“Figli lontani”: lettere dall’Ucraina

Roma – “Figli lontani”: questo il titolo di un volume pubblicato dalla Fondazione Migrantes (editrice Tau) che racconta, attraverso alcune lettere, la sofferenza dei figli dai genitori ucraini partiti in emigrazione. Da questo Paese centinaia di migliaia sono i genitori, padri e soprattutto madri che hanno lasciato i loro figli nella speranza di guadagnare, fuori dei confini nazionali, ciò che permetterà di vivere un futuro migliore a tutta la famiglia. Molte di queste vivono oggi nel nostro Paese impegnate soprattutto nelle nostre famiglie a fianco di anziani e minori. “Non si può essere indifferenti – si legge nella Prefazione – a quanto raccontato in questo volume, ma anzi la sua lettura interroga nel profondo, chiama a nuove responsabilità ciascuno di noi nel momento in cui occorre ringraziare per ciò che si ha e che altri non possono avere, ma soprattutto a nuove sensibilità nel momento in cui nelle proprie famiglie o in famiglie a noi vicine si incontra la presenza di una collaboratrice che vive l’esperienza di tante donne ucraine o di altri paesi che, per bisogno, vivono lontane dai figli”. Un libro che – spiega la Migrantes – aiuta “a pensare a come la famiglia migrante sia un soggetto necessariamente da tutelare e accompagnare nel suo cammino”.

 
In Italia vivono oltre 200mila ucraini, la quinta comunità per numero di immigrati. L’80% è costituita da donne e madri.