23 Settembre 2022 - Faenza - La Chiesa celebra la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato dal 1914 e ogni anno la celebra l' ultima domenica di settembre.
È sempre stata un' occasione per dimostrare la preoccupazione per le diverse categorie di persone vulnerabili in movimento, per pregare per loro mentre affrontano molte sfide, e per aumentare la consapevolezza sulle opportunità offerte dalla migrazione. Il titolo scelto dal Papa per il suo messaggio annuale è Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati. Quindi, domenica 25 settembre alle ore 11 sarà celebrata la S. Messa dei Popoli nella chiesa di San Marco, curata dalla Pastorale Migranti diocesana, preceduta dalle prove dei canti alle 9.45.
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GMMR, Migrantes Padova: migranti, sfida e risorsa
22 Settembre 2022 - Padova - “La presenza di migranti e rifugiati rappresenta una grande sfida ma anche un’opportunità di crescita culturale e spirituale per tutti”. Potrebbe essere questo il centro del Messaggio che Papa Francesco ha scritto in occasione della 108ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. C’è una sfida che richiede energie e preparazione, come nelle grandi imprese. Una sfida che da tanto tempo è stata affrontata positivamente da molte realtà associative e istituzionali nella nostra Diocesi. Una sfida non facile, non scontata, non priva di contraddizioni. Non evitabile.
E’ la storia dell’umanità che fa testo, perché si è evoluta in cultura e civiltà grazie alle migrazioni. E’ la storia di tutte le nazioni europee, e dell’Italia in prima fila, che fin dalla fine dell’800 ha prodotto la “grande migrazione”, con milioni e milioni di persone che attraversavano l’Oceano per necessità e per “sercar fortuna in Merica”. La 108^ edizione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato ha quindi avuto inizio quando i migranti eravamo solo noi. E a nostro favore, come si fa per le attuali migrazioni, si è cercato di condurre i pensieri e i discorsi a livello di coscienza civile e cristiana, per il rispetto e la dignità che ogni persona merita.
Allora si capisce che è descritta parte della nostra storia passata e presente, quando il Papa scrive che “la storia ci insegna che il contributo dei migranti e dei rifugiati è stato fondamentale per la crescita sociale ed economica delle nostre società. E lo è anche oggi. Il loro lavoro, la loro capacità di sacrificio, la loro giovinezza e il loro entusiasmo arricchiscono le comunità che li accolgono”. Qui ci sono i bisnonni, i progenitori, i familiari di tanti di noi, partiti per terre lontane; qui ci sono i migranti partiti da terre lontane e giunti nelle nostre terre.
Una componente che non deve sfuggire nella realtà italiana e nella nostra diocesi padovana è che il 60% dei migranti è di religione cristiana. Se San Paolo scrivesse, come ha fatto con gli Efesini e i Corinti, ci ricorderebbe che c’è un solo battesimo, una sola fede, un solo Dio, Padre di tutti. E’ bene ricordare spesso da dove veniamo, e dove andiamo, per non cadere nelle divisioni, assecondare pregiudizi, cedere ai nazionalismi. L’esistenza cristiana sa attingere ad un ricco serbatoio di valori per vincere diffidenza, ostilità e ipocrisia.
Il Messaggio sottolinea che “L’arrivo di migranti e rifugiati cattolici offre energia nuova alla vita ecclesiale delle comunità che li accolgono. Essi sono spesso portatori di dinamiche rivitalizzanti e animatori di celebrazioni vibranti”.
E’ sufficiente partecipare a qualche celebrazione di cristiani che provengono dall’Africa, dalle Americhe, dall’Est Europa, dall’Oriente, per rendersene conto.
Ed ancora: “La condivisione di espressioni di fede e devozioni diverse rappresenta un’occasione privilegiata per vivere più pienamente la cattolicità del Popolo di Dio”.
Quando le comunità parrocchiali favoriscono questa condivisione, almeno in alcune occasioni dell’anno liturgico, allora diventano segno di unità, senza annullare la ricchezza propria di ogni espressione di fede. In tale prospettiva alcune parrocchie, che ospitano comunità etniche con propria lingua e culto, sono segno di mediazione per la società, luoghi in cui il pluralismo non è visto come un male, e per questo scartato con un processo di “assimilazione”.
Nell’Evangelii Gaudium il Papa scrive che “il cristianesimo non dispone di un unico modello culturale, ma porta il volto di tante culture e di tanti popoli. Nei diversi popoli che sperimentano il dono di Dio secondo la propria cultura, la Chiesa esprime la sua autentica cattolicità e mostra la bellezza di questo volto pluriforme”.
Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati significa per la Chiesa e per la società rendere percorribile il cammino dell’integrazione, reso in maniera corretta con cammino d’interazione, dove c’ è vero scambio e ascolto dell’altro, dove le identità si confrontano senza mescolarsi e soprattutto senza la volontà e l’intenzione di cambiare l’altro, di trasformarlo in qualcosa che assomigli sempre di più a noi.
