28 Giugno 2022 - Lucca - "Rileggere il passato per costruire il futuro" è il tema del convegno che si svolgerà oggi pomeriggio, ore 18, a Lucca su iniziativa dell'Ufficio diocesano Migrantes. Si tratta di una tavola rotonda proposta attorno alla Giornata Onu del Rifugiato del 20 giugno scorso e in vista della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato del 25 settembre. Servirà a guardare alle esperienze di accoglienza della Chiesa di Lucca vissute nel recente passato fino ad arrivare ai profughi ucraini dei giorni nostri. All'iniziativa interverranno don Bruno Frediani, parroco nella vallata di Camaiore, don Silvio Righi, parroco di Camaiore, Sara Vatteroni, direttrice Migrantes della Toscana, don Simone Giuli direttore della Caritas e Lino Paoli per la Comunità di Sant' Egidio. All''incontro presenzierà anche l' arcivescovo Paolo Giulietti.
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Ucraina: la diocesi di Lucca accoglie i primi 32 profughi
10 Marzo 2022 -
Lucca - Negli ultimi giorni sono arrivati i primi profughi dall’Ucraina accolti in strutture della Diocesi di Lucca o, comunque, in case e appartamenti di privati messi a disposizione della diocesi. Attualmente, con il coordinamento della Caritas diocesana, sono state accolte 32 persone prevenienti dall’Ucraina: 26 hanno trovato alloggio nella zona della Piana, 6 nella zona di della Versilia. L’accoglienza avviene in stretto collegamento con la Prefettura e con i Comuni del territorio. In seguito ai primi appelli volti a chiedere case e appartamenti da mettere a disposizione di chi fugge dalla guerra in Ucraina, la chiesa lucchese ha ricevuto la disponibilità a ospitare profughi ucraini da parte di 103 soggetti (tra parrocchie e privati), così suddivisi: 54 nella zona della Piana di Lucca; 24 nella zona della Versilia; 11 nella zona della Mediavalle e Garfagnana; 14 da fuori del territorio diocesano (Pisa e Pescia). Mettendo insieme queste 103 disponibilità viene raggiunto un totale di poco oltre 200 posti letto. Insieme agli aiuti materiali immediati, la diocesi ha creato un gruppo interno di coordinamento e consultazione anche in vista del prossimo futuro, pensando cioè alla possibile promozione e integrazione dei profughi nel tessuto sociale locale. Di questo gruppo fanno parte, oltre a Caritas, l’Ufficio Migrantes, il Centro missionario diocesano e l’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. Altri organi diocesani saranno coinvolti in base all’evolversi della situazione.