Nuoro – L’omelia domenicale tradotta in inglese per i profughi che partecipano alla Messa. È l’iniziativa lanciata da don Roberto Carta, parroco di San Michele Arcangelo di Sarule, nella diocesi di Nuoro.
Nel centro di accoglienza del paese sono ospitati circa quaranta migranti tra i quali alcuni afghani, nigeriani e un ghanese che regolarmente prendono parte alle celebrazioni eucaristiche. Così tra i banchi ogni domenica siede Giuseppe Contu, docente di lingue all’Università di Sassari, che dopo l’omelia si avvicina al microfono e traduce le parole del parroco.
“È un servizio doveroso se vogliamo essere uomini e cristiani seri”, commenta don Carta. Un impegno che il giovane parroco promuove anche sulla sua pagina Facebook. “So – ha scritto in un post – che qualcuno si infastidisce quando la domenica a Messa viene fatta una sintesi dell’omelia in inglese per i nostri fratelli”. Ma si tratta di un modo, che “continueremo” per “far sentire fratelli tutti quanti”. (Paolo Caboni)
Nel centro di accoglienza del paese sono ospitati circa quaranta migranti tra i quali alcuni afghani, nigeriani e un ghanese che regolarmente prendono parte alle celebrazioni eucaristiche. Così tra i banchi ogni domenica siede Giuseppe Contu, docente di lingue all’Università di Sassari, che dopo l’omelia si avvicina al microfono e traduce le parole del parroco.
“È un servizio doveroso se vogliamo essere uomini e cristiani seri”, commenta don Carta. Un impegno che il giovane parroco promuove anche sulla sua pagina Facebook. “So – ha scritto in un post – che qualcuno si infastidisce quando la domenica a Messa viene fatta una sintesi dell’omelia in inglese per i nostri fratelli”. Ma si tratta di un modo, che “continueremo” per “far sentire fratelli tutti quanti”. (Paolo Caboni)