Tag: Corridoi umanitari

Corridoi Umanitari: arrivati oggi 51 persone dal Libano

22 Marzo 2024 - Roma - Tredici anni di guerra in Siria. E di origine siriana sono quasi tutte le 51 persone arrivate questa mattina, venerdì 22 marzo, all’aeroporto di Roma Fiumicino e accolte in Italia grazie ai corridoi umanitari realizzati dalla Comunità di Sant’Egidio insieme alla Chiese protestanti. 51 persone, di cui 19 minori, provenienti da vari campi profughi del Libano e da diversi centri - Beirut, Homs e altri territori del Paese da dove sono giunti, negli scorsi mesi ed anni, per fuggire dal conflitto in Siria - saranno accolte da Chiese, famiglie, Comunità di Sant’Egidio, Operazione Colomba e dalla Diaconia valdese in varie regioni e città d’Italia, tra le quali Firenze, Torino, Torre Pellice (TO), Campobasso, Padova, Roma. I corridoi umanitari sono un’iniziativa della società civile che coniuga la salvezza dai viaggi in mare con accoglienza e integrazione. UComplessivamente in Europa con i corridoi umanitari sono arrivati oltre 6.800 rifugiati.

Corridoi umanitari: arrivati ieri 46 siriani dal Libano

26 Ottobre 2023 - Roma - Sono atterrati ieri a Fiumicino, con un volo proveniente da Beirut, 46 rifugiati siriani, tra cui alcuni minori, che hanno vissuto a lungo nei campi profughi della regione dell'Akkar, nella Valle della Bekaa e in alloggi precari alla periferia di Beirut. Il loro arrivo in Italia - in un momento difficilissimo per il Libano a causa del vicino conflitto israelo-palestinese - è stato reso possibile grazie ai Corridoi Umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e Tavola valdese, in accordo coi Ministeri dell’Interno e degli Esteri, che dal febbraio 2016 hanno portato in salvo in Italia, solo da questo paese, 2.700 persone. Complessivamente in Europa con i Corridoi Umanitari sono giunti oltre 6.500 rifugiati. I nuclei familiari giunti ieri saranno accolti in 7 regioni italiane (Lazio, Sicilia, Calabria, Piemonte, Veneto, Campania, Toscana), in parte grazie ai loro parenti, giunti in precedenza coi Corridoi Umanitari e ormai bene integrati nel nostro Paese, in parte in case messe a disposizione da famiglie italiane e associazioni. Queste ultime li accompagneranno nel percorso di integrazione, grazie all’apprendimento della lingua italiana e, una volta ottenuto lo status di rifugiato, all’inserimento nel mondo lavorativo.

Profughi: giovadì l’arrivo di rifugiati dai campo in Libano e in Grecia

28 Marzo 2023 - Roma - Arriveranno giovedì 30 marzo a Fiumicino, con un volo proveniente da Beirut, 58 rifugiati siriani che hanno vissuto a lungo nei campi profughi del Libano o in alloggi precari nella periferia di Beirut. Si tratta di nuclei familiari che negli ultimi mesi hanno sofferto un pesante peggioramento delle loro condizioni di vita per la grave crisi politica, economica e sociale che attraversa il paese. Tra di loro 24 minori che, a causa della situazione delle famiglie, non potevano frequentare la scuola, e alcuni che hanno bisogno di cure mediche urgenti. Il loro ingresso in Italia è reso possibile grazie ai corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e Tavola Valdese, in accordo coi Ministeri dell’Interno e degli Esteri, che dal febbraio 2016 hanno portato in salvo nel nostro Paese, solo dal Libano, 2.486 persone. Complessivamente in Europa con i corridoi umanitari sono giunti oltre 6mila rifugiati. I nuclei familiari in arrivo saranno accolti in diverse regioni italiane e avviati ad un percorso di integrazione: per i minori attraverso l’immediata iscrizione a scuola, per gli adulti con l’apprendimento della lingua italiana e, una volta ottenuto lo status di rifugiato, l’inserimento nel mondo del lavoro. Nella stessa giornata arriveranno anche 15 richiedenti asilo dai campi della Grecia, nuclei familiari numerosi e singoli, alcuni in gravi condizione di salute, provenienti da Iraq, Somalia e Congo. Con questo arrivo si completa la quota fissata nel protocollo di intesa tra Sant’Egidio e il governo italiano, che ha consentito l’arrivo con i corridoi umanitari a 300 persone, a cui si aggiungono 70 persone portate in salvo a seguito dei viaggi di Papa Francesco a Lesbo.

