Una scossa dal mare

La spinta di una ricchezza economica, culturale e religiosa

Napoli – Un Giubileo del Mare. Un’intera giornata dedicata a questa grande risorsa di Napoli, per approfondirne il rapporto con la città, per riaffermarne le potenzialità di sviluppo, per coglierne le opportunità e le prospettive a favore dei giovani, attraverso il confronto tra tutti i soggetti che rappresentano e costituiscono operativamente il variegato mondo del mare, per impegno professionale o imprenditoriale, ma soprattutto per amore e per passione.

 
“Non ci poteva essere un Giubileo per Napoli senza il mare”. Con queste parole l’arcivescovo di Napoli, card. Crescenzio Sepe, ha inaugurato il Giubileo del mare, iniziativa che s’inserisce nel più ampio Giubileo per la città che il cardinale ha indetto per il 2011. Il legame tra Napoli e il mare è millenario, tanto che il porporato ha fatto riferimento alla mitologia greca, ricordando che “Napoli è nata dal mare tremila anni fa, quando Partenope venne qui con Cimone dal mare e fondò questa città”. “Se vogliamo dare una scossa a questa città – ha sottolineato l’arcivescovo di Napoli – non possiamo prescindere dal mare, proprio perché costituisce una ricchezza enorme storica, culturale, sociale, economica e religiosa”. Il cardinale ha fatto poi riferimento ai lavoratori del mare, richiamandosi “ai valori della gente di mare che vanno riscoperti: l’amicizia, la fratellanza, la solidarietà espressa con il soccorso marino”.
Giubileo del mare significa anche amore e rispetto per la natura e l’ambiente. Perciò, la giornata è stata aperta anche dalla benedizione del card. Sepe al gruppo di subacquei dell’Associazione Marevivo, saliti a bordo di un mezzo navale di Castalia Ecolmar, che hanno effettuato, in collaborazione con il Cobat, il recupero di batterie esauste giacenti sui fondali del porticciolo di Mergellina. Nella Stazione Marittima, il cardinale ha celebrato la messa in suffragio di coloro che hanno perso la vita in mare, alla presenza del prefetto di Napoli Andrea Di Martino, del procuratore capo di Napoli Amedeo Lepore, del presidente dell’autorità portuale di Napoli Luciano Dassatti, del comandante della Capitaneria di Porto di Napoli, Domenico Picone. Durante la celebrazione hanno portato offerte anche i rappresentanti di comunità straniere, tra cui quella nigeriana.
“Il mare – ha ricordato l’arcivescovo di Napoli durante l’omelia – rappresenta anche un ponte di dialogo con gli altri popoli, le altre civiltà, le altre religioni che si affacciano sul Mediterraneo, in modo particolare”.
“Non dobbiamo dimenticare – ha proseguito il porporato – chi prende il mare per trovare una vita migliore e trova la morte, a volte nell’indifferenza e nel rifiuto. Vogliamo pregare per questi fratelli che sono morti mentre cercavano un mondo migliore”. Il card. Sepe ha poi ricordato “i ragazzi di Procida, Sorrento, Torre del Greco ancora in mano ai pirati. È un’occasione per ricordare anche ai responsabili istituzionali di tutti i livelli la loro sofferenza”.
Le celebrazioni sono poi proseguite con la processione via mare della Madonna di Porto Salvo che ha raggiunto l’imboccatura del porto fino alla statua di San Gennaro, dove sono state gettate corone di fiori in ricordo di quanti hanno perso la vita in mare.
Nel pomeriggio l’arcivescovo ha visitato la Stazione Marittima insieme con il presidente del Terminal di Napoli, Nicola Coccia, e ha preso visione del progetto della nuova Cappella multietnica da realizzarsi all’interno della Stazione Marittima e dei progetti per la riqualificazione e realizzazioni di nuovi porti lungo la costa del Molosiglio a Mergellina. In serata si è dato vita alla notte bianca del mare al Centro Commerciale della Stazione Marittima con musica, balli e canti della tradizione napoletana e uno spettacolo di giochi pirotecnici.
La giornata è stata anche l’occasione per offrire gratuitamente un percorso formativo a cinquanta giovani che, come illustrato durante il work shop “Lavorare in mare e per il mare”‘, vorranno intraprendere il lavoro marittimo. Infatti, nell’ambito della celebrazione del “Giubileo del mare”, l’assessorato regionale al Lavoro e alla formazione ha siglato un accordo con l’Associazione cabottaggio armatori partenopei, per la sperimentazione di percorsi di apprendistato nel settore marittimo. “Lo scopo dell’intesa – ha spiegato l’assessore regionale Severino Nappi -, la prima di questo tipo in Italia, è di facilitare l’accesso al lavoro del mare per i giovani della Campania, con percorsi di incentivazione alle imprese. L’accordo, in particolare, introduce azioni d’intesa con il sistema produttivo, funzionali a creare forme di partenariato nell’orientamento e nella formazione professionale dei nostri giovani in un settore di grande interesse come quello marittimo, nel quale attualmente, il costo della formazione obbligatoria di base, ricade integralmente sui lavoratori. Successivamente all’accordo odierno – ha concluso Nappi – la Regione riunirà le parti sociali per stabilire le regole della sperimentazione dei contratti di apprendistato. (G. Alfaro – SIR Italia)