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Papa: in Piazza S.Pietro inaugura statua migranti

29 Settembre 2019 -

Città del Vaticano - Papa Francesco al termine della messa per la 105/a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato e della recita dell’Angelus, ha inaugurato una statua in bronzo che raffigura un barcone con numerosi migranti di varie provenienze e periodi storici.

Terminata la messa il papa ha prima salutato i cardinali, i vescovi e i sacerdoti presenti (tra questi molti coordinatiori eetnici in Italia r qualche missionario con gli italiani all’estero) e poi, salito sulla ’papamobile’ scoperta ha raggiunto il  Colonnato berniniano sulla parte sinistra della piazza. Qui ad accoglierlo c’erano tra gli altri i sottosegretari alla Sezione Migranti e Rifugiati, il neo-cardinale Michael Czerny e padre Fabio Baggio, il  prefetto del Dicastero per lo Sviluppo umano integrale, card. Peter Turkson e il  presidente del Governatorato, card. Giuseppe Bertello. Il Pontefice, prima di risalire sulla  “papamobile”, si intrattenuto  con l’autore dell’opera, lo scultore canadese Timothy Schmalz, che ha tra l’altro realizzato anche lo ’Homeless Jesus’ che si trova in Vaticano, presso l’Elemosineria apostolica. (R.I.)

 

Card. Bassetti: la Chiesa italiana, attraverso Caritas e Migrantes cerca di dar corpo al Vangelo della carità e della gioia.

29 Settembre 2019 - Città del Vaticano – “Questa piazza vivace e colorata ha raccolto gente di ogni dove, unita nello spirito di lode al Signore, padre di tutta l’umanità. La fede e la potenza del risorto ci fanno sentire fratelli e ci spingono ad amare a tutti, come Lui ci ha amati e ha dato se stesso per noi. La Chiesa che è in Italia si sente interpellata dal mondo delle migrazioni”. E’ quanto ha detto il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana salutando, questa mattina, Papa Francesco al termine della celebrazione eucaristica in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato e ringraziandolo per “questa celebrazione che ha unito intorno all’altare uomini e donne di ogni luogo e di ogni razza. Milioni di donne, uomini giovani e anziani ogni anno lasciano la propria terra in cerca di una vita migliore, di un luogo di pace o di progresso dove poter trovare rifugio e dignità. Si tratta – ha detto il cardinale Bassetti - di un vasto movimento di popoli tormentati dalla violenza, dalla fame, dalla disperazione, che cerca aiuto presso i paesi più ricchi e capaci. Essi stendono la mano come il povero Lazzaro, chiedendo almeno le briciole del pane per sfamarsi. Ma il ricco epulone della parabola non vuole vedere né sentire, la sua ricchezza lo ha reso povero di sentimento e gli ha inaridito il cuore. Egli non vuol condividere con altri le sue ricchezze e la prosperità la considera cosa privata. Ma il Signore, con la sua Parola e il suo esempio di amore, ci invita ad essere solidali, a non assecondare le ingiustizie e l’empietà. I poveri che bussano alla nostra porta, i migranti che cercano una vita migliore sono il nostro prossimo nel bisogno”. “La mensa condivisa è compassione, amore, gioia. In questa eucaristia abbiamo condiviso il sacramento che ci fa figli e ci rende fratelli. Grazie, Santo Padre – ha concluso il presidente della Cei - per il suo esempio e la forza della sua parola. La Chiesa italiana, attraverso Caritas e Migrantes cerca di dar corpo al Vangelo della carità e della gioia. Preghiamo ogni giorno per lei e la sosteniamo con il nostro affetto. Pregano per lei i poveri da noi accolti, la cui voce sale al Cielo con maggior vigore”. Al termine al Papa è stato consegnata una copia del Rapporto Immigrazione di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes. (R.Iaria)

Papa Francesco: non rimanere indifferenti di fronte al disprezzo e alla discriminazione