Questo atteggiamento ha alla base la “cultura dell’incontro”, il senso del “camminare insieme” come incoraggia il Sinodo che stiamo vivendo. Si diventa allora maggiormente significativi anche per la società di cui la Chiesa fa parte. (don Gianromano Gnesotto - Direttore Migrantes Padova)
GMMR, Migrantes Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela: domenica celebrazione in Cattedrale
22 Settembre 2022 - Messina - Sarà mons. Giuseppe La Speme, delegato arcivescovile per la Cattedrale a presiedere, domenica 25 settembre, alle ore 18.00, nella Basilica Cattedrale di Messina, la Celebrazione eucaristica in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, animata dalle cappellanie cattoliche e dai volontari dell’Ufficio diocesano Migrantes, durante la quale 23 giovani filippini riceveranno il sacramento della Confermazione. L’Ufficio diocesano Migrantes raccoglie l’invito di Papa Francesco per un "rinnovato impegno, perché le nostre comunità siano sempre più un luogo di accoglienza, di riconoscimento e di protagonismo per i migranti". Si tratta di "una sfida educativa che ci vuole protagonisti nella fedeltà al Vangelo, per questo l’équipe formativa dell’Ufficio si mette a disposizione delle comunità parrocchiali per preparare, insieme agli operatori pastorali, incontri di conoscenza e riflessione sui temi che riguardano il mondo delle migrazioni e le storie delle persone che ne sono coinvolte", sottolinea la Migrantes diocesana.
GMMR, Migrantes Caltanissetta: le iniziative per la Giornata Mondiale del Migrantes e del Rifugiato
22 Settembre 2022 - Caltanissetta - Domenica 25 settembre la Chiesa celebra la 108ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Nella diocesi di Caltanissetta l'Ufficio Migrantes diocesano, per questa occasione, propone una serie di iniziative a partore da sabato 24 settembe alle ore 18.30 nella Parrocchia Regina Pacis (Caltanissetta) con una celebrazione eucaristica. Dal 26 al 30 settembre l'apertura dello stand Migrantes on the road e la mostra "Oltre i muri" in Piazza Garibaldi. Nel pomeriggio di mercoledì 28 settembre le comunità etniche subsahariane e di lingua araba provvederanno a Musica, sapori e tradizioni. Il giorno successivo, presso la cattedrale Santa Maria La Nova si curerà la realizzazione di un tappeto di sale colorato in occasione della festa del Santo Patrono della città, san Michele arcangelo. Sabato 1° ottobre, sempre nel pomeriggio, sarà la volta delle comunità etniche del Sud-Est asiatico e dell’Ucraina intrattenere con sapori e tradizioni. Domenica 2 ottobre giochi di strada e lunedì 3 ottobre, dalle 10.30, presso il Cimitero degli Angeli di Caltanissetta preghiera interreligiosa di commemorazione per le vittime dei naufragi in occasione della Giornata della Memoria e dell'Accoglienza.
GMMR, Migrantes Andria: le iniziative
21 Settembre 2022 - Andria - Domenica 25 settembre la Chiesa celebra la 108ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato occasione favorevole per riflettere sul fenomeno che nel nostro Paese e nella nostra Comunità continua ad essere divisivo e affrontato genericamente. Con il tema “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati” il Santo Padre vuole farci conoscere la visione profetica di Isaia, nella quale gli stranieri non appaiono come nemici e devastatori, ma come lavoratori infaticabili che riedificano le mura della nuova Gerusalemme, la Gerusalemme spalancata a tutte le genti (cfr Is 60,10-11). Nella medesima profezia l’arrivo degli stranieri è presentato come fonte di arricchimento: «Le ricchezze del mare si riverseranno su di te, verranno a te i beni dei popoli» (Is 60,5). Infatti il testo di Papa Francesco scritto per l’occasione invita i cristiani a guardare cosa ci insegna la storia e “il contributo dei migranti e dei rifugiati che è stato fondamentale per la crescita sociale ed economica delle nostre società. E conclude: “questo contributo potrebbe essere assai più grande se valorizzato e sostenuto attraverso programmi mirati. Si tratta di un potenziale enorme, pronto ad esprimersi, se solo gliene viene offerta la possibilità”. Il Profeta Isaia ci racconta che le porte della nuova Gerusalemme «Saranno sempre aperte, non si chiuderanno né di giorno né di notte, per lasciar introdurre da te le ricchezze dei popoli» (60,11).
L’Ufficio Migrantes, la Casa di Accoglienza “S. Maria Goretti” della Diocesi di Andria e la Comunità Migrantesliberi da sempre al fianco dei migranti ribadiscono le parole di Papa Francesco che “la presenza dei rifugiati rappresenta una grande sfida ma anche un’opportunità di crescita culturale e spirituale per tutti”. Perché è proprio grazie ai migranti che “abbiamo la possibilità di conoscere meglio il mondo e la bellezza della sua diversità e costruire insieme un 'noi' più grande”. (Don Geremia Acri - Migrantes Andria)
GLI EVENTI
Venerdì 23 settembre 2022
ore 21:00 – “La Téranga” cena multietnica progetto di ristorazione sociale curato da operatori e ospiti della Comunità “Migrantesliberi” con lo spettacolo “A cena con delitto” a cura di RicreaApulia in collaborazione con l’Associazione il Nocciolo c/o Casa Accoglienza “S. Maria Goretti”.
