nel mondo e le MCI: un focus su Radio Mater da domani

27 Settembre 2021 - “Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro”. È il titolo della nuova rubrica mensile proposta da Radio Mater. Andrà in onda l’ultimo martedì del mese, dalle ore 17.30 alle ore 18.30. La prima puntata è prevista per martedì 28 settembre 2021. Il progetto, prevede la presentazione della vita in alcune Missioni Cattoliche Italiane, soprattutto europee. Sono animate da circa 700 operatori (laici/laiche consacrati e non, sacerdoti diocesani e religiosi, suore). La prima puntata sarà dedicata alle Missioni Cattoliche Italiane in Germania e Scandinavia. Saranno ospiti dell’emittente, p. Tobia Bassanelli, delegato nazionale delle Missioni Cattoliche Italiane in Germania e Scandinavia. P. Tobia, sacerdote da 50 anni, 45 dei quali passati in missione.  Isabella Vergata Petrelli, collaboratrice e ricercatrice universitaria di Studi letterari italiani e spagnoli: rappresenta i giovani cosiddetti di “terza generazione”, nati in Germania da famiglia di origine italiana. È una dei due rappresentanti delle Comunità di altra madre lingua nel Cammino sinodale tedesco. Paola Colombo - nata in Italia, dove si è laureata in filosofia - trasferitasi in Germania per lavoro. È stata giornalista radiofonica a Monaco e a Colonia e ora dirige l’Ufficio Documentazione e Pastorale della Delegazione delle Missioni cattoliche Italiane in Germania e Scandinavia. Ideatore e conduttore della trasmissione - con la consulenza della Fondazione Migrantes - è Massimo Pavanello, sacerdote della diocesi di Milano, giornalista e dottore in teologia. Radio Mater (www.radiomater.org) si può ascoltare - in Italia - attraverso la radio o la televisione. In tutto il mondo, scaricando la app dedicata; oppure, all’indirizzo internet   https://www.radiomater.org/it/streaming.htm  

MCI Olanda: il 3 ottobre l’apertura dell’anno pastorale con il Nunzio Apostolico

21 Settembre 2021 - Il 3 ottobre inizierà ufficialmente il nuovo anno pastorale della Missione Cattolica Italiana in Olanda con una celebrazione eucaristica presieduta dal Nunzio Apostolico, mons. Aldo Cavalli. “Celebreremo in modo solenne la Festa di San Francesco con una messa congiunta di tutte e tre le comunità nella chiesa di Matthiaskerk a Warmond alle ore 10:00”, dicono alla MCI che invita a “non abbassare la guardia contro il Covid-19, soprattutto nel rispetto delle persone più fragili della nostra comunità, ecco perché, nonostante alcune misure siano state allentate, abbiamo deciso di mantenere obbligatoria l’uso della mascherina durante le celebrazioni. È importante restare prudenti, il Covid-19 ci ha colpito inaspettatamente da vicino, Don Robert infatti è stato recentemente ricoverato all’ospedale di Westeinde a Den Haag, adesso è tornato a casa ed è fuori pericolo e le sue condizioni di salute stanno migliorando, giorno dopo giorno”. Don Robert ringrazia la comunità per la “vicinanza e l’affetto che gli sta dimostrando anche con la preghiera”. Le celebrazioni, dopo il periodo estivo, sono ripartite dal 5 Settembre.  

L’emigrazione italiana in Germania in un libro di un ex sindacalista

13 Settembre 2021 - Corigliano-Rossano- Sabato 11 settembre nella Sala Convegni della Parrocchia Ss Nicola e Leone a Corigliano-Rossano, si è tenuta la conferenza di presentazione del libro «Gli anni dell’utopia - Memoir di un sindacalista in Germania» (targato Ferrari Editore). La relazione è stata tenuta da Vittorio Cappelli (direttore ICSAIC). Ne hanno discusso con l’autore Giacinto De Pasquale (giornalista), Giuseppe Guido (segr. gen. CGIL Pollino-Sibaritide-Tirreno), Klaus Algieri (presidente Unioncamere Calabria), Settimio Ferrari (editore del volume). Ha moderato i lavori Matteo Lauria. La Germania è stata un capitolo cruciale della storia europea, con le sue mutazioni e complessità. Il libro di Giuseppe Sammarro, è un importante tassello testimoniale sul mondo del lavoro nel Novecento. L’autore parte dallo spazio della sua esperienza, per spingere la nostra attenzione verso la manodopera immigrata come metafora della condizione umana. Da Gastarbeiter (letteralmente lavoratore straniero) a consigliere nazionale del più potente sindacato tedesco, IG Metall, ha contribuito, per anni, in modo incisivo ai cambiamenti delle politiche d’integrazione sociale e lavorativa della comunità italiana. Giuseppe Sammarro, sindacalista, ex operaio, saggista, nasce in Calabria ma trascorre gran parte della sua esistenza in Germania, prima nella città danubiana di Ulm e poi a Düsseldorf. La prima elezione a delegato sindacale della Mannesmann Röhrenwerke segna una svolta radicale nella sua vita che, nel corso degli anni, lo vede in prima linea nelle battaglie per l’affermazione dei diritti dei lavoratori italiani nelle fabbriche e nella società. L’impegno socio-politico e un lungo percorso formativo lo portano a ricoprire ruoli di primo piano nella IG Metall, il più importante sindacato della Germania.    

