Roma – “Non è certo un documento a poter mutare il volto della pastorale”. Lo ha detto questa mattina il direttore del Servizio Nazionale Catecumenato della Cei, don Paolo Sartor, intervenendo all’Incontro del coordinamento Migrantes della Pastorale dello Spettacolo Viaggiante, parlando del recente documento della Cei “Incontriamo Gesù. Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia” approvato lo scorso mese di maggio.
Dopo aver sottolineato che neppure con i precedenti documenti i “vescovi ebbero una simile pretesa”, ha evidenziato come negli anni è maturata l’idea di recepire quanto “ritenuto valido del lavoro compiuto nei decenni che hanno mutato il volto della catechesi italiana”. Leggendo il documento per don Sartor emerge come “non è più possibile oggi fare catechesi senza partire dall’evangelizzazione”. Oggi – sottolinea – c’è bisogno di proposte di laboratri sull’annunco che spingono a “moltiplicare quelle già avviate” e la richiesta di una “adeguata formazione delle figure educative”. Per la prima volta – ha spiegato don Sartor – in un documento della Cei si “invitano con chiarezza diocesi e parrocchie a farsi carico dei costi economici della formazione iniziale e permanente dei propri catechisti”.