Esposizione dei manufatti realizzati dalla nostra sartoria sociale (progetto sostenuto dall’8xmille della Chiesa Cattolica per il tramite della Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana).
Domenica 25 settembre 2022
Insieme con Papa Francesco celebriamo in tutte le parrocchie della Diocesi la 108esima Giornata Mondiale del Migrante e Rifugiato
Martedì 27 settembre 2022
Ore 18:30 In occasione della memoria liturgica di S. Vincenzo dè Paoli, fondatore delle suore Figlie della Carità, celebrazione dell’Eucarestia e a seguire incontro con i volontari.
Gmmr: Migrantes Forlì-Bertinoro, colletta in tutte le parrocchie
21 Settembre 2022 - Forlì - In occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del rifugiato di domenica 25 settembre, le singole comunità parrocchiali, di Unità pastorale o di Vicariato, sono invitate a formulare intenzioni di preghiera durante la messa e a porre gesti di accoglienza. In tutte le chiese è prevista anche una colletta a favore delle iniziative del Servizio Migrantes nazionale e diocesano. (Migrantes Forlì-Bertinoro)
GMMR, Papa Francesco: “i giovani devono essere protagonisti del futuro”
20 Settembre 2022 -
Città del Vaticano - “I giovani devono essere protagonisti del futuro”. A dirlo è Papa Francesco nel nuovo video pubblicato dalla Sezione Migranti e Rifugiati in vista della 108ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che verrà celebrata domenica prossima, 25 settembre. Il Santo Padre parla di futuro, un futuro che “comincia oggi e comincia da noi”. Ad accompagnare le parole di Papa Francesco – si legge in un comunicato del Dicastero – la testimonianza di due giovani ambasciatori di Talitha Kum impegnati nella lotta alla tratta di persone. I due ragazzi raccontano la piaga della tratta in Asia e come stanno lavorando per aiutare chi è nel bisogno impegnandosi così a costruire un futuro migliore. Proprio per conseguire questo futuro Papa Francesco domanda: “Quali decisioni vanno prese subito per costruire già oggi un futuro inclusivo e migliore per tutti?”. “Siamo chiamati a rispondere personalmente”, l’appello della Sezione Migranti e Rifugiati in vista della Giornata: “e per contribuire a questa riflessione è possibile inviare un breve video”, utilizzando anche i social media della Sezione, nell’apposita pagina Internet.
GMMR, Migrantes Albano: “Una giornata per la Chiesa”
19 Settembre 2022 - Albano - Domenica prossima, la Chiesa celebra la 108ª Giornata del migrante e del rifugiato, occasione di dialogo e incontro all’interno e all’esterno delle comunità parrocchiali. Per questo, il direttore dell’ufficio diocesano Migrantes, don Luis Fernando Lopez si è rivolto con una lettera ai sacerdoti della diocesi, chiedendo di pensare a momenti di sensibilizzazione e confronto sul tema per permettere alle comunità di vivere intensamente questa giornata.
«Quest’anno – ha scritto don Luis Fernando Lopez – papa Francesco ha scritto un bel messaggio a riguardo, sulla linea del Sinodo: costruire il futuro con i migranti e i rifugiati. Non possiamo pensare di costruire la vita sociale, politica, culturale e tanto meno religiosa del nostro territorio, senza tener conto dei nostri fratelli migranti e rifugiati. Siamo chiamati a camminare con loro, a cambiare la preposizione da quello che possiamo fare per loro, a quello che possiamo fare con loro».
Nella lettera vi sono poi alcune indicazioni per le celebrazioni, a partire dal sussidio liturgico predisposto dalla fondazione Migrantes della Cei: «Inoltre – ha proseguito il direttore dell’ufficio diocesano – si possono avviare altre iniziative parrocchiali per celebrare questa giornata con i migranti e rifugiati: coinvolgere qualcuno di loro nella proclamazione della parola di Dio, aggiungere l’intenzione di preghiera apposita, oppure proporre una piccola testimonianza. Non è una giornata pensata solo per i migranti, ma per tutta la Chiesa, perché è una realtà che riguarda da vicino ciascuno di noi». Lo stesso papa Francesco, nel suo messaggio sul tema “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati” ha infatti sottolineato che «Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati significa anche riconoscere e valorizzare quanto ciascuno di loro può apportare al processo di costruzione». (Valentina Lucidi - LazioSette)
GMMR, Migrantes Latina: una Messa con i migranti con mons. Crociata
19 Settembre 2022 - Domenica prossima, 25 settembre, alle 18,30, presso la chiesa di San Francesco d’Assisi a Latina, il vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Privern, mons. Mariano Crociata presiederà una Messa nella Giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati. Con lui a concelebrare anche i sacerdoti stranieri, di altre diocesi, che svolgono il ministero in diocesi per condividere con gli altri migranti che parteciperanno alla celebrazione la loro esperienza di persone immigrate ed accolte in Italia. Il titolo scelto quest’anno è “Costruire il futuro con migranti e rifugiati”. L’individuazione della chiesa di S. Francesco è simbolica poiché è dove la comunità ucraina arrivata a Latina per via della guerra celebra ogni domenica la propria messa. Da Migrantes spiegano che il tema della Giornata invita a “costruire il nostro futuro, il futuro delle nostre città, delle nostre Chiese valorizzando le loro storie, la loro cultura, l’esperienza religiosa, il loro lavoro, la partecipazione attiva al mondo del volontariato e alla vita sociale. Senza i migranti e i rifugiati la nostra città e la nostra Chiesa rischia di essere più povera”.
