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Migrantes: dal 9 al 12 novembre il convegno europeo delle Missioni Cattoliche Italiane

2 Novembre 2021 - Roma – “Gli italiani in Europa e la missione cristiana. Radici che non si spezzano ma che si allungano ad abbracciare ciò che incontrano”: è questo il tema del convegno  delle Missioni Cattoliche Italiane in Europa, promosso dalla Fondazione Migrantes, che si svolgerà a Roma - TH Carpegna Palace, Via Aurelia 481 Roma – e che vedrà la partecipazione, tra gli altri, dei cardinali Gualtiero Bassetti e Anders Arborelius, di mons. Gian Carlo Perego e mons. Jean Kockerols oltre a testimonianze da diversi Paesi d'Europa. Il convegno si aprirà il 9 pomeriggio con il saluto di mons. Perego, Presidente della Commissione CEI per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes e di don Giovanni De Robertis, Direttore generale della Fondazione Migrantes. Seguirà una relazione su “Le persone migranti nella prima evangelizzazione dell’Europa” affidata a d. Saverio Xeres della Facoltà Teologica di Milano. La giornata terminerà con la celebrazione eucaristica presieduta dal card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. In serata il Docufilm: “Non far rumore. La storia nascosta dei bambini clandestini”. Saranno presenti: Mario Maiellaro (regista), Alessandra Rossi (autrice RAI 3) e Toni Ricciardi (storico, Università di Ginevra). Il giorno successivo una relazione su “La mobilità umana: fermento della nuova evangelizzazione dell’Europa” affidata al card. Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma e Responsabile della Sezione Migrazioni della Commissione per la Pastorale Sociale del CCEE. Seguirà mons. Perego che si soffermerà su “La mobilità italiana: fermento della nuova evangelizzazione dell’Europa” e la Testimonianza di Lorenzo Mannelli, emigrato in Belgio. Nel pomeriggio lavori di gruppo e celebrazione eucaristica presieduta dal card.  Arborelius. In serata “La profezia di don Tonino Bello e i migranti” affidata a Giancarlo Piccinni, Presidente della Fondazione don Tonino Bello. Giovedì 11 novembre due interventi su “Quali comunità di lingua italiana per la missione cristiana oggi?” affidate a mons. Jean Kockerols, vescovo ausiliare di Bruxelles-Malines e a p. Antonio Grasso, responsabile della Missione Cattolica di lingua italiana di Berna. Al termine la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Kockerols. Venerdì 12 novembre la Santa Messa conclusiva presieduta da mons. Perego seguita dalle relazioni dei gruppi di studio e dalla consegna del mandato. (Raffaele Iaria)    

