8 Aprile 2024 – Città del Vaticano – E’ stato diffuso e presentato oggi poco il documento del Dicastero per la Dottrina della Fede “Dignitas infinita” che ha richiesto cinque anni di lavoro e include i grandi temi del pontificato di papa Francesco. Tra questi il tema dei migranti la cui “vita è messa a rischio perché non hanno più i mezzi per creare una famiglia, per lavorare o per nutrirsi”. I migranti – si legge nel documento – sono “tra le prime vittime delle molteplici forme di povertà. Non solo la loro dignità viene negata nei loro Paesi,quanto la loro stessa vita è messa a rischio perché non hanno più i mezzi per creare una famiglia, per lavorare o per nutrirsi. Una volta poi che sono arrivati in Paesi che dovrebbero essere in grado di accoglierli, ‘vengono considerati non abbastanza degni di
partecipare alla vita sociale come qualsiasi altro, e si dimentica che possiedono la stessa intrinseca dignità di qualunque persona […] Non si dirà mai che non sono umani, però in pratica, con le decisioni e il modo di trattarli, si manifesta che li si considera di minor valore, meno importanti, meno umani’”. Per questo è “sempre urgente ricordare che ‘ogni migrante è una persona umana che, in
quanto tale, possiede diritti fondamentali inalienabili che vanno rispettati da tutti e in ogni situazione’. La loro accoglienza è un modo importante e significativo di difendere ‘l’inalienabile dignità di ogni persona umana al di là dell’origine, del colore o della religione’”. Nel documento viene posto anche il tema della tratta delle persone che “deve anch’essa venire annoverata quale violazione grave della dignità umana”. “Non costituisce una novità, ma il suo sviluppo – si legge – assume dimensioni tragiche che sono sotto gli occhi di tutti, ragione per cui Papa Francesco l’ha denunciata in termini particolarmente forti”. (Raffaele Iaria