29 Settembre 2019 - Città del Vaticano – “Come cristiani non possiamo essere indifferenti di fronte al dramma delle vecchie e nuove povertà, delle solitudini più buie, del disprezzo e della discriminazione di chi non appartiene al “nostro” gruppo. Non possiamo rimanere insensibili, con il cuore anestetizzato, di fronte alla miseria di tanti innocenti. Non possiamo non piangere. Non possiamo non reagire”. Lo ha detto Papa Francesco questa mattina nell’omelia della celebrazione presieduta in Piazza San Pietro in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Per il Papa”se vogliamo essere uomini e donne di Dio, come chiede San Paolo a Timoteo, dobbiamo «conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento» (1Tm 6,14); e il comandamento è amare Dio e amare il prossimo. Non si possono separare! E amare il prossimo come sé stessi vuol dire anche impegnarsi seriamente per costruire un mondo più giusto, dove tutti abbiano accesso ai beni della terra, dove tutti abbiano la possibilità di realizzarsi come persone e come famiglie, dove a tutti siano garantiti i diritti fondamentali e la dignità”. Amare il prossimo – ha quindi spiegato Papa Francesco - significa “sentire compassione per la sofferenza dei fratelli e delle sorelle, avvicinarsi, toccare le loro piaghe, condividere le loro storie, per manifestare concretamente la tenerezza di Dio nei loro confronti. Significa farsi prossimi di tutti i viandanti malmenati e abbandonati sulle strade del mondo, per lenire le loro ferite e portarli al più vicino luogo di accoglienza, dove si possa provvedere ai loro bisogni. Questo santo comandamento Dio l’ha dato al suo popolo, e l’ha sigillato col sangue del suo Figlio Gesù, perché sia fonte di benedizione per tutta l’umanità. Perché insieme possiamo impegnarci nella costruzione della famiglia umana secondo il progetto originario, rivelato in Gesù Cristo: tutti fratelli, figli dell’unico Padre”. Il papa, commentando le Scritture di questa domenica Ghana quindi sottolineato che “dobbiamo avere un’attenzione particolare verso i forestieri, come pure per le vedove, gli orfani e tutti gli scartati dei nostri giorni” ed ha ricordato come il suo messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato ripete come un ritornello il tema: “Non si tratta solo di migranti”: “ed è vero: non si tratta solo di forestieri, si tratta di tutti gli abitanti delle periferie esistenziali che, assieme ai migranti e ai rifugiati, sono vittime della cultura dello scarto. Il Signore ci chiede di mettere in pratica la carità nei loro confronti; ci chiede di restaurare la loro umanità, assieme alla nostra, senza escludere nessuno, senza lasciare fuori nessuno. Ma, contemporaneamente all’esercizio della carità, il Signore ci chiede di riflettere sulle ingiustizie che generano esclusione, in particolare sui privilegi di pochi che, per essere conservati, vanno a scapito di molti”. Papa Francesco ha quindi affidato”all’amore materno di Maria, Madonna della Strada, delle tante strade dolorose, i migranti e i rifugiati, assieme agli abitanti delle periferie del mondo e a coloro che si fanno loro compagni di viaggio”. (Raffaele Iaria)

GMMR: durante la celebrazione con Papa Francesco l’incenso della comunità etiopica

29 Settembre 2019 - Città del Vaticano - Durante la liturgia di questa mattina per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato in Piazza San Pietro, viene bruciato l’incenso. Un incenso originario dell'Etiopia meridionale, dal campo profughi di Bokolmanyo, dove convivono 40.000 rifugiati e le comunità ospitanti che stanno recuperando una tradizione antica di 600 anni di raccolta di un incenso di alta qualità. Attraverso questo mestiere, i rifugiati si guadagnano da vivere, diventando autosufficienti e meno dipendenti dall’assistenza. Questo incenso ci ricorda che anche i rifugiati possono prosperare, non solo sopravvivere. L’incenso è stato donato al Papa dal Principe Jaime de Bourbon de Parme, già Ambasciatore dei Paesi Bassi presso la Santa Sede, attualmente collabora con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati).

GMMR: in Vaticano una statua raffigurante una zattera di migranti

29 Settembre 2019 - Città del Vaticano - Al termine della liturgia presieduta dal papa per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato sarà scoperta una statua in bronzo raffigurante una zattera di migranti, opera dell’artista canadese Timothy Schmalz, che sarà collocata in Vaticano. Durante la celebrazione, da poco iniziata, canti nelle lingue dei Paesi di provenienza dei migranti mentre al momento dell’Offertorio i doni al Papa saranno portati, oltre che da una famiglia italiana, da una famiglia nigeriana, una siriana, una filippina e una slovacca. "Vi invito a partecipare a questa celebrazione per esprimere anche con la preghiera la nostra vicinanza ai migranti e rifugiati del mondo intero", aveva detto papa Francesco domenica scorsa al termine dell’Angelus. (R.I.)