A Roma per la prima volta un incontro dei missionari italiani da tutto il mondo

29 Ottobre 2021 - Roma - Ieri, 28 ottobre, si è svolto a Roma nella prestigiosa sala delle riunioni della Farnesina, sede del Ministero degli Esteri, la “Conferenza dei Missionari italiani nel Mondo”. Un incontro che ha evidenziato quanto il lavoro dei nostri missionari risulti importantissimo in determinati contesti, nelle cosiddette ‘periferie del mondo’, tra i più vulnerabili, i più poveri, i dimenticati da tutti. Sono circa settemila tra i quattromila consacrati (uomini e donne) e tremila laici i missionari italiani nel mondo. All’apertura della conferenza, attraverso un messaggio letto dal Direttore Generale della Farnesina Luigi Maria Vignali, che ha coordinato gli interventi, è arrivato il saluto e il ringraziamento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel suo messaggio ha ricordato che i principi a cui si ispirano i missionari sono i valori della nostra costituzione. Mattarella scrive " il contributo dei missionari è stato ancor più rilevante nella fase più acuta della pandemia, specialmente alle latitudini più remote e nelle aree di crisi. E’ inestimabile il contributo di questi uomini e di queste donne con la loro dedizione e il loro rispetto della dignità della persona".  A seguire l’intervento del Ministro degli Esteri, e padrone di casa, Luigi di Maio che ha sottolineato quanto il lavoro dei tanti missionari sparsi nel mondo sia essenziale specialmente per "assistenza ai più vulnerabili nelle ‘periferie del mondo’, in contesti di crisi e mobilità umana, (…), i missionari operano senza sosta lontano dai riflettori nei contesti più difficili facendo ovunque la differenza e rappresentando un punto di riferimento". Gli ha fatto eco l’intervento di monsignor Paul Richard Gallagher, segretario della Santa Sede per i rapporti con gli Stati. Il presule, ricordando le parole di papa Francesco, ha detto che sono "missionari di speranza per ricordare profeticamente che ‘nessuno si salva da solo’". Facendo, poi, riferimento all’importanza di queste figure nei vari contesti ha riferito che "l’esperienza dei missionari oggi ci ricorda che il mondo può continuare il suo cammino solo se viviamo con cuore aperto, attenti a tutto ciò che accade, senza indifferenza". Tante le testimonianze che si sono succedute sia in presenza che via streaming. Ha iniziato suor Anna Molinari, delle suore Canossiane e oggi missionaria in Oceania. Suor Anna guida la sua comunità religiosa a Darwin in Australia. Aveva venti anni quando partì da Vimercate in Lombardia. Non si pente della scelta fatta perché è consapevole che "ogni giorno con grandi e piccoli gesti rende un servizio alla comunità". Collegato da Yangon nel Myanmar c’è padre Livio Maggio, missionario del PIME – Pontificio Istituto Missioni Estere -, che dopo 17 anni vissuti in Thailandia oggi è qui per svolgere assistenza sanitaria e umanitaria, in quanto sono ancora in piena crisi pandemica a cui si aggiungono le conseguenze del colpo di stato del febbraio scorso. I territori colpiti da povertà e violenza sono quelli in cui i missionari si trovano ad operare di più, mettendo a rischio la propria vita, come spiegato da padre Luca Bergamaschi, parroco a Cachas in Perù. La conferenza si è chiusa con l’intervento del Sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, il quale tornando sulle parole del Presidente Mattarella e attraverso le testimonianze ascoltate, ha detto: "Credo che le testimonianze odierne abbiano restituito ciò che volevamo: cioè una presenza che ha per definizione una connotazione religiosa e spirituale ma anche valori fortemente coincidenti con quelli delle istituzioni". Riguardo agli italiani che vivono fuori dai confini nazionali, da sottolineare il passaggio del Ministro Di Maio "… i nostri missionari nel mondo sono anche importanti nell’accompagnare e accogliere i nostri emigrati, anche facendo opera di scolarizzazione e diffondendo la conoscenza della lingua e della cultura italiana". (Nicoletta Di Benedetto)  

Migrantes: dal 9 al 12 novembre il convegno europeo delle Missioni Cattoliche Italiane

29 Ottobre 2021 - Roma - "Gli italiani in Europa e la missione cristiana. Radici che non si spezzano ma che si allungano ad abbracciare ciò che incontrano”: è questo il tema del convegno delle Missioni Cattoliche Italiane in Europa che si svolgerà a Roma - TH Carpegna Palace, Via Aurelia 481 Roma - che vedrà la partecipazione, tra gli altri, dei Cardinali Gualtiero Bassetti e Anders Arborelius, di Mons. Gian Carlo Perego e Mons. Jean Kockerols oltre a testimonianze da diversi Paesi d'Europa. Il convegno si aprirà il 9 pomeriggio con il saluto di Mons. Perego, Presidente della Commissione CEI per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes e don Giovanni De Robertis, Direttore generale della Fondazione Migrantes, Seguirà una relazione su “Le persone migranti nella prima evangelizzazione dell’Europa” affidata a Saverio Xeres della Facoltà Teologica di Milano. La giornata terminerà con la celebrazione eucaristica presieduta dal Card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. In Serata il Docufilm: “Non far rumore. La storia nascosta dei bambini clandestini”. Saranno presenti: Mario Maiellaro (regista), Alessandra Rossi (autrice RAI 3) e Toni Ricciardi (storico, Università di Ginevra). Il Giorno successivo una relazione su “La mobilità umana: fermento della nuova evangelizzazione dell’Europa” affidata al card. Anders Arborelius, Vescovo di Stoccolma e Responsabile della Sezione Migrazioni della Commissione per la Pastorale Sociale del CCEE. Seguirà mons. Perego che si soffermerà su “La mobilità italiana: fermento della nuova evangelizzazione dell’Europa” e la Testimonianza di Lorenzo Mannelli, emigrato in Belgio. Nel pomeriggio lavori di gruppo e celebrazione eucaristica presieduta dal Card.  Arborelius. In serata “La profezia di don Tonino Bello e i migranti” affidata a Giancarlo Piccinni, Presidente Fondazione don Tonino Bello. Giovedì 11 novembre due interventi su “Quali comunità di lingua italiana per la missione cristiana oggi?” affidate a Mons. Jean Kockerols, Vescovo ausiliare di Bruxelles-Malines e a p. Antonio Grasso, responsabile della Missione Cattolica di lingua italiana di Berna. Al termine la celebrazione eucaristica affidata a mons. Kockerols. Venerdì 12 novembre la celebrazione conclusiva presieduta da mons. Perego seguita dalle relazione dei gruppi di studio e dalla consegna del mandato. (Raffaele Iaria)  