Papa Francesco: la tragedia di Cutro “non doveva avvenire, e bisogna fare tutto il possibile perché non si ripeta”

18 Marzo 2023 - Città del Vaticano - E’ stata una festa con tanti uomini, donne e bambini provenienti da molti Paesi e arrivati in Italia attraverso i corridoi umanitari  quella che si è svolta questa mattina nell’Aula Paolo VI con Papa Francesco. Corridoi umanitari che “non solo mirano a far giungere in Italia e in altri Paesi europei persone profughe, strappandole da situazioni di incertezza, pericolo e attese infinite” ma operano anche “per l’integrazione, perché non c’è accoglienza senza integrazione”, ha scritto il Papa nel testo consegnato loro che ha riassunto dopo aver ascoltato alcuni saluti e alcune testimonianze. Un evento di notevole rilievo sul fronte della questione-migranti, primo evento pubblico del Papa con i migranti dopo la tragedia di Cutro, un naufragio che “non doveva avvenire, e bisogna fare tutto il possibile perché non si ripeta”, ha detto il Pontefice evidenziando che i corridoi “gettano dei ponti che tanti bambini, donne, uomini, anziani, provenienti da situazioni molto precarie e da gravi pericoli, hanno infine percorso in sicurezza, legalità e dignità fino ai Paesi di accoglienza. Essi attraversano i confini e, ancor più, i muri di indifferenza su cui spesso si infrange la speranza di tantissime persone”. “Occorrono ancora molti sforzi – ha aggiunto - per estendere questo modello e per aprire più percorsi legali per la migrazione. Dove manca la volontà politica, i modelli efficaci come il vostro offrono nuove strade percorribili. Del resto - scrive il Papa nel testo - una migrazione sicura, ordinata, regolare e sostenibile è nell'interesse di tutti i Paesi. Se non si aiuta a riconoscere questo, il rischio è che la paura spenga il futuro e giustifichi le barriere su cui si infrangono vite umane”. “Il lavoro che voi fate, individuando e accogliendo persone vulnerabili, cerca di rispondere nella maniera più adeguata a un segno dei tempi. Indica una strada all'Europa - prosegue il Pontefice - perché non resti bloccata, spaventata, senza visione del futuro”. Ricordando poi i profughi ucraini il Pontefice ha detto loro che “il Papa non rinuncia a cercare la pace, a sperare nella pace e a pregare per essa. Lo faccio per il vostro Paese martoriato e per gli altri che sono colpiti dalla guerra”. (Raffaele Iaria)

Corridoi umanitari: papa Francesco riceve, sabato, i profughi e le famiglie che hanno accolto

15 Marzo 2023 -

Roma - Rappresenta un evento di notevole rilievo sul fronte della questione-migranti quello di sabato prossimo, 18 marzo, alle 11.30, in cui papa Francesco riceverà in udienza tutti i profughi e i rifugiati venuti in Italia e in Europa grazie ai “corridoi umanitari” realizzati da Conferenza Episcopale Italiana, la Comunità di Sant’Egidio la Federazione delle Chiese Evangeliche e la Tavola Valdese. In questo che è il primo evento pubblico del Papa con i migranti dopo la tragedia di Cutro, l’Aula Paolo VI sarà riempita da famiglie provenienti da numerosi Paesi in guerra o colpiti da gravi emergenze umanitarie come Siria, Iraq, Afghanistan, Somalia, Sud Sudan, Nigeria e Libia.

