Rapporto Immigrazione 2024, mons. Felicolo: i migranti “da ‘ospiti’ a soggetti attivi”

17 Ottobre 2024 – “Non sarebbe possibile realizzare un’efficace e autentica accoglienza dei migranti, né una loro protezione, promozione e integrazione, se si curassero solo gli aspetti economici o lavorativo, ignorando le dimensioni sociali e relazionali”. Lo ha dichiarato ieri a Roma all’agenzia SIR, mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes, durante la presentazione del XXXIII Rapporto Immigrazione Caritas/Migrantes dal titolo Popoli in cammino. “Né tantomeno si darebbe una risposta adeguata alla persona – ha proseguito – se si ricercasse esclusivamente una soluzione ai problemi abitativi o alimentari che pure la affliggono, senza prestare pari attenzione agli aspetti culturali e religiosi, che costituiscono invece dimensioni essenziali di ogni persona. Qualsiasi concezione di accoglienza che concepisse quest’ultima solo come impegno materiale sarebbe una pericolosa riduzione”. Mons. Felicolo ha concluso invitando a ritrovare “la vocazione di formare una comunità comporta da fratelli e sorelle che si accolgono reciprocamente, prendendosi cura gli uni degli altri”.

Mons. Pierpaolo Felicolo
(Foto Siciliani – Gennari/SIR)

Infatti, come ha evidenziato sempre all’agenzia SIR Simone Varisco, il ricercatore della Fondazione Migrantes che ha curato la realizzazione del Rapporto, “la mobilità umana è un fatto comunitario, sia per coloro che migrano sia per chi è chiamato ad accogliere. Si accoglie e si include insieme. All’opposto della comunità c’è l’individualismo che è negazione non solo della comunità e dell’umanità stessa. Occorre passare dall’essere cellule singole a essere corpo sociale”. Sul versante della missionarietà, Varisco ha invitato a guardare ai migranti non come oggetti ma protagonisti attivi. Ha citato i casi di Germania, Norvegia, Islanda, Paesi in cui la componente cattolica della popolazione è ormai rappresentata in maggioranza da persone di origine straniera.