Mons. Perego: l’unica Italia che cresce è quella che vive nel mondo:

13 Settembre 2021 -

Bologna - Nuove cittadinanze e nuove mobilità sintetizza molto bene le caratteristiche del cammino degli italiani nel mondo oggi. Lo ha detto ieri sera, in un messaggio video, mons. Giancarlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes intervenuto alla serata conclusiva della Festa dell’Unità svoltasi a Bologna.  Per il presule l’Italia “non ha mai smesso dal dopoguerra ad oggi di vedere unaltra Italia nel mondo. La miseria dopo la guerra, la mancanza di lavoro, la richiesta di lavoro in altri Paesi nel contesto europeo ed extra europeo ha messo prima in cammino di uscita dal paese milioni di italiani e poi con il boom economico in cammino di ritorno. A metà degli anni 70 lItalia diventava soprattutto Paese di immigrazione, per ritornare ad essere in questi ultimi anni un Paese ancora anche di emigrazione. Oltre al lavoro, anche lo studio, una nuova storia familiare, la ricerca di una serena vita negli ultimi anni sono le ragioni della mobilità italiana’. Annualmente, dal 2015, oltre 100 mila connazionali, con la sola motivazione espatrio, sono partiti dall’Italia iscrivendosi all’AIRE: erano 94 mila nel 2014, sono quasi 131 mila nell’ultimo anno: la crescita degli emigranti negli ultimi 15 anni è stata di oltre il 76%. Se consideriamo tutte le motivazioni, però, le iscrizioni arrivano, annualmente, a circa 200 mila, 250 mila nell’ultimo anno:’ è come se avessimo perso, ogni anno, in Italia dal 2015 una città come Trieste, Padova o Messina ed è come se fosse effettivamente stata realizzata all’estero la ventunesima regione d’Italia con quasi 5,5 milioni di residenti totali. “L’unica Italia a crescere oggi è quella che vive nel mondo: l’unica comunità che cresce di un’Italia sempre più longeva e spopolata è quella che risiede all’estero!”, ha detto mons. Perego. Il presidente della Migrantes sottolinea che il numero degli italiani nel mondo è sostanzialmente pari al numero degli immigrati in Italia: La mobilità “ha cambiato lItalia e ha cambiato gli italiani , forse, può essere considerato lelemento più importante di cambiamento sociale, economico, culturale, anche religioso dellItalia degli ultimi anni. Purtroppo, però la mobilità non è stata sufficientemente governata: non solo la mobilità degli italiani nel mondo, ma anche dei nuovi italiani, dei migranti arrivati per lavoro, studio, vita familiare o protezione internazionale. La mobilità - ha aggiunto - trova nel riconoscimento di una nuova cittadinanza lelemento più importante di governo. Se una persona, un bambino, un giovane e un adulto, un uomo e una donna che cerca di costruirsi un futuro in un altro Paese non trova una città l’ospedale, la chiesa, la scuola, la fabbrica e la bottega - che lo accoglie, lo riconosce, lo rende partecipe da subito alla vita della città e non lo lascia ai margini, nasceranno distanze, incomprensioni, violenze, delusioni: si affiancheranno due città diverse”. All’ incontro sul tema degli italiani nel mondo è intervenuta anche la curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo, Delfina Licata.