Corridoi umanitari: Sant’Egidio, nuovi arrivi oggi a Fiumicino

7 Marzo 2023 - Roma - Nuovo arrivo, oggi a Fiumicino, con un volo provenienti da Atene, di 11 richiedenti asilo originari di paesi in cui persistono conflitti e condizioni di violenza diffusa come Iraq, Congo e Camerun. Molti hanno trascorso lunghissimi periodi di permanenza - fino a 5 anni - nei campi profughi delle isole greche, tra cui quello di Moria, a Lesbo.  Il loro ingresso in Italia è reso possibile da un protocollo d’intesa tra la Comunità di Sant’Egidio e il ministero dell’Interno che prevede l’arrivo dalla Grecia nel nostro paese, in modo legale e sicuro, di richiedenti asilo, con particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili, come nuclei familiari numerosi e minori non accompagnati. I rifugiati – tra cui una donna sola con i figli disabili – saranno accolti a Roma, nelle Marche e in Lombardia e subito avviati verso l’integrazione: per i minori attraverso l’iscrizione a scuola, per gli adulti con l’apprendimento della lingua italiana e, una volta ottenuto lo status di rifugiato, con l’inserimento nel mondo lavorativo. Complessivamente, con il sistema dei corridoi umanitari, realizzati grazie a una rete di accoglienza diffusa, sono giunti in Europa più di 6mila rifugiati, di cui 5250 in Italia.

Corridoi umanitari: arrivati oggi a Roma 97 rifugiati afghani

23 Febbraio 2023 - Roma - Oggi  è arrivato dal Pakistan un gruppo di 97 rifugiati afghani nell’ambito del programma dei Corridoi Umanitari realizzati da Caritas Italiana (per conto della CEI – Conferenza Episcopale Italiana), FCEI (Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia), Tavola valdese e Comunità di Sant’Egidio. Anche questo ultimo arrivo è realizzato sulla base dei protocolli siglati con il governo italiano a novembre 2021, per un totale di 1200 persone fuggite dall’Afghanistan e accolte in Italia dalle chiese e dalla società civile. I cittadini afghani arrivati saranno ospitati in varie diocesi, chiese, comunità, da Nord a Sud, e in particolare in Trentino-Alto Adige, Veneto, Lombardia, Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia e Calabria. Si tratta di nuclei familiari e di persone singole, alcune delle quali si ricongiungeranno in Italia con parenti che vivono già da tempo nel nostro paese. Lo strumento dei corridoi umanitari ha garantito la fuoriuscita da contesti di guerra e gravi violazioni dei diritti a richiedenti asilo, rifugiati e persone vulnerabili che altrimenti non avrebbero mai potuto raggiungere il territorio europeo.  

Corridoio umanitario per 300 afghani

26 Luglio 2022 - Roma - I primi nove afghani sono arrivati ieri a Fiumicino con un volo da Teheran, altri 200 sbarcheranno sempre a Roma provenienti da Islamabad domani e il giorno dopo toccherà ad un terzo gruppo, anche quest’ultimo in partenza dalla capitale iraniana: in tutto 300 persone che arriveranno nel nostro paese grazie al Protocollo d’intesa che vede da un lato il coinvolgimento di Viminale e Farnesina, dall’altro quello della Comunità di Sant’Egidio, della Cei, della Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane, della Tavola Valdese e dell’Arci, in collaborazione con Acnur, Oim e Inmp (Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti ed il contrasto delle malattie della povertà).