GMMR in Portogallo: è possibile vivere l’accoglienza

29 Settembre 2019 - Lisbona – Le comunità cristiane hanno l'obbligo di dimostrare che è "possibile vivere l'accoglienza, la protezione, l'integrazione e la promozione" con rifugiati e migranti. Lo afferma Eugenia Quaresma, direttrice dell'Opera Cattolica Portoghese di Migrazioni (OCPM), rimarcando: “Il primo appello è alle nostre comunità. Abbiamo un mandato evangelico che invita ad accogliere, che parla di protezione, che ci dice che in ogni nazione ci sono discepoli di Cristo per adempiere questo mandato”. La direttrice, riferisce l’agenzia Fides, ha parlato della prossima celebrazione della Giornata Mondiale dei migranti e dei rifugiati, che la Chiesa cattolica ricorda questa domenica 29 settembre. La direttrice dell'OCPM afferma che "nel prendersi cura dei migranti e dei rifugiati, ogni persona si prende cura anche di se stessa, delle sue paure, perché conoscendo cosa spaventa e superando queste paure, se riesce a promuovere l'incontro e l'accettazione". La donna sottolinea il "forte richiamo" sul modo in cui "la società vive l'umanità" e come "l'accento è posto sullo sfruttamento umano", sulla tratta di esseri umani e "sulla responsabilità di ogni persona, non solo del cittadino, dei consumatori, ma anche delle aziende e di tutti”. Papa Francesco ha scelto il tema "Non si tratta solo di migranti" e il sottotitolo "riguarda anche le nostre paure" per la 105a Giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati. “Il tema è molto bello, anche a causa del modo pedagogico in cui ci è stato presentato, parte del messaggio biblico. Poi c'è un messaggio del magistero e quindi esempi pratici di come la Parola può essere messa in pratica nella vita di tutti i giorni", conclude Eugenia Quaresma. Secondo gli ultimi dati pubblicati dalle Nazioni Unite, in Portogallo ci sono 880.188 immigrati, che rappresentano l'8,55% della popolazione del Portogallo. L'immigrazione femminile è più elevata rispetto agli uomini, con 469.533 donne, che rappresentano il 53,34% degli immigrati totali, rispetto ai 410.655 immigrati maschi, che sono il 46,65%. Guardando la classifica della presenza di immigrati, il Portogallo è il 64° paese al mondo in percentuale. I principali paesi di origine degli immigrati presenti in Portogallo sono Angola, 18,19%, Brasile, 15,62% e Francia, 10,57%.  

Diocesi di Cefalù: un posto a tavola nella GMMR

29 Settembre 2019 -
Cefalù - La Diocesi di Cefalù si prepara a celebrare con un gesto forte la “Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato” che quest’anno ha come tema “Non si tratta solo di migranti”. Un segno tangibile viene chiesto per domani, domenica 29 settembre, alle famiglie della diocesi: accogliere nelle proprie case e invitare alla propria tavola un fratello immigrato, ospite dei centri di accoglienza  del territorio, seguendo l’invito di Papa Francesco.“La risposta alla sfida posta dalle migrazioni contemporanee si può riassumere in quattro verbi: accogliere, proteggere, promuovere e integrare” si legge infatti nel messaggio del Papa per la giornata mondiale giunta alla sua 105° edizione. Anche il vescovo di Cefalù, mons. Giuseppe Marciante esorta tutti all’impegno. “Non lasciamoci travolgere dall’odio, dal populismo e dalla paura dell’altro. La luce del Cristo trasfigurato – ha detto mons. Marciante il 6 agosto scorso nel suo discorso alla Città di Cefalù e alla Chiesa cefaludese – faccia nascere o rafforzi in noi la mentalità dell’accoglienza e dell’integrazione, ci spinga a un forte rinnovamento interiore che ci allontani dal vedere nel fratello immigrato un peso da portare”. L’iniziativa “Apriamo i porti e spalanchiamo le porte delle case. Aggiungi un posto alla tua tavola per un nostro fratello immigrato” è la proposta che il Servizio Pastorale Missionario Cooperazione tra le Chiese e Migrantes, la Caritas diocesana e il Servizio Pastorale Famiglia fanno alle famiglie e alle parrocchie chiedendo loro di “rendersi segno evidente di accoglienza verso gli ultimi, testimonianza diretta di una Chiesa che “impara a capire come gli ‘scarti’ diventino pietra angolare”.

