Tag: Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato

GMMR: le iniziative nella diocesi di Brescia

16 Settembre 2022 - Brescia - “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”: questo è il titolo della Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato che si festeggerà il prossimo 25 settembre. A Brescia, quest’anno, la formula sarà rinnovata. Non più una celebrazione in Cattedrale, ma tre appuntamenti frutto della comunione tra i rappresentanti delle comunità parrocchiali e di quelle etniche: la messa presieduta dal Vicario generale, mons. Gaetano Fontana, nella parrocchia di S. Alessandro alle 10.30, vedrà la partecipazione dei gruppi srylankese, ucraino e africano di lingua francese; quella delle 10 nella parrocchia di S. Faustino sarà insieme alla comunità filippina e latinoamericana; infine, nella parrocchia di S. Giovanni Battista Stocchetta, alle 11, ci saranno quelle africane di lingua inglese e polacca. “Il titolo, che deriva dalle parole del Papa – spiega Giuseppe Ungari, vice direttore dell’Ufficio per i migranti (Migrantes) –, calza a pennello con il modello che stiamo provando ad attuare. L’idea del ‘con’ è l’asse portante del nostro orizzonte pastorale, cioè fare qualcosa ‘insieme a’ e non ‘per’ i migranti. Non vogliamo vederli solo come destinatari di alcuni bisogni. Vogliamo distinguere il tema dell’emergenza, che pure c’è e di cui si occupa Caritas, da quello della condivisione nella crescita all’interno nelle comunità parrocchiali. Il tentativo, quindi, è che questa giornata e tutte le altre iniziative in programma possano portare alla compartecipazione. Ecco il motivo, per esempio, delle tre celebrazioni progettate insieme alle diverse comunità etniche che quotidianamente vivono in quelle zone”. (E. Garatti)

Salesiane: incontri sulla Gmmr

12 Settembre 2022 - Roma - Hanno scelto di parlare di Migrazioni, in vista della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) nell’Ambito Generale delle Missioni. Si tratta di incontri online diversificati per continente. Sr Ruth del Mora Pilar, Consigliera Generale delle Missioni, con le sue collaboratrici hanno optato di interagire, in modo sinodale, con il coinvolgimento di sorelle e giovani laici impegnati nell’animazione missionaria delle diverse ispettorie ed essere il più verosimile alle realtà concrete delle diverse parti del mondo. Si è costituito quindi il “Global Missio Time”. Primo incontro sulla Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebra il prossimo 25 settembre, occasione – spiegano - per “dimostrare la preoccupazione per le diverse persone vulnerabili in movimento, per pregare per loro, mentre affrontano molte sfide e per aumentare la consapevolezza sulle opportunità offerte dalla migrazione”. In Italia la Giornata è affidata alla Fondazione Migrantes, l’Organismo Pastorale della CEI che si occupa della mobilità umana. Agli incontri dei giorni scorsi sono intervenuti il Direttore generale della Fondazione Migrantes, don Gianni De Robertis, Delfina Licata e Cristina Molfetta dello stesso Organismo pastorale  ed hanno focalizzato l’attenzione proprio sulla problematica migratoria. Don De Robertis ha evidenziato che la realtà delle migrazioni è sempre più globale (che come poche altre realtà sta trasformando profondamente le nostre società), e che gli ultimi papi hanno indicato ripetutamente come un segno dei tempi, cioè come una realtà non solo sociale, economica, politica, ma teologica, in cui Dio è all’opera e ci interpella, che chiede anzitutto di essere ascoltata e interpretata. Il Direttore Migrantes ha aiutato le partecipanti a riflettere sul Messaggio di Papa Francesco per la suddetta Giornata, in modo particolare ha ribadito come più volte Papa Francesco, ripete la necessità di accogliere, proteggere, promuovere e integrare. I migranti e i rifugiati non sono i destinatari della nostra carità – ha sottolineato -  ma hanno anch’essi un contributo importante da dare alla nostra società e alla Chiesa. Delfina Licata, ha ribadito l’importanza del lavoro silenzioso, della dedizione instancabile, il sacrificio espletato fino a raggiungere grandi ostacoli che tutti i missionari e le missionarie ogni giorno offrono al mondo.  Cristina Molfetta si è soffermata sulle guerre e sulle crisi dimenticate che ci sono nel mondo. In conclusione sr. Nella Cutrali – Referente Ispettoriale Missioni Ad Gentes dell’Ispettoria Sicula ha condiviso l’esperienza molto significativa che lei sta vivendo con la comunità educante di Cammarata nella provincia di Agrigento (Italia) dal 2013 in cui è stata coinvolta in un mondo giovanile africano.