Corridoi umanitari: arrivati oggi 48 profughi con volo da Atene

28 Gennaio 2022 -

Roma - Questa mattina, con un volo proveniente da Atene, sono arrivate a Fiumicino 48 persone grazie ai corridoi umanitari della Comunità di Sant'Egidio. Appartenenti a diverse nazionalità, tra cui Afghanistan, Camerun, Congo, Iraq, Siria e Somalia, hanno trascorso lunghi periodi di permanenza nei campi profughi delle isole greche, tra cui quello di Moria, a Lesbo, visitato recentemente da Papa Francesco durante il suo viaggio in Grecia e a Cipro. Si tratta di richiedenti asilo, in fuga da guerre e situazioni insostenibili, che hanno affrontato viaggi pericolosi da Africa, Asia e Medio Oriente, subendo maltrattamenti, sfruttamento e violenza. I nuclei familiari e i singoli - tra cui alcuni minori non accompagnati - saranno accolti in 10 regioni italiane (Lazio, Basilicata, Friuli, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana, Trentino) e, dopo aver trascorso un periodo di quarantena nel rispetto delle normative anti-covid, verranno subito avviati verso l’integrazione: per i minori attraverso l’immediata iscrizione a scuola, per gli adulti con l’apprendimento della lingua italiana e, una volta ottenuto lo status di rifugiato, l’inserimento nel mondo lavorativo. Complessivamente con il sistema dei corridoi umanitari, interamente autofinanziati e realizzati grazie a una rete di accoglienza diffusa, sono giunti in Europa 4400 rifugiati, di cui oltre 3600 in Italia.

La Diocesi Cefalù accoglie una famiglia iraniana

1 Dicembre 2021 -

Corridoi umanitari: giunti a fiumicino da Lesbo 46 profughi

30 Novembre 2021 - Roma - Questa mattina sono arrivate a Fiumicino, con i corridoi umanitari, 46 persone dall’isola di Lesbo e dalla Grecia, appartenenti a diverse nazionalità, tra cui Afghanistan, Camerun, Congo, Iraq, Siria, Somalia e Sud Sudan. Si tratta di richiedenti asilo e rifugiati in condizione di particolare vulnerabilità, che hanno trascorso molti mesi, a volte anni, nei campi profughi della Grecia dopo aver affrontato viaggi molto difficili attraverso l’Africa, l’Asia o il Medio Oriente, subendo maltrattamenti, sfruttamento e violenza. I nuclei familiari e i singoli - tra cui 3 minori non accompagnati, il più giovane un ragazzo siriano di appena 12 anni - saranno accolti in diverse regioni (Lazio, Campania, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto) e avviati verso l’integrazione: per i minori attraverso l’immediata iscrizione a scuola e per gli adulti, con l’apprendimento della lingua italiana e, una volta ottenuto lo status di rifugiato, l’inserimento nel mondo lavorativo. Includendo le famiglie di rifugiati siriani che papa Francesco ha portato a Roma di ritorno dal suo viaggio a Lesbo il 16 aprile 2016, sono 215 i rifugiati provenienti dalla Grecia che, accolti e integrati in Italia grazie al modello dei corridoi umanitari, possono guardare con fiducia e serenità il loro futuro.    

Corridoi umanitari Cei-Sant’Egidio: arrivati 63 profughi dall’Etiopia

13 Novembre 2021 -

Roma - Sono atterrati questa mattina a Fiumicino, con un volo di linea dell’Ethiopian Airlines proveniente da Addis Abeba, 63 profughi del Corno d’Africa. Le condizioni di vita di queste persone, da tempo rifugiate nei campi dell’Etiopia​, poi nella Capitale, si erano ulteriormente complicate a causa del conflitto che, in questi mesi e in particolare nelle ultime settimane, sta interessando l'Etiopia​. Il loro ingresso in Italia è stato reso possibile grazie a un Protocollo d’intesa con lo Stato italiano, firmato nel 2019 dalla Conferenza Episcopale Italiana e dalla Comunità di Sant’Egidio  che prevede l’arrivo di 600 persone vulnerabili con i corridoi umanitari. La partenza, inizialmente prevista per la fine di novembre, è stata anticipata a causa dei problemi di sicurezza ed è stata facilitata dalla fattiva collaborazione del Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del Ministero dell'Interno, della Direzione Generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie e dell'Ambasciata d'Italia ad Addis Abeba. Ad accogliere a Fiumicino i 63 profughi -  in maggioranza nuclei familiari composti da donne sole con minori e singoli sotto i 25 anni - sono stati i volontari ed alcuni familiari, da tempo residenti nel nostro Paese, in qualche caso già cittadini italiani. Saranno ospitati a Roma e in diverse regioni italiane (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Marche e Campania) presso associazioni, parrocchie, appartamenti di privati e istituti religiosi, con il supporto di famiglie italiane che si occuperanno di accompagnare il percorso d’integrazione sociale e lavorativa sul territorio, garantendo servizi, corsi di lingua italiana, inserimento scolastico per i minori, cure mediche adeguate. Tutto ciò grazie a un progetto totalmente autofinanziato con l’8x1000 della Cei, fondi raccolti dalla Comunità di Sant’Egidio e la generosità non solo di associazioni e parrocchie ma anche di cittadini che hanno offerto le loro case e il loro impegno gratuito e volontario.

Cei: siglato il Protocollo per la realizzazione di corridoi umanitari

4 Novembre 2021 -
Roma - È stato siglato oggi, 4 novembre, al Viminale, il Protocollo di intesa tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale - Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e Politiche migratorie, il Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, la Conferenza Episcopale Italiana, la Comunità di Sant’Egidio, la Federazione delle Chiese Evangeliche, la Tavola Valdese, ARCI, INMP, UNHCR per la realizzazione del progetto “Corridoi umanitari/Evacuazioni per l’Afghanistan”.
L’intesa permetterà l’ingresso legale e in sicurezza di 1200 cittadini afghani in evidente bisogno di protezione internazionale nell’arco di due anni, con la possibilità di estendere la durata a 36 mesi. Secondo quanto previsto, il progetto verrà sviluppato in Pakistan e Iran, ed in eventuali altri Paesi di primo asilo/Paesi di transito. Le persone che arriveranno in Italia saranno accolte in diverse diocesi dove, con il supporto delle Caritas locali, saranno sostenute in un percorso di integrazione e inclusione.
“Proseguiamo nella positiva sperimentazione dei corridoi umanitari che, a partire dal 2017, hanno permesso alla Chiesa che è in Italia di farsi prossima a quanti necessitano di protezione internazionale. La  CEI ha già contribuito ad offrire un’alternativa legale a oltre mille persone provenienti dall’Etiopia, dal Niger, dalla Turchia, dalla Giordania”, afferma Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della CEI. “I corridoi umanitari – aggiunge – rappresentano una via sicura per coloro che sono costretti a fuggire dalla propria terra e, allo stesso tempo, dimostrano che soggetti istituzionali, governativi e non, della società civile e religiosa possono cooperare fattivamente per trovare soluzioni concrete al dramma delle migrazioni. Per questo auspichiamo che quello dei corridoi umanitari diventi uno strumento strutturale di gestione delle politiche migratorie”.

Afghanistan: domani la firma del protocollo per i corridoi umanitari verso l’Italia

3 Novembre 2021 - Roma - La Conferenza Episcopale Italiana firmerà domani alle 13 al Viminale, insieme a FCEI, Comunità di Sant'Egidio, Tavola Valdese, IOM, INMP, ARCI e UNHCR, il protocollo che permetterà – grazie ad un accordo con il Ministero dell’Interno (sarà presente la Ministra Luciana Lamorgese) e il Ministero degli Esteri - l’arrivo di un contingente di profughi afghani, rifugiati nei paesi limitrofi, a causa della crisi che si è prodotta dallo scorso agosto.  

Draghi: impegnarsi di più, seguendo il modello dei cosiddetti corridoi umanitari”.

20 Ottobre 2021 - Roma - Per quanto riguarda le migrazioni, l’Italia aveva «promosso una discussione sul tema nel Consiglio europeo di giugno, con l’obiettivo di incoraggiare una gestione davvero europea dei flussi». Lo ha detto oggi il Presidente del Consiglio, Maria Draghi, intervenendo al Senato sui temi del prossimo Consiglio Europeo. Anche i Paesi preoccupati dai cosiddetti “movimenti secondari” hanno – ha aggiunto – “preso atto dell’importanza di prevenire e contenere i flussi irregolari e di incentivare i canali di migrazione legale. Su quest’ultimo aspetto, l’Europa dovrebbe impegnarsi di più, seguendo ad esempio il modello dei cosiddetti corridoi umanitari”.  

