5 Marzo 2024 – Bucarest – I primi giorni di questo mese, marzo 2024, sono stati momenti importanti per la comunità italiana di Bucarest, che ha ricevuto la visita pastorale del Direttore generale della Fondazione Migrantes, Mons. Pierpaolo Felicolo, che era già presente nel territorio romeno per delle questioni riguardanti la situazione dei migranti e rifugiati in Romania, in un incontro svoltosi a Snagov. Il Direttore, accompagnato dal sacerdote Don Isidor Iacovici – che è cappellano della comunità romena a Roma – ha voluto visitare la comunità italiana presenta a Bucarest e nei dintorni. Ricordiamo che la Comunità italiana di Bucarest ha due luoghi di incontro settimanali per le diverse attività e la Celebrazione dell’Eucarestia. Il sabato c’è la possibilità della Messa prefestiva presso il Centro Don Orione di Voluntari, che è in periferia di Bucarest; invece, la domenica mattina la comunità può partecipare alla S. Messa presso la Chiesa Italiana di Bucarest, una struttura voluta e costruita dal popolo italiano già nel 1916.
Il giorno 2, insieme a don Marius Beresoaie, cappellano della comunità italiana, ha visitato il Centro Don Orione, dove si svolgono le attività del catechismo, per i bambini e gli adolescenti italiani, in vista della Prima Comunione e della Cresima, che segue poi con la S. Messa prefestiva domenicale. Mons. Pierpaolo ha presieduto la S. Messa e ha sottolineato l’importanza di vivere il comandamento dell’amore all’interno della comunità, così come si vive all’interno di una famiglia. Il giorno dopo, la domenica mattina, mons. Pierpaolo, don Marius e Don Isidor, sono stati ospiti presso la residenza dell’ambasciatore italiano, Alfredo Maria Durante Mangoni, dove si è condivisa l’amicizia di lunga data tra i due Paesi che ha prodotto frutti in tutti i settori: economico, culturale, politico e, naturalmente, umano, sociale e spirituale. Successivamente mons. Felicolo ha incontrato la comunità durante la Celebrazione Eucaristica, comunicando a tutti la sua gioia di essere presente in terra romena, incoraggiando tutti in questo cammino quaresimale di essere testimoni dell’amore di Cristo in ogni momento della vita. Salutando poi tutti, uno ad uno, ha promesso di ritornare presto in questa terra, tanto amata. (M.B)