Mons. Bregantini: la fragilità degli immigrati tra i temi delle meditazioni della Via Crucis con il Papa

Città del Vaticano – Venerdì Santo, Papa Francesco presiederà la tradizionale Via Crucis al Colosseo che sarà trasmessa dalla Rai in Mondovisione con la meditazione delle 14 Stazioni quest’anno scritte, su richiesta del pontefice, dall’arcivescovo di Campobasso-Boiano, mons. Giancarlo Bregantini, Presidente della Commissione CEI per i problemi sociali e del lavoro. “La condanna sbrigativa di Gesù raccoglie le facili accuse, i giudizi superficiali tra la gente, le insinuazioni e i preconcetti che chiudono il cuore e si fanno cultura razzista, di esclusione e di “scarto”, con le lettere anonime e le orribili calunnie”, si legge nel testo anticipato dall’Osservatore Romano: “Accusati, si è subito sbattuti in prima pagina; scagionati, si finisce in ultima”. Gesù condannato, scartato, vittima di razzismo e di calunnia è una delle immagini proposte nelle meditazioni per la Via crucis al Colosseo con il Papa da mons. Bregantini. Tra i temi trattati quello del lavoro “la croce pesante del mondo del lavoro, l’ingiustizia posta sulle spalle dei lavoratori. Gesù – si legge nel testo – la prende sulle sue e ci insegna a non vivere più nell’ingiustizia, ma capaci, con il suo aiuto, di creare ponti di solidarietà e di speranza, per non essere pecore erranti smarrite in questa crisi”. E poi la fragilità di Cristo: “Con questa forza interiore che gli viene dal Padre, Gesù ci aiuta anche ad accogliere la fragilità degli altri; a non infierire su chi è caduto, a non essere indifferenti verso chi cade. E ci da la forza di non chiudere la porta a chi bussa alle nostre case, chiedendo asilo, dignità e patria. Consapevoli della nostra fragilità, accoglieremo tra noi la fragilità degli immigrati, perché trovino sicurezza e speranza”. E poi ancora il tema del sovraffollamento carcerario e della tratta degli esseri umani. (R. Iaria)