9 Ottobre 2022 – Città del Vaticano – I due Santi oggi canonizzati, il vescovo Giovanni Battista Scalabrini e il laico Artemide Zatti, “ci ricordano l’importanza di camminare insieme e di saper ringraziare”. Lo ha detto papa Francesco oggi nell’omelia per la canonizzazione dei due santi in piazza San Pietro. Il Vescovo Scalabrini, che fondò una Congregazione per la cura degli emigrati, affermava – ha detto il Papa – che “nel comune camminare di coloro che emigrano non bisogna vedere solo problemi, ma anche un disegno della Provvidenza: ‘Proprio a causa delle migrazioni forzate dalle persecuzioni – egli disse – la Chiesa superò i confini di Gerusalemme e di Israele e divenne cattolica; grazie alle migrazioni di oggi la Chiesa sarà strumento di pace e di comunione tra i popoli’ (L’emigrazione degli operai italiani, Ferrara 1899). Scalabrini guardava oltre, guardava avanti, verso un mondo e una Chiesa senza barriere, senza stranieri”. Da parte sua, il “fratello salesiano Artemide Zatti – ha spiegato – è stato un esempio vivente di gratitudine: guarito dalla tubercolosi, dedicò tutta la vita a gratificare gli altri, a curare gli infermi con amore e tenerezza. Si racconta di averlo visto caricarsi sulle spalle il corpo morto di uno dei suoi ammalati. Pieno di gratitudine per quanto aveva ricevuto, volle dire il suo ‘grazie’ facendosi carico delle ferite degli altri”. Il pontefice ha poi ricordato l’emigrazione di oggi e soprattutto quella degli ucraini con l’invito a pregare per questo Paese. (Raffaele Iaria)