GMMR: iniziative da oggi nella diocesi di Cagliari
16 Settembre 2022 - Cagliari - Oggi dalle ore 16.30 alle ore 19.30, presso l’aula A della facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche di Cagliari l’Ufficio Migrantes e la Caritas diocesana di Cagliari promuovono un incontro in occasione della 108ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Nel messaggio per la Giornata 2022, papa Francesco scrive che «costruire il futuro con i migranti e i rifugiati significa anche riconoscere e valorizzare quanto ciascuno di loro può apportare al processo di costruzione. Mi piace cogliere questo approccio al fenomeno migratorio in una visione profetica di Isaia, nella quale gli stranieri non figurano come invasori e distruttori, ma come lavoratori volenterosi che ricostruiscono le mura della nuova Gerusalemme, la Gerusalemme aperta a tutte le genti» (cfr Is 60,10-11). «Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati. La carta di Firenze per costruire il futuro» è il tema scelto per l’occasione. A distanza di quasi un anno dalla firma della carta di Firenze, il 26 ottobre 2021, il documento sottoscritto dall'allora presidente della Conferenza episcopale italiana e vescovo emerito di Perugia - Città della Pieve, cardinale Gualtiero Bassetti e dal sindaco del capoluogo toscano Dario Nardella, sarà al centro dell’appuntamento cagliaritano. La Carta, ispirandosi all'eredità di Giorgio La Pira, che già negli anni Cinquanta promuoveva il dialogo interculturale e interreligioso tra le Città, e in particolare tra le Città del Mediterraneo, rappresenta l'atto conclusivo del convegno dei vescovi del Mediterraneo e del forum dei sindaci, al quale erano presenti anche l'arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei monsignor Giuseppe Baturi, ed il primo cittadino del capoluogo sardo Paolo Truzzu, entrambi firmatari dell’intesa. «Questo documento - afferma monsignor Baturi - testimonia la volontà comune, da parte della Cei e degli amministratori locali, di difendere e promuovere una coscienza mediterranea a favore delle politiche migratorie e del rispetto dei diritti umani fondamentali. Contestualmente, attraverso la Carta, ci facciamo sostenitori di opportunità di lavoro di qualità per le categorie svantaggiate, giovani e donne, con uno sguardo attento alla forte connessione esistente tra flussi migratori e cambiamento climatico». L'evento di oggi , promosso in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti della Sardegna, prevede dopo l’introduzione e i saluti da parte del Magnifico rettore dell’Università di Cagliari Francesco Mola, del preside della Facoltà di scienze economiche, giuridiche e politiche di Unica Nicola Tedesco e dell’arcivescovo Baturi, la relazione del cardinal Bassetti sul tema “La Carta di Firenze per costruire il futuro”. Seguirà la tavola rotonda, moderata dal presidente regionale Odg Francesco Birocchi, alla quale parteciperanno Gianluca Borzoni e Carlo Pilia, rispettivamente docente di Storia delle relazioni internazionali presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociali e docente di Diritto civile presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari, Francesco Seatzu, docente di Diritto internazionale presso il Dipartimento di Giurisprudenza, ed il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu. Chiuderà i lavori l’intervento di Ada Ugo Abara, cofondatrice dell’associazione Arising Africans, che offrirà una testimonianza sul tema «Dalla parte giusta della storia». A chiusura dell'iniziativa dedicata alla Giornata del migrante e del rifugiato, domenica 18 settembre alle 11.30, presso la Basilica di Nostra Signora di Bonaria a Cagliari, il cardinal Bassetti presiederà la santa messa, concelebrata dall'arcivescovo monsignor Giuseppe Baturi.