La “pagella in tasca”: l’Agenzia Onu lancia il progetto con il contributo della Fondazione Migrantes

27 Agosto 2021 - Roma - Una “pagella in tasca”, per permettere ai ragazzi rifugiati di arrivare in Italia e poter proseguire gli studi. Il progetto, promosso da Intersos, Unhcr e Agenzia Onu, partirà a settembre, quando giungeranno i primi cinque minori non accompagnati che saranno ospitati da famiglie affidatarie di Torino. L’ingresso dei giovani migranti verrà consentito attraverso un visto per motivi di studio e riguarderà, in tutto, 35 rifugiati in Niger tra i 15 e i 17 anni. La “pagella” sarà un canale di accesso in Italia regolare e sicuro: i minori potranno così continuare a studiare senza rischiare la vita affidandosi ai trafficanti di persone per affrontare il viaggio nel Mediterraneo. Il progetto, riconosciuto dai ministeri dell’Interno, degli Esteri e del Lavoro, e dal Comune di Torino, coinvolge famiglie e organizzazioni del privato sociale nell’accoglienza e nella promozione dei percorsi di inclusione dei minori: c’è, quindi, una forte partecipazione della società civile accanto alla presa in carico istituzionale. «Con questo progetto lavoriamo a due obiettivi: aumentare le opportunità di accesso all’educazione per i ragazzi e le ragazze rifugiate e ampliare i canali di accesso sicuri per chiedere asilo» ha detto Chiara Cardoletti, rappresentante Unhcr per Italia, Santa Sede e San Marino. «È importante creare le condizioni per accogliere in modo sicuro e pianificato i giovani rifugiati offrendo loro la possibilità di studiare in Italia e, allo stesso tempo, sottraendoli ai rischi connessi a viaggi tanto disperati quanto pericolosi». Il progetto è stato realizzato con il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana nell’ambito della campagna “Liberi di partire, liberi di restare - Fondi 8 per mille Chiesa cattolica”, della Fondazione Migrantes, di Acri e Fondazione Compagnia San Paolo

Corridoi umanitari per minori soli: parte il progetto “Pagella in tasca”

13 Agosto 2021 - Roma - ​Terzo settore, organizzazioni internazionali, privati cittadini e istituzioni uniscono le forze per portare in modo sicuro minori soli dal Niger in Italia, accoglierli in famiglia e sostenerli nei loro percorsi di studio e inclusione sociale. È il progetto pilota Pagella in tasca- Canali di studio per minori rifugiati, promosso da INTERSOS e UNHCR e co-finanziato dalla Fondazione Migrantes e da INTERSOS, che verrà realizzato grazie a un Protocollo d'intesa con i ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali, degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell'Interno, oltre che con attori locali del progetto: il Comune di Torino, la rete CPIA Piemonte e l'Arcidiocesi di Torino. "Pagella in tasca" coinvolge 35 minori stranieri non accompagnati attualmente rifugiati in Niger, di 16 o 17 anni, con l'obiettivo di portarli gradualmente a Torino e dintorni nell'anno scolastico 2021/2022. Arriveranno in aereo con un visto d'ingresso, evitando le terribili rotte dei flussi irregolari in Africa e nel Mediterraneo. Qui avranno un permesso per studio e saranno iscritti ai CPIA per conseguire il diploma del primo ciclo di istruzione e poi frequentare la scuola secondaria superiore o un percorso di istruzione e formazione professionale.  Ad accoglierli troveranno famiglie affidatarie e tutori volontari, vitto, alloggio, assistenza sanitaria, supporto psicologico e legale e la possibilità di conoscere altri coetanei a scuola e fuori casa, tra sport e altre attività. Borse di studio copriranno i costi sostenuti dalle famiglie durante il primo anno, trascorso il quale sarà possibile inserirli nei progetti del Sistema di Accoglienza e Integrazione  gestiti dalla Città di Torino e da altri Comuni coinvolti o promuovere l'autonomia attraverso altre misure di inserimento lavorativo e abitativo. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha seguito dal principio lo sviluppo del progetto e ha firmato il protocollo d'intesa, inserirà i beneficiari negli interventi di politica attiva del lavoro per soggetti vulnerabili promossi dalla sua Direzione Generale dell'Immigrazione e delle politiche di integrazione. Inoltre, parteciperà alla valutazione di tutti i percorsi di inclusione messi in campo da Pagella in tasca.    