Farnesina: ieri la Conferenza dei Missionari italiani nel Mondo

29 Ottobre 2021 - Roma - Si è svolta ieri alla Farnesina la “Conferenza dei Missionari italiani nel Mondo”. L’evento aveva lo scopo di valorizzare l’attività umanitaria dei missionari italiani quale fattore di promozione e moltiplicatore della presenza dell’Italia nel mondo e di sostegno ai nostri connazionali; l’azione missionaria italiana nei più diversi campi, da quello educativo, a quello della formazione professionale e dell’assistenza sanitaria, è una leva essenziale per la promozione sociale delle comunità locali e per la difesa dei diritti umani fondamentali. Alla conferenza sono intervenuti il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, e Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede. L’evento è stato aperto dai saluti del Direttore Generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie, Luigi Maria Vignali. Alla conferenza hanno partecipato missionari italiani dai cinque continenti che hanno raccontato  la loro esperienza sul campo: Padre Luca Bergamaschi, a nome dell’Operazione Mato Grosso; per l’Oceania, da Darwin, Suor Anna Molinari, missionaria canossiana; per l’Asia, da Yangon, Padre Livio Maggi, del Pontificio Istituto Missioni Estere; per l’Africa, da Johannesburg, Suor Maria de Lurdes Lodi Rissini, missionaria scalabriniana; e infine per l’Europa, da Jerevan, Suor Benedetta Carugati, della Congregazione delle Missionarie della Carità di Madre Teresa di Calcutta. Mancavano, certamente, i sacerdoti italiani che in tutto il mondo affiancano i nostri connazionali: circa 500 in altrettante Missioni cattoliche Italiane nel Mondo.

Le sfide della migrazione: una riflessione a Torino

28 Ottobre 2021 - Torino - Gli stranieri in Italia diminuiscono, ma i toni allarmistici continuano, mentre nessuno pensa alle migliaia di emigrati italiani: Sergio Durando, direttore dell’Ufficio Migrantes di Torino in un incontro a Pino Torinese ha tracciato le linee del fenomeno migratorio in Italia alla luce del Rapporto Immigrazione Caritas Italiana e Fondazione Migrantes. C’è emozione nelle parole del parroco don Mimmo Mitolo nell’introdurre la prima serata di nuovo nel teatro parrocchiale dopo la pandemia: è mercoledì 20 ottobre e a Pino Torinese l’Azione Cattolica, il Volontariato Vincenziano e il gruppo scout cittadino hanno invitato Sergio Durando a parlare delle sfide della migrazione. «Quest’anno gli immigrati residenti in Italia sono diminuiti di 300 mila unità: un fatto nuovissimo che non accadeva da moltissimi anni». Il direttore Migrantes focalizza l’attenzione sui numeri: il calo di immigrati nel nostro Paese fa riflettere, anche se non bisogna considerare in maniera acritica il numero assoluto. Nella diminuzione di stranieri rispetto agli anni precedenti bisogna infatti contare chi nel frattempo è diventato italiano assumendo la cittadinanza e chi è deceduto, senza dimenticare le vittime della pandemia. «In ogni caso il numero complessivo è diminuito, così come gli sbarchi in Sicilia da anni non sono più i grandi numeri del 2015 – 2016», argomenta il direttore Migrantes di Torino: «Questo ci fa pensare da un lato all’attenzione mediatica, che continua ad essere spesso una narrazione di emergenza, dall’altro all’attrattività del nostro Paese: è indubbio che tra questi numeri ci sono migliaia di persone straniere che hanno deciso di andarsene dall’Italia». Durando ha poi portato a riflettere sul calo demografico in corso nel Paese a causa della bassa natalità: per la prima volta quest’anno la popolazione straniera non compensa la diminuzione degli Italiani, in quella che viene considerata la più grave crisi demografica dal dopoguerra. In tutto ciò si inserisce, con scarsa attenzione da parte dei mezzi di informazione, il fenomeno degli italiani che emigrano: «Tutti gli anni come Fondazione Migrantes pubblichiamo il ‘Rapporto Italiani nel mondo’, ma se ne parla pochissimo eppure dovremmo rifletterci: si tratta del futuro dell’Italia». Citando dal «XXX Rapporto Immigrazione Caritas Migrantes» appena uscito, Durando evidenzia l’effetto negativo della pandemia sulla situazione della povertà: il 26% della popolazione straniera in Italia vive sotto la soglia della povertà, contro il 6% di quella italiana e i poveri stranieri sono tendenzialmente più giovani. «È molto negativo anche il ritardo sulla vaccinazione della popolazione straniera rispetto a quella italiana: sono effetti di una politica che nette in concorrenza i poveri facendo crescere la conflittualità sociale». Di fronte ad un quadro così complesso dalla platea emerge subito spontanea la domanda: che fare? Come si può impegnare ognuno di noi per contribuire a questa sfida del nostro tempo? «A livello istituzionale occorrono investimenti seri nei Paesi in difficoltà», risponde Durando, «servono corridoi umanitari e sistemi di accoglienza efficaci. Ognuno di noi, oltre a mettersi a servizio nel volontariato, può impegnarsi per costruire una società che sia davvero accogliente a tutti i livelli e non solo nei confronti degli stranieri: serve una cultura dell’accoglienza reciproca». (Simone Garbero – La Voce e il Tempo)      

“Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro”: seconda puntata oggi su Radio Mater

26 Ottobre 2021 - «Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro» è il titolo di una trasmissione mensile – in diretta su Radio Mater dalle ore 17.30 alle ore 18.30, l’ultimo martedì di ogni mese – nata per presentare alcune Missioni cattoliche italiane, soprattutto europee. Esse, sono animate da circa 700 operatori tra laici ed laiche, consacrati e non, sacerdoti diocesani e religiosi e religiose. Lo spazio radiofonico di ottobre, questa sera, ospiterà la testimonianza della Comunità cattolica italiana che vive nella Svizzera tedesca. Si racconteranno: don Carlo De Stasio, Coordinatore Nazionale delle Missioni Cattoliche Italiane in Svizzera e i coniugi Chiara e Oreste Concepito, entrambi ingegneri, residenti all’estero da una ventina di anni. Nella introduzione – di Massimo Pavanello, sacerdote della diocesi di Milano – si accennerà pure alla questione linguistica. Con focus sulla preghiera nella lingua madre, l’idioma preferito dagli emigrati per esprimere la propria spiritualità. Lo si farà, riprendendo un paragrafo, espressamente dedicato al tema, presente nel Rapporto Italiani nel mondo 2020, curato della Fondazione Migrantes, consulente della trasmissione radio.

Migrantes: il prossimo 9 novembre la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo 2021

25 Ottobre 2021 - Roma – Martedì 9 novembre, alle ore 10, sarà presentato a Roma, presso l’Auditorium V. Bachelet del TH Roma Carpegna Palace (via Aurelia, 481, Fermata Cornelia Metropolitana A), il Rapporto Italiani nel Mondo 2021 della Fondazione Migrantes. Giunto alla XVI edizione, questo progetto della Chiesa italiana ha coinvolto anche quest'anno diversi autori dall’Italia e dall’estero misurandosi con la crisi pandemica che ha coinvolto anche la mobilità degli italiani e la vita dei nostri connazionali residenti all’estero. L’incontro si terrà in presenza - solo dietro iscrizione - nel rispetto della normativa sanitaria vigente. Sarà comunque possibile seguire la presentazione in diretta streaming, sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della Conferenza Episcopale Italiana.    

Mci Mosca: un concerto ha aperto l’anno pastorale

22 Ottobre 2021 - Mosca -  Nei giorni scorsi si è svolto il concerto di canzoni tradizionali napoletane e romanze russe che ha segnato l’inizio dell’Anno Pastorale 2021/2022 dei Cattolici Italiani a Mosca. Il tema che ha accompagnato e che accompagnerà gli incontri che saranno proposte durante quest’Anno Pastorale è: “Costruire luoghi in cui coltivare l’immagine vera dell’uomo”. Il concerto e gli altri eventi che saranno presentati nell’arco dell’anno, non hanno lo scopo di organizzare la vita della Comunità, ma quello di "sostenerci e aiutarci affichè la nostra amicizia possa essere già ora un luogo in cui camminare nella continua scoperta del nostro vero volto umano, luogo aperto a tutti coloro che desiderano abitarlo", dice don Giampiero Caruso, responsabile della Missione Cattolica Italiana di Mosca. Il concerto ha voluto essere un esempio chiaro che mostri come "il bel canto esprima aspetti dell’umano, identici in ogni uomo di ogni razza e di ogni cultura. Non a caso il repertorio del concerto, romanze russe e canti della tradizione napoletana, in un modo cosi’ bello, solare e drammatico, nel profondo esprimono un anima comune: la stessa passione e la stessa nostalgia che rappresenta e testimonia la nostra comune origine. E’ significativo notare come tra i due tipi di canzoni esista una incredibile similarità della melodia tanto da annullare le distanze geografiche; casuale non è stato neppure l’accompagnamento del violino e della chitarra in quanto si tratta di canzoni nate come serenate". Don Giampiero ha aperto il concerto con una introduzione di presentazione dell’Anno Pastorale ed al termine del concerto tenuto dal Gruppo Musicale russo 12 Note, intervallato con la partecipazione di Roberto Cardillo e Davide De Gregorio, un buffet ha salutato ed offerto un momento di comunione ai partecipanti. Il prossimo evento si terrà il pomeriggio del 4 dicembre 2021.