GMMR: le iniziative delle diocesi di Tivoli e Palestrina

12 Settembre 2022 -
Tivoli - Il prossimo 25 settembre si celebra la 108ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato dal tema “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”. Il direttore dell’Ufficio Migrantes delle diocesi di Tivoli e di Palestrina, don Denis Kibangu Malonda, annuncia il programma delle celebrazioni presso la parrocchia di Santa Maria Goretti in Villalba di Guidonia. La giornata si apre alle 11 con la Messa, seguono alle 13 il pranzo multietnico con animazione musicale e, dalle 16 alle 17.30, un momento culturale.

GMMR: nuovo video del Papa

28 Luglio 2022 - Città del Vaticano - Nel nuovo video pubblicato in vista della 108a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (GMMR), che verrà celebrata l’ultima domenica di settembre, Papa Francesco invita a crescere insieme come umanità promuovendo il contributo culturale e spirituale che migranti e rifugiati possono dare alle comunità che li accolgono. Insieme al Pontefice Bertrand Gorge dalla Francia racconta, nel video, come, aprendo le porte di casa all’accoglienza, la sua famiglia si è umanamente arricchita grazie alla presenza di rifugiati con cui hanno condiviso parte della propria vita. Nel video, presentato nell’ambito della campagna comunicativa promossa dalla Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero dello Sviluppo Umano Integrale  papa Francesco chiede: come possiamo favorire un incontro arricchente con migranti e rifugiati?

GMMR: le celebrazioni in Italia

12 Luglio 2022 - Roma - Le celebrazioni ufficiali della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2022 si svolgeranno quest’anno in Sardegna. L’iniziativa è della Commissione Cei per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes che proprio in questa regione promuoverà, dal 29 agosto al 2 settembre ad Alghero, il Corso di Alta Formazione sul tema “Costruire il futuro con” per tutti i direttori e collaboratori diocesani Migrantes d’Italia. In Sardegna anche la celebrazione eucaristica nazionale che si svolgerà domenica 25 settembre, Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato nella cattedrale di Iglesias, alle ore 11, presieduta da mons. Giovanni Paolo Zedda, Vescovo di Iglesias e delegato Migrantes della Conferenza Episcopale Sarda. (R.Iaria)

Verso la GMMR: nuovo video di papa Francesco

7 Giugno 2022 - Città del Vaticano  - Nell’ambito della campagna comunicativa promossa dalla Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale della Santa Sede, in vista della 108a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (GMMR) che si celebrerà domenica 25 settembre 2022, viene pubblicato un nuovo video di papa Francesco. Tema della Giornata "Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati". Nel video, papa Francesco esorta a costruire un futuro inclusivo, un futuro per tutti e tutte in cui nessuno deve rimanere escluso, in modo particolare i più vulnerabili tra cui migranti, rifugiati, sfollati e vittime della tratta. Inoltre, il papa rivolge a tutti una domanda diretta: Cosa significa mettere al centro i più vulnerabili? Insieme a Papa Francesco, anche la testimonianza di una giovane migrante venezuelana, Ana, che grazie all’aiuto della Chiesa si è ricostruita una nuova vita in Ecuador insieme alla sua famiglia. Tutto il materiale della campagna comunicativa è presente sulla pagina del sito internet dedicata e può essere liberamente scaricato, pubblicato, utilizzato e condiviso. https://www.youtube.com/watch?v=Lv2nH9a9t7Y

Card. Montenegro: “a Lampedusa si impara a guardare l’altro libero da pregiudizi e privilegi”