 

Raccontare l’emigrazione al Nord America: per la Calabria scelta Tropea

8 Settembre 2021 - Roma – Il documentario “How I Got Here” (Come sono arrivato qui) prodotto da Forté Entertainment, sarà trasmesso in Canada da Super Channel e negli Stati Uniti da BYUtv: l’obiettivo è rinsaldare i legami culturali tra i genitori che hanno lasciato il proprio Paese e i figli nati in quello di adozione. Lo splendido borgo calabrese rappresenterà l’Italia. È un progetto, spiega l'agenzia Askanews, che ha come obiettivo rendere più forti i legami tra i figli degli emigrati e la terra di origine dei loro genitori. L’ha lanciato Forté Entertainment, società di produzione canadese, i cui show sono stati trasmessi da noti broadcaster come Discovery Channel e Food Network. Ora la nuova idea che vuole unire tutto il mondo. Si chiama ‘How I Got Here’, come sono arrivato qui. Si tratta di una serie di documentari che hanno come protagonisti un figlio e un genitore per intraprendere un viaggio che vuole andare alla scoperta del Paese d’origine. “Si immergeranno in speciale usanze – si legge nel in una nota di Forté Entertainment rivolto ai figli degli emigranti – si divertiranno con emozionanti attività e avranno l’opportunità di riunirsi con persone che sono state importanti nel passato dei loro genitori. Attraverso questa esperienza scopriranno in prima persona le sfide e i sacrifici che i genitori hanno dovuto superare per poter emigrare”. Se il Canada come gli Stati Uniti sono stati, e lo sono tuttora, meta della immigrazione da tutto il mondo, una delle puntate del documentario non poteva che avere l’Italia come protagonista. E per ritrovare le radici è stata scelta Tropea, la perla del Tirreno, la splendida cittadina calabrese, eletta ‘Borgo dei Borghi 2021’. Infatti a Tropea e anche a Scilla il 10 e 11 settembre arriverà la troupe di Forté Entertainment per le riprese, per raccontare questa volta il legame tra l’Italia, la Calabria e il Nord America, una storia che si può definire ultra secolare, ma questa volta a spiegarla davanti alle telecamere saranno l’emigrante e il proprio figlio. Ma non sarà soltanto l’opportunità per rivivere una vicenda personale, l’occasione servirà per ribadire la ricchezza e l’importanza della cultura italiana, un patrimonio unico, conosciuto e riconosciuto in ogni angolo del globo, ma che in questo particolare momento si unirà alla migrazione che da sempre ha avuto in particolare proprio la Calabria come luogo di partenza di centinaia di migliaia di italiani. E sullo sfondo, anzi come co-protagonista Tropea, poco più di 6.000 abitanti in provincia di Vibo Valentia, una storia che la leggenda vuole unire addirittura a Ercole che di ritorno da quelle che erano le sue Colonne, l’attuale Gibilterra, si sarebbe fermato sulle coste del Sud dell’Italia fondando la meravigliosa cittadina calabrese. E questo documentario sarà una storia a ritroso per ritrovare qualcosa che spesso si perde anche solo nel passaggio di un’unica generazione. ‘Come sono arrivato qui’ ha l’obiettivo di ridare valore, importanza, di far conoscere anche i piccoli dettagli di una cambio fondamentale come può essere quello di lasciare la propria terra, la propria nazione, per andare a ricostruirsi una vita in un Paese straniero. ‘How I got Here’ dopo essere stato prodotto da una compagnia canadese, sarà trasmesso in tv in tutto il Nord America, le prime emittenti che hanno acquistato i diritti per lo show sono state Super Channel, emittente del Canada e BYUtv degli Stati Uniti.

Germania: 3,6 milioni di cattolici di origine straniera

3 Settembre 2021 - Francoforte - La Conferenza Episcopale Tedesca  ha pubblicato, nei giorni scorsi, il fascicolo sui dati 2020/2021 della Chiesa locale. A pagina 43 si parla delle Comunità d’altra madre lingua. Secondo questo breve resoconto, al momento ci sono in Germania 3,6 milioni di cattolici con almeno una cittadinanza straniera, il 15,8% della chiesa cattolica tedesca. Provengono da circa 200 paesi e in genere parlano una lingua diversa dal tedesco. Per la loro assistenza pastorale le diocesi hanno eretto circa 450 Comunità d’altra madre lingua, suddivise in 35 gruppi linguistici, in cui operano circa 500 sacerdoti, tra diocesani e religiosi. I gruppi maggiori sono i polacchi, gli italiani, i croati, gli spagnoli ed i portoghesi. La pagina è corredata dalla foto dell’altare del “Pane di San Giuseppe” che annualmente viene fatto nella Missione Cattolica Italiana di  Gross-Gerau. La pagina sul Cammino Sinodale dedica la foto a Isabella Vergata, la rappresentante delle Comunità d’altra madre lingua nel Synodaler Weg. 