GMMR: le iniziative nella diocesi di Brescia
16 Settembre 2022 - Brescia - “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”: questo è il titolo della Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato che si festeggerà il prossimo 25 settembre. A Brescia, quest’anno, la formula sarà rinnovata. Non più una celebrazione in Cattedrale, ma tre appuntamenti frutto della comunione tra i rappresentanti delle comunità parrocchiali e di quelle etniche: la messa presieduta dal Vicario generale, mons. Gaetano Fontana, nella parrocchia di S. Alessandro alle 10.30, vedrà la partecipazione dei gruppi srylankese, ucraino e africano di lingua francese; quella delle 10 nella parrocchia di S. Faustino sarà insieme alla comunità filippina e latinoamericana; infine, nella parrocchia di S. Giovanni Battista Stocchetta, alle 11, ci saranno quelle africane di lingua inglese e polacca. “Il titolo, che deriva dalle parole del Papa – spiega Giuseppe Ungari, vice direttore dell’Ufficio per i migranti (Migrantes) –, calza a pennello con il modello che stiamo provando ad attuare. L’idea del ‘con’ è l’asse portante del nostro orizzonte pastorale, cioè fare qualcosa ‘insieme a’ e non ‘per’ i migranti. Non vogliamo vederli solo come destinatari di alcuni bisogni. Vogliamo distinguere il tema dell’emergenza, che pure c’è e di cui si occupa Caritas, da quello della condivisione nella crescita all’interno nelle comunità parrocchiali. Il tentativo, quindi, è che questa giornata e tutte le altre iniziative in programma possano portare alla compartecipazione. Ecco il motivo, per esempio, delle tre celebrazioni progettate insieme alle diverse comunità etniche che quotidianamente vivono in quelle zone”. (E. Garatti)
Salesiane: incontri sulla Gmmr
12 Settembre 2022 - Roma - Hanno scelto di parlare di Migrazioni, in vista della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) nell’Ambito Generale delle Missioni. Si tratta di incontri online diversificati per continente. Sr Ruth del Mora Pilar, Consigliera Generale delle Missioni, con le sue collaboratrici hanno optato di interagire, in modo sinodale, con il coinvolgimento di sorelle e giovani laici impegnati nell’animazione missionaria delle diverse ispettorie ed essere il più verosimile alle realtà concrete delle diverse parti del mondo. Si è costituito quindi il “Global Missio Time”. Primo incontro sulla Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebra il prossimo 25 settembre, occasione – spiegano - per “dimostrare la preoccupazione per le diverse persone vulnerabili in movimento, per pregare per loro, mentre affrontano molte sfide e per aumentare la consapevolezza sulle opportunità offerte dalla migrazione”. In Italia la Giornata è affidata alla Fondazione Migrantes, l’Organismo Pastorale della CEI che si occupa della mobilità umana. Agli incontri dei giorni scorsi sono intervenuti il Direttore generale della Fondazione Migrantes, don Gianni De Robertis, Delfina Licata e Cristina Molfetta dello stesso Organismo pastorale ed hanno focalizzato l’attenzione proprio sulla problematica migratoria. Don De Robertis ha evidenziato che la realtà delle migrazioni è sempre più globale (che come poche altre realtà sta trasformando profondamente le nostre società), e che gli ultimi papi hanno indicato ripetutamente come un segno dei tempi, cioè come una realtà non solo sociale, economica, politica, ma teologica, in cui Dio è all’opera e ci interpella, che chiede anzitutto di essere ascoltata e interpretata. Il Direttore Migrantes ha aiutato le partecipanti a riflettere sul Messaggio di Papa Francesco per la suddetta Giornata, in modo particolare ha ribadito come più volte Papa Francesco, ripete la necessità di accogliere, proteggere, promuovere e integrare. I migranti e i rifugiati non sono i destinatari della nostra carità – ha sottolineato - ma hanno anch’essi un contributo importante da dare alla nostra società e alla Chiesa. Delfina Licata, ha ribadito l’importanza del lavoro silenzioso, della dedizione instancabile, il sacrificio espletato fino a raggiungere grandi ostacoli che tutti i missionari e le missionarie ogni giorno offrono al mondo. Cristina Molfetta si è soffermata sulle guerre e sulle crisi dimenticate che ci sono nel mondo. In conclusione sr. Nella Cutrali – Referente Ispettoriale Missioni Ad Gentes dell’Ispettoria Sicula ha condiviso l’esperienza molto significativa che lei sta vivendo con la comunità educante di Cammarata nella provincia di Agrigento (Italia) dal 2013 in cui è stata coinvolta in un mondo giovanile africano.
GMMR: le iniziative delle diocesi di Tivoli e Palestrina
12 Settembre 2022 -
Tivoli - Il prossimo 25 settembre si celebra la 108ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato dal tema “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”. Il direttore dell’Ufficio Migrantes delle diocesi di Tivoli e di Palestrina, don Denis Kibangu Malonda, annuncia il programma delle celebrazioni presso la parrocchia di Santa Maria Goretti in Villalba di Guidonia. La giornata si apre alle 11 con la Messa, seguono alle 13 il pranzo multietnico con animazione musicale e, dalle 16 alle 17.30, un momento culturale.
GMMR: nuovo video del Papa
28 Luglio 2022 - Città del Vaticano - Nel nuovo video pubblicato in vista della 108a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (GMMR), che verrà celebrata l’ultima domenica di settembre, Papa Francesco invita a crescere insieme come umanità promuovendo il contributo culturale e spirituale che migranti e rifugiati possono dare alle comunità che li accolgono.
