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Istat: migrazioni bloccate dalla pandemia
Istat: crollano i movimenti migratori
Istat: peggiorano le condizioni di famiglie sia con stranieri sia di soli italiani
Roma - Peggiorano le condizioni di famiglie sia con stranieri sia di soli italiani. Lo sottolinea l'Istat nel report sulle "stime preliminari povertà assoluta e elle spese per consumi". Nel 2020, l’incidenza di povertà assoluta passa dal 4,9% al 6,0% tra le famiglie composte solamente da italiani, dal 22,0% al 25,7% tra quelle con stranieri, che conoscono una diffusione del fenomeno molto più rilevante e tornano ai livelli del 2018. Tuttavia, tra il 2019 e il 2020 si riduce la quota di famiglie con stranieri sul totale delle famiglie povere, passando da oltre il 30% al 28,7% (più del 31% nel 2018). Questo seppur limitato cambiamento strutturale si può imputare al considerevole incremento di famiglie povere composte solamente da italiani che rappresentano circa l’80% delle 335mila famiglie in più che si contano nel nostro Paese nel 2020.
Istat: più sposi stranieri al Centro e al Nord
Istat: quasi due matrimoni su 10 con almeno uno sposo straniero
Istat: mobilità e migrazioni in forte flessione nelle fasi di lockdown per Covid-19
Istat: un italiano emigrato su quattro ha almeno la laurea
Istat: record di trasferimenti degli italiani verso il Regno Unito
Istat: in aumento i cittadini italiani che lasciano il Paese
Istat: rumeni e cinesi scelgono spesso nomi italiani
Istat: Si riduce il contributo alla natalità dei cittadini stranieri
Istat: invecchiamento della popolazione residente in Italia rallentato dalla presenza di stranieri più giovani
Roma - “La più giovane struttura per età della popolazione straniera rallenta il processo di invecchiamento della popolazione residente in Italia”. È quanto certifica l’Istat, diffondendo i dati definitivi 2018 e 2019 del “Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni”.
L’età media degli stranieri è più bassa di 11,5 anni rispetto a quella degli italiani (34,7 anni contro 46,2 anni nel 2019). Anche il numero di persone che raggiungono l’età da lavoro è superiore rispetto a coloro che stanno per ritirarsi dal lavoro. A beneficiare della più giovane struttura per età degli stranieri sono soprattutto le due ripartizioni del Nord Italia dove si registrano i più bassi valori dell’età media e dell’indice di vecchiaia, nonché le percentuali più alte di bambini in età 0-4 anni (circa il 7%).
Stando ai dati diffusi, la struttura per genere della popolazione residente in Italia si caratterizza per una maggiore presenza di donne. Nel 2019 le donne sono 30.591.392 – il 51,3% del totale – e superano gli uomini di 1.541.296 unità. Anche tra gli stranieri prevalgono di poco le donne. Il genere non costituisce un elemento di differenziazione tra italiani e stranieri, in quanto in entrambi i casi le donne prevalgono, pressoché della medesima entità (51,7% nella popolazione straniera e 51,2% per quella italiana).