Perugia - «Anche la comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve, attraverso parrocchie, famiglie religiose e con il coinvolgimento della locale comunità ucraina di rito greco-cattolico, non ha fatto mancare il suo sostegno spirituale e materiale a quanti sono fuggiti dall’Ucraina per sottrarsi alla guerra e ad una violenza inaudita contro la persona e i suoi affetti più cari». A sottolinearlo è il vescovo e amministratore diocesano di Perugia-Città della Pieve, mons. Marco Salvi, nel rendere noti i ‘frutti’ della “Raccolta fondi per l’Ucraina”. Una raccolta diocesana avviata subito dopo l’inizio delle ostilità, per finanziare le iniziative messe in campo per assistere dignitosamente più di 200 nuclei familiari composti in gran parte da donne e minori. Significativo anche il dato delle 98 famiglie perugine che hanno messo a disposizione una loro abitazione e quello di coloro che hanno accolto in casa profughi ucraini riservandogli una camera (attualmente sono 14).
«Desidero ringraziarvi tutti di cuore – scrive mons. Salvi in un messaggio rivolto alla comunità diocesana – per la generosità dimostrata in occasione della “Raccolta fondi per l’Ucraina” e dei diversi altri gesti di solidarietà concreta promossi dalla nostra Archidiocesi: un segnale di grande attenzione verso il prossimo che ci fa sentire interpreti veri della carità evangelica».