Insieme al Pontefice Bertrand Gorge dalla Francia racconta, nel video, come, aprendo le porte di casa all’accoglienza, la sua famiglia si è umanamente arricchita grazie alla presenza di rifugiati con cui hanno condiviso parte della propria vita.
Nel video, presentato nell’ambito della campagna comunicativa promossa dalla Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero dello Sviluppo Umano Integrale papa Francesco chiede: come possiamo favorire un incontro arricchente con migranti e rifugiati?
GMMR: le celebrazioni in Italia
12 Luglio 2022 - Roma - Le celebrazioni ufficiali della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2022 si svolgeranno quest’anno in Sardegna.
L’iniziativa è della Commissione Cei per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes che proprio in questa regione promuoverà, dal 29 agosto al 2 settembre ad Alghero, il Corso di Alta Formazione sul tema “Costruire il futuro con” per tutti i direttori e collaboratori diocesani Migrantes d’Italia. In Sardegna anche la celebrazione eucaristica nazionale che si svolgerà domenica 25 settembre, Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato nella cattedrale di Iglesias, alle ore 11, presieduta da mons. Giovanni Paolo Zedda, Vescovo di Iglesias e delegato Migrantes della Conferenza Episcopale Sarda. (R.Iaria)
Verso la GMMR: nuovo video di papa Francesco
7 Giugno 2022 - Città del Vaticano - Nell’ambito della campagna comunicativa promossa dalla Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale della Santa Sede, in vista della 108a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (GMMR) che si celebrerà domenica 25 settembre 2022, viene pubblicato un nuovo video di papa Francesco. Tema della Giornata "Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati".
Nel video, papa Francesco esorta a costruire un futuro inclusivo, un futuro per tutti e tutte in cui nessuno deve rimanere escluso, in modo particolare i più vulnerabili tra cui migranti, rifugiati, sfollati e vittime della tratta. Inoltre, il papa rivolge a tutti una domanda diretta: Cosa significa mettere al centro i più vulnerabili? Insieme a Papa Francesco, anche la testimonianza di una giovane migrante venezuelana, Ana, che grazie all’aiuto della Chiesa si è ricostruita una nuova vita in Ecuador insieme alla sua famiglia.
Tutto il materiale della campagna comunicativa è presente sulla pagina del sito internet dedicata e può essere liberamente scaricato, pubblicato, utilizzato e condiviso.
https://www.youtube.com/watch?v=Lv2nH9a9t7Y
Card. Montenegro: “a Lampedusa si impara a guardare l’altro libero da pregiudizi e privilegi”
12 Maggio 2022 -
Roma - “Tutto ciò che avveniva a Lampedusa con il continuo arrivo di migranti ha scosso non solo quella comunità parrocchiale e la diocesi agrigentina ma, mi sento di dire, il mondo intero”. Lo ha detto oggi il card. Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento e membro del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del Messaggio di Papa Francesco per la 108ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che sarà celebrata domenica 25 settembre 2022 . “Cosa fare di fronte a migliaia di persone che ogni giorno arrivano con mezzi di fortuna? Cosa fare quando – come nel 2013 – diverse centinaia di loro affondarono a pochi metri dalla costa perdendo la vita?”, si è chiesto il cardinale Montenegro: “Quando ti trovi di fronte a questi fatti – ha detto – ti accorgi che solo il principio della fraternità ti può aiutare. Se riesci a guardare negli occhi quell’uomo, quella donna o quel bambino capisci che è uguale a te, che è tuo fratello. In quell’istante cadono tutte le distinzioni, le diatribe politiche, le logiche dei numeri o le normative di questo o di quel Paese. Quegli occhi ti dicono la dignità di quella persona prima e più della sua appartenenza a un Paese ‘X’ o a una religione ‘Y’. Costruire il futuro richiede questo sguardo sull’altro libero da ogni pregiudizio e da ogni privilegio”. Il Papa, ha ricordato il cardinale, “insiste molto sul fatto che questa prospettiva può rivelarsi una opportunità di crescita per tutti. La storia ci insegna che laddove il futuro lo si è costruito in una logica inclusiva, alla fine, ci hanno guadagnato tutti, non solo in termini di rispetto ma anche economicamente e culturalmente”. Anche il titolo della giornata “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati” invita “a passare dalla logica della semplice accoglienza a quella evangelica della fraternità universale in cui l’altro – e in particolare il povero – è il fratello col quale sono chiamato a camminare”: “Non ci sono alcuni che accolgono e altri che vengono accolti ma fratelli che dobbiamo amarci, imparando a fare della diversità culturale, religiosa o sociale una grande opportunità di crescita per tutti”.