Mci Germania e Scandinavia: è morto don Fausto Quai

3 Settembre 2021 - Francoforte - E’ morto, nei giorni scorsi, all’età di 81 anni, sua casa a Susans di Majano, in provincia di Udine , don Fausto Quai, all’età di 81 anni. Per anni sacerdote impegnato nelle Missioni cattoliche Italiane in Germania. Don Quai era nato nel 1940 a Susans, frazione di Maiano, ed era stato ordinato sacerdote nel giugno del 1966 a Udine dal vescovo, mons. Giuseppe Zaffonato. Dopo alcune esperienze pastorali in diocesi nel 1977 è stato inviato come sacerdote per gli italiani in Germania. Qui è rimasto per 27 anni, operando a Rastatt (nel Baden-Württemberg, diocesi di Freiburg) a Saarbrücken e Saarlouis (nel Saarland, diocesi di Trier), a Biberach (diocesi di Rottenburg-Stuttgart) e infine sempre in questa diocesi a Ravensburg, nel sud della Germania. E’ rientrato nella sua diocesi di origine nel 2005 dove ha assunto nuovi compiti pastorali, aiutando brevemente prima a Majano e poi a Lignano, e diventando parroco di Trasaghis nel 2006, dove era attualmente sempre molto attivo. “Qui in Germania lo ricordiamo ancora con tanto affetto e riconoscenza, per la sua bontà e la sua cultura, per il suo grande impegno pastorale ma anche per la sua spiccata attenzione ai problemi sociali, la sua dedizione ai più bisognosi”, dice il delegato nazionale delle Missioni cattoliche Italiane in Germania e Scandinavia, p. Tobia Bassanelli. Il funerale, presieduto dall’arcivescovo di Udine mons. Andrea Bruno Mazzocato, si è celebrato nella chiesa di Trasaghis. La salma è stata tumulata nel cimitero di Susans. “Siamo vicini con le nostre condoglianze e la preghiera ai familiari ed alla diocesi. Grati per tutto il bene seminato in Germania”, conclude p. Bassanelli. Alla famiglia di don Fausto e alla diocesi di Udine la vicinanza e la preghiera della Fondazione Migrantes.

“Presenza italiana in Perù”, una mostra di acquerelli

31 Agosto 2021 - Lima - L’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura a Lima, in Perù, hanno organizzato una mostra di acquerelli dal titolo “Presenza italiana in Perù”. Dieci edifici rappresentativi della presenza italiana nel paese sudamericano sono protagonisti dell’evento culturale, allestito al Parque Tamayo, a San Isidro. Un’iniziativa realizzata, in collaborazione con la Municipalidad de San Isidro, in occasione del Bicentenario dell’Indipendenza del Perù. L'autore delle opere esposte è l'artista italo-peruviano José Luis Vértiz, che ha vissuto oltre 20 anni a Roma ed attualmente risiede in Perù. La mostra - inaugurata lo scorso 13 agosto - rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 12 settembre.

Tanzania: l’ambasciatore Lombardi incontra enti della società civile

31 Agosto 2021 - Roma - L'Ambasciatore d'Italia in Tanzania, Marco Lombardi, ha incontro nei giorni scorsi, i rappresentanti delle organizzazioni della società civile e delle opere missionarie italiane operanti nel Paese. Il primo incontro si è svolto con la Presidente de ‘L’Africa Chiama’, Anita Manti, con la quale ha fatto il punto sull’importante attività svolta nella regione Iringa per quanto riguarda il sostegno ai bambini portatori di handicap e alla loro inclusione nelle comunità locali. Lombardi ha tenuto a sottolineare, come l’Italia, in questo settore, sia all’avanguardia a livello mondiale. Successivamente, l’ambasciatore Lombardi ha ricevuto Giovanna De Meneghi, Partnerships and Advocacy Manager del CUAMM, con la quale ha discusso del sostegno da parte dell’Ambasciata alle iniziative svolte dalla stessa organizzazione in Tanzania in campo sanitario con particolare riferimento al contrasto del Covid-19. L’Ambasciatore ha preso parte alle celebrazioni per i 100 anni dell’Ordine dei Cappuccini in Tanzania. Alla presenza dell'arcivescovo di Dar es Salaam, mons. Ruwa’ichi, anch’egli Cappuccino, Lombardi ha tenuto a ringraziare i missionari italiani il cui apporto allo sviluppo della Tanzania è innegabile e perché, grazie al loro straordinario lavoro, contribuiscono a rendere così rispettata l’Italia in questo Paese. Con tutti i suoi interlocutori informa una nota - l’ambasciatore Lombardi ha sottolineato la necessità di un ulteriore rafforzamento della nostra presenza in questo Paese che, con i suoi robusti tassi di sviluppo, un’età media di 18 anni, un livello di scolarizzazione in costante crescita, è in grado di fornire ottime opportunità al Sistema Italia.