2 Dicembre 2021 - Città del Vaticano - Questa mattina, prima di lasciare Casa Santa Marta per il suo 35mo viaggio internazionale, Papa Francesco ha salutato circa 12 rifugiati accompagnati dall’Elemosiniere di Sua Santità, il Cardinale Konrad Krajewski. Lo riferisce la Sala Stampa della Santa Sede. I migranti, ora residenti in Italia, provengono dalla Siria, dal Congo, dalla Somalia e dall’Afghanistan. Sono transitati per il campo di Lesbo negli scorsi anni e sono stati accolti al loro arrivo dalla Comunità di Sant'Egidio. Tra di loro, alcuni erano venuti con il Papa sull’aereo papale nel 2016. Il pontefice visiterà nuovamente il campo di Lesbo domenica prossima.
A Fiumicino, prima della partenza si è fermato alla Parrocchia di Santa Maria degli Angeli, nei pressi dell’Aeroporto di Fiumicino, dove ha pregato davanti all’immagine della Madonna di Loreto e incontrato circa 15 profughi ospitati dalla Parrocchia. (Raffaele Iaria)
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Rom e sinti: questa sera un film per raccontare oltre i pregiudizi
15 Novembre 2021 - Città del Vaticano – Un film per raccontare rom e sinti oltre i pregiudizi. Questa sera il Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, in collaborazione con Aurora Vision e l’Associazione
AIZO Rom e Sinti Onlus, presenta, presso la sala della Filmoteca vaticana a Palazzo San Carlo, il film “Portami a vedere la notte”, di Lia e Alberto Beltrami. La pellicola, un documentario di circa 50 minuti girato prevalentemente nei campi rom di Torino, racconta la vita di Carla Osella, della Compagnia di Sant’Orsola Figlie di Sant’Angela Merici, e fondatrice di AIZ O. “Portami a vedere la notte” è la storia di una quotidianità fatta ancora di discriminazioni e pregiudizi. Ma — si legge in un comunicato degli organizzatori dell’evento — è anche la storia di esperienze di vita positive di chi, uscito dai campi, ha potuto affermarsi come artista e imprenditore, superando gli steccati dell’ignoranza e della logica dello scarto.
Alla presentazione interverranno il cardinale Peter Kodwo Appiak Turkson, prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, Carla Osella, orsolina, e Lia Beltrami. Modera l’evento Alessandro Gisotti, vicedirettore editoriale dei media vaticani.
“La pastorale per gli itineranti, le popolazioni rom e sinti, e quindi anche i nomadi, i giostrai, i lavoratori del circo — spiega il cardinale Turkson — è parte della missione del nostro Dicastero. Patrocinando questo film, che racconta con delicatezza storie di vita, una vita semplice pur nelle tante difficoltà e chiusure che ancora queste popolazioni devono subire, vogliamo dare voce ai tanti che nella Chiesa si spendono ogni giorno per gli ultimi, nelle periferie esistenziali. E Carla è una preziosa
testimonianza in questo senso».
Il docufilm è realizzato con il patrocinio del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale e la collaborazione di Fondazione Migrantes e AIZO.
Papa Francesco: “in mezzo al pianto dei poveri sboccia il Regno di Dio”
15 Novembre 2021 - Città del Vaticano - "Siamo dentro a una storia segnata da tribolazioni, violenze, sofferenze e ingiustizie, in attesa di una liberazione che sembra non arrivare mai. Soprattutto, a esserne feriti, oppressi e talvolta schiacciati sono i poveri, gli anelli più fragili della catena". Lo ha detto ieri Papa Francesco nella messa in occasione della V Giornata mondiale dei poveri la quale, ha ricordato, "ci chiede di non voltarci dall’altra parte, di non aver paura a guardare da vicino la sofferenza dei più deboli, per i quali il Vangelo di oggi è molto attuale: il sole della loro vita è spesso oscurato dalla solitudine, la luna delle loro attese è spenta; le stelle dei loro sogni sono cadute nella rassegnazione ed è la loro stessa esistenza a essere sconvolta. Tutto ciò a causa della povertà a cui spesso sono costretti, vittime dell’ingiustizia e della disuguaglianza di una società dello scarto, che corre veloce senza vederli e li abbandona senza scrupoli al loro destino". Dall’altra parte però, ha proseguito Francesco, c'è "la speranza di domani": "Gesù vuole aprirci alla speranza, strapparci dall’angoscia e dalla paura dinanzi al dolore del mondo. Per questo afferma che, proprio mentre il sole si oscura e tutto sembra precipitare, Egli si fa vicino. Nel gemito della nostra storia dolorosa, c’è un futuro di salvezza che inizia a germogliare. La speranza di domani fiorisce nel dolore di oggi. Sì, la salvezza di Dio non è solo una promessa dell’aldilà, ma cresce già ora dentro la nostra storia ferita – abbiamo il cuore ammalato, tutti –, si fa strada tra le oppressioni e le ingiustizie del mondo. Proprio in mezzo al pianto dei poveri, il Regno di Dio sboccia".
A Papa Francesco la foto simbolo dei migranti spagnoli
11 Novembre 2021 - Città del Vaticano - Nella catechesi che ha concluso il ciclo sulla Lettera ai Galati, ieri il Papa ha imperniato la sua riflessione sul tema “Non lasciamoci prendere dalla stanchezza”. A margine dell’udienza è stata consegnata al Pontefice un’immagine simbolo dell’emigrazione spagnola. Si tratta della foto nota come “Il Padre e il Figlio” e fa parte di un reportage realizzato da Manuel Ferrol il 27 novembre 1957 nel porto di La Coruña da dove partivano i migranti diretti a Buenos Aires.
Papa Francesco: “non aver paura di sognare insieme come un’unica umanità”
24 Settembre 2021 - Città del Vaticano - “Non aver paura di sognare e sognare insieme come un’unica umanità”. È l’invito di Papa Francesco, nell’ultimo video messo a disposizione dalla sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, in preparazione della Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato (GMMR), in programma domenica prossima, 26 settembre, sul tema: “Verso un ‘noi’ sempre più grande”. Protagoniste del video: due migranti venezuelane che raccontano come l’integrazione ha permesso loro di realizzarsi e sognare un futuro migliore.