12 Maggio 2022 -
Roma - “Tutto ciò che avveniva a Lampedusa con il continuo arrivo di migranti ha scosso non solo quella comunità parrocchiale e la diocesi agrigentina ma, mi sento di dire, il mondo intero”. Lo ha detto oggi il card. Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento e membro del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del Messaggio di Papa Francesco per la 108ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che sarà celebrata domenica 25 settembre 2022 . “Cosa fare di fronte a migliaia di persone che ogni giorno arrivano con mezzi di fortuna? Cosa fare quando – come nel 2013 – diverse centinaia di loro affondarono a pochi metri dalla costa perdendo la vita?”, si è chiesto il cardinale Montenegro: “Quando ti trovi di fronte a questi fatti – ha detto – ti accorgi che solo il principio della fraternità ti può aiutare. Se riesci a guardare negli occhi quell’uomo, quella donna o quel bambino capisci che è uguale a te, che è tuo fratello. In quell’istante cadono tutte le distinzioni, le diatribe politiche, le logiche dei numeri o le normative di questo o di quel Paese. Quegli occhi ti dicono la dignità di quella persona prima e più della sua appartenenza a un Paese ‘X’ o a una religione ‘Y’. Costruire il futuro richiede questo sguardo sull’altro libero da ogni pregiudizio e da ogni privilegio”. Il Papa, ha ricordato il cardinale, “insiste molto sul fatto che questa prospettiva può rivelarsi una opportunità di crescita per tutti. La storia ci insegna che laddove il futuro lo si è costruito in una logica inclusiva, alla fine, ci hanno guadagnato tutti, non solo in termini di rispetto ma anche economicamente e culturalmente”. Anche il titolo della giornata “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati” invita “a passare dalla logica della semplice accoglienza a quella evangelica della fraternità universale in cui l’altro – e in particolare il povero – è il fratello col quale sono chiamato a camminare”: “Non ci sono alcuni che accolgono e altri che vengono accolti ma fratelli che dobbiamo amarci, imparando a fare della diversità culturale, religiosa o sociale una grande opportunità di crescita per tutti”. (Foto Siciliani/SIR)

P. Baggio: “un potenziale da riconoscere e valorizzare”

12 Maggio 2022 -
Roma - La presenza dei migranti e dei rifugiati è “indubbiamente un grande potenziale che va riconosciuto e valorizzato”. Lo ha ribadito padre Fabio Baggio, sotto-segretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale con la responsabilità della Sezione Migranti e rifugiati e dei progetti speciali, presentando oggi in Sala Stampa vaticana il Messaggio del Papa per la 108ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che sarà celebrata domenica 25 settembre 2022, sul tema “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”. “In un mondo profondamente segnato dalla crisi pandemica e da emergenze umanitarie vecchie e nuove – ha detto padre Baggio - Papa Francesco ribadisce con vigore l’impegno comune a costruire un futuro che risponda sempre di più al progetto di Dio, un futuro di pace e prosperità, il Regno di Dio”. Un futuro da costruire “con” i migranti e i rifugiati – sottolinea il Santo Padre – così come con tutti gli abitanti delle periferie esistenziali, con gli scartati e gli emarginati, “perché nessuno rimanga escluso”. Questa inclusione, ha precisato padre Baggio, “è conditio sine qua”. Inoltre “costruire con” significa anche “riconoscere e promuovere il contributo dei migranti e dei rifugiati a tale opera di costruzione, perché solo così si potrà edificare un mondo che assicuri le condizioni per lo sviluppo umano integrale di tutti e tutte”. Padre Baggio ha letto anche la preghiera che conclude il Messaggio del Papa, “dai toni squisitamente francescani”: “Signore, rendici portatori di speranza, perché dove c’è oscurità regni la tua luce, e dove c’è rassegnazione rinasca la fiducia nel futuro. Signore, rendici strumenti della tua giustizia, perché dove c’è esclusione fiorisca la fraternità, e dove c’è ingordigia prosperi la condivisione. Signore, rendici costruttori del tuo Regno insieme con i migranti e i rifugiati e con tutti gli abitanti delle periferie. Signore, fa’ che impariamo com’è bello vivere tutti da fratelli e sorelle. Amen”. (Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati

12 Maggio 2022 - Pubblichiamo di seguito il Messaggio di Papa Francesco per la 108a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che sarà celebrata domenica 25 settembre 2022, sul tema: “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”.   Cari fratelli e sorelle! Il senso ultimo del nostro “viaggio” in questo mondo è la ricerca della vera patria, il Regno di Dio inaugurato da Gesù Cristo, che troverà la sua piena realizzazione quando Lui tornerà nella gloria. Il suo Regno non è ancora compiuto, ma è già presente in coloro che hanno accolto la salvezza. «Il Regno di Dio è in noi. Benché sia ancora escatologico, sia il futuro del mondo, dell’umanità, allo stesso tempo si trova in noi».[1] La città futura è una «città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso» (Eb 11,10). Il suo progetto prevede un’intensa opera di costruzione nella quale tutti dobbiamo sentirci coinvolti in prima persona. Si tratta di un meticoloso lavoro di conversione personale e di trasformazione della realtà, per corrispondere sempre di più al piano divino. I drammi della storia ci ricordano quanto sia ancora lontano il raggiungimento della nostra meta, la Nuova Gerusalemme, «dimora di Dio con gli uomini» (Ap 21,3). Ma non per questo dobbiamo perderci d’animo. Alla luce di quanto abbiamo appreso nelle tribolazioni degli ultimi tempi, siamo chiamati a rinnovare il nostro impegno per l’edificazione di un futuro più rispondente al progetto di Dio, di un mondo dove tutti possano vivere in pace e dignità. «Noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia» (2 Pt 3,13). La giustizia è uno degli elementi costitutivi del Regno di Dio. Nella ricerca quotidiana della sua volontà, essa va edificata con pazienza, sacrificio e determinazione, affinché tutti coloro che ne hanno fame e sete siano saziati (cfr Mt 5,6). La giustizia del Regno va compresa come la realizzazione dell’ordine divino, del suo armonioso disegno, dove, in Cristo morto e risorto, tutto il creato torna ad essere “cosa buona” e l’umanità “cosa molto buona” (cfr Gen 1,1-31). Ma perché regni questa meravigliosa armonia, bisogna accogliere la salvezza di Cristo, il suo Vangelo  d’amore, perché siano eliminate le disuguaglianze e le discriminazioni del mondo presente. Nessuno dev’essere escluso. Il suo progetto è essenzialmente inclusivo e mette al centro gli abitanti delle periferie esistenziali. Tra questi ci sono molti migranti e rifugiati, sfollati e vittime della tratta. La costruzione del Regno di Dio è con loro, perché senza di loro non sarebbe il Regno che Dio vuole. L’inclusione delle persone più vulnerabili è condizione necessaria per ottenervi piena cittadinanza. Dice infatti il Signore: «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi» (Mt 25, 34-36). Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati significa anche riconoscere e valorizzare quanto ciascuno di loro può apportare al processo di costruzione. Mi piace cogliere questo approccio al fenomeno migratorio in una visione profetica di Isaia, nella quale gli stranieri non figurano come invasori e distruttori, ma come lavoratori volenterosi che ricostruiscono le mura della nuova Gerusalemme, la Gerusalemme aperta a tutte le genti (cfr Is 60,10-11). Nella medesima profezia l’arrivo degli stranieri è presentato come fonte di arricchimento: «Le ricchezze del mare si riverseranno su di te, verranno a te i beni dei popoli» (60,5). In effetti, la storia ci insegna che il contributo dei migranti e dei rifugiati è stato fondamentale per la crescita sociale ed economica delle nostre società. E lo è anche oggi. Il loro lavoro, la loro capacità di sacrificio, la loro giovinezza e il loro entusiasmo arricchiscono le comunità che li accolgono Ma questo contributo potrebbe essere assai più grande se valorizzato e sostenuto attraverso programmi mirati. Si tratta di un potenziale enorme, pronto ad esprimersi, se solo gliene viene offerta la possibilità. Gli abitanti della nuova Gerusalemme – profetizza ancora Isaia – mantengono sempre spalancate le porte della città, perché possano entrare i forestieri con i loro doni: «Le tue porte saranno sempre aperte, non si chiuderanno né di giorno né di notte, per lasciar introdurre da te le ricchezze dei popoli» (60,11). La presenza di migranti e rifugiati rappresenta una grande sfida ma anche un’opportunità di crescita culturale e spirituale per tutti. Grazie a loro abbiamo la possibilità di conoscere meglio il mondo e la bellezza della sua diversità. Possiamo maturare in umanità e costruire insieme un “noi” più grande. Nella disponibilità reciproca si generano spazi di fecondo confronto tra visioni e tradizioni diverse, che aprono la mente a prospettive nuove. Scopriamo anche la ricchezza contenuta in religioni e spiritualità a noi sconosciute, e questo ci stimola ad approfondire le nostre proprie convinzioni. Nella Gerusalemme delle genti il tempio del Signore è reso più bello dalle offerte che giungono da terre straniere: «Tutti i greggi di Kedàr si raduneranno da te, i montoni dei Nabatei saranno a tuo servizio, saliranno come offerta gradita sul mio altare; renderò splendido il tempio della mia gloria.» (60,7). In questa prospettiva, l’arrivo di migranti e rifugiati cattolici offre energia nuova alla vita ecclesiale delle comunità che li accolgono. Essi sono spesso portatori di dinamiche rivitalizzanti e animatori di celebrazioni vibranti. La condivisione di espressioni di fede e devozioni diverse rappresenta un’occasione privilegiata per vivere più pienamente la cattolicità del Popolo di Dio. Cari fratelli e sorelle, e specialmente voi, giovani! Se vogliamo cooperare con il nostro Padre celeste nel costruire il futuro, facciamolo insieme con i nostri fratelli e le nostre sorelle migranti e rifugiati. Costruiamolo oggi! Perché il futuro comincia oggi e comincia da ciascuno di noi. Non possiamo lasciare alle prossime generazioni la responsabilità di decisioni che è necessario prendere adesso, perché il progetto di Dio sul mondo possa realizzarsi e venga il suo Regno di giustizia, di fraternità e di pace.     Preghiera Signore, rendici portatori di speranza, perché dove c’è oscurità regni la tua luce, e dove c’è rassegnazione rinasca la fiducia nel futuro. Signore, rendici strumenti della tua giustizia, perché dove c’è esclusione fiorisca la fraternità, e dove c’è ingordigia prosperi la condivisione. Signore, rendici costruttori del tuo Regno Insieme con i migranti e i rifugiati e con tutti gli abitanti delle periferie. Signore, fa’ che impariamo com’è bello vivere tutti da fratelli e sorelle. Amen. Roma, San Giovanni in Laterano, 9 maggio 2022   FRANCESCO   ____________________________________ [1] S. Giovanni Paolo II, Discorso nella visita alla Parrocchia romana dei SS. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena

Papa Francesco: “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”, il tema della prossima GMMR

22 Febbraio 2022 - Città del Vaticano - “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”. Questo il tema scelto da Papa Francesco per la prossima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebrerà il prossimo  25 settembre. Il tema “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati” vuole evidenziare – spiega il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Integrale - l'impegno che “tutti siamo chiamati a mettere in atto per costruire un futuro che risponda al progetto di Dio senza escludere nessuno”. “Costruire con” significa “innanzitutto riconoscere e promuovere il contributo dei migranti e dei rifugiati a tale opera di costruzione, perché solo così si potrà edificare un mondo che assicuri le condizioni per lo sviluppo umano integrale di tutti e tutte”. Il messaggio, suddiviso in sei sottotemi, approfondirà alcune componenti essenziali del contributo dei migranti e dei rifugiati – “reale e potenziale - alla crescita sociale, economica, culturale e spirituale delle società e delle comunità ecclesiali”, si legge nella nota diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede. Per favorire un’adeguata preparazione alla celebrazione di questa giornata, anche quest’anno la Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale avvierà, a partire dalla fine di marzo, una campagna di comunicazione finalizzata a favorire una comprensione approfondita del tema e dei sottotemi del Messaggio attraverso sussidi multimediali, materiale informativo e riflessioni teologiche.