23 Gennaio 2023 - Roma - È consuetudine che sotto il tendone del Circo di Montecarlo, durante i giorni del “Festival Internazionale del Circo” – che si è aperto lo scorso 20 gennaio - le chiese cristiane sostino per un momento di preghiera ecumenica. La celebrazione ecumenica è prevista per oggi, lunedì alle 19,00 sotto lo chapitou dell'Espace Fontvieille, con la partecipazione di artisti premiati al Festival Internazionale del Circo, l'Orchestra dei Carabinieri, della principessa e dei Maestri della Cattedrale di Monaco. Una iniziativa che prevede anche momenti circensi con le esibizioni di artisti internazionali presenti quest’anno alla kermesse.
In concomitanza del festival anche – dal 20 al 24 gennaio - l’incontro annuale dell’European Circus Association (ECA), alla quale aderisce, per l’Italia, la Fondazione Migrantes come membro onorario e che sarà rappresentata da Sara Vatteroni, direttore Migrantes della Toscana e membro del Consiglio di Amministrazione dell’Organismo pastorale della Cei. Sarà anche l’occasione di fare il punto sulla pastorale del mondo dello spettacolo viaggiante dopo due anni di pandemia con interventi non solo dei rappresentanti dei paesi europei ma con delegazioni provenienti anche dalle Americhe e dall’Australia. Tanti i temi trattati nei primi giorni di incontri – ci dice Vatteroni - la formazione dei giovani artisti con la rete delle scuole del Circo, gli indirizzi delle politiche europee per garantire sostegno con progetti che finanzino sia le nuove proposte e spettacoli sia la mobilità e lo scambio degli artisti, ma anche le iniziative per salvaguardare questo mondo dello spettacolo. In contemporanea si svolge anche l’incontro del Forum ecumenico, nato da una intuizione di mons. Piergiorgio Saviola - già direttore dell’ufficio nazionale per la pastorale dei circensi e della Fondazione Migrantes - che affronta le problematiche legate alla pastorale itinerante come la scolarizzazione per una realtà che esige “la nostra attenzione e che a maggior ragione ha bisogno di comunità che accolgano una presenza temporanea e gioiosa che porta gioia e esige un attenzione per alimentare una fede incentrata sui valori della famiglia itinerante”. (Raffaele Iaria)
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Circo: una celebrazione ecumenica sotto lo chapiteau de Festival Internazionale di Montecarlo
21 Gennaio 2020 - Montecarlo - Con la celebrazione ecumenica sotto lo chapiteau di Fontvieille si è conclusa la seconda giornata del Forum delle organizzazioni cristiane che si tiene in concomitanza della 44^ edizione del Festival internazionale del Circo di Montecarlo. Alla celebrazione, presieduta dall’arcivescovo di Monaco mons. Bernard Barsi, erano presenti i vescovi di Nizza e Savona-Noli con i rispettivi vescovi emeriti. Come è consuetudine, la pista del circo si è trasformata in una cattedrale dove, oltre alla presenza dei rappresentanti di varie confessioni cristiane e altre religioni, si sono unite moltissime persone per la preghiera. Il Presule nella sua riflessione, dopo la lettura della parabola del buon Samaritano secondo il Vangelo di Luca, richiamando la presenza del Forum in questi giorni di lavori, ha sottolineato l’importanza dell’accoglienza dell’altro, del diverso da noi e il Circo ne è una testimonianza. Accoglienza e condivisone sono l’anima del Circo.
Nella mattinata i lavori del Forum si sono concentrati sul cammino pastorale di ogni conferenza episcopale e le sfide che attendono le Chiese cristiane impegnate ad annunciare il Vangelo tra la Gente del Viaggio. Nel pomeriggio i delegati della European Network for Traveller Education, l’Ente europeo preposto alla scolarizzazione dei ragazzi viaggianti, hanno ribadito l’importanza dell’attenzione di ogni nazione alla questione scolastica dei fieranti e circensi.