USMI Sicilia: per la GMMR convegno su “la diversità: risorsa o problema? “

28 Settembre 2019 - Siracusa - In occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato le suore di Sicilia si radunano domani, 29 settembre, a Siracusa presso il santuario Madonna delle lacrime per riflettere sul tema indicato da papa Francesco: “Non si tratta solo di migranti”.  Relatore sarà p. Tommaso Guadagno, dell’ordine dei Gesuiti. Il Papa mette al centro migranti e rifugiati ma parla anche a ciascuno e di noi, del nostro essere, dei nostri limiti e delle grandi potenzialità che abbiamo nel riscoprirci fratelli nell’accoglienza e nella solidarietà con chi si mette in viaggio in cerca di pace e giustizia. Non si tratta solo di migranti, si tratta di carità e dovere verso gli uomini e le donne di ogni luogo, si tratta delle nostra umanità, si tratta della sopravvivenza. La giornata si articolerà in due momenti: in mattinata, a cura dell’ufficio pastorale e comunicazione USMI regionale Sicilia con la coordinazione di Suor Angelina Preci, delle Suore Scalabriniane delega regionale della pastorale migratoria, si terra un incontro di messa a fuoco e confronto sul tema della diversità. Nel pomeriggio unitamente al ufficio Migrantes della Diocesi di Siracusa organizzeremo la Festa dei Popoli. Ci raduneremo dinnanzi alla casa del pianto in via Delli orti e in corteo, sventolando le bandiere di ogni nazione raggiungeremo il parco del Santuario Madonna delle Lacrime. Questa momento di festa, tenendo sempre al centro il messaggio del papa Francesco sarà rallegrato da musica canti e balli, per sottolineare con gioia la bellezza delle diversità, e la appartenenza ad un’unica grande umanità. (sr. Angelina Preci)

GMMR: a Padova Opening Day dell’esperienza “Aggiungi un posto a tavola”

28 Settembre 2019 - Padova – “Non si tratta solo di migranti”. È questo il tema, voluto da papa Francesco, per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che la Chiesa celebra domani, domenica 29 settembre 2019. La Pastorale Migrantes della Diocesi di Padova invita a celebrare la giornata nelle varie comunità parrocchiali, o di partecipare alla celebrazione eucaristica che si terrà alle ore 10.30, al Tempio della Pace a Padova. Al termine della messa seguirà un incontro conviviale che vedrà la partecipazione delle comunità cattoliche di origine italiana, africana francofona, cinese, filippina, indiana, ispanoamericana, romena di rito latino e di rito bizantino, srilankese e ucrania. “Attualmente – ricorda don Elia Ferro, della Pastorale Migrantes di Padova – la popolazione migrante, residente ormai da tempo sul territorio diocesano (più di 110 mila persone), sta vivendo, come molti di noi, un momento molto difficile, per la mancanza di certezza nel futuro. Molti lavoratori stanno cercando lavoro altrove (Belgio, Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti). Altri tornano al paese d’origine dislocando così la famiglia che da poco si era ricongiunta”. Per conoscere meglio i numeri, le comunità immigrate attive in diocesi e le attività della Migrantes si veda http://www.migrantes.diocesipadova.it/

Scalabriniane: GMMR quest’anno ha un peso maggiore in occasione del Sinodo Panamazzonico

28 Settembre 2019 - Roma - “Il valore che ha oggi la Giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati è speciale per il mondo intero. Il titolo della Giornata è ‘non si tratta solo di migranti’, ma questo evento avviene alla vigilia del Sinodo Panamazzonico, un momento in cui la Chiesa si raccoglie attorno a un’area del mondo così importante per il pianeta, per la sua biodiversità,  perché lì ora ci sono nuove frontiere che vedono passare i migranti. Ma allo stesso tempo, è un'area  resa fragile dagli egoismi e dagli interessi di quegli uomini che non riconoscono il creato come dono da custodire”. Lo dice in una nota suor Neusa de Fatima Mariano, superiora generale delle suore missionarie scalabriniane, congregazione che sin dalla sua fondazione si occupa proprio di assistenza ai migranti, in riferimento alla Giornata mondiale per i migranti e i rifugiati di domani 29 settembre. “Il nostro pensiero e le nostre preghiere vanno a tutti i migranti del mondo, ma quest’anno in special modo a quelli delle carovane del centro America e a coloro che attraversano il confine tra Venezuela e Brasile. Oltre a loro, pensiamo alle persone che vivono nei diversi confini tra Bolivia, Perù, Ecuador, Colombia, Venezuela, Guyana, dove in modo naturale vivono legami di solidarietà, di fraternità e di interculturalità; vivono in quel polmone di verde che a noi piace pensare essere il polmone che può dare respiro per una nuova speranza, prosegue la religiosa sottolineando che “invece di far abbattere gli alberi la politica dovrebbe distruggere i suoi stessi muri: ostacoli al dialogo e a una vita di pace e serenità”.

