1 Settembre 2021 - Genova - Sono arrivate a Genova nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 31 agosto, 3 famiglie afghane accolte presso il Seminario arcivescovile in accordo con la Prefettura. “Come già annunciato nelle scorse settimane – si legge in una nota della diocesi di Genova -, in tutto si tratta di 20 persone, genitori, bimbi piccoli, nonni, che hanno trovato accoglienza in stanze già attrezzate, grazie alla immediata disponibilità del rettorato del Seminario e tramite l’intervento coordinato da Caritas diocesana, che vede coinvolte la Fondazione Auxilium e la cooperativa sociale Il Melograno”. “Come sappiamo, sono famiglie che hanno dovuto abbandonare improvvisamente il proprio Paese – ricorda mons. Andrea Parodi, vicario per la Carità della diocesi e direttore Caritas diocesana – alle quali manca certamente ogni bene materiale ma a cui, ancora di più, manca ogni riferimento alla propria comunità di appartenenza, alla vita consueta, per quanto difficile la si possa immaginare in una situazione di guerra perenne”. Anche l’Ufficio Migrantes ha dato la propria disponibilità ad accogliere mettendo a disposizione, come dice il direttore dell’Ufficio diocesano, mons. Giacomo Martino, sette posti a Camogli, nel centro della rete Sai, sigla che sta per Sistema accoglienza integrazione: “È bello che ci sia solidarietà verso questi migranti – ha detto il sacerdote - che dovrebbero trovare ospitalità non nei centri di accoglienza straordinaria ma in percorsi Sai, e ottenere rapidamente lo status di rifugiato. Questo dovrebbe farci aprire gli occhi anche sui migranti economici che arrivano dall’Africa: anche loro fuggono da situazioni difficilissime”. (R.I.)
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Afghanistan: a Genova 20 posti letto presso il Seminario
25 Agosto 2021 - Genova – La Chiesa di Genova è pronta ad accogliere famiglie afghane mettendo a disposizione, in una prima fase, circa 20 posti letto presso il Seminario Arcivescovile “Benedetto XV”, posti che potrebbero ampliarsi in caso di maggiore necessità.
“Si tratta di una prima disponibilità – spiega Mons. Andrea Parodi, Vicario Episcopale per il servizio della Carità – a cui stiamo lavorando in costante confronto con il Comune di Genova e la Prefettura, tenuto conto della continua evoluzione di questi giorni così drammatici. Sono posti destinati in primo luogo alle famiglie, con tutta probabilità una parte di quelle attualmente accolte a Sanremo”.
Intanto non si è fatta attendere la risposta dei genovesi: fin dai primi giorni giungono quotidianamente agli uffici della Caritas Diocesana disponibilità ad accogliere in appartamenti privati, offerte di lettini per bambini e di altri beni di prima necessità.
“Ringraziamo davvero tutti costoro per la capacità di condivisione – commenta Mons. Parodi -. In questo momento però la situazione è ancora molto fluida ed è difficile precisare quali siano i beni materiali di cui c’è maggiormente bisogno. Come sempre nelle prime fasi di un’emergenza, è bene avere un quadro più preciso perché ogni aiuto sia ben calibrato e davvero utile”.