12 Settembre 2022 – Ginevra – Nel mondo sono 28 milioni le persone sottoposte a lavori forzati e 22 milioni costrette in matrimoni forzati, per un totale di 50 milioni di vittime di forme di schiavitù moderna, pari a 10 milioni in più rispetto alle stime globali del 2016. Lo riferisce un rapporto dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), di Walk Free e dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni, (Oim) reso noto oggi a Ginevra. La schiavitù moderna è presente in quasi tutti i paesi del mondo, ma donne e bambini rimangono sproporzionatamente vulnerabili, sottolinea il rapporto. Più della metà (52%) del lavoro forzato e un quarto di tutti i matrimoni forzati si concentrano nei paesi a reddito medio-alto o alto, inoltre la maggior parte dei casi di lavoro forzato (86 %) si registra nel settore privato. Quasi uno su otto di tutti i lavoratori forzati sono bambini (3,3 milioni) e più della metà sono vittime di sfruttamento sessuale a fini commerciali. Inoltre, osserva il rapporto, i lavoratori migranti hanno una probabilità più che tripla di essere sottoposti a lavoro forzato rispetto ai lavoratori adulti non migranti.