Mons. Felicolo: la mobilitazione della Chiesa di Roma per la GMMR

28 Settembre 2019 - Roma – “Sarà una giornata di festa e ci stiamo mobilitando per stringerci intorno al Papa che non perde occasione per dimostrare vicinanza e sostegno verso tutta la realtà del mondo migrante. I migranti avvertono questa attenzione e per questo sono molto legati a Francesco”. Lo dice il direttore Migrantes di Roma, mons. Pierpaolo Felicolo, parlando della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si svolgerà domenica 29 settembre con una celebrazione in Piazza San Pietro presieduta dal Papa. Mons. Felicolo sottolinea che “l’accoglienza deve necessariamente riguardare tutta l’Europa e non soltanto l’Italia. Non è possibile lasciare in condizioni precarie in mezzo al mare gente che fugge proprio da violenze e miseria. Siamo chiamati a cercare una  soluzione tutti insieme”. L’attività dell’ufficio migrantes della diocesi del papa è molto attivo durante l’anno a fianco delle comunità etniche che “abitano” la città di Roma. Molte le iniziative di integraizone come la la Festa dei Popoli, che il prossimo anno vedrà il coinvolgimento delle prefetture che inviteranno i migranti nella veglia di Pentecoste “per consolidare il cammino d’integrazione e di conoscenza reciproca”.

Don De Robertis: non si tratta solo di Migranti (persone, non aggettivi)

28 Settembre 2019 - Roma – Domani, domenica 29 settembre, si celebrerà in Italia e in tutto il mondo la Giornata del migrante e del rifugiato. Il tema scelto quest’anno da papa Francesco per il suo messaggio –. Non si tratta solo di migranti – ci invita a riflessioni stringenti. Anzitutto ci ricorda, come più volte aveva già fatto il Santo Padre in questo 2019, che nessun essere umano può essere ridotto a un aggettivo: «Migranti è un aggettivo, le persone sono sostantivi». Essi sono uomini, donne, bambini, padri, madri e sposi, portatori di molteplici storie, interessi e ricchezze come ciascuno di noi. In secondo luogo, il Papa vuole dirci che nella posizione che assumiamo verso il forestiero non è in gioco solo il “loro” destino, ma anche il “nostro”: «L’atteggiamento nei loro confronti rappresenta un campanello d’allarme che avvisa del declino morale a cui si va incontro se si continua a concedere terreno alla “cultura dello scarto”. Infatti, su questa via, ogni soggetto che non rientra nei canoni del benessere fisico, psichico e sociale diventa a rischio di emarginazione e di esclusione». Forse non è un caso che in questi ultimi anni in Italia abbiamo visto crescere l’ostilità verso le persone straniere, l’indifferenza di fronte al dramma di quanti cercano di raggiungere le nostre coste, e insieme la litigiosità, la solitudine e la violenza presenti nella nostra società. Veramente, come scrive ancora il Papa nel suo messaggio, «la presenza dei migranti e dei rifugiati – come, in generale, delle persone vulnerabili – rappresenta oggi un invito a recuperare alcune dimensioni essenziali della nostra esistenza cristiana e della nostra umanità, che rischiano di assopirsi in un tenore di vita ricco di comodità». Infine, non si tratta solo di migranti perché è della stessa presenza viva di Cristo nella nostra società che si tratta, che non è assicurata dalla presenza dei crocifissi o di altri simboli religiosi, ma dallo spazio che facciamo a coloro con cui ha voluto identificarsi: abbracciare o respingere il forestiero, la persona vulnerabile, significa abbracciare o respingere Cristo, così come leggiamo nel Vangelo e vediamo nella vita dei santi. Domani, 29 settembre, piazza San Pietro si riempirà di gente di ogni parte del mondo, con i suoi colori, i suoi canti, le sue lingue, le sue danze. Sarà una occasione unica per incontrarci. Sarà una immagine di quella Italia bella che vogliamo costruire e che già esiste, dove le differenze non sono temute ma accolte come una ricchezza, e insieme composte a formare un’unica sinfonia, una costruzione comune. A questa celebrazione siete invitati anche tutti voi, nelle vostre città o in piazza San Pietro, perché... non si tratta solo di migranti.    

