24 Marzo 2021 - Torino - «Voglio ringraziare, personalmente e pubblicamente, quanti in questi giorni si sono resi disponibili ad accogliere quelle famiglie e persone migranti che si sono trovate senza alcun riparo nei giorni scorsi». Lo afferma l’arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, mons. Cesare Nosiglia che sottolinea il servizio della Croce Rossa e il lavoro di don Luigi Chiampo e delle suore Francescane missionarie di Susa e di tanti volontari a fianco dei migranti: il loro impegno è diventato un «esempio» per altri che hanno «deciso di compiere gesti di accoglienza e di solidarietà».
Ma questo cammino – aggiunge il presule - «è lontano dall'essersi concluso». A Oulx la diocesi ha aperto da oltre due anni una casa che accoglie ogni sera circa 30 persone, provenienti soprattutto dalla rotta balcanica, fra cui molti bambini: «è un flusso – dice mons. Nosiglia - che non riusciamo certo a interrompere, ma che – in ogni modo - ci interpella». Da qui la richiesta del presule torinese alle comunità cristiane della zona ma anche dell’intera diocesi di «rendersi ancora solidali. Servono spazi per accogliere, in particolare le famiglie con bambini. Così come servono contributi finanziari. E serve, ancora, il lavoro volontario di chi sta vicino a queste persone, ascolta i problemi e i bisogni, e con questo suscita speranza». La diocesi «farà la sua parte: ma sono in dovere di chiedere, anche alle istituzioni e associazioni laiche, uno sforzo ulteriore: alle emergenze che viviamo tutti si aggiungono quelle dei bisogni urgenti e umanamente necessari di tanti immigrati che arrivano nel nostro territorio». Mons. Nosiglia dopo Pasqua andrà a incontrare queste persone nelle loro sistemazioni, a Bussoleno, Susa e negli altri centri della Valle: «andrò anche per ringraziare quanti si sono prodigati e si prodigano per accogliere e sostenere questi nostri fratelli e sorelle». (Raffaele Iaria)
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Diocesi Torino: un portale per gli studenti universitari
27 Giugno 2019 - Torino - Un sito essenziale, semplice nella grafica, ma ricco di contenuti utili agli studenti universitari fuori sede. Un progetto innovativo pensato dall’équipe dalla pastorale Universitaria dell’Arcidiocesi di Torino e poi subito condiviso dalle Diocesi lombarde, del Lazio e siciliane.
fuorisede.info è uno strumento utile per la vita di ogni giovane che frequenta l’Università lontano da casa, raccoglie informazioni reperite sul web e su altri siti istituzionali.
"Il nostro compito come cappellani universitari - spiega don Luca Peyron, direttore della pastorale universitaria del Piemonte - è aiutare i giovani ad inserirsi in una nuova realtà sperimentando la vicinanza della Chiesa locale. Il portale fuorisede.info ci permette di stabilire subito un dialogo a distanza con loro e le loro famiglie in modo che giunti a destinazione qui da noi possano cominciare con il piede giusto il loro percorso di studi. Aiutateci ad aiutarli facendo loro sapere che noi ci siamo, li attendiamo, e vogliamo già loro bene nel Signore!".
E’ sufficiente digitare nella homepage la città sede dell’Università che si frequenta (Torino, Milano, Asti, Palermo, Roma, Viterbo…. e tante altre), per entrare in una pagina in cui si possono trovare i riferimenti locali ecclesiali, l’offerta formativa, tutte le indicazioni per il diritto allo studio, svariate possibilità per trovare una soluzione abitativa, e le associazioni presenti in città.
"Il portale rappresenta una proposta che risponde ad una necessità – spiega don Marco Cianci, responsabile della pastorale Universitaria della Lombardia. - Desideriamo offrire una risposta ai tanti giovani che ci domandano aiuto. Questo portale vuole dare le risposte immediate e fruibili ai giovani che veloci utilizzano lo smartphone. Dati concreti come trovare un alloggio, casa in affitto, collegi, orari delle cappellanie. Un servizio all’interno del nostro servizio per facilitare la confidenza tra la pastorale Universitaria sia a chi è già inserito in qualche ambito pastorale ma anche a chi arriva sul sito per trovare una sistemazione abitativa e scopre quante cose offre la Chiesa nel luogo in cui studia".
Per don Giuseppe Fausciana, direttore della pastorale universitaria della Sicilia, il portale: "contribuisce alla creazione della rete di comunicazione tra e con gli universitari. Personalmente ritengo che sia necessario per i tanti universitari che migrano al Nord e con i quali spesso le nostre Chiese siciliane soffrono la perdita del contatto".
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