Drammatiche storie di ordinarie migrazioni

Atene – Il Mediterraneo ancora una volta teatro di drammatiche storie legate all’immigrazione. Sono in tutto 331 i migranti tratti in salvo a 65 miglia a nord-ovest dell’isola greca di Creta, nell’Egeo, dopo che l’imbarcazione su cui viaggiavano aveva cominciato ad andare alla deriva. Le operazioni di soccorso sono scattate dopo che dal natante è partita una richiesta di aiuto. Il Centro operativo unificato del ministero della Marina greco ha inviato due navi da carico e un’unità della marina militare statunitense. Dal Pireo sono partiti una nave militare greca e un mezzo della guardia costiera. I migranti, fra i quali 24 donne e quaranta bambini, sono siriani ed egiziani e sono stati presi a bordo della petroliera Olympic Faith e trasferiti in un centro di accoglienza predisposto nei pressi della città di Cania. Un’altra drammatica vicenda ha invece quali protagonisti quattro ragazzi afghani, uno di 14 anni, due di 15 e uno di 16, fuggiti dal loro Paese in preda alla guerra e alla povertà. Hanno viaggiato per oltre due giorni dalla Grecia fino in Italia, nascosti nella cella frigorifera di un tir e riuscendo a sopravvivere ai tre gradi di temperatura; ora sono ospitati in una comunità di Montecchio Maggiore, nel Vicentino. Secondo una prima ricostruzione, il gruppo si sarebbe nascosto sul mezzo che si è imbarcato in Grecia e via mare ha raggiunto il porto di Marghera, da dove il camion si è diretto verso Milano. Al casello di Montecchio Maggiore il camionista, di nazionalità ellenica, si è fermato per una pausa: sceso dal mezzo ha sentito bussare dal portellone posteriore. Quando ha aperto ha visto materializzarsi i quattro ragazzini. (Osservatore Romano)