Migrantes Messina: le iniziativa della GMMR

26 Settembre 2019 - Messina -In occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, la Migrantes della diocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela promuove domenica 29 settembre 2019 alle ore 16.30, in piazza Unione Europea (piazza del Municipio) la “Marcia delle Genti”, percorso inserito nell’iniziativa “Global Solidarity Walk”. “Raggiungeremo piazza Duomo con tappe di riflessione sul Messaggio che, in occasione della GMMR, Papa Francesco ha consegnato alla Chiesa universale”, spiega il direttore Santino Tornesi. A seguire, alle ore 18 in Cattedrale, Mons. Giovanni Accolla presiederà la S. Messa, durante la quale alcuni giovani migranti riceveranno il sacramento della Confermazione. “Non si tratta solo di migranti” è il titolo scelto da Papa Francesco per la Giornata: “Nella settimana che va dal 28 settembre al 5 ottobre abbiamo invitato le librerie cittadine ad allestire uno spazio con i volumi dedicati al tema delle migrazioni. L’iniziativa – spiega Tornesi - prende il nome di “Liberiamo una nuova narrazione”, nella consapevolezza che tante paure e discriminazioni nascono dalla non conoscenza e da un racconto falsato da chi, sulla pelle dei migranti, ricerca consenso attraverso strumentalizzazioni ed analisi faziose”. Diverse le libreria che hanno aderito all’invito.

GMMR: domenica 29 settembre la celebrazione con Papa Francesco in piazza San Pietro

26 Settembre 2019 - Roma -  “Non si tratta solo di migranti”: questo il tema scelto da Papa Francesco, per la prossima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebrerà domenica 29 settembre 2019. I migranti, e specialmente quelli più vulnerabili, ci aiutano a leggere i “segni dei tempi”: “attraverso di loro il Signore ci chiama a una conversione, a liberarci dagli esclusivismi, dall’indifferenza e dalla cultura dello scarto. Attraverso di loro il Signore ci invita a riappropriarci della nostra vita cristiana nella sua interezza e a contribuire, ciascuno secondo la propria vocazione, alla costruzione di un mondo sempre più rispondente al progetto di Dio”, scrive il pontefice nel messaggio per questa giornata.”: “attraverso di loro il Signore ci chiama a una conversione, a liberarci dagli esclusivismi, dall’indifferenza e dalla cultura dello scarto. Attraverso di loro il Signore ci invita a riappropriarci della nostra vita cristiana nella sua interezza e a contribuire, ciascuno secondo la propria vocazione, alla costruzione di un mondo sempre più rispondente al progetto di Dio”, scrive il pontefice nel messaggio per questa giornata. Quest’anno la celebrazione principale della Chiesa Italiana sarà presieduta da Papa Francesco in Piazza San Pietro alle ore 10.30. La Chiesa Italiana chiama a raccolta in Piazza san Pietro tutti i fedeli. In vista della giornata il Card. Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, ha inviato una lettera a tutti i vescovi italiani. “Sappiamo bene – scrive – quanto questo tema oggi sia spesso affrontato in maniera divisiva, persino nelle nostre comunità. Il fenomeno migratorio rischia di essere il capro espiatorio di paure e insicurezze, di un malessere sociale che ha cause ben diverse”. La Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato “riveste una valenza importante per tutti” scrive il porporato invitando i vescovi a partecipare alla messa che il Papa Francesco celebrerà in piazza San Pietro. “Un’occasione per stringerci a lui ed esprimergli la nostra gratitudine per il suo coraggioso magistero. Concretamente, se ognuna delle nostre Chiese inviasse a Roma un gruppo, contribuiremmo a offrire un segno di comunione attorno al successore di Pietro”. Per informazioni e biglietti per la S. Messa in Piazza San Pietro si prega di rivolgersi alla Fondazione Migrantes: segreteria.direzione@migrantes.it