(Foto Siciliani/SIR)
P. Baggio: “un potenziale da riconoscere e valorizzare”
12 Maggio 2022 -
Roma - La presenza dei migranti e dei rifugiati è “indubbiamente un grande potenziale che va riconosciuto e valorizzato”. Lo ha ribadito padre Fabio Baggio, sotto-segretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale con la responsabilità della Sezione Migranti e rifugiati e dei progetti speciali, presentando oggi in Sala Stampa vaticana il Messaggio del Papa per la 108ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che sarà celebrata domenica 25 settembre 2022, sul tema “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”. “In un mondo profondamente segnato dalla crisi pandemica e da emergenze umanitarie vecchie e nuove – ha detto padre Baggio - Papa Francesco ribadisce con vigore l’impegno comune a costruire un futuro che risponda sempre di più al progetto di Dio, un futuro di pace e prosperità, il Regno di Dio”. Un futuro da costruire “con” i migranti e i rifugiati – sottolinea il Santo Padre – così come con tutti gli abitanti delle periferie esistenziali, con gli scartati e gli emarginati, “perché nessuno rimanga escluso”. Questa inclusione, ha precisato padre Baggio, “è conditio sine qua”. Inoltre “costruire con” significa anche “riconoscere e promuovere il contributo dei migranti e dei rifugiati a tale opera di costruzione, perché solo così si potrà edificare un mondo che assicuri le condizioni per lo sviluppo umano integrale di tutti e tutte”. Padre Baggio ha letto anche la preghiera che conclude il Messaggio del Papa, “dai toni squisitamente francescani”: “Signore, rendici portatori di speranza, perché dove c’è oscurità regni la tua luce, e dove c’è rassegnazione rinasca la fiducia nel futuro. Signore, rendici strumenti della tua giustizia, perché dove c’è esclusione fiorisca la fraternità, e dove c’è ingordigia prosperi la condivisione. Signore, rendici costruttori del tuo Regno insieme con i migranti e i rifugiati e con tutti gli abitanti delle periferie. Signore, fa’ che impariamo com’è bello vivere tutti da fratelli e sorelle. Amen”.
(Foto Siciliani-Gennari/SIR)
Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati
12 Maggio 2022 - Pubblichiamo di seguito il Messaggio di Papa Francesco per la 108a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che sarà celebrata domenica 25 settembre 2022, sul tema: “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”.
Cari fratelli e sorelle!
Il senso ultimo del nostro “viaggio” in questo mondo è la ricerca della vera patria, il Regno di Dio inaugurato da Gesù Cristo, che troverà la sua piena realizzazione quando Lui tornerà nella gloria. Il suo Regno non è ancora compiuto, ma è già presente in coloro che hanno accolto la salvezza. «Il Regno di Dio è in noi. Benché sia ancora escatologico, sia il futuro del mondo, dell’umanità, allo stesso tempo si trova in noi».[1]
La città futura è una «città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso» (Eb 11,10). Il suo progetto prevede un’intensa opera di costruzione nella quale tutti dobbiamo sentirci coinvolti in prima persona. Si tratta di un meticoloso lavoro di conversione personale e di trasformazione della realtà, per corrispondere sempre di più al piano divino. I drammi della storia ci ricordano quanto sia ancora lontano il raggiungimento della nostra meta, la Nuova Gerusalemme, «dimora di Dio con gli uomini» (Ap 21,3). Ma non per questo dobbiamo perderci d’animo. Alla luce di quanto abbiamo appreso nelle tribolazioni degli ultimi tempi, siamo chiamati a rinnovare il nostro impegno per l’edificazione di un futuro più rispondente al progetto di Dio, di un mondo dove tutti possano vivere in pace e dignità.
«Noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia» (2 Pt 3,13). La giustizia è uno degli elementi costitutivi del Regno di Dio. Nella ricerca quotidiana della sua volontà, essa va edificata con pazienza, sacrificio e determinazione, affinché tutti coloro che ne hanno fame e sete siano saziati (cfr Mt 5,6). La giustizia del Regno va compresa come la realizzazione dell’ordine divino, del suo armonioso disegno, dove, in Cristo morto e risorto, tutto il creato torna ad essere “cosa buona” e l’umanità “cosa molto buona” (cfr Gen 1,1-31). Ma perché regni questa meravigliosa armonia, bisogna accogliere la salvezza di Cristo, il suo Vangelo d’amore, perché siano eliminate le disuguaglianze e le discriminazioni del mondo presente.
Nessuno dev’essere escluso. Il suo progetto è essenzialmente inclusivo e mette al centro gli abitanti delle periferie esistenziali. Tra questi ci sono molti migranti e rifugiati, sfollati e vittime della tratta. La costruzione del Regno di Dio è con loro, perché senza di loro non sarebbe il Regno che Dio vuole. L’inclusione delle persone più vulnerabili è condizione necessaria per ottenervi piena cittadinanza. Dice infatti il Signore: «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi» (Mt 25, 34-36).
Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati significa anche riconoscere e valorizzare quanto ciascuno di loro può apportare al processo di costruzione. Mi piace cogliere questo approccio al fenomeno migratorio in una visione profetica di Isaia, nella quale gli stranieri non figurano come invasori e distruttori, ma come lavoratori volenterosi che ricostruiscono le mura della nuova Gerusalemme, la Gerusalemme aperta a tutte le genti (cfr Is 60,10-11).
