«Ancora troppo spesso l’accoglienza si misura con la paura dell’incontro, diffusa non solo verso gli immigrati di nazionalità straniera, ma anche verso rom e sinti e gli operatori dello spettacolo viaggiante. La medesima diffidenza che talvolta percepiscono gli emigrati italiani all’estero». A dirlo mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes, intervenendo in mattinata alla Summer School “Mobilità Umana e Giustizia Globale. Costruire territori accoglienti e sostenibili”, ad Alghero dal 19 al 22 agosto 2024.
«È importante che nelle Chiese locali sia adeguatamente valorizzato il ruolo della pastorale migratoria, tutt’altro che marginale, la quale possiede una propria forza evangelizzatrice, che le deriva dal prendere le parti di chi molto spesso è in una condizione di emarginazione», ha proseguito mons. Felicolo. «Le comunità cristiane incontrano nei migranti il volto e la carne di Cristo, e pertanto sono chiamate non solo a farsi prossime a loro, ma anche ad imparare da loro. Nel cammino di una Chiesa autenticamente “in uscita”, agli emarginati della società bisogna riconoscere un rinnovato ruolo da protagonisti».
Fondazione Migrantes
Primo Piano
Summer School “Mobilità umana e giustizia globale” 2024
Tra le numerose iniziative dedicate al fenomeno epocale delle migrazioni internazionali, la Summer School "Mobilità Umana e Giustizia Globale. Costruire territori accoglienti e sostenibili" persegue un riposizionamento di prospettiva, collocando l'analisi dei processi di mobilità umana all'interno di una riflessione più ampia, che rinvia appunto alla questione della giustizia globale, letta in tutte le sue implicazioni: economiche, politiche, sociali, culturali, etiche e pastorali.
La XII edizione della Scuola, in programma dal 19 al 22 agosto 2024, analizzerà tali intrecci focalizzandosi sulla sfida di costruire territori accoglienti, interrogandosi sul rapporto tra migrazioni internazionali, crisi demografica e transizione ecologica e sul ruolo generativo della società e degli attori locali.
I lavori si terranno ad Alghero, territorio particolarmente esposto al fenomeno dello spopolamento e, conseguentemente, ai rischi di colonizzazione da parte di un turismo predatorio; ma, proprio per questo, ricco di opportunità: trasformare l'accoglienza in occasione di rivitalizzazione economica e sociale, l'identità locale in risorsa per favorire l'apertura al mutamento e all'innovazione, la transizione ecologica in strumento per l'implementazione di un'offerta turistica sostenibile, la promozione culturale in collante identitario distintivo e capace di catalizzare l'impegno individuale e associativo.
Fonte: www.milano.unicatt.it
In ricordo della tragedia di Marcinelle
Fondazione Migrantes
Perego tra i giovani: “Insieme preghiamo per la pace”
Fonte "Il Resto del Carlino"
“ARTIGIANI DELLA GIOIA”
Papa Francesco nuovamente al Luna Park di Ostia
Papa Francesco ha lasciato il Vaticano ed è giunto a Ostia alle ore 15 per far visita a suor Geneviève Jeanningros, piccola sorella di Gesù, e alla comunità dei giostrai e circensi del Luna Park di Ostia Lido. Il Santo Padre, rende noto la Sala Stampa vaticana, ha benedetto una statua della Madonna protettrice dello spettacolo viaggiante e del circo e ha salutato le famiglie e i bambini presenti.
www.agensir.it
Giunte 119 persone migranti: operazione di ingresso protetto organizzata con il supporto di UNHCR e il coinvolgimento SAI
Grande Festa a Genk
Prima laurea di un rifugiato a Messina
“Il lavoro è l’unica forma di integrazione possibile”
“Freccia rossa della solidarietà”
24 Luglio 2024 - Partiti da Milano, hanno fatto tappa a Strasburgo, poi al Foyer catholique di Bruxelles e ora proseguono la marcia nel nord Europa. Sono i 20 scout che in Vespa attraversano il continente per portare il messaggio dei minori migranti soli. Nell’estate del 2024, infatti, i rover e le scolte, cioè ragazzi e ragazze scout tra i 16 e 22 anni, di tutta Europa convergeranno in Norvegia per il “Roverway”. Un gruppo di 20 italiani è partito dal Castello Sforzesco di Milano il 19 luglio diretto appunto al raduno del roverismo a Stavanger, in Norvegia. L’incontro scandinavo, il primo dopo la Pandemia, cade esattamente 75 anni dopo un altro evento scout di portata internazionale: nel 1949 infatti a Skjåk, sempre in Norvegia, si tenne il World Rover Moot, il primo dopo la fine della seconda guerra mondiale. “Nel 1949 alcuni rover italiani dell’Asci raggiunsero la Norvegia compiendo un’impresa che ha segnato la storia dello scautismo italiano: la Freccia rossa della bontà. Partendo da Milano in sella a 25 Guzzini 65cc messi a disposizione da Moto Guzzi, essi percorsero le strade di un’Europa ancora martoriata dalla guerra con l’obiettivo di porre all’attenzione di istituzioni e opinione pubblica il tema dei ‘mutilatini’, i bambini che nel corso del conflitto erano rimasti feriti, mutilati o orfani, tema caro al beato Don Carlo Gnocchi”, spiega una nota.