Corridoi umanitari: giunti questa mattina a fiumicino da Lesbo 34 profughi

13 Luglio 2021 - Roma - Questa mattina, alle 9.30, sono arrivati a Fiumicino, con i corridoi umanitari, trentaquattro persone dall’isola greca di Lesbo. Appartenenti a tredici nazionalità (tra cui l’Afghanistan, il Mali, il Congo, la Somalia e la Siria), verranno accolte nel nostro Paese secondo il modello, ormai consolidato e di successo, dei corridoi umanitari, che dal febbraio 2016 hanno permesso di giungere in sicurezza, al riparo dai trafficanti di esseri umani, oltre 3.700 persone in Italia, Francia, Belgio e Andorra. Con quest’ultimo corridoio umanitario – reso possibile da un protocollo firmato dalla Comunità di Sant’Egidio e il Ministero dell’Interno il 22 settembre 2020 - giungono in Italia anche 8 minori non accompagnati e 7 neomaggiorenni che hanno compiuto 18 anni nelle scorse settimane, mentre aspettavano il trasferimento. Si tratta di ragazzi e ragazze, arrivati in Grecia già dal 2019, che hanno avuto viaggi molto difficili attraverso l’Asia, l’Africa o il Medio Oriente, subendo maltrattamenti, sfruttamento e violenza. I minori saranno accolti presso famiglie della Associazione Comunità Papa Giovanni XXII e presso strutture di tipo familiare di alcuni comuni toscani (Livorno, Pisa, Scandicci) che insieme alla rete dei tutori volontari della Toscana, senza avvalersi dei fondi statali, hanno offerto la loro disponibilità. Oltre che in Toscana, le famiglie e i singoli rifugiati saranno accolti nel Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Piemonte. Tutti hanno cominciato il loro percorso di integrazione già in Grecia, preparandosi alla partenza studiando l’italiano con un’insegnante della Comunità di Sant’Egidio che si è collegata quotidianamente per le lezioni di lingua online. L’arrivo di oggi precede di pochi giorni l’apertura delle attività estive di Sant’Egidio ad Atene e a Lesbo, dove - fino alla fine di agosto - 200 volontari da tutta Europa saranno presenti con distribuzioni alimentari, laboratori educativi per i bambini, corsi di lingua e gite per i residenti nei campi per richiedenti asilo.  

Card. Bassetti: corridoi umanitari espressione di “accoglienza, fraternità ed integrazione, ma anche di legalità”

17 Giugno 2021 - Roma - Occorre riscoprire «il coraggio di chinarsi sul prossimo e di curargli le piaghe», per dirsi davvero fratelli. Così il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana ieri ha parlato dei corridoi umanitari evidenziando come essi siano «una salvezza», espressione di «accoglienza, fraternità ed integrazione, ma anche di legalità». La Chiesa italiana, attraverso Caritas Italiana e Fondazione Migrantes, li promuove a sua volta e anche la prossima settimana arriveranno 43 profughi dal Niger salvati attraverso questo strumento. La dimostrazione, continua il cardinale, che «anche la Chiesa italiana vuole fino in fondo chinarsi sull’umanità. I corridoi umanitari sono quello che Gesù chiede a noi credenti e che la comune natura umana a cui apparteniamo, chiede a tutti noi».  

Corridoi umanitari: domani un convegno con il card. Bassetti

15 Giugno 2021 - Roma - Domani, mercoledì 16 giugno, a Roma, all’Ambasciata d’Italia presso la Sede, il Card. Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, concluderà l’evento “Governare le migrazioni. La buona pratica dei corridoi umanitari”, organizzato dall’Ambasciata e dalla Comunità di Sant’Egidio. Dopo il saluto iniziale dell’ambasciatore Pietro Sebastiani, sono previsti gli interventi di Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio; Luciana Lamorgese, Ministro dell’Interno, e Paolo Naso, Coordinatore di “Mediterranean Hope” (programma rifugiati e migranti della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia).