Il Vescovo di Cesena: si all’accoglienza dei profughi

Nell’omelia della festa di S.Vicinio, Compatrono della Diocesi di Cesena-Sarsina, nella con- cattedrale di Sarsina, commentando un brano della prima Lettera di S. Paolo ai Tessalonicesi, il Vescovo Mons. Douglas Regattieri ha fatto notare l’ analogia tra l’annuncio del Vangelo di allora e la situazione attuale dei cristiani in Iraq.
“Ci siete divenuti cari” concludeva S. Paolo in considerazione delle difficoltà che la comunità cristiana aveva incontrato.
Così, ha precisato il Vescovo, è stato per S. Vicinio nella comunità di Sarsina, divenutagli cara. Ma non sono finite oggi le persecuzioni come ci riferisce la cronaca quotidiana: “donne della minoranza yazida in fuga dalla città di Siniar e dalle violenze degli estremisti islamici dell’Isis, vengono aiutate dai combattenti curdi. Decine di migliaia di yazidi sono scappati dalle loro case”. La nostra preghiera per loro e per tutti cristiani perseguitati deve essere quindi insistente. E la nostra carità deve divenire accogliente, ha detto. “E io, Vescovo di questa nostra chiesa diocesana – ha concluso – dichiaro solennemente, oggi nella festa di S. Vicinio patrono della Diocesi, che se arriveranno cristiani in fuga dalla persecuzione abbiamo il dovere sacrosanto di accoglierli. E ci impegneremo, se sarà necessario, nell’aprire le porte delle nostre strutture ecclesiali, e mi auguro anche delle nostre case private, per prenderci sulle spalle, come fa il buon pastore, questi nostri fratelli.” (S.R.)