“A 75 anni di distanza da quell’evento, pensiamo che lo scautismo italiano possa mettersi nuovamente in… sella per sensibilizzare il nostro vecchio continente su un tema che sempre più ci interroga come educatori, come europei, come cittadini: si tratta dei minori non accompagnati, che arrivano dalle aree più povere del mondo, spesso fuggendo a guerre e dittature, con la speranza di trovare un luogo dove poter costruire una vita degna di questo nome. Con lo scoppio della guerra in Ucraina, il tema è ancora più attuale, e i rifugiati sparsi per l’Europa ci invitano a una profonda riflessione sull’accoglienza che stiamo fornendo”. “Il progetto che stiamo realizzando è semplice e impegnativo allo stesso tempo: coinvolgere i rover e le scolte italiani in una nuova Freccia rossa della solidarietà, prendendo spunto dalla precedente significativa esperienza, ricollocandola nel contesto attuale e inserendola nel percorso educativo verso il Roverway 2024 che si svolge a Stevanger dal 22 luglio al 2 agosto”. Il Roverway è una festa internazionale di 5.000 giovani provenienti da oltre 30 Paesi diversi. Dopo la partenza da Milano, i vespini italiani sono stati a Strasburgo (Consiglio d’Europa, Parlamento europeo, Foyer des Ukrainies), Wiltz (base scout internazionale), Bruxelles (istituzioni europee e Foyer catholique), L’Aja (Corte internazionale di giustizia). E ancora, da oggi: Groninga, passando per Amsterdam, Amburgo (anniversario del bombardamento “Operazione Gomorrah” del 1943), Billund, Hirtshals, Stavanger. A Bruxelles la carovana su due ruote è stata accolta da don Claudio Visconti, responsabile della comunità italiana. Al Sir dichiara: “Sono stato felicissimo di accogliere, con il gruppo scout europeo del Foyer, questa Freccia rossa della bontà. Ci è piaciuta l’idea che la bontà e la solidarietà attraversano i confini dell’Europa, segnando luoghi di con-divisione e non di divisione”. “Interessante poi il tema molto attuale: nel percorso visitare e incontrare persone che lavorano con i minori stranieri non accompagnati. Altrettanto interessante il fatto che tra le vespe ce ne sono 5 guidate da minori stranieri non accompagnati a testimoniare che ‘insieme si può’”. G.B. - AgenSir“Linee di pastorale migratoria”
La Settimana sociale dei cattolici ha prodotto maggiori consapevolezze
6 Luglio 2024 -
Roma, 6 lug.(Adnkronos)
“In un momento di tanta disaffezione, di disillusione, non abbiamo fatto la predica. Abbiamo raccolto e fatto parlare tutte le nostre comunità “. Lo ha evidenziato il presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, nella penultima giornata di lavori -a Trieste - della Settimana sociale dei cattolici in Italia.
La Settimana sociale dei cattolici in Italia, che domani riceverà la consacrazione con l’arrivo del Papa, ha prodotto maggiori consapevolezze. “La prima, - spiega all’Adnkronos mons. Gian Carlo Perego, presidente della Commissione Cei che si occupa dei temi dell’immigrazione nonché presidente della fondazione Migrantes - anche aiutati dalle relazioni iniziali di Mattarella e del cardinale Zuppi, che in questa democrazia occorre esserci. Perché le persone, che sono il cuore della democrazia, possano tornare ad essere protagonisti per evitare forme corporative sul piano politico”.
I cattolici riuniti nella loro assise questa settimana hanno dato voce anche a diverse preoccupazioni: “E’ stata espressa da parte di tutti la preoccupazione che le autonomie indeboliscano i diritti fondamentali delle persone. Andare a toccare gli equilibri che ci sono, con riforme nuove - come ad esempio il premierato - osserva mons. Perego - rischia di intaccare quegli equilibri tutelati dalla nostra Costituzione. Anche in questa direzione ci sono stati diversi interventi”.
Un terzo dell’Assemblea riunita a Trieste per le Settimane sociali era composta da giovani, ma c’era anche una rappresentanza di migranti “con diverse comunità dal Camerun, dal Ghana, dall’Ucraina, dal Bangladesh scelti dalle diverse diocesi italiane”, dice Perego spiegando che ottanta amministratori locali provenienti dai più diversi territori e di differenti collocazioni politiche hanno firmato un documento in cui si impegnano a fare rete per il bene comune.
E domani arriverà il Papa. “La sua presenza - evidenzia mons. Gian Carlo Perego - sottolinea l’importanza delle Settimane sociali. Il Pontefice poi viene ad incontrare i migranti che nei giorni scorsi sono stati sgomberati dal silos. Il suo discorso e la messa, insieme alle relazioni del presidente Mattarella e di Zuppi, saranno il terzo tassello fondamentale per continuare il nostro lavoro”.
Ancora a Kiev fino a quando sarà necessario. In partenza 100 attivisti Italiani
Mons. Trevisi: “Trieste, avamposto d’Europa”
Mattarella: “Democrazia è camminare insieme”
Settimana sociale: card. Zuppi, “non vogliamo che i confini siano muri o peggio trincee”
Il saluto di Mons. Enrico Trevisi, Vescovo di Trieste, alla cerimonia di apertura della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia.
Srilankesi in Italia: la festa di Nostra Signora di Madhu a Roma
Taranto: domenica la XX Festa dei Popoli su “Dio cammina con il suo popolo”
Taranto - La Festa dei popoli giunta alla ventesima edizione a Taranto si celebrerà in Concattedrale.domenica prossima 19 maggio alle ore 16,30 E’ l'incontro annuale delle comunità etniche presenti nel territorio della diocesi e racchiude l' attenzione quotidiana di Migrantes diocesana ad ogni persona attraverso lo Sportello itinerante immigrazione, soprattutto per donne in difficoltà. È un momento molto atteso in quanto le comunità delle nazionalità diverse sono felici di esprimere e far conoscere la cultura del proprio Popolo e la propria identità. Le migrazioni non interessano solo l'Italia e l'Europa ma tutto il Pianeta. Negli Stati del mondo sono ormai quasi 300 milioni i migranti, di cui 110 milioni i rifugiati, profughi e sfollati. E non saranno certo i muri o gli allontanamenti che fermerà l'istinto dell'uomo a preservare la propria vita e quella della propria famiglia a causa di guerra, cambiamenti climatici o semplicemente dalla fame e sete. In questa Festa dei popoli vogliamo essere vicino al popolo ucraino, al popolo palestinese al popolo israeliano ed a tutti i popoli africani ed asiatici che tutti insieme invocano la pace con la fine delle guerre. Il tema di questa XX edizione della Festa dei Popoli è “Dio cammina con il suo Popolo”, indicato da Papa Francesco nel suo messaggio per la 110ª Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato che si svolgerà l’ultima domenica di settembre. "L’intenzione del Pontefice è quella di promuovere una riflessione sulla dimensione itinerante della Chiesa, con uno sguardo particolare rivolto ai migranti, che sono icona contemporanea della Chiesa in cammino. Papa Francesco, in particolare, ha voluto sottolineare l’importanza di camminare insieme, sinodalmente, superando ogni ostacolo e minaccia, per raggiungere la vera patria. L’Arcivescovo, Mons. Ciro Miniero presiederà la S. Messa concelebrata con i Sacerdoti delle diverse etnie presenti nel territorio. Le comunità etniche vestiranno con i loro costumi, e si pregherà in varie lingue, per un momento di grande fratellanza e comunione.
Seguiranno momenti di interscambio culturali negli stand nello spazio antistante la Concattedrale che daranno possibilità d’incontro tra le comunità di diversa nazionalità e la comunità italiana. Quest’anno presenteranno la propria cultura anche gli sbandieratori di Oria, con delle pillole di storia medievale italiana. La Festa dei Popoli nell’incontro annuale del Vescovo con tutto il popolo della Diocesi che comprende le comunità etniche presenti è un bellissimo momento unico di festa. Sarà un occasione per far sentire la voce diretta dei popoli ed insieme pregheremo Dio per la pace”. (Marisa Metrangolo)