Roma – “Io sostengo da vicino” è la campagna di raccolta fondi che il Centro Astalli lancia oggi sul sito www.centroastalli.it. L’idea di fondo è di sostenere un rifugiato che vive in Italia nelle sue primissime necessità: un pasto caldo, un aiuto per le spese mediche, assistenza alle vittime di tortura. Il Centro Astalli da oltre 30 anni si fa carico di assistere migliaia di giovani uomini e donne in fuga da guerre e persecuzioni che giungono in Italia in cerca di protezione. Lo fa accogliendo i rifugiati e cercando di accompagnarli all’autonomia nel minor tempo possibile. Un semplice paio di occhiali può fare la differenza nell’apprendimento della lingua italiana o nel successo di un percorso formativo. Un tutore per un polso o per una caviglia mal messa può essere risolutivo nella riabilitazione di una vittima di tortura. La patente di guida è un importante requisito nella ricerca del lavoro. Molti rifugiati per anni non riescono ad avere disponibilità economica e il sostegno adeguato alla preparazione dell’esame in Italia. Piccoli esempi che ogni giorno al Centro Astalli rappresentano grandi ostacoli. “È nostro dovere sostenere e accompagnare i rifugiati per dare loro una possibilità di riscatto. Quell’umanità povera e perseguitata che ci commuove nei servizi televisivi girati in Paesi e continenti lontani, oggi è qui, vicino a noi. Basta davvero poco per sostenere da vicino le vittime incolpevoli di guerre e dittature”, spiega il direttore del Centro padre Giovanni La Manna.