Tag: Campagna Io Accolgo
Campagna “Io Accolgo”: flash mob e le proposte sull’immigrazione
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Campagna “io accolgo”:”Stop accordi con la Libia”
Roma - Un “bombardamento” di posta elettronica per chiedere al governo di sospendere gli accordi con la Libia. Quelli cioè che renderebbero l’Italia “complice” delle violenze delle autorità libiche contro i migranti. L’iniziativa è stata lanciata ieri dalla Campagna “Io accolgo” – cartello di associazioni laiche e cattoliche, di sindacati e fondazioni – che ha aderito all’appello “I sommersi e i salvati” per rilanciarne le richieste promuovendo, nella giornata di lunedì 27 un’azione di mailbombing, invitando a inondare di mail le caselle di posta del Presidente del consiglio, della Ministra Lamorgese e del Ministro Di Maio. Un presidio dei promotori era ieri pomeriggio a Piazza San Silvestro a Roma.
«Nel Mediterraneo si sta consumando da anni una tragedia che nessuno può più ignorare», si legge nell’appello. «Decine di migliaia di migranti sono morti nel tentativo di raggiungere le coste europee – affermano i promotori – o intercettati dalla guardia costiera libica e rinchiusi in veri e propri lager, sottoposti a terribili violenze e torture, quando non venduti come una qualsiasi mercanzia». Secondo le organizzazioni di “Io accolgo” quindi «l’indignazione, da sola, non basta più. È il tempo di agire, chiedendo con tutti i mezzi di cui disponiamo l’annullamento dei famigerati accordi con la Libia, a partire dalla fine dei finanziamenti agli aguzzini della c.d. guardia costiera libica, dalla chiusura dei lager, trasferendo i migranti lì detenuti in paesi che garantiscano il rispetto dei diritti umani, alla individuazione di corridoi umanitari per attraversare senza pericoli il Mediterraneo». Come cioè stanno già facendo da alcuni anni a proprie spese Cei, Comunità di Sant’Egidio, Chiese evangeliche e Tavola Valdese.«Avevamo sperato che il nuovo governo – conclude l’appello – cambiasse radicalmente le proprie politiche sui migranti che fuggono da fame, violenze, guerre. Così ancora non è. Di fronte alle tragedie che continuano a consumarsi è tempo di dire basta, adesso». L’appello “I sommersi e i salvati” è stato lanciato da Luigi Manconi, Roberto Saviano, Sandro Veronesi. Sono nel Comitato promotore di “Io accolgo”, tra gli altri: Acli, Arci, Caritas, Centro Astalli, Cir, Cnca, S.Egidio, Evangelici, Focsiv, Migrantes, Forum Terzo Settore, Gruppo Abele, Intersos Legambiente, MSF, Oxfam. (Luca Liverani - Avvenire)
Campagna “Io accolgo”: mailbombing alle istituzioni per “sospendere accordi con Libia”
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Campagna “IoAccolgo”: il Parlamento Europeo intervenga per fermare le violenze, l’uso della forza e la violazione dei diritti umani alla frontiera tra UE e Turchia
Roma – “Fermare la violenza e l’uso della forza contro persone inermi al confine tra UE e Turchia” e ristabilire “la legalità e il rispetto dei diritti umani, in primo luogo il diritto d’asilo”. E’ l’appello che rivolgono al Parlamento Europeo i promotori della campagna “IoAccolgo” sottolineando che “quanto sta succedendo, è frutto di scelte sbagliate fatte con l’obiettivo di esternalizzare le frontiere e impedire alle persone in fuga da guerre e persecuzioni di arrivare in Europa per chiedere protezione”. L’accordo siglato nel marzo 2016 con la Turchia di Erdogan “oltre che sbagliato è anche controproducente”, sottolinea una nota diffusa dai promotori della campagna che evidenziano come i Governi e le istituzioni europee hanno fornito alla Turchia “un’arma di ricatto che consente di usare le persone come fossero merce, cancellando la nostra storia, i principi delle costituzioni europee e la civiltà del diritto. Il governo greco, con il sostegno dei governi europei e della Commissione, ha messo in atto una vera e propria guerra, con l’uso di armi e violenza indiscriminata, contro uomini, donne e minorenni indifesi. L’uso delle armi, di esercito e polizia, contro civili inermi è vietato dalle leggi e dalle convenzioni internazionali e non c’è alcuna circostanza che possa giustificare una tale barbarie”. Da qui la richiesta affinchè il Parlamento Europeo intervenga per “riaffermare il principio di non refoulement che in queste ore viene cancellato alla frontiera greco turca, il diritto d’asilo e il diritto all’accoglienza delle persone che arrivano alle nostre frontiere a chiedere protezione. Si intervenga – scrivono - per riaffermare la necessità di un piano europeo di redistribuzione dei richiedenti asilo, con quote adeguate e con priorità per i minori stranieri non accompagnati e situazioni vulnerabili. È urgente fermare la violenza e l’uso della forza contro i profughi e per ribadire quei principi di solidarietà e umanità che sono parte fondante dell’Unione Europea e ai quali non possiamo rinunciare se non vogliamo cancellare la nostra storia e alimentare i sentimenti anti europei e anti democratici che mettono a rischio l’esistenza stessa dell’UE”.