Colombia: da ieri la settimana del Migrante e del Rifugiato

25 Settembre 2019 - Bogotà - Nel contesto della Settimana del Migrante e del Rifugiato, che viene celebrata dal 24 al 29 settembre, la Chiesa cattolica della Colombia ribadisce l’appello a “rispondere generosamente e saggiamente a questa situazione in cui vivono molte persone”. Richiamando i quattro verbi di Papa Francesco sulla realtà che migliaia di migranti e rifugiati vivono nel mondo, i Vescovi ricordano l'impegno cristiano di “accoglierli, proteggerli, promuoverli e integrarli”. Il tema della Settimana è desunto dal Messaggio del Papa per questa Giornata: “Non si tratta solo di migranti”. Nella nota della Conferenza Episcopale, riferisce l’agenzia Fides si ricorda che in Colombia la Settimana nazionale del Migrante viene celebrata da oltre 30 anni al fine di rendere visibili le realtà che vivono e devono affrontare le persone che si trovano in situazioni di vulnerabilità nella mobilità umana. Le principali questioni affrontate sono state l’accoglienza, lo sfollamento forzato, le vittime della tratta e i colombiani all'estero. Il Segretariato Nazionale della Pastorale Sociale quest'anno ha prodotto una serie di materiali per sostenere la celebrazione della Settimana nelle diverse giurisdizioni ecclesiastiche e regioni del Paese. Tra questi ci sono file audio con storie di migranti; immagini e frasi per i vari social network; una guida con tabelle statistiche, riflessioni sul tema della migrazione e sui luoghi comuni che non corrispondono alla realtà, indicazioni per lavori di gruppo… Si consiglia di utilizzare ciascuno degli input e pubblicare sempre con gli hashtag #SomosMigrantes e #SemanaDelMigrante. Anche l’Arcidiocesi di Bogotà sta vivendo questa Settimana con una serie di iniziative che si svolgono in zone diverse: laboratori sui diritti dei migranti, celebrazioni animate dai migranti, manifestazioni per valorizzare l’interscambio culturale, un forum sull’impegno della Chiesa cattolica colombiana per i migranti, condivisione delle esperienze di persone sfollate e migranti. Sabato 28 settembre le comunità accolte nei diversi centri per i migranti dell’arcidiocesi saranno protagoniste di un gesto di ringraziamento verso le comunità che li hanno accolti. Domenica 29, Giornata del Migrante, in tutta l’arcidiocesi si svolgerà la colletta per sostenere le attività a sostegno della popolazione più vulnerabile.  

GMMR: all’Istituto Cervi la storia di una ragazza proveniente dal Kosovo

25 Settembre 2019 - Reggio Emilia - Domenica 29 settembre, alle ore 16.00, presso la Biblioteca per ragazzi il Mappa Mondo, situata all’interno del Museo Cervi, a Gattanico (RE)  si terrà un evento in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Per tale occasione sarà presente Imeraj Bajselmani Kymete, oggi personaggio attivo nel reggiano in associazioni delle comunità kosovare e albanesi, che racconterà la sua storia di migrante: giunta in Italia nel 1995 inizialmente per motivi personali, si è poi ritrovata in fuga dalla guerra iniziata in Kosovo, dove si trovava ancora la sua famiglia. Un racconto per capire i motivi e i contesti da cui fuggono queste persone, un modo per comprendere come si è modificata la figura del migrante e la sua percezione nei nostri tempi. Un viaggio reso possibile anche grazie all’ausilio di letture dai libri presenti nella Biblioteca per ragazzi, inaugurata quest’anno, con un vasto catalogo di opere incentrate sui fenomeni storici, sociali e culturali del ‘900 e del nuovo Millennio.

