Aizo: ancora una volta lo stereotipo dello zingaro rapitore di bambini

Borgaro – Lunedì 29 settembre a Borgaro in provincia di Torino un uomo ha cercato di rapire un bambino durante la fiera del paese. Il padre, che era a pochi metri e ha quindi assistito all’accaduto, ha difeso il figlio dando un pugno all’aggressore che è fuggito a bordo di un’utilitaria. L’uomo ha dichiarato in seguito ai giornalisti che l’aggressore era un nomade slavo. Le forze dell’ordine hanno quindi avviato le indagini perquisendo le baracche dei rom che abitano in Strada Aeroporto a Torino, ma hanno dovuto lasciare il campo a mani vuote. Nessun indizio è stato trovato, sottolinea l’Associazione Italiana Zingari Oggi: “certo perché nessun rom ha mai toccato il bambino di Borgaro”. Il padre del minore il giorno successivo ha ritrattato tutto. L’uomo aveva perso di vista il figlio nella confusione del mercato, il quale, impaurito che l’episodio potesse diffondersi, ha inventato la “pista zingara” per “evitare che i servizi sociali gli portassero via il figlio perché incapace di custodirlo”. Prima della smentita – raccontano all’Aizo – alcuni rom sono andati a Borgaro a fare la spesa lamentando un trattamento che solitamente non gli veniva riservato: “ieri sono andata a Borgaro a fare la spesa e mi hanno detto ‘ah voi rubate i bambini’ anche se sono tanti anni che mi conoscono” ha dichiarato una romnì della zona. Il pregiudizio nei confronti degli zingari – scrive l’associazione – è “un focolaio sempre acceso, basta una piccola scintilla e si ravviva. Le dichiarazioni dell’uomo hanno dato origine a una vera e propria caccia allo zingaro segno che lo stereotipo è pericolosamente radicato nelle persone che non hanno assolutamente dubitato della verità delle dichiarazioni dell’uomo”.