Italiani nel mondo: una radio a Londra

21 Ottobre 2021 - Londra - “London ONE radio” è l’unica emittente radiofonica italiana in Regno Unito con sede a Londra. L'emittente è ormai da anni un punto di riferimento per gli italiani che vivono in questo Paese. Essendo una radio in streaming può essere ascoltata ovunque: sul sito web londononeradio.com, sull’App dedicata, su dispositivi digitali (Amazon Alexa, per esempio) e anche in macchina con Carplay e Amazon Echo auto. La novità è che London ONE radio può essere guardata su SKY UK al canale 191, dove trasmette ogni giovedì.  London ONE radio oltre a fornire servizio pubblico, è una radio che vuole intrattenere il pubblico con interviste esclusive. Da Tiziano Ferro a Giovanni Allevi, da Andrea Bocelli a Luca Parmitano, passando per Al Bano, Rovazzi, Oliviero Toscani e tanti altri: sono solo alcune delle grandi stelle della musica, dello spettacolo e della cultura italiana protagonisti di dialoghi esclusivi e racconti inediti nel corso del 2020. “La nostra radio è diventata una seconda casa per gli ascoltatori interessati ai nostri talk con ospiti d’eccezione, diventando il punto focale della comunità italiana a Londra – commenta Phil Baglini, direttore di London One Radio, che aggiunge: “Per questo 2021, appena iniziato, il nostro scopo è di essere anche di supporto agli artisti italiani che vogliono, nonostante la brexit, farsi conoscere in U.K.”. La radio vuole affrontare le sfide del futuro e i cambiamenti necessari per supportare all’estero tutta la musica italiana: “Emergenza sanitaria permettendo, l’idea è quella di organizzare concerti in Inghilterra e Italia” conclude Baglini.    

Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro: la seconda puntata dedicata agli italiani in Svizzera

19 Ottobre 2021 - Roma - Martedì 26 ottobre 2021, andrà in onda la seconda puntata de «Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro». La trasmissione - in diretta su Radio Mater dalle ore 17.30 alle ore 18.30, l’ultimo martedì di ogni mese - presenta alcune Missioni cattoliche italiane, soprattutto europee. Esse, sono animate da circa 700 operatori (laici/laiche consacrati e non, sacerdoti diocesani e religiosi, suore). Lo spazio radiofonico di ottobre, ospiterà la testimonianza della Comunità cattolica italiana che vive nella Svizzera tedesca. Si racconteranno: don Carlo De Stasio, Coordinatore Nazionale delle Missioni Cattoliche Italiane in Svizzera e i coniugi Chiara e Oreste Concepito, entrambi ingegneri, residenti all’estero da una ventina di anni. Nella introduzione - di Massimo Pavanello, sacerdote della diocesi di Milano, ideatore e conduttore della trasmissione - si accennerà pure alla questione linguistica. Con focus sulla preghiera nella lingua madre, l’idioma preferito dagli emigrati per esprimere la propria spiritualità. Lo si farà, riprendendo un paragrafo, espressamente dedicato al tema, presente nel Rapporto Italiani nel mondo 2020, curato della Fondazione Migrantes, consulente della trasmissione radio. La riflessione può essere considerata un piccolo spin off della XXI edizione della settimana della lingua italiana nel mondo - dal titolo: “Dante, l’italiano” - che si conclude il 24 ottobre. L’iniziativa è nata nel 2001, da un’intesa tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’Accademia della Crusca. Successivamente si è aggiunta la Confederazione Svizzera, Paese in cui l’italiano è una delle lingue ufficiali. La trasmissione può essere ascoltata - in Italia - attraverso la radio o la televisione. In tutto il mondo, scaricando la app dedicata; oppure, all’indirizzo internet   https://www.radiomater.org/it/streaming.htm