GMMR: sabato convegno al Centro pastorale diocesano di Cremona e domenica Messa con il Vescovo

25 Settembre 2019 - Cremona - In occasione della 105esima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, dal titolo “Non si tratta solo di migranti”, gli Uffici pastorali Migrantes e Caritas della Diocesi di Cremona organizzano nella mattina di sabato 28 settembre, dalle 9, presso il Centro pastorale diocesano di Cremona (via Sant'Antonio del Fuoco 9A), un convegno diocesano che proporrà l’intervento dell'avvocato Lorenzo Trucco, presidente dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi). Il convegno è aperto a tutti e in special modo – spiega la diocesi -  a coloro che nelle comunità cristiane si occupano di accoglienza, integrazione e aiuto concreto in situazioni di precarietà, come la distribuzione di generi alimentari o abbigliamento. A seguire la testimonianza di alcuni rappresentanti delle parrocchie della diocesi di Cremona che vivono l’esperienza dell’accoglienza di profughi richiedenti asilo. “La cultura dominante del sospetto, la non chiarezza delle leggi, la difficoltà ad ammettere i nostri errori politico-amministrativi verso quei Paesi che stanno cercando di emergere e di avere una vita migliore, la non sempre facile via dell’integrazione (che non solo va proposta da parte nostra ma va anche accettata da parte di chi arriva) – afferma don Maurizio Ghilardi, incaricato diocesano Migrantes – corrono il rischio di farci interpretare la persona del migrante solo come elemento di disturbo per l’intera società. È vero, le fatiche da superare non sono poche, per tutte le parti in causa, ma l’opacità istituzionale, anche a livello europeo, non favorisce di certo quei processi che anche la Chiesa, insieme alle altre agenzie di accoglienza, insistentemente desidera progettare e realizzare, a beneficio di tutti”. Domenica 29 settembre, alle 16, presso la chiesa parrocchiale del Boschetto (Cremona), il vescovo, Mons.  Antonio Napolioni presiederà l’Eucaristia alla presenza delle comunità cattoliche straniere risiedenti sul territorio diocesano. Entrambi gli appuntamenti intendono offrire “una opportunità di riflessione e preghiera affinché in modo concreto i migranti possano trovare accoglienza, accompagnamento e integrazione nelle comunità cristiane”.  

GMMR: le celebrazioni nella diocesi di Cosenza-Bisignano

25 Settembre 2019 - Cosenza - Domenica 29 settembre anche nella diocesi di Cosenza-Bisignano si celebrerà la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. “Non si tratta solo di migranti”, il tema della Giornata: si tratta anche delle nostre paure; si tratta della carità; si tratta della nostra umanità; si tratta di non escludere nessuno; si tratta di mettere gli ultimi al primo posto; si tratta di tutte la persona, di tutte le persone; si tratta di costruire la città di Dio e dell’uomo. Questo il tema, il percorso e l’invito che Papa Francesco con il Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato ci rivolge e che, l’Ufficio Migrantes della diocesi calabrese ha inteso far proprio, organizzando momenti di incontro, preghiera e festa per far crescere la consapevolezza sulle opportunità e la responsabilità offerte dalle migrazioni che, come richiamato da Papa Francesco, sono oggi per i cristiani da leggere come un “segno dei tempi”. La Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2019, giunta ormai alla sua 105.ma edizione, costituisce certo una buona occasione per sensibilizzare le comunità sul fenomeno della migrazione, ma anche per invitare i migranti cattolici e le loro famiglie presenti nelle nostre parrocchie alla partecipazione della Santa Messa e della vita parrocchiale”, dice il direttore dell’Ufficio Migrantes diocesano, Pino Fabiano invitando i parroci e le comunità parrocchiali a celebrare domenica la giornata nello spirito del messaggio del Papa, prevedendo che nelle Celebrazioni Liturgiche sia prevista la partecipazione dei migranti e lo svolgimento della Colletta Obbligatoria  come segno di solidarietà e di fraternità universale. Le celebrazioni si apriranno Venerdì 27 Settembre alle ore 18.30 presso la Parrocchia San Nicola di Cosenza con l’incontro “Non si tratta solo di migranti” che avrà inizio con la presentazione del Messaggio del Papa e proseguirà con la presentazione del Documento “Siamo Figli della Luce” - Documento dell’Agesci - Zona Terra dei Bruzi e proiezione di Video sull’Accoglienza e si concluderà alle ore 20.00 con la presentazione della Campagna “Io Accolgo” con una marcia da Piazza dei Bruzi ed  un Flash Mob in Piazza XI Settembre. Domenica 29 Settembre alle ore 12.00 presso la Parrocchia di Loreto si svolgerà la Celebrazione Multietnica con la partecipazione attraverso letture, canti e preghiere dei sacerdoti e delle comunità migranti presenti in Diocesi. Nel pomeriggio alle ore 16 in Piazza Loreto conclusione con la Festa delle Migrazioni con canti, musica, danza e cucina dal mondo e l’esibizione della Band Multietnica Migrantes.