Nella medesima profezia l’arrivo degli stranieri è presentato come fonte di arricchimento: «Le ricchezze del mare si riverseranno su di te, verranno a te i beni dei popoli» (60,5). In effetti, la storia ci insegna che il contributo dei migranti e dei rifugiati è stato fondamentale per la crescita sociale ed economica delle nostre società. E lo è anche oggi. Il loro lavoro, la loro capacità di sacrificio, la loro giovinezza e il loro entusiasmo arricchiscono le comunità che li accolgono Ma questo contributo potrebbe essere assai più grande se valorizzato e sostenuto attraverso programmi mirati. Si tratta di un potenziale enorme, pronto ad esprimersi, se solo gliene viene offerta la possibilità.
Gli abitanti della nuova Gerusalemme – profetizza ancora Isaia – mantengono sempre spalancate le porte della città, perché possano entrare i forestieri con i loro doni: «Le tue porte saranno sempre aperte, non si chiuderanno né di giorno né di notte, per lasciar introdurre da te le ricchezze dei popoli» (60,11). La presenza di migranti e rifugiati rappresenta una grande sfida ma anche un’opportunità di crescita culturale e spirituale per tutti. Grazie a loro abbiamo la possibilità di conoscere meglio il mondo e la bellezza della sua diversità. Possiamo maturare in umanità e costruire insieme un “noi” più grande. Nella disponibilità reciproca si generano spazi di fecondo confronto tra visioni e tradizioni diverse, che aprono la mente a prospettive nuove. Scopriamo anche la ricchezza contenuta in religioni e spiritualità a noi sconosciute, e questo ci stimola ad approfondire le nostre proprie convinzioni.
Nella Gerusalemme delle genti il tempio del Signore è reso più bello dalle offerte che giungono da terre straniere: «Tutti i greggi di Kedàr si raduneranno da te, i montoni dei Nabatei saranno a tuo servizio, saliranno come offerta gradita sul mio altare; renderò splendido il tempio della mia gloria.» (60,7). In questa prospettiva, l’arrivo di migranti e rifugiati cattolici offre energia nuova alla vita ecclesiale delle comunità che li accolgono. Essi sono spesso portatori di dinamiche rivitalizzanti e animatori di celebrazioni vibranti. La condivisione di espressioni di fede e devozioni diverse rappresenta un’occasione privilegiata per vivere più pienamente la cattolicità del Popolo di Dio.
Cari fratelli e sorelle, e specialmente voi, giovani! Se vogliamo cooperare con il nostro Padre celeste nel costruire il futuro, facciamolo insieme con i nostri fratelli e le nostre sorelle migranti e rifugiati. Costruiamolo oggi! Perché il futuro comincia oggi e comincia da ciascuno di noi. Non possiamo lasciare alle prossime generazioni la responsabilità di decisioni che è necessario prendere adesso, perché il progetto di Dio sul mondo possa realizzarsi e venga il suo Regno di giustizia, di fraternità e di pace.
Preghiera
Signore, rendici portatori di speranza,
perché dove c’è oscurità regni la tua luce,
e dove c’è rassegnazione rinasca la fiducia nel futuro.
Signore, rendici strumenti della tua giustizia,
perché dove c’è esclusione fiorisca la fraternità,
e dove c’è ingordigia prosperi la condivisione.
Signore, rendici costruttori del tuo Regno
Insieme con i migranti e i rifugiati
e con tutti gli abitanti delle periferie.
Signore, fa’ che impariamo com’è bello
vivere tutti da fratelli e sorelle. Amen.
Roma, San Giovanni in Laterano, 9 maggio 2022
FRANCESCO
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[1] S. Giovanni Paolo II, Discorso nella visita alla Parrocchia romana dei SS. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena
Papa Francesco: “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”, il tema della prossima GMMR
22 Febbraio 2022 - Città del Vaticano - “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”. Questo il tema scelto da Papa Francesco per la prossima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebrerà il prossimo 25 settembre. Il tema “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati” vuole evidenziare – spiega il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Integrale - l'impegno che “tutti siamo chiamati a mettere in atto per costruire un futuro che risponda al progetto di Dio senza escludere nessuno”. “Costruire con” significa “innanzitutto riconoscere e promuovere il contributo dei migranti e dei rifugiati a tale opera di costruzione, perché solo così si potrà edificare un mondo che assicuri le condizioni per lo sviluppo umano integrale di tutti e tutte”. Il messaggio, suddiviso in sei sottotemi, approfondirà alcune componenti essenziali del contributo dei migranti e dei rifugiati – “reale e potenziale - alla crescita sociale, economica, culturale e spirituale delle società e delle comunità ecclesiali”, si legge nella nota diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede. Per favorire un’adeguata preparazione alla celebrazione di questa giornata, anche quest’anno la Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale avvierà, a partire dalla fine di marzo, una campagna di comunicazione finalizzata a favorire una comprensione approfondita del tema e dei sottotemi del Messaggio attraverso sussidi multimediali, materiale informativo e riflessioni teologiche.