Primo Piano
Ala: dal Sudan in Italia dove ha trovato una famiglia e una scuola
Comunità francofone Emilia Romagna: oltre 300 persone a Codifiume
Tratta: il 14 marzo un convegno sulle “nuove schiavitù”
Italiani nel Mondo: a New Castle una piazza dedicata al popolo italiano e una statua in onore di Padre Pio
Ue: a gennaio 4,3 milioni di rifugiati dall’Ucraina
Gioia Tauro: nella parrocchia di san Francesco la festa delle nazionalità
Migrantes: oggi a Trieste la presentazione del Rapporto sul Diritto d’Asilo
Mci Annecy: ieri la celebrazione per il primo secolo di storia
Cei: nota della Presidenza dopo la nomina del nuovo nunzio apostolico in Italia
Roma - Pubblichiamo la nota della Presidenza della CEI a seguito della nomina di Monsignor Petar Rajič a Nunzio Apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino.
Ringraziamo Papa Francesco per l’attenzione continua e costante verso le Chiese in Italia. La nomina del Nunzio Apostolico è espressione del particolare vincolo di comunione che si rinnova tra la Sede Apostolica e le comunità ecclesiali. In questo momento desideriamo esprimere la nostra gratitudine al Cardinale Emil Paul Tscherrig per il servizio svolto, in questi sette anni, a favore delle nostre Chiese. È stato un tempo intenso, contraddistinto da profondi cambiamenti che stanno interessando i territori e condizionato anche dalla pandemia. Abbiamo davvero avuto modo di sperimentare la sua preziosa azione e il suo consiglio nel rendere sempre più saldi ed efficaci i vincoli di unità con la Sede Apostolica e nel tessere le relazioni con le Autorità dello Stato. Con gli stessi sentimenti, accogliamo oggi Monsignor Petar Rajič ringraziandolo sin d’ora per il ministero che svolgerà tra di noi. Affidiamo la sua missione ai nostri Patroni San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena.Novità al cinema: da giovedì “Memory” e “La terra promessa”
Roma - Al cinema nella prima metà di marzo due titoli importanti da Venezia80. Il primo è il dramma sentimentale “Memory” (Academy Two) del regista messicano Michel Franco, con la Premio Oscar Jessica Chastain e Peter Sarsgaard, Vincitore della Coppa Volpi alla Mostra. È la storia, nella New York di oggi, di Sylvia e Saul, due solitudini in cerca di conforto e tenerezza: lei è una madre sola, con lavori precari e con un difficile percorso di elaborazione di abusi subiti in famiglia che l’hanno portata all’alcolismo; lui è un uomo sulla cinquantina, dalla sicura posizione sociale, che però precipita in una vertigine di disperazione nel momento in cui gli viene diagnosticato l’Alzheimer precoce. Sylvia e Saul sono due ultimi, due feriti dalla vita, che insieme provano a non arrendersi e ad affrontare l’incerto domani. Insieme sperimentano una nuova primavera di sentimento. Si innamorano.
Film dolente, bellissimo, per adulti.
Ancora, La terra promessa. Bastarden (Movies Inspired) del danese Nikolaj Arcel, che con il solidale Mads Mikkelsen – insieme hanno realizzato già A Royal Affair (2012) – ha composto un affresco storico-epico con incursioni nel western esistenziale. Il film racconta l’impresa dell’ex capitano militare Ludvig Kahlen, che ottiene dal re il permesso di coltivare le algide terre del Nord. Molte le difficoltà da fronteggiare: dall’invidia dei nobili locali ai bracconieri, compresa la natura aspra e inospitale, che non fa sconti. A motivare la sua marcia, non solo la determinazione (a tratti cieca), ma anche due incontri che cambieranno corso alla sua esistenza. Un’opera struggente, di grande fascino e sostanza. In uscita con Medusa “Race for Glory. Audi vs Lancia” di Stefano Mordini, prodotto e interpretato da Riccardo Scamarcio. Il film, su cui torneremo, racconta la gara tra le scuderie Audi e Lancia nel campionato di rally del 1983. Nel cast Daniel Brühl, Volker Bruch e Gianmaria Martini.
Virzì torna a Ventotene. Una lunga esitazione, durata quasi tre decenni: dal 7 marzo è nei cinema con 01 Distribution “Un altro ferragosto”, atteso sequel della commedia amara, amarissima, “Ferie d’agosto” (1995) di Paolo Virzì. Il regista livornese fa ritorno all’isola di Ventotene insieme a quasi tutti gli storici interpreti – Sabrina Ferilli, Silvio Orlando e Laura Morante –, omaggiando gli amici scomparsi troppo presto: Piero Natoli ed Ennio Fantastichini. Insieme a loro alcune new entry: Christian De Sica, Vinicio Marchioni ed Emanuela Fanelli. Con “Un altro ferragosto” Virzì mostra le disavventure di due famiglie, i Molino e i Mazzalupi, espressione di un’Italia sciatta e allo sbando. Un affresco umano, politico-sociale, marcato da miseria e povertà valoriali. A funzionare sono soprattutto le scene corali: lì c’è ritmo, coinvolgimento e trasporto. E in questo Virzì è maestro, bravissimo, proprio come in “Siccità”. Al di là di qualche debolezza o furbizia nell’impianto narrativo, il film funziona per soprattutto per lo sguardo di Paolo Virzì, così acuto, irresistibile e “feroce”, mai banale. Un autore che onora la tradizione della commedia all’italiana. (Sergio Perugini)
Scegliamo la luce
Papa Francesco: “cessino le ostilità in Ucraina e Terra Santa” e appello per R. D. Congo e Haiti
Viminale: da inizio anno sbarcate 4.979 migranti sulle coste italiane
Servizio Civile: a Scampia il XVIII Incontro nazione del Tavolo Ecclesiale
Forum delle Migrazioni: oggi mons. Perego sulle cause delle migrazioni che impediscono la libertà di restare
Cei: in 10 anni 307 i progetti in favore delle donne
Pace, memoria, disarmo i temi dell’edizione 2024 di Medì a Livorno
“La memoria degli oggetti. Lampedusa, dieci anni dopo: una mostra all’Eremo di Santa Caterina del Sasso
Viminale: 4789 migranti sbarcate sulle coste italiane
Roma - Sono 4.789 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane da inizio anno secondo il dato diffuso dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina. Di questi 1.206 sono di nazionalità bengalese (25%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Siria (764, 16%), Tunisia (698, 15%), Egitto (511, 11%), Pakistan (251, 5%), Eritrea (248, 5%), Etiopia (187, 4%), Sudan (149, 3%), Guinea (109, 2%), Gambia (66, 1%) a cui si aggiungono 600 persone (13%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione.